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lunedì 14 dicembre 2015

Donne ma tutta sta differenza dove sta?

A costo di tirarmi dietro una manica di offese, questo è il quanto. Si dice che il sesso in una femmina sia una cosa mentale, questo è vero ma non del tutto in senso positivo. Ogni desiderio nasce dalla testa, non importa che uno sia uomo, donna. Il "guaio" è pensare che si tratti di uno stato mentale particolarmente elevato. A pari stati di insofferenza, di difficoltà, di stress emotivo, di quello che la vita propone è l'uomo a non riuscire ad avere un'erezione. La donna funziona in modo contrario. Tutto nasce dallo spesso smisurato ego-ismo. Se vogliono qualcosa, la prenderanno, se vogliono fare qualcosa, la faranno. Non importa quanto sesso (di questo parlo è), basso o alto sia. Loro, se vogliono realizzare qualcosa, lo porteranno in fondo a qualsiasi costo fregandosene delle conseguenze. Il guaio di tutto st'ambaradan è che tutto questo non dipende dal ragionamento ma dal desiderio. Mi viene in mente la vecchia pubblicità che diceva una cosa del genere: "La velocità è niente senza controllo". Qui è lo stesso. Il desiderio da solo crea solo illusioni e l'idealizzazione di qualcosa o qualcuno e le donne hanno bisogno di idealizzare

Questo si riflette su chi hai intorno alle volte in modo drammatico. Darà potere all'abusivo/a, darà spazio a credere che l'abusivo/a (anche al femminile!!!), di poter manipolare la testa di chi di quell'illusione se ne è fatto/a portatore/trice. Spingerà comunque una persona a fare qualsiasi cosa pur di ottenere a seconda della forza di quel desiderio.
Se lo poniamo in ambito bdsm, è facile, troppo che le persone ne vengano ammaliate perché la risposta è parecchio piacere fisico non facilmente riscontrabile in qualsiasi altra forma di sesso. 

Una donna anche sotto violenza si bagna e si "prepara" a ricevere. Vero, è una forma naturale di autodifesa ma rimane un meccanismo praticamente automatico. L'uomo, pur ragionando spesso col cazzo, sa che quel cazzo se non si trova in uno stato di testosterone esagerato, non funzionerà se non si trova a suo agio. Uno dei problemi di tanti uomini che si avvicinano al porno, sta proprio li. Riuscire ad avere e mantenere l'erezione.
Potete girarla come vi pare ma prendendo due professionisti del settore, una prostituta riuscirà praticamene sempre o quasi a svolgere quello che si è prefissata. Un gigolò se non trova in qualche modo attraente una donna o una qualche forma di desiderio, troverà molte difficoltà a fare quello che è li per fare. Parecchie. Ok, oggi le varie pasticche aiutano ma rimane il quanto.
Sbagliato pensare che si tratti di solo di mettere a suo agio qualcuna, si tratta semmai di capire quanto "lei" voglia quella cosa alla faccia del mind fucking.
La donna insegue il suo sogno. Se il suo è mastro, lo sarà a tutti i costi, se è pinco pallino, pure.  Spesso si convincerà pure che mastro le farà tutte giuste fino ad evidenza contraria. Il che non è possibile. Mastro come pinco pallino è un uomo e anche lui sbaglia.
Che alla stragrande maggioranza delle donne piaccia essere adulate, corteggiate e tutto quanto ci si possa mettere,  questa alla fine, è un'altra storia che come al solito, non sposta la cosa di una virgola.
Adesso mi raccomando datemi addosso come retrogrado che poi mi tocca scrivere altri 50 post in merito. Dico solo che esiste una sottile differenza tra i due diversi modi di pensare e non abisso anche se spesso la forza di uomo purtroppo fa la differenza in modo negativo. Penso alle donne abusate e costrette a fare ma anche questo in fondo conferma il quanto. Si può violentare davvero un uomo? Credo di no (credo!!!), a meno che quello non si faccia legare ed impasticcare la vedo difficile, ok, forse un ragazzo o un uomo giovane, strapieno di ormoni ma il resto?
Ok, magari lei è una  culturista, lui un mingherlino ma se lei non ti piace hai voglia a succhiare.

