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lunedì 13 novembre 2017

In fondo è solo semplicità e purezza.

In fondo è tutto così semplice. Non importa se uno/a è alto/a, basso/a, magro/a, rotondo/a, atletico/a bello/a o brutto/a. L'importante è che ci sia intesa e piacere di stare assieme. Per dirla papale, papale, che al solo pensiero di lei a lui gli tiri il cazzo, che a lei pulsi la fica e che entrambi possano trovare soddisfazione. Basta e avanza per avere una storia SM. Non c'è niente altro qualunque cosa si faccia nel pratico che fa parte dell'intesa quando ci si conosce.

Quando trovi qualcun/a con cui ti trovi, non è saggio né logico, né intelligente, né pratico e neppure conveniente, farselo/a scappare. Però c'è la distanza. Inutile stare a chiacchierare con persone con cui non ci si incontrerà MAI. Manco avere nessuna nozione di geografia, di orario di treni e toh, pure di possibilità per andare a far chiacchiere intime con gente che proprio non potrete mai vedere nemmeno per un caffè. Le cose non cambiano ma le persone si ed invecchiando cercano le comodità ed è più facile a discapito di intesa e qualcos'altro, cercare qualcuno vicino. Quindi l'idea del "ho trovato qualcuno/a con qui apparentemente ho una bellissima intesa e vado a vedere", viene saltata di pari passo.

Il un rapporto SM non è corrotto da giramenti di palle della vita, da bollette, lavoro, figli e ogni possibile cazzo che ci vogliate mettere dentro. Ogni discorso dovrebbe a seconda dell'onestà e della lealtà individuale, essere puro, quindi disinteressato. Non vi sono interessi materiali in gioco, ci si vede quando è possibile, quando si ha voglia, quando ci si manca.


Preso atto di questo, è una specie di bolla all'interno della vita in cui molto è quasi perfetto. E' sintesi e sostanza, praticamente essenza di ogni rapporto. Non importa se ci si lega o si va a fare una passeggiata.

Detto questo, mi viene così spontaneo da chiedere il perché siete nella maggior parte dei casi, così idioti da riuscire a rovinare anche questo. Ci vuole coraggio e una grande capacità autodistruttiva. Ho scritto poco e ho detto molto. Grazie per l'attenzione.

martedì 7 novembre 2017

Meglio soli che male accompagnati. Dokkodo.

Nelle arti marziali, soprattutto nel karate shotokan, vi è sempre uno stato di rilassamento mentale e fisico. E’ tutto molto fluido, naturale, senza “sforzo”. In un attimo bam, viene portato il colpo o una serie ci colpi come un’esplosione e l’avversario se fatto bene, nella teoria muore. Come già detto più volte arrivare a questo stato non è solo una parte fisica ma anche una parte mentale. Liberare la mente, Mushin, assorbire il tutto con una visione d’insieme, quasi di distacco. Magari fare una finta e portare il colpo decisivo con la filosofia dell’ikken issatsu  (一拳必殺?) “è un termine comune nella scuola di karate tradizionale che tenta di definire l'efficienza cFomplessiva delle tecniche per colpire, che significa "battere un colpo solo". Questo, tuttavia, non significa che qualsiasi scontro deve essere risolto con l'uso di un colpo solo, ma significa che il karateka dovrebbe avere il coraggio di risolvere rapidamente lo scontro, dovrebbe essere cioè talmente concentrato da rendere mortale o quasi qualsiasi suo colpo”. Fonte wikipedia. E così non vi dovrebbe venire in mente che sono uno psicopatico omicida, sperem!   ). Avete mai visto gente morta dopo una lezione di karate? No , pare ovvio ma se la preparazione è stata fatta nel modo giusto, una volta che non deciderete di fermare quel colpo, l’avversario cadrà. Questa è una delle ragioni che spesso ci fa stare lontani dalle risse o robe del genere. Sappiamo e ci viene istintivo dopo qualche anno di studio di portare quel colpo fatale e per non farlo si evita. Non si sa mai cosa può succedere. Resta comunque un fatto compiuto che la calma e la dolcezza e la meditazione, non sono sempre sintomo di essere flaccidi ed indecisi. Passare mentalmente dalla calma, al colpo portato magari dove si può affondare per farlo sentire e tornare alla calma assoluta mentre l’altro è per terra che cerca aria, è una cosa del tutto normale. Calma e tempesta, questo è lo stato. Un interruttore mentale. Rilassamento -> visione dell’avversario -> decisione sul colpo -> portare i colpo -> l’avversario cade -> rilassamento.
Di seguito i 21 principi del Dōkkōdō, la via del camminare da solo, di Myamoto Musashi. Quattro precetti aggiunti una settimana prima della sua morte, gli altri elencati tutti nel “Gorin no sho”, il libro dai cinque anelli. Cosa sono i cinque anelli? No, non le olimpiadi: Terra, Acqua, Fuoco, Vento, Vuoto. Vuoto, vuoto, vuoto… Vuoto ovunque. Il vuoto è qualcosa da riempire nell’anima non da robe. Non si possono togliere le viscere e sostituirle con altre cose di possesso. Si può vuotare la testa e riempirla di altro. Rimane il fatto che se in quella testa c’è qualcosa di sbagliato, sarà difficile metterci dentro qualcosa di giusto. Come scrisse Einstein e di cui qualcun/a se n’è fatto/a spesso faro, “La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente ma... la mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.” Strano, questo E’ zazen ;)

E’ quasi scontato che ogni mente piena di odio, di rancore, di prevaricazione, di competizione può solo aprirsi in due modi: il primo è quello di aggiungere altri modi di odiare, di portare rancore, di prevaricare, di competere, etc., ect., oppure il secondo, ed è quello di dimenticarsi quello che c’è dentro ed istruirla in un altro modo. Qual’è secondo voi il vuoto da fare? ;)
Vi presento quindi la teoria della felicità di Albert Einstein, battuta all’asta per $1, 36m appena ieri: “Una vita calma e modesta porta più felicità rispetto alla ricerca del successo combinata con la costante inquietudine.”

Appunto: 
  1. Accettate tutto nel modo in cui esso è.
  2. Non cercate il piacere in sé e per sé.
  3. In nessun caso dipendete da una parziale sensazione.
  4. Pensate leggermente di voi e profondamente del mondo.
  5. Siatene staccati dal desiderio per tutta la durata della vostra vita.
  6. Non rammaricatevi di ciò che avete fatto.
  7. Non siate gelosi.
  8. Non fatevi rattristare da una separazione.
  9. Il risentimento ed il rimpianto non sono mai appropriati né per se stessi né per gli altri.
  10. Non lasciatevi guidare da un sentimento di amore o di lussuria.
  11. In tutte le cose non abbiate preferenze.
  12. Siate indifferenti a dove vivete.
  13. Non ricercate il gusto della buona cucina.
  14. Non mantenete il possesso più di quanto sia necessario.
  15. Non agite seguendo le credenze comuni.
  16. Non collezionate armi né fate pratica con le armi al di là di ciò che è utile.
  17. Non temete la morte.
  18. Non cercate di possedere i beni o feudi in ragione della vostra vecchiaia.
  19. Rispettate il Buddha e gli dei senza contare sul loro aiuto.
  20. Si può abbandonare il proprio corpo, ma è necessario preservare l'onore.
  21. Mai smarrire la Via.


Pertanto.
  1. Cerchiamo l’essenza delle cose e quella va accettata. Non c’è modo di cambiare l’essenza delle cose ma solo il loro aspetto. Prendiamone atto.
  2. Il piacere deve essere accompagnato da altro, che non sia solo materialità. Un buon cibo ad esempio esalta il gusto ma il gusto esalta lo spirito. Senza l’ultima parte il piacere è niente.
  3. Come dico spesso, le sensazioni o  sono intere o non lo sono. Non si può amare a metà, non si può sognare a metà, non si può sentire a metà. Se lo fate, qualcosa non quadra.
  4. Siamo piccoli, il giochino del “vincitore prende tutto”, non funziona. Va per un po’ poi ci sgamano e sono cazzi amari. Il non c’è nessun vincitore, solo noi, piccoli ed il mondo a cui dobbiamo rispetto.
  5. Il desidero spinge ma il desiderio non può condizionarci. Non siamo schiavi di niente.
  6. Quello che avete fatto, è fatto. Fine, punto. Però se avete sbagliato, rimediate.
  7. Non siate gelosi, come al punto 5.
  8. Le cose finiscono. Le separazioni ci sono. Il punto è sempre il come.
  9. La lealtà è altro. Il risentimento qua è un concetto diverso. Myamoto, girò il Giappone in cerca di qualcuno che vincesse un duello con lui alla spada. Insomma, alla ricerca di qualcuno in grado di ucciderlo. Il samurai è già morto per certi versi. Vendetta è un concetto che in quel Giappone funzionava bene. Vendetta = fare giustizia non vendetta a casaccio.
  10. Fate in modo che non vi accechi.
  11. Provate tutto, senza paura.
  12. La vostra casa è dove è il cuore, non dove ci sono quattro mura.
  13. Non diventate schiavi del buon cibo.
  14. Noi non possediamo cose. Possediamo anime o meglio, la nostra. Il resto va  e viene.
  15. Le credenze comuni sono sbagliate perché condizionate dalle credenze.
  16. Tenete quello che serve e che funziona meglio, il resto può andarsene e venire.
  17. La morte è un passaggio, temerla è solo vivere schiavi della paura.
  18. Non vi rende più grandi, vi rende solo più in vista. Più vuoti siete, più vi vedranno.
  19. Il rispetto a prescindere. Buddha, non ci ha fatto niente di male, le persone spesso si. 
  20. L’onore è anche memoria. Si vero, ci ricordiamo di psicopatici negativi per esempio a ciò che non si ha da fare e le persone positive come esempio per quello che si dovrebbe fare. Disonore o onore, da quale parte state?
  21.  Molti la conoscono, pochi la  percorrono.

Così ho deciso di complicare il mushin. Vero, l’esempio del vaso è come dire, il basilare e lo scontato. Proviamo un po’ a metterci un cucciolo di animale. Un cane, un gatto o quello che vi pare purché abbia un impatto forte sulla vostra vita quotidiana. Il vaso si butta via, il cucciolo che ha bisogno di poppate, e di cure no. Visto  che non si può poggiare il cucciolo come il vaso, è un esercizio che va fatto dopo. A cosa serve?