sabato 12 dicembre 2015

L'erba voglio

"L'erba voglio non cresce neanche nel giardino del Re", mi dicevano le nonne quando da piccolino "volevo" e non chiedevo. Era quasi una risposta automatica fino a che un giorno chiesi: "Nonna ma come, nemmeno il Re può chiedere di volere?"
"No", mi rispondevano "perché la cortesia deve averla soprattutto un Re". Mi sembrava così assurdo che il Re non potesse semplicemente ordinare eppure loro che il Re l'avevano avuto davvero, dicevano così. Si chiamava educazione. Una volta.
Oggi tutti vogliono ed hanno delle pretese che davvero non sono disposte a dare se non quando gli comoda o hanno un interesse, che sia amoroso o professionale non importa. Loro semplicemente pretendono. Eppure ancora oggi quando per modo di parlare mi viene da dire voglio, mi torna alla mente la filastrocca e mi correggo. Non voglio manco quando siamo in session e cerco mentalmente di far capire che quell'ordine è quello che cercano e che si, a me fa pure piacere che per qualche ora mi fa sentire dio, ma che è pure il più bel modo per crescere e viversi profondamente assieme.
È un attimo di fusione,  di intesa prima mentale, poi fisica e si, pure sentimentale altrimenti rimane solo quel sesso sciatto di cui troppo ho parlato.
Le cose finiscono, la vita finisce ed anche su questo ho già detto che la fine da un senso a quello che è stato prima sopratutto se è stato bello. La fine fisica però è anche la fine delle opportunità. Penso a papà con cui non ho mai avuto un bel rapporto. Lui che parlava bene e faceva poco a me che toccava fare e poco parlare. Anche per questo  non sono al primo approccio uno che sembra un compagnone, anzi sono parecchio orso. No, drago. In genere sono i genitori ad avere la testa per i figli, a me è capitato spesso il contrario ed era un esempio da non seguire. Eppure adesso manca e ci litigavo quasi tutti i giorni.  Manca perché quando finisce qualcosa, con essa cessa anche l'opportunità di confrontarsi e di imparare e di migliorarsi. Quando finisce una relazione anche per causa di forza maggiore, è lo stesso. Se una storia è stata negativa, allora magari c'è pure un senso di sollievo ma se è stata positiva allora ti ha dato, ti ha cambiato comunque in meglio, ti ha fatto crescere e un pezzo dell'altra ti rimane dentro per forza. Nel bene e nel male.
Se hai amato (davvero), non puoi smettere di amare. Quando ti alzi la mattina e vai davanti allo specchio a lavarti i denti, vedi una persona che è quel che è, quello che ha vissuto, passato, condiviso. Rinnegare gli altri è rinnegare se stessi ma ribadisco, per capire questo bisogna avere dei sentimenti ed una morale e a quanto pare è rimasta cosa per pochi. Organismi in estinzione che non servono più ad un cazzo e si buttano via come roba sporca, infetta.
Ecco, questo è diventato il peggior nemico di noi stessi. Così come nel bdsm, nella vita per apprezzare le belle cose, bisogna rimanere un po bambini. Il piacere di scappare e di andare a fare una session (leggasi, incontrare la persona che più ti piace), è come riuscire a mettere le mani sul lecca-leccone visto in vetrina in pasticceria. Riuscire a vedersi anche solo per stringersi, è come poter sognare di volare con il Pan, contro il Capitan Uncino, invincibili e liberi. Persa la storia, la favola finisce. Si ritorna grandi ma i grandi senza sogni, sono come i fiori di plastica. Ci sono ma non sono vivi e non hanno profumo.
Poi tornano. Alle  volte tornano, richiamano, ricercano te che hai dato il tuo profumo e ti sei ammaliato del loro. La loro pelle, il loro piacere, i loro sogni e paure, la loro gioia, i pianti e le vittorie. Si, perché anche questo è profumo. Lo cercano ancora ma hanno tagliato le, radici, la forza con cui la pianta cresceva, lenta ma decisa e robusta.
Ecco, questa è la loro peggior condanna per il male, la superficialità che distribuiscono.  Non esiste un fiore uguale. Non esisterà MAI più, in nessun luogo.
La forza senza dolcezza è abuso.
I gesti senza rispetto sono solo egoismo.
Le parole senza sincerità sono solo frodi.
Il piacere senza sentimento è solo illusione e insoddisfazione.


martedì 8 dicembre 2015

Serenità

Non c'è nessuna relazione tra la ricerca dei piaceri estremi e la mancanza di rispetto del partner. Semmai è vero il contrario.
Non vi è nessuna relazione, tra la sottomissione/dominazione ed il menefreghismo, semmai è vero il contrario.
Non c'è nessuna relazione tra la gestione "distaccata" tra un dom ed una sub, per rendere il gioco più "spinto" e la mancanza di valori dei partecipanti. Semmai è vero il contrario.
Non c'è nessun modo di trovare piacere in quello  che si fa senza legame ma ogni situazione o rapporto è imprescindibile dalla libertà di scelta ma senza serenità niente avrebbe senso.
È un po come dire che la libertà è la premessa della felicità e la serenità la sublima.
Nessuno troverà mai appagamento o soddisfazione senza serenità. Si certo, ci troverà emozione,  qualsiasi essa sia ma chi di voi vuole affidarsi a qualcuno che se ne sbatte del vostro dolore o della vostra tutela?