Secondo uno studio pubblicato sullo scientific american e dietro alcuni pareri più o meno scientifici (1, 2, 3, 4), zazen  ha degli effetti positivi su chi è vuoto come una zucca. Oddio, mi fa pensare di doverlo mettere obbligatorio visto il nr delle zucche ma non ne ho la possibilità. Migliora comunque la personale capacità di analisi. Il rifiuto di un cucciolo da “salvare” è un buon interruttore per capire se c’è qualcosa che non va nella nostra testa. Come un dire, un test per noi stessi. Vediamoci per quello che siamo. Cerchiamo di migliorarci. C’è inoltre una roba che è collegata anche a questo. Il video che vi propongo era in chiave Rugby, poi non pubblicato. Il valore dell’esperienza. Passare attraverso qualcosa alle volte è molto pesante. Ognuno ha le sue problematiche, lo sappiamo. Ognuno le sue esperienze e questa è la vita. Però, mi è capitato spesso e leggo tutt’ora sul valore dell’esperienza per cui molte ragazzine semplicemente non sentono. Hanno le loro idee e questo basta ma non funziona. Non si impara.

Ora il quanto non significa che tizio anziano ed esperto abbia sempre ragione. E’ un po’ come il sopra, ascolto -> valuto da che pulpito arriva -> affronto una possibile discussione con mente aperta -> eventualmente provo -> cambio la mia opinione. Evidente pure in questo blog, che i primi scritti erano altro. Adesso mi rendo conto che la parte più rischiosa non è quella di prendere una vergata o di trovarsi in una situazione poco piacevole. In genere gli appuntamenti ci si danno in luoghi pubblici, in camere o appartamenti e quindi se succede un qualche casino fisico, basta urlare e la certezza che il o la tipa, non la faranno franca. E’ un buon freno. La parte peggiore sono i danni all’interiorità. 
Ieri qualcuna mi dice che ce l’ho con il mondo. Assolutamente falso. Ripeto il concetto, non ce l’ho con nessuno ma l’esperienza mi ha insegnato che è meglio prendere il tutto con le dovute molle soprattutto sulle parole non seguite dai fatti da quelli che ho davanti. Non ci sono più cambiali in bianco.

Mi è stato insegnato che quando siamo amici, si cammina assieme anche a distanza. Mi è stato insegnato che se il tuo amico è nella merda più profonda, tu ti fai in quattro per tirarlo fuori. Mi è stato insegnato che ad un amico si danno i migliori consigli che si hanno a disposizione ma poi sta a lui seguirli. Sono le sue mutande, non le nostre. Mi è stato insegnato che se è un amico si sta sempre dalla sua parte anche se sbaglia ma dipende che sbaglio fa ed è strano ma parecchio strano.

C'è stata gente che stava qua ad un tiro di schioppo e che dopo anni di essere passata di qui, non si è fermata manco per un caffè o un the o un cappuccino. Però eri il miglior amico.
Ci sono stati e ci sono amici che non si preoccupano mai di chiederti per come stai. Perché in genere da cosa pubblichi, si legge uno stato emotivo.
Ci sono amici che si reputano così preziosi che ti parlano dall'alto in basso, alle volte pure in latino.
Ci sono amici che raccontano solo la loro storia ed ovviamente hanno sempre ragione perché così l'espongono.
Ci sono "amici" ma così "amici" che quando uno/a gli fa del male, non si alzano mai dicendo: E' lui/ei il mio amico, lascialo stare o te la vedi con me.
Ci sono "amici" che non non si sporcano perché loro sono diversi, superiori anche all'amicizia ma quando hanno bisogno che qualcuno si sporchi per loro, ti pongono il problema contando su ti comporti per vedere un risultato.
Ci sono stati "amici" che avevano cominciato a drogarsi e che a dire loro, se non c'eri tu, chissà dove sarei finito e poi sono spariti.
Ci sono "amici" che non hanno soldi per venire a trovarsi ma hanno soldi per comprarsi le corde, il bambù, l'attrezzatura o un gatto ma poi si dimenticano di chiederti anche come stai. Qualcuno si dimentica pure dei loro figli.
Ci sono "amici" a cui esponi le tue ragioni o un'opinione su qualcosa e invece di apprezzare il contraddittorio, seguitano a dirti che non sono come te scoprendo l'acqua calda. Così si aspettano che tu gli risponda come piace a loro solo per sentirsi di aver ragione. Si sa, la ragione serve ad un cazzo, l'importante dovrebbe essere il riuscire a trovare soluzioni ma a quanto conta di più l'ego.

Il guaio di tutta sta roba è che sono gli atteggiamenti base di ogni "sano" narcisista. Si perché qualcuno crede che la "signora" X (che è solo il caso più clamoroso), mi avesse chiesto un mi dai una mano che non ci trovano? No. Lei come molti "amici" sapevano che ero bravo con questo coso e quando chiedi dove sta il problema e quell@ ti risponde che è cambiata la viabilità. Lo sa che tu andrai a vedere se sei sui navigatori, se hai una scheda G+ aziendale, se sei sulle mappe di bing, se il luogo è segnalato su entrambi i sistemi in modo che chiunque abbia il navigatore poi ci arrivi senza problemi (vuoi farti fare anche una pagina su Google My Business per la tua attività, la quale a meno di 150€ non ho visto nessuno che la propone tra chi la propone “di mestiere”), Così in tre ore tra il reperimento di dati e l'inserimento, il gioco è fatto. E questa è una cosa che posso raccontare perché le richieste illegali no. Ah il bordello di cui sopra tutto assieme costa diverse centinaia di euro.

Arrivai al punto che una tipa mi chiese di metterla a casa sua in una foto. In effetti poi lei era con un altro ma poté dimostrare di essere a casa. Saputo dopo. Si arriva a questo si e se gli dici che sei un po' stronza, ti manda pure a fanculo. Quindi no, non ce l'ho con il mondo ma con chiunque abbia questo genere di atteggiamenti che non voglio nella mia vita è sufficientemente chiaro?
Ah, ci fu un'altra tipa che un giorno scrisse un pezzo sm fatto di molti trattini "..." senza usare la punteggiatura e si prese con uno "scrittore", noto master perché avevano scritto lo stesso prezzo. Mi chiese aiuto, sapete gli "amici". Così dopo l'apertura di un contraddittorio pubblico sul blog, parve evidente che era più un fatto di punteggiatura e troppa semplicità grammaticale a renderli simili. Mi misi d'accordo con questo "signore", di rimuovere tutto e lo feci ma lui no in vena di sputtanamento. Così se andate nel suo blog, ci trovate di sicuro ancora un bel pezzo che senza contesto, diventa semplicemente diffamazione. L' "amica", in vena di cazzate che stava con un master ma che era invece un crossdresser sottomesso, scoperto l'arcano, spari dalla vista. Così dal fratellino dammi una mano, allo sparire fu uno sputo.

C'è stato chi, dopo il casino, si è trovato davanti qualche "conto" dell'azienda introvabile sopracitata e nonostante che la conoscesse (anche se per telefono), l'unica cosa che ha fatto è stato quella di informarmi del quanto. Sai ho le sue...xxx E allora che ci fai, gli telefoni per dirle io con te non voglio niente a che fare? Difendo il mio amico? Trovati un'altro che faccia questa roba per te? Qualsiasi cosa che poi come si vede, le parole costano un cazzo, è che sono i gesti alla fine che fanno la differenza.
Poi c'è quella che voleva lo psicologo, quella che da vegana si pappava da slave la ciccia, ma la propoli no, fa venire i denti neri. Ma da dove cavolo escono ste botte? Ah beh, dimenticavo. Ho un master, anzi no e domattina un altro. Li vendono in tre per due al supermercato o nei negozi di fiori che sono pure profumati. Timo, lavanda, loto, pino silvestre e pure il sandalo che per peccato non è quello di legno che va sotto i piedi che scagliato funziona benissimo.
Sembro arrabbiato? No, non lo sono. C'è quell'altra che ti tocca scoparla per qualche ora per farla venire ed è convinta che o tutto e subito o nulla. Beh, il problema non è nella fica è nella testa e pure nel culo che è stretto però ci passano 4 dita delle mie zampe. Ragà, oooooooooohhh ragà ma che è sta roba il baraccone del circo o qui fa buca e capitano solo a me?

"Ma uno normale che mi scrive cose normali no?" Scrive un'amica dom di vecchia data. Ci aggiungo anche che faccia cose normali.

Le metti in contraddizione e si, il denominatore comune è SEMPRE che tra quello che si dice e quello che è, passa per una linea retta che interseca il nord ed il sud ma testa e gesti vanno in direzioni opposte.
Mi sono stancato della gente che si presenta per come non è ma solo per come gli piacerebbe che fosse. Non ce l'ho con nessuno e lo riscrivo. Ognuno è libero di comportarsi come meglio crede ma pure io per la miseria, di circondarmi da persone che non siano così. Gli dici di prendere un plug, dilatazione 3,5-4,5 cm. Vedi tu ma nel mezzo ci sta bene. E' troppo grosso, mi slargo! Sveglia, sveglia, sveglissima. Mettetevelo nel culo dopo averci preso il cazzo per una mezz'ora per vedere come passa liscio. Però così si evitano rischi di strappi riparabili solo con la chirurgia e non gliene fotte una beata minchia chi ascoltare. Non vi ci vuole un master, vi ci vuole uno che vi aduli, un narcisista appunto. Che vi scopi come gli pare e quando si è rotto il cazzo, ciao. Poi o diventate come lui oppure son lacrime ma seguitate sulla stessa strada. Cosa diavolo scrissi una volta? Dietro un nonmiricordocosa, c'è solo un altro nomiricordocosa. Gli stessi errori, la stessa fine. Punto.

Nella vita non so quante donne ho incontrato che hanno subito violenza, che sono dovute venire a patti con qualche porco e oggi che si legge su tutti i giornali e sulle notizie in rete gli scandali di questa roba, mi viene ancora di più il voltastomaco. Il denominatore comune è sempre stato che poi è difficile credere che non tutti gli uomini siano così e fai di tutto per farglielo capire ma è un'idea che non passa. Ecco, con questi figli di puttana è la stessa roba. Non siete uguali ma alla fine si perché il pericolo è raro che arrivi mentre cammini per strada. Arriva da persone di casa, da gente che non ti aspetteresti mai e ti senti tradit@ e sporc@ di un lerciume che non se ne va.
Avevo cominciato scherzandoci così, come nel primo film considerando il fatto che fossero poche le persone del genere e mi son dovuto ricredere.



E invece alla fine è questo e quasi solo questo. Sono pochi quelli che capiscono. Sono quegli idioti che si picchiano per avere l'ultimo modello di Iphone davanti ad un negozio. Sono quelli che alla mia epoca andavano in giro con i vestiti firmati. I "giusti" li chiamavamo. Tolto il vestito non rimaneva niente. Adesso vivono di telefonia, di maschere, di ipocrisia e di falsità tanto nessuno gli fa un cazzo.



E sono di nuovo agli "amici". Qualcuno da di matto alle volte e sale su un furgone e se ne va in giro ad arrotare persone. E beh, amico un cazzo soprattutto se è cosciente di quello che fa soprattutto non se la merita nel caso. Domani potrebbe di sicuro arrotare me. Prima la mia salute, la prima regola del soccorso, poi il resto. Può capitare che soccorrendo qualcuno ci rimetti la pelle ma anche questo è parte del “gioco”. E invece il pulpito da cui proviene è leggermente strano dichiarando pure che legge sto cazzo di blog. Mai sentito chiamare e chiedere che cosa fosse successo, cosa potesse fare, come potrebbe aiutare. Ho sentito solo chiamare per raccontare di se. Che cosa me ne fotte di te in un momento in cui non mi fotte di me e non capisco cosa succede? Gli racconti qualcosa e ti interrompono con un sai anche io! Cambi argomento e ... pure io! E seguitano raccontandoti la loro storia in cui in quel momento non te ne fotte proprio nulla e appena finito il discorso ti tacciano pure di egocentrismo. Il/la prossima l@ registro, ocio!

Dice che la testa non è preparata al tradimento di qualcuno che ami. Semplicemente non se lo aspetta. Ribadisco il concetto che non è una giustificazione ma uno stato ma spiega a me perché mi sono comportato così. C’è qualcuno che per molto meno c’è rimasto male e pure parecchio. Io che ero li e non capivo per quale ragione si fosse passati dal tutto al non esistere. A non avere manco spiegazioni. Io che non avevo guardato troppo bene e va a finire che visto che il fenomeno lo conoscevo, non pensavo minimamente che fosse “lei” così, una donna così cattiva ed infima che mi dicono che sono peggiori degli uomini. Forse è vero o per lo meno mi devo fidare. Ho visto gli effetti di una che dietro alle false promesse di un fiore lercio, si mise la canna del fucile in bocca e in una frazione di secondo il suo cervello era spappolato per mezza casa. Non sono incriminabili questi qua e seguitano a fare il bello ed il cattivo tempo fino a che qualcuno non dirà basta.

Di lei ho pensato che fosse stata ricattata, ho pensato di tutto di più e non era altro che il balocco buttato via. Che stupido mi son detto ma non è da stupidi trattare il prossimo da persona viva, che ama, che sente e non un ladro sempre in competizione per dimostrare a se stessa quanto è furba. Non è da deboli sentire è il niente in non sentire.
Dissonanza cognitiva: “…la vittima si trova di fronte a due cognizioni dissonanti: la prima sarebbe quest’apparenza di “brava persona, bella relazione, di una persona che mi ama, di persona amante, sexy, con cui posso avere un’intimità”, mentre dall’altro lato ci sono una serie di fatti e comportamenti completamente diversi che la porta a pensare: “Il mio partner mi inganna, non mi ama, mi maltratta, mi manipola, mi tradisce, flirta con altri, fa triangolazione”, ecc..
La dissonanza cognitiva dura anche dopo la fine della relazione con lo psicopatico o la psicopatica, perché spesso, dopo la rottura, la fase di abbandono, la vittima resta sottomessa a questo doppio vincolo psicopatico: da un lato le dichiarazioni d’amore e i ricordi positivi della fase d’idealizzazione, e dall’altro tutto quello che ha subìto durante la fase di disgusto, nella quale è stata sistematicamente trattata con disgusto, disprezzata, umiliata, abusata. Pertanto non sa a cosa attenersi, nemmeno con i ricordi: non sa se pensare che tutto quel che ha vissuto col suo psicopatico personale in quella relazione sia stato vero, e per tanto affrontare un lutto per la perdita di una persona meravigliosa che non è più nella sua vita, o se deve finalmente rallegrarsi per essere infine uscita da una relazione tossica e nociva che non aveva visto fino all’ultimo.” 
Bugie, solo bugie per mantenere per lo meno quello che uno ha e non essere presa a calci nel culo dal mondo. Nessuno sano di mente, vuole a priori uno psicopatico attaccato ai suoi coglioni il cui unico scopo non è vivere ma rubare. Rubare dignità, sincerità, sentimenti, robe varie nel tentativo di dimostrare a se stesso quanto è più bravo.  Il mondo per loro è il loro campo di gioco in cui sognano di essere re e regine incontrastate. Sembrano fatti ccon lo stampo sbagliato. Non importa che vengano da Milano o da Reggio Calabria. Una volta raccontata una storia e un modus operandi,  li hai raccontati tutti. Incredibile ma è così. Leggi e dici “ma io non ti ho raccontato niente di me!” eppure è tutto li. Uguale a tutti gli altri. Quindi anche le menzogne. Beh, sempre per quello che mi riguarda, quando il loro campo di gioco interseca nel mio, diventa immediatamente il loro incubo peggiore. Un po’ come i 300 è. Fecero passare la voglia di conquistare e combattere a due milioni di persiani. Ecco. Finiranno i piedi si? Poi ci sono le mani e via così. Finiscono alla fine o girano alla larga. Morale: sta a attento a quale zampa pesti. Se è quella di un ranocchio probabilmente lo spappoli. Se pesti la zampa della solita tigre, probabilmente ti sbrana.

E poi mi viene detto che sono il portatore delle verità e mi dispiace ribadire che visto che in quella testolina vuota non ci entra più niente, che io di verità non ne ho nessuna. Non sono qua per competere al contrario di molti che seguitano ad esporre le loro prede e a fare le solite "porcate".
1982, una modella danese mi fece il filo per poi, in contrasto con i modi di pensare, decise di uscire con un mio amico. Come al solito non mi sono incazzato. Vuoi andare? Vai! E chi ti ferma. Non entro in competizione con qualcun altro. Non è una gara. Se tu pensi che tizio sia per te, esci con lui. Beh tornò dalle ferie. Mi piomba in casa e quasi mi salta addosso dicendo: avevi ragione! Ecco il caso i cui la ragione si da alla famosa famiglia e luca le rispose una roba del genere. Tardi, ci avevi a pensare prima. Sei una bella donna ma li mi fermo. Sei ancorata al tuo modo di vedere, se qualcuno ti dice qualcosa di diverso a quello che pensi, credi che sia tuo nemico o che non sia per te per poi contraddirti al primo momento comodo. Se ti fanno una cosa di merda oggi, te la rifanno domani, è caratteriale. Ah, dimenticavo. Non li volete i MDF ma quando ne trovate uno così poi non vi sta bene. Non ce l'avete solo voi. Di fica è pieno e strano a dirsi, alle volte sono più oneste quelle a pago e che chiamarle puttane è un onore, di quelle che fanno le signore e valgono meno di una pantegana con l'Alzhaimer.


Ho solo la mia esperienza di vita e punto e basta e non riduco l’amicizia ad un click di facebook.
Però l'esperienza è questo:


Non faccio storie in merito, non sono quello forte. Sono stanco di essere forte per voi e mi sono rotto troppe volte il culo per troppa gente. Basta e avanza. Volete la vostra sicurezza, volete il mondo più pulito e dove stare meglio? Beh, alzate il culo, datevi da fare e vedete quanto cazzo “costa”. Voi siete liberi di vivere la vostra vita come meglio credete. Non mi sogno manco lontanamente di imporre il mio punto di vista. Ci sono le mie cose qui e molti strumenti per approfondire da soli, per farvi un’opinione. Per provare a capire le cose. Adesso c’è il link ad un blog per imparare ad uscirne, a riconoscerli, a difendersi. Non capite me, leggete quello. Non capite me e il che ci sta per come scrivo ma se non comprendete manco l’altro allora o siete scemi o non volete capire o peggio, siete fatti della stessa pasta e capire significa ammettere di essere come loroEcco, vedete di rispettare me come cerco di fare con voi. Di cacca, per dio, nel mio giardino non ce ne portate più. Cammino da solo più volentieri.
La parte più bella della mia vita oramai è andata. Da qui in avanti è tutto in rapida e veloce discesa, natura docet. Non cercate di farmi chiudere in bellezza con un muoia Sansone e tutti i filistei. Tenete un atteggiamento umano e qui è sempre aperto qualsiasi religione voi preghiate, di qualsiasi colore sia la vostra pelle o che siate alte, basse, magre o rotonde, oppure andatevene a fanculo. Ecco :)
Ite, missa est. Namasté

venerdì 8 settembre 2017

Il gatto e la - pane e - volpe

Sono inciampato in qualche post che ritengo molto interessanti e una volta letti cazzo, mi domando di brutto: ma io chi sono?

Ci rientro in qualche atteggiamento elencato qui di serie? (scritto da criminologapaparesta)

– Mancanza di empatia. No.
– Manipolazione. No. Mi rifiuto di applicare tutti quei trucchi psicologici che pur ben conosco, mi parrebbe una vera e propria manipolazione o "sfruttamento" dell'ignoranza altrui (nella materia specifica).
– Versatilità criminale. No, eppoi no.
– Mancanza di accettazione della responsabilità delle proprie azioni. Noooo!
– Loquacità/fascino superficiale. No.
– Grandioso senso del proprio valore. Per quello che so fare e ho già imparato ma siccome non so tutto...
– Impulsività. Si, sono un istintivo ma non sempre.
– Mancanza di rimorso o colpa. Oh per Dio no!
– Scarso controllo comportamentale. No!
– Problemi comportamentali pregressi. Boh!
– Irresponsabilità. No!
– Delinquenza giovanile. No!
– Mancanza o realistici obiettivi a lungo termine. Manco!
– Relazioni amorose di breve termine. No!
– Bisogno per stimolazione/ propensione alla noia. No!
– Bugia patologica. Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
– Stile di vita parassita. Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa bis!
– Comportamenti sessuali promiscui. Ehmmmm. Si.
– Revoca delle condizioni di rilascio. No!
– Affetto superficiale. No!!!