sabato 5 dicembre 2015

Tanto sei forte (e comunque sono cazzi tuoi)

È strano come le persone dicano spesso una cosa e ne facciano diametralmente una opposta.  Nei momenti difficili gli amici dovrebbero stare vicino agli amici. Oddio, sempre che questi siano davvero tali, come si dice: "gli amici veri si vedono nel momento del bisogno" e spesso il bisogno serve a scremare dai falsi. Non sono un disfattista o pessimista no ma ho un serio timore che sta storia isis o daesh non si risolverà in tempi brevi né in modo indolore.  Sia per le azioni dirette di cellule presenti, sia per emulatori come sembra il caso di quanto avvenuto in USA questi giorni. Il vero problema di daesh non è il numero. Sono 4 gatti alla fine. Il problema è che nemmeno l'islam moderato ha il controllo effettivo su quel territorio.  Siamo andati la a fare delle guerre sceme e fatte male e ne paghiamo gli errori sopratutto come occupatori e non come collaboratori.  Il peso di questa politica ricade molto sugli stati uniti e sul fatto che nessuno vuole il peso dei morti che inevitabilmente le guerre portano con se.
Chiudersi in casa funziona perché non solo avranno vinto sulla paura ma avranno vinto anche da un punto di vista economico e sociale. Ok nessuno è qua per augurare la morte a nessuno ma spesso dico che se potessi scegliere,  i colpi di una guerra moderna sono spesso risolutori ma soprattutto sono indolori. Quelle che rompono le balle sono le mine antiuomo ma questa è un'altra storia.
Adesso magari avete pure ragione nel dire che bisognerebbe parlare d'amore, di vicinanza e pure di porcellate sparse così non si pensa alle brutte cose. Il punto è che ci sono. Ogni fottutissima scelta ha un costo nel bene e nel male. Quale questo sia lo diranno gli eventi. Che ci si innamori che no, un prezzo è davvero da pagare. Certo, poco impegno, pochi problemi in genere ma bisogna vivere contenti senza avere affetti. Affetti, non comodi o persone con cui tappare i buchi del narcisismo patologico.  Intendo persone in grado di avere relazioni umane nel più sano senso del termine. Se ci riuscite senza fare o farvi male, insegnateci il trucco.
Ah no, pardon. Voi siete qui solo per leggere. Dimenticavo.

C'e un'altra cosa che sarebbe dovuta risultare chiara da sto blog nella sua interezza.

Chi vive o ha vissuto troppo a contatto con dolori e li ha subiti o vissuti, o è irrecuperabilmente perso nell'indifferenza oppure ha bisogno del suo spazio piccolo ma sano, sincero, protetto dal resto.  Capisco che si sobbarca queste relazioni ha  una doppia responsabilità ma anche un "premio" maggiore. 
Mentre scrivo sento in tv che il, censis dice che viviamo in un paese che pensa di più all'individualità.  Nova. Pure questa è?  :)

mercoledì 2 dicembre 2015

Stronzi, sto giro sieropositivi.

Altro che stop hiv,
meglio dire:
stop shit
Ecco quello che vi dicevo ieri.  Oggi è in tutte le prime pagine.  In tv dicono che hanno fatto il nome, tal Valentino T., di Roma, 30 anni.
Adesso ditemi, visto che a quanto riportano i giornali, frequentava chat, chi impedisce a sto qua di niccarsi che ne so, pinco pallino e di seguitare? Andrete in giro a chiedere la carta di identità del tipo?
Ok, non voglio colpevolizzare nessuno, anzi. Ribadisco che tutto dipende dal cuore di una persona e ringrazio chi ho avuto come amica nel corso degli anni che nel caso, si è rivelata. Ovviamente non saprete mai di chi si tratta e non sono in contraddizione con quello che dico. Essere sieropositivi non è un marchio infamante. Alle volte è meno pericoloso di quello che si pensi ma bisogna saperlo. Scegliere quali protezioni usare, cosa fare, come. Non mi piacciono i marchi sulla sessualità come non mi piacciono quelle sulle malattie virali o batteriologiche ma so per certo che la malattia peggiore è quella che si ha nella testa.
Quella che ti fa considerare gli altri niente. L'indifferenza. Sarebbe quindi sbagliato, credo bollare tutti ma quelli di sto calibro si. Non importa che scopino, che amino, che siano amici, che lavorino o che imbraccino il fucile. Quando testa non è connessa al cuore che non c'è e questi non-umani vanno in giro a fare come gli pare, impuniti o tardo-puniti, comincia il guaio. Chi rende la salute alle sei donne? Chi rende la serenità e la fiducia a chi l'ha persa???
Fate una stima: 503.000.000 di persone terrorizzate da meno di 200 stronzi. E se anche fossero 70.000? Sarebbe poco più dell'1% della popolazione. Un piccolo gruppo di inimmaginabili stronzi annichiliscono tutti gli altri che hanno paura a fare, a dire e a mettere alla berlina chi "sopra ogni ragionevole dubbio" al cubo. Io dico: vergona. Quelli sono quello che sono ma il resto se non fa un cazzo è uguale a loro.
Rai news riporta: "Secondo quanto scoperto dal pm Scavo, Valentino utilizzava le chat per incontri erotici o sesso di gruppo. Alle donne che accettavano di conoscerlo e frequentarlo era solito chiedere rapporti sessuali senza l'uso del profilattico per provare più piacere".  - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Sapeva-di-essere-sieropositivo-ma-ha-preteso-rapporti-non-protetti-6-donne-contagiate-arrestato-8a7fcc2d-63e8-463a-9068-d6d14dad8cd4.html.