E allora forse è vero che non sono un sadico ma solo uno stronzo. Cambierò nick in Mastro Sonofabitch? Nemmeno, oramai è andata. Però forse comincio a capire perché sono un pesce fuor d'acqua e quello che in fondo ho scritto ieri comincia ad avere un quadro più interessante e complesso a meno che non sia un bugiardo patologico e che abbia risposto per comodo. Bah! Ecco.

Tanto per introdurre l'argomento, prendo questo articolo che mi lascia perplesso.

In 50 sfumature di sadismo, la Moscovici (traduzione Astra), scrive come introduzione:
"Secondo le testimonianze di alcune vittime, tra cui quelle di Women Who Love Psycopaths di Sandra L.Brown, gli psicopatici sono buoni amanti. Quando si esaminano i commenti riportati, tuttavia, ci si rende conto che la cosa è attendibile solo a una lettura superficiale. Questi individui hanno un limitato controllo dei propri impulsi e sono generalmente molto promiscui. Dal momento che sentono il bisogno di trasgressione, rischio e cambiamenti continui, è probabile che abbiano provato le più acrobatiche posizioni sessuali in luoghi diversi e con numerose compagne. Inizialmente, questa comprovata esperienza può sembrare eccitante anche a una persona normale. Nella fase della luna di miele sono sessualmente iperattivi con le proprie compagne. Sono stuzzicati dall’idea della caccia e della conquista, dalla novità, dal fatto che quasi sicuramente stanno tradendo tutte, te compresa, e dal controllo sempre crescente che esercitano sulle proprie vittime.
Allo stesso modo, dal tuo punto di vista, l’aura di romanticismo, euforia e spontaneità può essere molto seducente. Inizialmente, uscire con un uomo che non smette di toglierti le mani di dosso, sempre e ovunque, anche in pubblico, può essere scambiato per una forma stravagante di corteggiamento. Da predatori sociali quali sono, gli psicopatici tendono a tampinare le vittime, nei primi tempi ricoprendole di attenzione. La pellicola 9 settimane e 1/2, con Kim Basinger e Mickey Rourke, considerata ai tempi robetta erotica e superficiale, è in realtà un film penetrante e in grado di ben interpretare, psicologicamente, il processo di seduzione psicopatica. Quella che inizia come una relazione romantica, progressivamente si trasforma in un pericoloso legame di dominio. L’uomo del film assilla la protagonista facendola sentire desiderabile e speciale; premure e regali, tuttavia, hanno un prezzo. Per esempio, le regala un costoso orologio chiedendole di guardarlo e pensare a lui ogni giorno a una certa ora e finisce con il controllare i suoi pensieri, i  suoi sentimenti e la sua sensualità. Sexy e intrigante all’inizio, con il tempo si spinge verso atti sessuali perversi che a lei creano imbarazzo; alza il tiro sempre di più fino a trasformarla in un burattino nelle sue mani. Fortunatamente, Kim Basinger realizza tutto questo e prende la fuga prima che sia troppo tardi. Nella vita reale, però, non tutte le donne sono così fortunate."  Ed in genere solo il films hanno un lieto fine, nella vita normale, no.

Oddio, è tutto da dimostrare che l'aver cambiato molte partners a meno che non si tratti di numeri esagerati perché uno alla fine può anche essere sfigato e non ne becca una adatta manco a pagarla. Manco l'aver provato le più  strane e strambe posizioni sessuali sia il sintomo serio di una psicopatia.  Magari nel suo paese si, da dove vengo io no e pure dietro molte ricerche scientifico-psicologiche e prese d'atto dei comportamenti attuati dalle persone nella vita normale (1234,..) La monogamia è una invenzione umana data forse dal bisogno di possesso, dall'incapacità di gestire i propri sentimenti. Perché nei tempi antichi era più facile prendersi cura della prole di una sola donna, o per gelosia. Per tagliare la testa al toro è stata attribuita a voce di dio e così è diventata pure legge in alcuni stati ancora punibile con la morte se messa in pratica da qualche pulzella. Il punto vero della questione è che le nostre società sono completamente impreparate alla gestione del poliamore. Non viene insegnato né da un punto di vista morale, né da un punto di vista legislativo e va a finire che la quasi totalità delle persone è del tutto incapace nella gestione di una vita così. Già parlare di sesso estremo o di SM alla gran parte delle persone è difficile (anche a chi crede di farlo), affrontare anche questo e la gestione di rapporti plurimi è praticamente impossibile. Non ci provo, non voglio. Ho il mio metodo, funziona e per quello che mi riguarda, potete attaccarvi al "lilli del lallo" o a qualsiasi altro "lilli". E' un argomento che non ho minimamente intenzione di toccare.

I comportamenti psicopatici calati nel vivere di tutti i giorni. Se ci fate attenzione, ne trovate a camionate.
Mi "frego" un articolo dal Blog "L'arte di salvarsi", lo modifico in un'altra versione e pure nei due sensi: Chris/Tina (psicopatic@) dà finalmente l'appuntamento a Maria/Giuseppe (con la voglia folle di buttarsi), in un luogo X, tranquillo e dove si può chiacchierare ma anche la possibilità di passare ai fatti. Dopo aver chiacchierato e preso il caffè decidono di andare in stanza. Il primo incontro è molto interlocutorio ed effettivamente non succede poi un granché di estremo quindi vanno a fare due passi. Sul fiume ci sono delle paperelle e Cris/Tina le guardano affascinate nei loro comportamenti. Si nota anche una coppia di Aironi cenerini. Alla vista degli animali, osservando le reazioni di Cris/Tina, Maria/Giuseppe esclama: "Oh che meravigliosa la natura e gli animali" e l@ guarda con due occhioni teneri ed affascinati. "Ti piacciono gli animali?" esclama Chris/Tina?
Maria/Giuseppe risponde di si: "Sono meravigliosi, abbiamo tanto da imparare da loro". Li finisce il discorso fino a che al lavoro, a Cris/Tina nascono due coniglietti a pelo lungo a cui mamma non da latte. Così invece di portarseli a casa, li lascia tranquillamente morire. In fondo non è incluso nel contratto o nelle competenze e quando Maria/Giuseppe chiede del perché questo comportamento Cris/Tina risponde semplicemente che si tratta della legge della natura,  che queste cose succedono e c'è poco da fare. Vorresti forse che diventassi "mamma" coniglia?
Sostituite pure gli animali con la il "care", con il dialogo, con la verità da confessare comunque e che nel caso non c'è mai. Con quello in cui siamo passati attraverso durante la vita che in qualche modo ci ha segnato e ne farete delle montagne. Peccato che uno stato di disagio o di sofferenza di situazioni pregresse sono CONDIZIONI e non GIUSTIFICAZIONI per quello che facciamo e per come ci comportiamo. Il resto ve lo potete leggere nell'articolo originale se vi interessa.


Per quello che riguarda gli psicopatici, ci metto solo del mio (per quello che può valere), ma  a me basta per proseguire.
  • Queste persone hanno delle relazioni ma le intendono per come vogliono loro, per quanto intendono farle durare e fintanto che hanno interesse a farle durare. Come diceva una pantegana: è questione di priorità. In effetti non fa una grinza ma è la loro. Le vostre priorità (o che fine farà il vostro culo dopo 30 vergate) non è roba che gli tocchi. "In fondo l'hai voluto tu no?" ;) 
  • Non hanno una morale ed è vero. 
  • Nessun senso di responsabilità se non dimostrarne uno a chi fa comodo loro al momento. Sempre una questione di priorità.
  • Sono bugiardi patologici. Hanno una faccia standard e quella usano. Sono capaci di raccontare qualsiasi cosa con la massima naturalezza e renderla credibile. Arriveranno a negare perfino l'evidenza davanti all'evidenza.
  • Si sanno comportare spesso e volentieri, sono dei maestri nella farsa. Non avendo emozioni se non attacchi di rabbia (Sir Embolos), riescono a mascherarli benissimo fino a che non vengono toccati nei loro interessi.
  • L'affetto per loro equivale all'attaccamento di un bimbo verso un gioco e quando è stanco, lo rompono. 
  • Non essendo in grado di provare sentimenti, cercano di supplire con il piacere fisico. Sono disposti a tutto per quello che è la loro forma più alta di soddisfazione accompagnata da una continua ricerca di riconoscimenti pubblici per quanto sono bravi, belli e chi più ne ha, più ne metta.
Nella vita reale per quel che ho visto e vissuto in questa nazione, le donne (prima sane), se non sono messe peggio dello psicopatico che vanno a cercare, dopo lo diventano. Alle volte per storia vissuta sono loro le manipolatrici. Vogliono quello che vogliono e lo ottengono, costi quello che costi perché semplicemente loro sono così (da Breve esercizio di immedesimazione per comprendere perché gli psicopatici vi scelgono):

Provate a immaginare di non avere una coscienza, di non coltivare dentro di voi alcun senso di colpa o rimorso. Immaginate che nulla di ciò che fate vi soddisfa pienamente; che il benessere altrui e persino dei membri della vostra famiglia è l’ultimo dei vostri pensieri. Non c’è niente che v’impedisca di fare ciò che volete. Immaginate di non dover combattere contro la vergogna, anzi, di non averla mai provata in vita vostra a prescindere dal numero di azioni egoiste, dalle truffe e dai danni che avete recato agli altri. Immaginate che il concetto di responsabilità non vi dice niente. Anzi, che lo conoscete soltanto come una parola astratta e sbiadita che utilizzate – dopo averla abilmente storpiata e deformata – per uscire da situazioni incresciose addossando l’intero carico agli altri, i quali devono accettare senza discutere la vostra versione dei fatti, come dei poveracci creduloni. Immaginate che il vostro sentire è inesistente o radicalmente opposto a quello della maggior parte delle persone che conoscete e aggiungete alla vostra fantasia un’enorme capacità di camuffare ciò che siete e pensate per timore di perdere l’ammirazione altrui. Siccome la maggior parte delle persone è assolutamente convinta che avere una coscienza è ciò che ci distingue dagli animali, occultare il fatto che ne siete sprovvisti di una non vi richiederà particolari sforzi. Immaginate che nessuno dei vostri desideri, delle vostre più intime fantasie, venga frenato dai sensi di colpa o dalla vergogna; che dentro il vostro corpo circola una specie di acqua ghiacciata che bisogna essere riscaldata da stimoli diversi e costanti e che certe emozioni, sensazioni e sentimenti sono talmente lontani dalla vostra esperienza personale da strapparvi un sorriso di commiserazione per chiunque le provi… e immaginate che raramente sprecate il vostro tempo chiedendovi perché mai siete fatti così.
Ora che avete scoperto di essere individui totalmente liberi da restrizioni interne e che godete di una libertà senza controllo che vi porta a fare unicamente ciò che vi piace, quale sarà la vostra visione del mondo?
Se ogni vostra azione gentile nasconde un personale tornaconto che resta invisibile alle persone che vi circondano e se soltanto voi avete il potere di fare qualsiasi cosa, è naturale che la superbia diventi il vostro più intimo marchio di fabbrica. Già. Perché il resto del mondo è destinato a restare bloccato dalla propria coscienza “senza sapere cosa si perde”Ecco la vostra finestra sul mondo. Come sarà vissuta la vostra vita e cosa farete da questa enorme e segreta finestra? Cosa implica la vostra incapacità di sentire, l’assenza totale di una coscienza?
La risposta dipenderà da ciò che sarà dettato dai vostri desideri e dai vostri istinti più primitivi (non importa il quanto siano dannosi per voi stessi e per gli altri).

Cosa si trova all'interno di un mondo così? Persone così che non sono riuscite a far coesistere una vita "normale" ad una libertà sessuale. Più semplicemente gente che non ha una vita normale proprio perché "normale" non è. E' una contraddizione in termini. Una persona senza sentimenti, è come un ferro da stiro che non scalda. E' solo un ferro  e non stira.

Conclusione, a che serve?

Al conciliamento della libertà e dei diritti della persona al limite a cui si può raggiungere.
Alla perfetta inutilità di questo blog e di quello che scrivo, semplicemente perché chi oggi qui c'è, è già stato mentalmente modificato e chi per paura di diventare così, qui proprio non ci si approccia.
Alla perfetta illusione di essere "nessuno" in un mondo fatto di robe da usare e che non saranno mai persone in grado di cogliere l'evidenza e quindi di salvarsi.
All'educazione post cattolica o comunque inquinata dall'impossibilità di dare una educazione sessuale seria e che lascia l'illusione di poter fare da se. Nessuno si salva, nessuno può essere medico di se stesso. Quando ce ne accorgiamo oramai è tardi e non esistono vie di mezzo.  O sei nei canoni che loro considerano normali (ma in altri paese che giustamente ci considerano arretrati), oppure sei all'inferno. Non ci sono uscite. Non ci sono vie. Nessuna sfumatura di grigio. Tutto bianco o tutto nero in una catarsi dell'umanità che rasenta l'inverosimile verso un solo punto di arrivo. L'autoistruzione. Comincio ad avere chiaro che il solo divertirsi non esiste più perché questo richiede rispetto e questo qua non ce n'è più da tempo. Solo l'io sono così e se non ti vado bene ciao. O ti adegui oppure scappi.

Ti guardi intorno e vedi l'amico che siccome la sua lei passa un periodo di merda e lui non si diverte più, cambia partner come cambia le mutande la mattina. La nuova è tutta contenta d'aver preso il suo posto in ginocchio. Scopa e si diverte come una pazza forse convinta che a lei non succederà o più facilmente, fintanto che anche lei non si sarà stufata e lo manderà a fanculo con un click.
Avere soldi per fare tutto quello che "c'è da fare", non averne nessuno per la famiglia o per i figli, qui è tutto normale ma di normale non c'è assolutamente niente. Qui tutti conoscono solo il divertimento, la parola "amante" che presuppone amore e per estensione, rispetto, è stata completamente cancellata e se si presenta l'occasione di qualcosa di più divertente, di più eccitante od il bisogno di tornare alla normalità sia semplice sopravvivenza allora di nuovo click. Drammaticamente sono solo "sono amanti che non possono amare" e non c'è niente altro. Sono non-persone o sub-persone che riescono benissimo mascherarsi dietro al SM perché è intrinseco che durante il "gioco" l'uno controlli una "cosa", un oggetto. Alle volte è proprio il gioco stesso che le trasforma magari in mobilia o in robi inanimati appesi da qualche parte.
Scelgono i partner in base a criteri da supermercato e ne faccio una breve lista per quel che mi ricordo.
  • Sei figo?
  • Sei in grado di sbattermi per delle ore?
  • Sei bravo?
  • Sei comodo? Nel luogo giusto dove non mi stanco ad arrivare.
  • Sei tranquillo e non rompi? Ti muovi quanto ti si chiama, altrimenti silenzio.
  • Sei adulatore? Così mi sento una regina e non una rifiutata per tutta la vita. Quindi adulami più che puoi.
  • Sei single? Non mi voglio rompere le palle per chiamarti o per trovarti. Insomma o tu ti adatti a me o non se ne parla.
Erano cose prima del gioco e lo saranno ancora dopo. Evito di scrivere tutti quelli che poi sono anche fattori di alto rischio tanto è inutile e se vi fate del male è pure meglio. :) Da queste condizioni sono nati appunto i codici a barre ed i vari quiz di ricerca partners sui siti a tema con liste di affinità. Altrimenti si parte da subito da queste condizioni e se non rispettate ci sono le dilei foto esplicative del tipo: sceglimi che anche se ho 40 anni sono una strafiga non si vede? Il mercato delle vacche alla fiera internazionale di Parigi è una barzelletta al confronto. Non volendo fare torti a nessuno, vale anche per il mercato dei tori, stesso posto.
Il punto è che così trovate solo uno come voi (o peggio), e nel caso specifico, essendo un maschietto, disposto a godersi la parte divertente fino a che dura. Della serie: me la da, mi diverto, m'importa un corno che è pure fica ed altrettanto disposta a tutto. Non vorrei dirvelo ma per la maggior parte degli uomini questo è il paradiso e saranno disposti a "vendere la mamma" pur di infilarcisi.
La cosa più assurda nelle cervellotiche valutazioni delle signore e dei signori che "ti" leggono in rete, è quando tu commenti con un magari: "Non si fa, così tu bari perché... " ridendoci anche su come si farebbe tra amici in compagnia, le dee e gli dei che lo leggono, vien tradotto come un: "Sei un saputello". "Annate a morì ammazzati". Ecco. :)

Nel giro di pochi anni se non mesi, ha perso di conseguenza ogni significato la parola "legame" e "appartenenza" quasi che il primo sia solo relativo al cordame e l'uso che se ne fa e l'appartenenza ad indossare un collare o ad uno status e non a un sentimento. In altri casi c'è il cartello "appartengo" equivale a quello di "attenti al cane" con una piccola differenza. Il rapporto con il cane il genere è molto più appagante che con la scatoletta vuota umana di turno anche solo per fare quattro chiacchiere. Spesso e volentieri la tipa ha un rapporto con un fantomatico mr X che non si sa da dove venga, dove vada e che ovviamente non vuole mettersi in gioco che ci tiene ad essere credibile. Quindi niente confronti, zero sputtanamenti.  Lei invece con la targhetta si sente importante. Alle volte scodinzola pure e diventa a tutti gli effetti, una posseduta ma a lei manco gli esorcismi le fanno più niente, l'omonimo film, come disse il Nuti, "mi fa una sega".
Il passo successivo è la serie di foto da mostrare in internet con le varie posizioni di rito ed i "segni" ed anche questo è un cartello: visto quanto sono brava? Poerella, è in genere il tipo dietro che può ringraziarti di quanta pubblicità gli fai. Ah, non importa che le foto siano pubbliche, basta che le mandi a lui e saprà farne buon uso state tranquille.
Sta di fatto che non è bello quel che è bello ma quello che piace, quindi se a lei piace così, a chi gliene frega? E' maggiorenne e vaccinata e la vita è la sua. E poi dai, qualche bella foto messa in mostra su un social, fa sempre piacere no? E' una che oggi è troppo giovane per aver vissuto sulla pelle cosa costi davvero l'eguaglianza di sessi del prima e del dopo. Si trova davanti un mondo che ha idealizzato, che in fondo è divertente ed è pieno di giochi di sesso e non si rende conto che è lei il gioco nel senso più basso e degradante del termine.
Echetipare!

Mi frego un articolo dal Blog. l'arte di salvarsi e lo modifico in un'altra versione e pure nei due sensi è: Chris/Tina (psicopatica) dà finalmente l'appuntamento a Maria/Giuseppe (con la voglia folle di buttarsi), in un luogo X, tranquillo e dove si può chiacchierare ma anche la possibilità di passare ai fatti. Dopo aver chiacchierato e preso il caffè decidono di andare in stanza. Il primo incontro è molto interlocutorio ed effettivamente non succede poi un granché di estremo quindi vanno a fare due passi. Sul fiume ci sono delle paperelle e Cris/Tina le guardano affascinate nei loro comportamenti. Si nota anche una coppia di Aironi cenerini. Alla vista degli animali, osservando le reazioni di Cris/Tina, Maria/Giuseppe esclama: "Oh che meravigliosa la natura e gli animali" e l@ guarda con due occhioni teneri ed affascinati. "Ti piacciono gli animali?" esclama Chris/Tina?
Maria/Giuseppe risponde di si: "Sono meravigliosi, abbiamo tanto da imparare da loro". Li finisce il discorso fino a che al lavoro, a Cris/Tina nascono due coniglietti a pelo lungo a cui mamma non da latte. Così invece di portarseli a casa, li lascia tranquillamente morire. In fondo non è incluso nel contratto o nelle competenze e quando Maria/Giuseppe chiede del perché questo comportamento Cris/Tina risponde semplicemente che si tratta della legge della natura,  che queste cose succedono e c'è poco da fare. Vorresti forse che diventassi "mamma" coniglia?