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martedì 1 dicembre 2015

Che te lo dico a fare.

Tornato a casa mi sbrago sul divano. Accendo tv su skytg24, 2 palle. Sento un'altra campana e lo giro su tgcom24. Toh, c'è la Gabriella Simoni e parla del fuggitivo Salah con la solita storia di chi lo copre. Arguta, professionale come sempre interessante ascoltarls. Poi passano a dire del casino del post di prima.  Lei fa un discorso del genere: oggi tutti vedono e sentono più importante la loro battaglia rispetto a quella degli altri. Così se ne fregano e vanno avanti per la loro strada. Ci vuole più comprensione,  ci vuole più rispetto".
Nova, ma mi fa piacere che lo si cominci a dire o comunque che qualcuno lo faccia notare.
E seguito a chiedermi perché mi seguite così numerosi. Per certi lati siete pure più di prima ma più silenziosi. A parte 5-6 preoccupate magari ma il resto??? Non ho mica tanta voglia di fare dei post tranello per arrivarci.

Ah. Ho visto una cosa molto interessante sui contratti verbali a cominciare da:
Ho visto che pure in Italia le strette di mano sono come dire, ritornate in auge:
Ma sulle promesse in amore che si dice?
Beh mi pare chiaro che nessuno crede all'amore eterno, che le situazioni non cambino mai, che le storie non finiscano perché questo sarebbe assurdo davvero. Si può lavorare parecchio però sul come si finisce questo si. Considero davvero una promessa fatta in questo senso come vincolante perché come dice Michela Marzano su Vanity Fair, di cui un estratto:
«Quindi che cosa si promette esattamente? Che cos’è che dura per sempre?», Francesca sta cominciando veramente a perdere la pazienza. E allora mi incalza con le domande. «Che cosa ti ha promesso l’uomo che ami? Che cosa vi siete promessi esattamente?». L’amore è una promessa di rispetto reciproco. Sapendo che l’altro non ci apparterrà mai completamente, nonostante gli sforzi che possiamo fare per tenerlo sempre accanto a noi. Anche perché non possiamo chiedere a nessuno di darci «tutto», esattamente come noi non possiamo dare «tutto» alla persona che amiamo.

È proprio questo il punto. C'è n'è un altro di link molto cattolico che parla di promesse fatte a Dio ma non sposta il punto di una virgola. Se credi in Dio quando prometti sei osservato, quando non credi, per lo meno credi in te stesso. Chiedi, sii pronto a dare quello che chiedi. Ricambi? Ancora "peggio". È un vincolo doppio. Beh il giuramento non lo cito nemmeno o quasi. Se promettere è quasi vincolante, il giuramento è la massima espressione dell'affidabilità e la verità di quello che si dice.
Adesso, in amore se non c'è costrizione e tu prometti o giuri qualcosa e perdinci, "devi" mantenerla. Ora e me lo domando sinceramente.  Chi non mantiene le promesse in amore poi quelle degli affari lo fa? Se andassi a comprare un mazzo di fiori o a ordinare una pizza e poi dopo aver pagato non mi venisse consegnato o non fosse conforme alla richiesta voi che fareste? Giro di nuovo la frittata. Se la stessa persona fosse seria nel lavoro e consegnasse il mazzo o la pizza ma non mantenere niente con chi dice di amare, l'unica plausibile considerazione che  mi viene da fare è che chi questo/a considera chi si porta a letto meno del mazzo o della pizza. Non mi pare sinceramente che ci siano alte cose possibili e sempre per me, questo non solo offende la stessa parola data e la credibilità e la dignità di chi la pronuncia ma anche quella di chi la subisce. Ora, avrei da dire anche sul per me ribadito. I maestri prima e i prof dopo, dicevano che per me non serve, sei tu che lo scrivi e che è chiaro di chi è. Però in rete questo non basta spesso, allora seguito a scrivere come un bimbo di 5 elementare o delle medie.
Se mastro avesse fatto delle testa di cazzate, dopo 5 minuti immagino che ci siano fatti e misfatti raccontati ii giro a go-go (con qualche "prova" altrimenti è diffamazione davvero). Mastro, protetto dall'anonimato potrebbe cambiare nick in mastro geppetto e seguitare a farsi i cazzi suoi. Oddio, regge poco ma la cosa si ripeterebbe per molto tempo. Un po come quel tipo di oggi che ha sieropositivizzato 6 pulzelle (tg, Roma), e non è il primo né sarà l'ultimo. Se lo sapessi lo dissi no?  Considerereste la rete più sicura nel caso e cerchereste ancora una nuova conoscenza qui? Dai, siamo seri.