Il resto ve lo potete leggere nell'articolo originale se proprio vi interessa.

Quando sbarcate qua più o meno inconsciamente dovete tenere ben presente che le barriere difensive contro megalitiche teste di cazzo di tal natura, le ho oramai alzate da tanto tempo e adesso il tentativo di arenarvi su lidi che non vi sono consoni, cerco di stroncarlo alla radice. Valuto il vostro comportamento, quello che dite e poi quello che fate e nel caso più comune, vi rispedisco all'inferno d cui siete venute. Non è cattiveria e non è scritto con cattiveria. E' autodifesa. Io non vengo a rompere le palle a voi, voi non venite da me. Se ci venite preparatevi a provare che avete deciso di cambiare stile di vita perché da qui non si passa. Se mi tirate una "palata", la "riprendete". Non porgo nessuna altra guancia. Se siete persone tossiche, non ho bisogno darsi da fare per fare addirittura peggio di così. Una vita che è abbastanza bastarda per conto suo e non ha bisogno di nessun contributo. Se avete bisogno di una mano, dimostrate di apprezzare e recepire quello che vi viene dato. Se avete solo bisogno di essere illuse, maltrattate e scopate in ogni modo possibile, sarò felicissimo di darvi la lista dei contatti giusti in modo che possiate trovare la vostra più vera e sincera felicità. E figuratevi se vi fermo! :)

Solo che per capire tutto questo ambaradan, prima bisognerebbe tentare di capire i vostri comportamenti e qui si incagliano un po' tutti.

Fino a che queste cose le fai quando sei giovane, allora va bene. Ci si vuole solo divertire, siamo tutti un po' presi da una sessualità così, un po' spinta ma poi no perdinci, si dovrebbe crescere ed uscire dalla spirale involutiva. Non vi prende più nessuno se non "un@" di voi. Non avete semplicemente speranze che trovare un@ di voi e li finisce.
"Il fiore perfetto è una cosa rara. Non sarebbe una vita sprecata... etc. etc." E' che il fiore perfetto non esiste sopratutto tra diverse centinaia di fiori che nascono marci fin dal momento che germogliano e ho smesso di cercarlo. Se invece viene letto come il tentativo di migliorarsi continuo ed è per questo che seguito a scrivere altrimenti sarebbe inutile anche questo. Fissare i pensieri per come sono, in quel momento della vita e tutto qua. Alle volte mi sveglio e mi dico che se "destino" vuole, ce ne fosse una oltre ad essere interessata a situazioni estreme, avesse anche l'orgoglio di voler dimostrare d'essere davvero diversa. Qualcuna in grado di farmi cambiare idea e non finire nel solito bidone della spazzatura indifferenziata che manco il riciclo è possibile. Oramai son talmente deviate o talmente "bimbe" e drammaticamente irrecuperabili che non v'è alcuna possibilità salvarle. Semplicemente son vite perse.

Così mi levo dalle palle in meno di un batter di ciglia. :)

martedì 22 agosto 2017

Di sicuro (?)


Chissà perché mi è venuto in mente di guardare un po' indietro e fare bilanci o per lo meno un sunto di cosa e come son passato attraverso.

Mi era stato insegnato e l'ho sentito mio fin da subito che questo era qualcosa di diverso rispetto al letto tradizionale e che la fantasia potesse portare in una relazione un po' oltre il limite. La mia scoperta è cominciata da ragazzino quando rubavamo "Le Ore" per vedere le foto porno ed ogni tanto ne capitava qualcuna davvero strana. Mollette, un po' di pp, qualche sculaccione e degli abbigliamenti in pelle che erano diversi alla "normale" lingerie che si vedeva in giro. Quindi le domande erano semplici e per sapere che effetto facevano le mollette, bisognava metterle così come la cera e tutto il resto. Nessuno ti diceva niente. Semplicemente non c'era che il niente di reperibile oltre il quella rivista, il top. Così sono andato, passo-passo alla ricerca di un piacere diverso o per meglio dire libero. Non legato ai canoni standard dei dogmi e delle pretese della società in cui vivevo. Chi ha mai detto che non si deve scopare in quattro o che non si debba fare tutte quelle cose che la maggior parte della gente considerava aberranti? Che cosa provi quando qualcuno ti piscia in bocca e per saperlo lo fai e te lo fai fare. Ah già ma sono un dom, quelli non se le fanno fare ste cose e le fanno e agli altri e basta così in modo talmente palese da dimostrare che il "poveraccio" in questione non è un dom ma solo uno che ha una paura bestia e così si nasconde dietro la maschera che indossa con il frustino in mano. Semplicemente un castrato e vale anche per le "signore". Incapaci di darsi, pretendono sfogando sul prossimo tutti i loro sensi di inferiorità e di inadeguatezza.

La mente è (e deve rimanere), libera di essere e di fare quello che vuole senza vergogna, senza essere giudicati ma solo compresi, accettati, rispettati, vissuti. Così la domanda successiva è stata obbligatoriamente il dove deve finire questa libertà? Dov'è che la libertà diventa l'anarchia totale dove a lego è permesso di fare e disfare tutto senza responsabilità verso se stessi e gli altri?
E' vero, la gente impazzisce davanti all'eccitazione sessuale, non capisce più un cazzo e credo, fintanto che non sarò completamente rincretinito, di ricordarmi la faccia di quel tizio che mi chiedeva di comprargli un vibratore "per la moglie eh" mentre quasi aveva la bava alla bocca e gli occhi pregustavano la scena come se lui con quel vibratore non ci avrebbe mai avuto a che fare, nemmeno nel pensiero di comprarlo. Poveraccio.

Cos'è la sottomissione a "letto" nel SM? Di cosa parliamo alla fine? E' da tanto tempo che anche in questo blog cerco di darmi delle risposte non trovandone alcuna altrettanto valida.

Di sicuro nasce dalla volontarietà reciproca di vivere questo stile di vita e che a seconda di come si costruisce può anche essere molto pesante da sopportare e che scadrà poi per insopportabilità.

Di sicuro è attrazione alle pratiche e l'uni agli altri visto poi quello che ne consegue nella realizzazione pratica dei desideri nelle situazioni di vita reale.

Di sicuro non c'è una vera schiavizzazione, ma un adeguamento di qualcun@ a questo status e già ne aavevo parlato nel 2012 con I "Contratti bdsm la legalità, l'utilità tra verità e mistificazioni" ribadendo il fatto che si tratta non solo di una consensualità ma presuppone con forza che non sia manco una farsa o un adeguamento per divertirsi al momento, ma qualcosa di forte che spinga il bisogno di essere se stessi fino in fondo senza vergogna, né compromessi. La necessità di vivere la propria vita secondo le proprie aspirazioni nella ricerca di quello stato che sublima la felicità fino all'estasi.
Così nel mio "Tempo" andavano di "moda" due canzoni intramontabili, l'una legata a doppio filo all'altra e ve le metto entrambe. La seconda adesso la vedete pure dai cellulari avendo cambiato lo storage e mi auguro di farvi cosa gradita.


Sei tu quella? Ecco, allora io e te siamo "schiavi" di un amore strano, inusuale, forte e potente che ci rende "diversi" dalla massa ma unici nella sua singolarità.



Perché veramente dopo tutto quanto vissuto e ancora vivibile non ci può essere altro posto che questo. Nell'anima. Sempre che ne abbiate una :) .

Di sicuro queste sono pratiche e situazioni che fatte male o tradite nella fiducia possono anche procurare dei danni profondi se non irrimediabili a chi lo vive. L'attenzione ai dettagli è fondamentale ed il "tradimento" della fiducia è qualcosa che dovrebbe appartenere al "mondo comune" magari dei babbani e non qui, dove la "magia" è parte integrante di ogni singolo momento. "Tradire" qua non è solo il gesto di per se ma anche il "non aver capito niente", di portarsi dietro qualcosa in modo nascosto pensando di farla franca. Quasi contrabbandare situazioni e sentimenti sbagliati in un mondo dove ogni gesto, ogni momento dovrebbe essere quello giusto con la "pena" di rovinare davvero tutto in modo irreparabile, fisico e sentimentale. E' questo quello da fare da grandi, non il contrario.

Di sicuro lo status di schiav@ presuppone obbedienza e siccome qualcun@ l'ha già pubblicato senza citazione, ecco l'articolo originale. "Il fatto che la lingua greca esprima allo stesso modo, con la stessa forma verbale, con la stessa parola, sia “persuadersi” che “obbedire”, significa che per l’uomo greco, pagano, l’obbedienza è il gesto che va fatto quando tu ti sei persuaso della giustezza di quello che per obbedienza ti viene chiesto. Ma questa non è  obbedienza, è un obbedire a sé stessi.A quanto pare il concetto di "scegliersi" il maestro e seguirlo vale anche nella cultura occidentale e non in quella che seguo io. Magari adesso mi tiro dietro critiche di tutti i tipi che uno nato qua e che invece pensa in un altro modo sia come dire, un po' matto o non acculturato abbastanza. E' sempre una questione di tempo. Ci provo a leggere tutte le campane ma non sempre è possibile. Tutto ciò presuppone tanta ma tanta fiducia come dicevo prima e non si può risolvere in due chiacchiere e con uno spogliati cagna magari ad una festa o a un meeting. Si, si fa eccome. Pura tecnica ma non c'è molta differenza tra un sesso concordato a pagamento e questo. Se in uno girano soldi, nell'altro no ma la sostanza rimane la stessa. Solo piacere fisico, niente  coinvolgimenti. Beh, anche questo l'ho scritto diverse volte, se vi riesce di trovare appagamento, allora o siete dei maghi oppure senza alcun sentimento. Indiscutibilmente "scarti".