giovedì 26 novembre 2015

E ora si tromba

Erano gli anni 80. L'aids non esisteva. Era molto facile fare sesso senza pensieri o complicazioni. Eppure anche nelle storie così e ce ne erano molte, non si cercava solo sesso. Nessuno va fuori e la da o scopa con il primo che passa. Qualcosa ci deve essere. Oddio, qualcuna ne ho conosciuta che la dava al primo che passa o quasi. Una disse: "non ne ho mai abbastanza" ma stando a quello che poi diceva, l'appagamento era legato solo allo stato fisico. La parte mentale sentimentale aveva dei seri problemi. Qualcuno la chiama ninfomania, io la chiamo assenza di sentimenti.
È possibile seguitare a fare sesso senza sentimenti con la stessa persona per tanto tempo? Non credo almeno che tutto si limiti ad appuntamenti legati al semplice sesso. Ci vediamo alla tot ora, nel dato posto e si fa quello che si fa. Pensate davvero che sia possibile o se esistono,  siano persone che non abbiano bisogno di una seria assistenza psicologica?
Beh, ho trovato questa capacità di fare sesso con il primo che passa con diverse libere prostitute ma a anche qui con dei  limiti seri. Dividere il sesso per amore e quello per lavoro.
Ancora, pensate che sia possibile fare bdsm senza sentimenti? Si, per certi lati si. Così come è possibile andare a farsi una scopata con una prostituta e con un gigolò ma cambia la dimensione e la profondità di quello che vivi. Di sicuro, legame, appartenenza,  bisogno l'uno dell'altra anche come semplice presenza, è un dato sconosciuto.
Adesso complico le cose perché nella vita non sono mai facili. È difficile trovare la tipa vergine così come è difficile trovare la tipa libera. Qualcuno ha detto più volte che i migliori "pezzi" sono già presi ed anche questo è quasi un dato scontato. A meno che come ha fatto qualche amico/a, che ha mollato la vecchia vita per cercare totalmente questa per l'appagamento. Per il resto c'è poco da fare. O si trova il modo di viverla di nascosto oppure in qualche modo ci si rivela certi che prima o poi, il rispettivo partner ti metterà davanti ad una scelta più o meno definitiva o dura. Capiterà comunque. Qualcuno di fronte ad un tradimento o a quello che considera tale, alle volte sparisce e non si fa più vedere se non in aule legali. Succede eccome. Quindi, svegliarsi un mattina e farsi venire il bisogno di sado maso con una storia durevole o è da scemi o si è preparati ad affrontare le conseguenze perché ci saranno indipendentemente dal Mastro o dalla Slave. È un po come andare in barca, se hai un problema non puoi scendere e spingerla quindi, cerca di evitare i problemi a priori. Se ti capita un casino in una burrasca, non puoi manco abbandonare la barca sbattendone di chi rimane su. È come essere li insieme a due figli e fare consapevolmente una scelta di chi salvare.  Poi di sicuro partire con uno e per fatalità non poter riuscire a salvare l'altro ma di nuovo, da qui a dimenticarti di averlo avuto quel figlio è una cosa a cui non riesco proprio manco a pensare. Reminiscenze dirette di un naufragio a largo dell'Elba e di Platoon e una convivenza del periodo.
Così qui. Avrai pure una scelta a cui sei messo alle strette ma se davvero sei sincero devi pur ammettere con te stesso che non smetti di amare, non smetti di pensare e che magari hai pure infilato quel desiderio in un cassetto  aspettando il momento buono per ritirarlo fuori se possibile. Se valeva, eccome se lo fai.
A grandi linee mi pare che ogni sano rapporto e sentimento, funzioni così.  Quello che non è sempre sano invece è l'assenza di tutto questo o di gelosie e paure talmente malate ed estreme da non  farci capire che le persone non si possiedono. Abbiamo un opportunità più o meno lunga di viverci ma fintanto che ce lo meritiamo.  Mi pare un'altrettanta stupida pretesa utopica. "Tu" fai quello che vuoi fintanto che non spezzi tutto quello che tocchi. Esistere è un diritto, rispettare le altrui esistenze è un dovere. Punto. Leggetela come cazzo vi pare, buona giornata.

"Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia!" Kahlil Gibran


martedì 24 novembre 2015

Abilità, empatia e sindrome di Stendhal

Abilità ed empatia, due cose cosi distanti a confronto. L'abilità è lo sviluppo estremo di ogni determinata tecnica. Un falegname ad esempio che produce mobili in serie con precisione e standardizzazione del prodotto, un  musicista che suona senza interpretazione ma seguendo le note, così scritte, magari brani pure di elevata difficoltà. Uno scultore che produce belle opere, fatte anche molto bene ma che non hanno altra che la forma e li si ferma.
L'empatia è invece per il falegname fare quel mobile che sia talmente "bello" da indurre sensazioni magari alla vista o al tatto. Un mobile imperfetto magari, con linee meno precise ma che abbia "anima". Nell'arte è in particolar modo il fulcro fondamentale della realizzazione dell'opera.
Da fiorentino posso di sicuro ricordare la "Sindrome di Stendhal o Sindrome di Firenze" che mise inluce proprio cosa può fare l'arte ad una persona sensibile: "Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere."
Ci sono molte opere famose in città e in grado di stimolare  emozione. Ne cito subito due, tanto avrete di certo indovinato: il David di Michelangelo (Firenze, galleria dell'Accademia delle belle arti), e La Gioconda di Leonardo da Vinci (Parigi,  il Louvre). Entrambi imperfetti, il primo è decisamente sproporzionato il secondo gioca su una ambigua espressione della donna dipinta. Eppure la forza del "David" è unica, irreperibile come la forza espressiva de "La Gioconda".
Nella musica è forse più semplice. Ci sono canzoni cantate e suonate decisamente male, magari stonate o con delle evidenti stecche ma che a discapito della qualità strutturale, hanno una forza emotiva unica. Tutto questo avviene indipendente dal genere e dal tema affrontato.
Mi vengono in mente alcuni pezzi degli U2, dei pink floyd, la cura di Battiato, alcune canzoni di Baglioni. Lo stesso Vasco Rossi che pur essendo stonato come una campana, scrive e suona dei pezzi bellissimi ed unici, gli stessi AcDc e tanti, tanti altri. L'emozione è empatia, senza emozione altruistica, riconoscerla in quello che vedi, senti e vivi è il sale della vita. Penso al nostro vampiro più famoso, che la violenza e l'inganno avevano fatto si che ripudiasse il suo stesso dio dalla rabbia e dalla disperazione in cui un gesto vile e traditore può condurre un amore vero e profondo. Dracula non è il cattivo ma è in realtà, quello che può essere la negazione dei valori positivi. Dracula è colui che brama di nuovo una vita normale e la cerca in ogni dove costretto a non sentire in  cerca di un ricordo, di una parvenza. Così sono i narcisisti e tutti gli psicopatici patologici che non hanno sentimento. Quelli che dicono ti amo ma non sanno cosa amare sia. Dicono ti voglio ma in realtà vogliono solo il piacere che tu gli dai quando lo desiderano. Sono schiavi dei loro desideri inappagati e puniscono gli altri diffondendo il loro dolore, il niente che hanno dentro cercando di punire le incolpevoli persone che gli girano intorno per qualcosa che non hanno mai fatto. La loro colpa è l'essere vuoti e di non fare niente per cambiare.

"In tutti i tempi gli uomini più profondi hanno avuto compassione degli animali, proprio perché essi soffrono della vita, ma non hanno la forza di rivolgere la punta del dolore contro se stessi e di comprendere metafisicamente la loro esistenza; il vedere il dolore senza senso suscita anzi ribellione nel più profondo dell'anima". Friedrich Nietzsche

VIDEO ORIGINALE RIMOSSO PER "INESISTENZA"

Fiducia una sega

"Se saprai sorridere con chi sorride, piangere con chi soffre, allora, figlio mio, chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore? Nessuno, perché tu stesso, con le tue mani, l’avrai creata!" Tommaso da Kempis

Che diavolo ha a che vedere l'empatia con il bdsm? Guardatevi il video va.





Legame. Senza legame non c'è appartenenza,  senza appartenenza e legame non esiste relazione. Ergo, non c'è manco bdsm. Semplice in fondo. Ho dedicato anni a cercare di spiegare e di capire dove, nei rapporti SM vi sia patologia e dove invece vi sia un sano rapporto.  Avevo sempre considerato come marginali le persone borderline  veramente tali qui, come rari casi e mi sono dovuto ricredere.