Di sicuro per arrivare a questo status ci vuole un dialogo ed una profonda conoscenza reciproca. Il parte da scoprire prima ed in parte durante come naturale. Chiaro è che in ogni cosa è sempre il come e questo dipende dal chi vive lo fa altrimenti sarebbe semplice. Fermi un@ per strada e se si ha voglia, si fa. Che cambia? Vi consiglio di vedere un vecchio film: "porci con le ali" dove una strafiga e non mi ricordo chi era, fa la stessa domanda ad uno in un bus ed il tipo se la da a gambe. L'AIDS non c'era e non erano state scoperte anche le forme di epatite. Non vi erano molti rischi ma nel "letto" c'è anche la sensibilità ed il tatto anche nel trattare una persona come un oggetto di piacere. Anche qua, mi pare perso il discorso. Mi hanno insegnato che la tua partner pur ridotta anche ad uno status che molti considerano degradante che quella è una situazione di assoluta libertà e di realizzazione personale e che nessuno "stato" può essere più appagante ed importante per lei e di tenerlo sempre presente. Vero che è l' "oggetto" ma è e rimane una totale responsabilità ed un privilegio poter vivere con l@i queste situazioni... "ove le belle membra pose colei che sola a me par donna". F. Petrarca.

Di sicuro ci sono situazioni in cui è facile perdere la bussola e non capire il limite e quello che mi disse la viking-psyco più di 30 anni fa, si è rivelato drammaticamente vero. Seguitare a vivere certi stili di vita porta ad assumerli come standard e non capire più dove finisce l'umanità e comincia l'indifferenza. Beh, fa al caso tuo "amica del lago" (se ancora mi leggi), ma non è scritto per te né per nessun'altra ma in fondo per tutti quanti leggono e vogliano e possano capire. Cominciare a dare un buon giorno, un ciao come stai, una "buona giornata", è anche un "esercizio mentale " tale e quale alla meditazione. Significa allenare la mente a "vedere" quella persona e a considerarla tale. Se qualcun@ non ti risponde, lascia perdere, vuol dire che proprio non ti dedica un pensiero come persona e non come oggetto di piacere. Quello si usa quando se ne ha bisogno, tutto il resto è sovrastruttura. Anche questo è narcisismo e si, tante persone non sanno dove "sono cascate" o che quelli atteggiamenti prima scontati e quasi "indifferenti", così senza importanza tanto più eravate impegnati a fare e vivere le cose che danno piacere che vi siete dimenticati della sensibilità e del rispetto per se stessi e gli altri. Quando scrissi "paura e  mushin" (no mente), sbagliai di nuovo a fare il post. Al post del vaso metteteci l' "uomo", forse non scorderete chi siete. Così in un tempo recente ho fatto questo video per ricordare a tutti che l' "uomo" non deve essere MAI dimenticato. Anche zen è stile di vita e forse dovrebbe esserci prima questo che il resto. Seguire i precetti ci fa non dimenticare chi siamo e cosa abbiamo vissuto. Tra le varie citazioni prendo quella di Indro Montanelli: "Un popolo (o una persona), senza memoria, è un popolo (o una persona), senza futuro" anche se Buddha 2300 anni fa disse: "Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né del preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà. La vita può avere luogo solo nel momento presente. Se lo perdiamo, perdiamo la vita. L'amore nel passato è solo memoria. Quello nel futuro è fantasia. Solo qui e ora possiamo amare veramente. Quando ti prendi cura di questo momento, ti prendi cura di tutto il tempo." Ed essere senza memoria significa non aver mai imparato niente. Non essere cresciuti, non aver trovato un'altra "Via" per migliorarsi. Nel presente come ogni uomo, ogni filosofia a cui sta a cuore se stessi ed il prossimo, amare è l'unica via. Come e chi, sta a voi. 




Per rendere più "semplice" i precetti (che considero) fondamentali per mantenere viva l'umanità dentro noi stessi, ecco il quanto. La musica è un veicolo universale anche se più o meno si adatta in vario modo ai gusti personali. Chiaramente non potevo mettere gli AC/DC o una "nosiosa" musica da meditazione per il quanto, così ho scelto questa ed il suo contenuto come indicazione di via. Francamente se non capite questi concetti e non li applicate, inutile andare ad un tempio o dichiarare di essere buddisti. Rimane l'abc.


In cinque minuti non è poco dai :)
  1. "È necessario aiutare gli altri non solo nelle nostre preghiere, ma anche nella nostra vita quotidiana. Se scopriamo di non poter aiutare gli altri, il minimo che possiamo fare è ammettere di nuocere loro. Non dobbiamo ingannare gli altri o mentire. Dobbiamo essere uomini e donne onesti, uomini e donne sinceri." Dalai Lama. Non simo ipocriti, fare è più importante che pensare, essere è più importante che desiderarlo. Prendere coscienza di chi siamo e per lo meno non nuocere se non si vuole cambiare. Il cambiamento è personale, nessuno può imporlo.
  2. "Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi." Mahatma Ghandi. Considera le persone come parte di te. Sviluppa empatia e affidati alla filosofia della reciprocità.
  3. "Finché porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita." Mahatma Ghandi. Perché se ce l'hai nel cuore e non in testa, se hai capito quello scritto prima, allora lo realizzerai con rispetto per te stess@ e per gli altri. Sei viv@
  4. "Meglio avere un cuore senza parole che dire parole senza cuore." Mahatma Ghandi
  5. "L'uomo è dove è il suo cuore non dove è il suo corpo.2 Mahatma Ghandi
  6. "Credere in qualcosa e non viverla, è disonestà." Mahatma Ghandi. Ma viverla significa non farlo solamente secondo i propri principi o paletti o desideri ma confrontandosi con chi si accanto. Non importa quanti. A letto si può anche essere più di due.
  7. "Dovunque c'è verità deve essere data con amore". Mahatma Ghandi. Non ti ascoltano manco quando lo fai, figuriamoci quando gliela sbatti davanti.
  8. "La vera bellezza dopotutto consiste nella purezza del cuore". Mahatma Ghandi. Già il tuo culo prima o poi comincerà a sentire la gravità.
  9. "Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole. Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti. Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini. Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori. Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino". Mahatma Ghandi. Fai che sia il tuo stile di vita perché quello vuoto poi ti darà il vuoto. E' drammaticamente semplice.
  10. "Bisogna lasciare andare la luna per arrivare alle stelle". Mastrodesade
  11. "Tocca con la lingua, vedi con le dita, assapora con gli occhi, senti con il naso, pensa con il cuore, ama con la mente". Mastrodesade
  12. "La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia". Mahatma Ghandi. Ecco, presente il vaffanculo e chi ti conosce? Succede spesso quando si incontra qualcun@ a cui non glie né fregato una beata min... e/o un@ bugiard@ patologica. Ocio che prima o poi arriva la tempesta più che pioggia e poi ti ricambiano. Arriva per tutti.
  13. "Dona a chi ami ali per volare radici per tornare e motivi per rimanere". Dalai Lama
  14. "Se urli tutti ti sentono, se bisbigli solo chi ti è vicino, ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta". Mahatma Ghandi 
  15. "Prendi un sorriso, regalalo a chi non l'ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell'animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l'amore, e fallo conoscere al mondo". Mahatma Ghandi. Sii faro non luce riflessa, sii master (maestro), perché hai qualcosa da dire non per diritto divino, non perché sai usare gli oggetti incluse le persone. Mettici te stess@ fino in fondo, impara e non smettere di farlo. Sii slave nello stesso modo perché si impara da tutti sempre e comunque.
  16. "Tutti conosciamo la via, ma pochi in effetti la percorrono". Buddha. Oh beh, si leggono tante troppe parole smentite dai fatti.
  17. "Affidati al messaggio del maestro, non alla sua personalità. Affidati al senso, non alle parole. Affidati al senso reale, non a quello temporaneo. Affidati alla tua mente di saggezza, non a quella ordinaria che giudica".  Buddha. Chiaro no che è un messaggio e non un imposizione. La via è la tua anche se alle volte si percorre insieme ma nessuno è uguale all'altro e ognuno segue i suoi percorsi mentali, la propria pratica. Non è una copia, è trovare il proprio sentiero.
  18. "Quando scoprirai chi sei riderai di ciò che credevi di essere". Buddha e Questo è il successivo.
  19. "Una brocca si riempie goccia a goccia". Buddha. Niente fretta o straboccherà.
  20. "Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l'universo". Buddha. Già, perfiono sentire le rocce che crescono. Sempre con calma e le mani è tutto il corpo, mente ed anima.


Di sicuro quest'affare non è un "gioco" per divertirsi quindi anche se lo scopo rimane quello. E' chiaro che piacere è uguale al divertimento per certi versi ma non si tratta di andare al luna park, "pagare un biglietto" e usufruire della situazione. "Io" non sono in vendita, nemmeno per una "scopata selvaggia" e se voi invece lo siete, "problema" vostro. Come ha scritto qualcuno: "Questo non è un gioco di ruolo. Questo non è un gioco. Questa non è una fase della vita. Questo non è divertimento. Questa E' VITA". Così come io dando agli altri, così ricevo. Se do' emme con tutta probabilità riceverò indietro solo emme e vale anche per me. Non è una giustificazione perché forse avrei dovuto accorgermene o per lo meno fermarmi ma il dolore è tanto, troppo da sostenere da soli. E' semplicemente inevitabile perché siamo tutti umani anche se ognuno a modo suo. C'è chi i sentimenti non li ha e quindi si arrabbia magari per una conseguenza o per la scoperta di uno stato poco limpido e chi all'interno di se, sente un profondo dolore, inspiegabile davvero. Quindi è di nuovo inutile che ci giriamo intorno. Quando due si incontrano e beh, "vorrei vedere" il cambio di passo per lo meno nella volontà prima di arrivare al nudo. Vorrei vedere e sentire che si sta costruendo rapporti e non incontri o qui parliamo di due cose diverse pur fatte con gli stessi strumenti.
Di sicuro la componente sentimentale conta nel bene e nel male. Così come chi mi introdusse a questo mondo ebbe talmente tanti problemi con l'amato da non riuscire a farlo in quattro, così l'assenza di gelosia e di amore leva tutti i freni inibitori e la stessa persona non ebbe nessun problema a fare altre cose in più persone con me. Nel primo caso, troppa attaccamento e nessun risultato, nel secondo molto sesso ma zero appagamento. Non significa non godere, significa rimanerne appagati dentro. Significa "stare bene". Il BDSM è una cosa strana. Non è detto che quel che ti viene chiesto o ordinato di fare ti piaccia. Può pur farti discreto schifo ma deve farti godere e pure tanto. Oltre ogni normale limite ma se questa cosa non ti appaga (e dipende dal con chi lo fai), allora cercherai di supplire all'appagamento stando in quella fase di sub-spazio il più tempo possibile senza MAI trovare quello che è giusto, normale (e pure l'obiettivo finale), trovare.