Do pure la colpa al mezzo. Questo coso esalta la bugia e la menzogna, fa si che non sia possibile vedere, soprattutto nei rapporti a distanza ma bisogna prima di tutto credere e dare fiducia. Questo è un paese dove tanto si regge sulla solidarietà per via di uno stato incapace a dare servizi e perché alla fine ci piace e ci rende tutti più umani.
Questo coso rende possibili reperire informazioni ed imparare nel peggio quello che c'è di peggio. Facile. È stato facile dire una cosa e farne un'altra perché se ne stava pensando un'altra con uno scopo opposto. Si certo, se te accorgi subito,  rimedi subito ma quando il tempo passa quello che succede è perdere la fiducia nel prossimo. Senza fiducia guardate non si fa niente, proprio niente. Manco un idraulico chiami o porti l'auto dal gommista. La fiducia è la base, proprio il primo passo di una società, come cazzo fai a vivere senza fiducia?
Oddio magari sta cosa ci voleva, in fondo impari ma a quale cazzo di costo?  Una pulzella sana cerca fiducia. Anche uno/a stronzo/a cerca fiducia pur essendo freddamente deciso/a però a tradirla in partenza.
Il prossimo giro se mai ce ne sarà uno, devo per forza non dare per scontato niente ed i segnali sono tanti da tenere in considerazione. Adesso, di nuovo, che cazzo te le fai della verità? Quando danno è fatto e non si torna indietro. C'è una cosa fondamentale sul riconoscimento di questi individui, gli rendi difficile seguitare a mascherarsi e fare i loro porcacci comodi con i loro "bersagli".

sabato 21 novembre 2015

Em-patia e Norimberga

“Un cuore comprensivo è tutto, è un insegnante, e non può essere mai abbastanza stimato. Si guarda indietro apprezzando gli insegnanti brillanti, ma la gratitudine va a coloro che hanno toccato la nostra sensibilità umana"
C.G. Yung

Vi avevo parlato di Norimberga. Ebbene l'argomento non era il processo di per se per quale bisognerebbe fare delle considerazioni a parte. Il centro della questione è il nazismo ed i suoi effetti, l'applicazione del medesimo da parte dei suoi principali attori. Cosa pensavano, perché tanto cinismo nel praticare lo sterminio di massa. Perché tanta disumana leggerezza.
Ci furono diversi psicologi che seguirono la cosa, il primo fra tutti il Gilbert  che  con il suo libro "nelle tenebre di Norimberga" riporta gli stati d'animo dei prigionieri tedeschi. Da quel libro e dalle cronache fu tratto l'ultimo film.
La conclusione a cui il Gilbert arriva è che i gerarchi non erano più intelligenti, più dotati, ma individui nella norma come me e come voi. Eppure furono capaci di concepire macchine per lo sfruttamento e l'eliminazione di milioni di persone come se queste fossero che ne so, palline da tennis. Una persona, un un'unità,  un numero. Fine dell'immane, assurda frittata. Ebbene, Gilbert affermò che l'elemento comune era la totale assenza di empatia.
Guardate che questa "cosa" è stranamente presente nelle pantegane topesche mentre ci sono delle pantegane e dei pantegani umani che con sta roba ci si puliscono letteralmente il culo.
Com'è sto fatto e cosa è davvero questa dannata empatia?

Così, se qualcuno avesse dei dubbi.




""Empatia", secondo la definizione iniziale di Edith Stein, designa "una genere di atti, nei quali si coglie l'esperienza vissuta altrui". Usa inoltre questo concetto per determinati atti percettivi particolarmente in relazione ad altre persone. (Edith Stein chiama con Max Scheler l'atto dell'empatia nella propria esperienza  "percezione interiore". A differenza del giudizio (Ein-Sicht), che è rivolto ad afferrare e comprendere argomenti, idee e concetti mentali di un altro (o le conseguenze causali di un fatto nella natura e nella storia), l'em-patia (Ein-Fühlung) indica un atto conoscitivo ­ oppure la somma di atti percettivi -, che è rivolto alla percezione soggettiva  dell'altro, alla sua "esperienza" interiore e perciò anche alla sua stessa personalità. "Sentire (fühlen), e in particolare  em-patizzare ein-fühlen), è un altro particolare penetrare nel mondo che la persona si rappresenta come tale", dice un conoscitore della sua filosofia." Da http://www.ocd.pcn.net/edsi_kor.htm