Di sicuro, Il precetto di Ghandi funziona veramente bene e sempre nel bene o nel male. Non è alla fine tanto il gesto che conta o le pratiche ma lo scopo per cui le fai. Il fine ultimo è solo godere? E' e rimane una spirale narcisista e che con il passare del tempo ti porta ad assumere questo atteggiamento come stile di vita. Se è troppo sentimentale, probabilmente non la farai mai. Se non ha uno scopo o non porta miglioramenti nella vita di tutti i giorni in tutti i sensi possibili, oltre che rimanere un gioco affine a se stesso, probabilmente farà si, per cause intrinseche nel modo, di "peggiorare" uno stato psicologico già instabile accentuando deviazioni e modi di fare lontani da una umanità più vera. Nel bdsm ci vuole un certo distacco. Nonostante tutti gli sforzi mentali, ci sono voluti anni per arrivare ad avere quell'interruttore che magari mi porta a fare urlare qualcuna ma riesco a cambiare modalità in modo veloce. E' un po' come essere sul pelo dell'acqua tra la stessa e l'aria. Sopra o sotto quando serve ma è importante riprendere SEMPRE una boccata d'aria prima di rituffarsi. Non pretendo che molti capiscano o che lo facciano subito. Una brocca si riempie di goccia in goccia ma per lo meno è un modus che tendenzialmente non fa male agli altri e a se stessi.

Di sicuro ci sono diverse componenti che portano una persona "sana" (ma anche un po meno), ad approcciarsi al SM e che non sia solo piacere e che travalica di tanto anche il bisogno di autorità. In primo luogo anche se lo scrivo per ultimo, il SM è il luogo per eccellenza dove sentirsi sicuri l'uno rispetto all'altra. Non sarebbe possibile mollarsi se non fosse così o per lo meno non fino a certi punti. Certo, per molti il SSC rimane solo legato all'integrità fisica che quella morale poi non si stima così facilmente ma per chi da tutto diventa davvero devastante uscirne con le fatidiche ossa rotte.

sabato 22 luglio 2017

Dove stiamo andando


Mi sono sbagliato, di nuovo. A qualcun@ qua non manca l'ABC del SM, manca proprio l'ABC dell'educazione.

Mi chiedevo come spiegarlo poi stasera passano su dei canali sky un vecchio film, codice d'onore. Non è che ne andai pazzo quando uscì perché francamente è difficile davvero dire chi ha ragione. perché la vita è già difficile per conto suo, figuriamoci nell'ambiente militare ma fa riflettere proprio sui limiti. Dov'è che si comincia a sbagliare?
Da un lato abbiamo l'ufficiale comandante dell base che tutti i giorni fa i conti con le perdite sul campo e che mette nel conto uno sfortunato "incidente" e quelli per cui non si può  fare altrimenti che evitare ogni possibile perdita.
La vita non fa sconti, se qualcosa deve andare storto, ci va. Per errore, per un gesto mal valutato spesso in pochi secondi, le tue braccia volano via e tu ti metti li a raccoglierne i resti nella speranza che un medico possa fare un bricolage. Non è simpatico ma è nel conto. Non mi schiero. Davvero non so anche  se vorrei che non capitasse mai niente  di male a nessuno.
So solo che essere se stessi o "uomini d'onore" è pesante. Significa dormire poco, significa stanchezza ed un sonno da poterlo rivendere  fette. Significa paura e doverla vincere e tanti omoni addestrati poi sul più bello o sono scappati o si sono bloccati come statue. Shock, la paura fa dei brutti scherzi.. Significa essere cortese con i superiori e pure con quelli sotto anche se alle volte si dicono le cose in modo duro. Significa rispettare i patti e le parole date anche se ha un prezzo sconveniente per chi l'ha data. Non ci sono scadenze, questo è il fatto.

Mi fa un po ridere pensare al lei o alla forma in azione ed al limite basta un si o un signorsi detto con rispetto. Fortunati gli amici triestini che dicono "comandi" a tutti e alle volte un comando, un ordine, è qualcosa che è giusto fare e non comodo fare. Alle volte è pure stupido fare perché ti obbliga a mettere in gioco la pelle. Comparato alla vita di tutti i giorni quando qualcuno ti cerca per chiederti come stai, è una bazzecola al confronto. Eppure c'è qualcuno che trova più interessante non interrompere una lettura che rispondere.


Ho già sperimentato l'indifferenza. Basta e avanza così. Se non si ha tempo da dedicare ad una persona, non andiamola a cercare. Se la persona è sgradita per il suo comportamento o per le sue forse troppe o scomode attenzioni lasciamola andare con la dovuta cortesia o semplicemente facciamoglielo notare. Inoltre, ci sono diversi modi per approcciare qui e credo che il più semplice sia quello di dare sfogo ad ogni possibile perversione (chiamiamola così, ma non è appropriato), senza rendere conto a nessuno. Esaltare i propri "difetti" e le proprie mancanze tanto è "solo bdsm" e qui si gode e si tromba e che ti frega. E' il posto sbagliato questo. Stabiliamo un patto tra chi legge, chi si approccia e me. Questo è il posto dove prima si ritrova stabilità e poi si spinge o per meglio dire e fare, quella stabilità si trova divertendosi e si cresce. Se questo non è chiaro o c'è un dubbio girare i tacchi grazie, anche se sono tacco dodici sotto al più bel culo del mondo.


Eppure ci sono è vengono pure a cercarti poi fanno così. Nella vita non puoi mai sapere chi incontri, quanti dolori ha vissuto nella sua vita e cosa si porta dentro e per principio ogni persona si merita rispetto sopratutto se è prima disposto ad ascoltare i tuoi di problemi, piuttosto che raccontarti i suoi. Eppure anche in questo caso, loro sono sopra a tutto, loro sono ingiudicabili, a loro è dovuto tutto.
Il semplice concetto per cui: "io sono la donna e tutto o molto (troppo), mi è dovuto", qua non attacca. Sei una persona, meritati quello che chiedi, dopo sei una donna o un uomo.


Una nota sul giudizio devo farla. Giudizio inteso come riflessione. Se qualcuno sbaglia chiaro che o è scemo o ha commesso uno o più  errori che l'hanno portato a sbagliare. Succede a tutti. Qualsiasi  cosa sia accaduta, fa di tutto per rimediare sopratutto  se coinvolge altri. Quindi no, non giudico la vita di nessuno ma il comportamento che si ha nei confronti della stessa e degli altri si. La vita è come l'amore, non sai cosa ti da. Un minuto ci sei, due minuti dopo no. La vita alle volte non ti da una scelta ma quando lo fa, sta a te e a me chiaro, fare la scelta "giusta". La costituzione italiana recita all'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso  di razza, di lingua, di religioni, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." Ebbene si, ho scritto qualcosa di simile ma non è "davanti alle legge" ma come diritto assoluto. Ogni essere lo ha ma siccome si tratta di rapporti personali, ad una disugualità, rispondo nello stesso modo. Non è molto buddista ma in genere è il miglior modo per fare capire dove si sbaglia provandolo sulla propria pelle. Se arriva come "urto" personale, pace. Invece di essere occasione di riflessione vorrà dire che sarà questione di andare ognuno per la sua strada senza farsi male.


Prima di aver capito questi concetti di base che sono le fondamenta di ogni sana relazione tra individui, inutile che vi spogliate, che spedite foto, che cercate contatti, che veniate qua a rompere la mia armonia. Non sono solo ma ci riesco a stare da solo. Non voglio più persone negative intorno a me e le ultime esperienze importanti, mi hanno cambiato parecchio dentro. Non ho più pazienza. Anche questa bisogna meritarsela. Il che non significa essere drastici ma ridurre di parecchio l'elasticità della pazienza. E' chiaro che deve andare in entrambi i sensi altrimenti è una scusa o una pretesa e non voglio girarci intorno.


Le storie finite e la nostalgia.
Se un giorno esci con tizia e hai una storia che dura, o uno dei due o entrambi sono falsi come i soldi del monopoli, oppure ci sono delle ragioni valide per cui hanno condiviso un percorso di vita. E' vero che le storie si chiudono, che non si torna al passato e che se si tornasse assieme, probabilmente si litigherebbe di nuovo o non si andrebbe d'accordo ma è anche vero che se qualcuno si porta l'altr@ nel cuore, con qualche ora assieme  alle volte si fanno scintille in senso positivo. Chi l'ha scritto: "Una notte d'amore può riempire una vita?" Beh, non lo so ma ci ha ragione. Perché con me tutte tornano meno che alcune? La mia risposta è semplice. Perché molte sono state bene e si sono accorte che mastro in qualche modo le porta ancora nel cuore. Poi ci sono quelle che hanno creduto di venire qua e poter afferrare e prendere tutto senza "responsabilità" e lo sanno ma si vergognano. Così non tornano anche se alle volte vorrebbero tanto farlo. Sarà sbagliato ma così la sento. L'omino dentro di me, mi dice così e ancora per la miseria non ha mai sbagliato e adesso mi dice che c'è una a cui piacerebbe tanto alzare il telefono e (per caso), chiedere come stai. Francamente a quella "qualcuna" non saprei proprio come rispondere, davvero non so. So però che alle volte sono io che non l'ho ascoltato e ho commesso un errore ancora più grande per me stesso e per chi mi sta intorno.
Una ex una volta aveva due pappagalli bellissimi, non ricordo di che specie erano ma non erano piccoli. Un giorno le aprì la gabbia e uno andò allo sportello e lo richiuse. Lei insistè, riaprendo la gabbia. Dopo tre gg uscirono dalla gabbia e di casa e non tornarono mai più. La libertà di essere è una bellissima cosa ma fa fare scelte dure. La libertà da soli è solitudine e dover decidere. La libertà ha un senso reale se trovi e proteggi e mantieni il tuo incastro perfetto. Oltre a quello è solo un sogno che non si ripete più: "E' uno strano dolore morire di nostalgia per qualcosa che non avrai mai (più)". Alessandro Baricco.