In parole più semplici potremmo definire l'uomo in due aspetti: quello materiale e quello emozionale. Nella prima metà l'uomo percepisce la realtà ed il valore materiale di certe cose. Caldo, freddo. Il valore e la bellezza di un gioiello. La bellezza dell'arte come realizzazione  materiale e via così.  I sentimenti in questo caso sono legati alla sola sfera personale. Amo, ma non sento il tuo amore. Piango, ma non sento il tuo pianto. Rido, ma non sento il tuo riso. Mi importa solo di quello che mi importa. Senza sentimenti non si può stare ma sono sommersi di egoismo smisurato. Lo chiamano anche narcisismo, "l’espressione del mancato soddisfacimento del loro desiderio primario di essere riconosciuti per il proprio valore speciale." A loro tutto è dovuto, le loro decisioni sono insindacabili. Non hanno nessun rispetto se non per quello che gli fa comodo o li esalta, fintanto che lo fa. 
Credo che dire non ti perdono,  sia un altro modo per dire voglio giustizia o vendetta. Così come se tutto ti è dovuto, innegabilmente non devi niente a chi non gli fa comodo. Insomma, necessariamente dire una cosa significa anche accettare o significare il contrario solo con un'esagerata dose di ipocrisia. Le monete hanno sempre due facce. È un dato di fatto.   Sta di fatto che un narciso può dire tutto quello che gli viene ala bocca con assoluta naturalezza e l'esatto contrario dopo poco che ha cambiato idea e la sua idea non tiene semplicemente conto di chi ha intorno.  Questi esistono fintanto che i narcisi gli vedono, poi no.
Così che si che è possibile gestire queste persone. Basta che si sappia chi sono e come sono. Ah, mentre son qua a scrivere, sento Renzi che dice che bisogna taggare le teste di cazzo a scanso della privacy. Bene, occhio che però l'altra faccia della medaglia è quella di creare il grande fratello e per di più con le caste reali e virtuali. Ci vuole equilibrio. SEMPRE. Articolo complesso stasera è.  :)
Meditate. :)

Vi lascio con un pensiero di Emily Dickison e con una canzone. Molto bella, molto empatica, pure molto bdsm e con una nota. Cercate, per me una slave è prima di tutto una partner ed una donna. Cercate, non ho mai parlato di bdsm come un coso, un divertimento, un passatempo, una cosa degradante o comodo. Non è che mi importi troppo ma siccome molti si scordano... ecco. :)


“Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi,
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena,
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido,
non avrò vissuto invano.”

 

sabato 14 novembre 2015

Se...

In primis, il feed. Adesso funzionano tutti e due. Creato il nuovo feed con feed burner, l'altro non lo legge direttamente dal blog e si autoinganna. Fino a che regge potete rimanere così.  Ma che stronzi. Avete mai letto Sant'Agostino? Ecco, dovreste. Dovreste parecchio, si.

Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. (Sant’Agostino)
Meglio avere un cuore senza parole che dire parole senza cuore. (Mahatma Gandhi)
Adesso mi viene la voglia di fare una domanda scontata alle lettrici di questo blog se ce ne sono. Chi di voi vuole una session tanto per fare e per divertirsi e basta? Su dai, è una domandina semplice, semplice. Mi avete sfrantecato le palle con la storia dell'unicità,  che le donne vogliono questo e quest'altro e poi arrivi ad un  certo punto e ti accorgi che di quelle veramente così,  una o due su cento. Guardate che è meno fatica dire una cosa e farla che fare l'esatto contrario. Non richiede tanto impegno, no!. Chiamate mastro o un altro e gli dite: "hai da fare domani? Nel caso tu fossi libero mi piacerebbe farmi un giro". Non mi direte che avete paura di passare da troia a dire che vi piace solo una cosa del genere. Però e nel caso, perché cazzo venite qua? Li fuori è pieno di gente così,  perché venite a rompere a me. La prima miss mi disse una cosa che è verità sacrosanta. Se sai che vedi una persona una volta, due tre, poi basta, ci metti tutto l'impegno per prendere e dare il massimo. Se sai che lo rivedi, non esaurire mai il desiderio, lascialo per la volta e la voglia di rivedersi successiva. L'onestà ha i suoi vantaggi. Effettivamente...

Le parole non sono state inventate perché gli uomini s'ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all'altro la bontà dei propri pensieri. La misura dell'amore è amare senza misura. (Sant'Agostino)
Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino. (Mahatma Gandhi) 
Poi siete venute con l'appartenenza. Che è sta roba? No non si va dal pizzicagnolo e si chiede se te ne incarta due etti. L'appartenenza è l'essenza di un rapporto e che si costruisce attraverso un legame serio, profondo e vero. L'appartenenza è fatta di piccole e grandi cose.  Dai grossi problemi della vita ali piccoli dettagli. Per l'appunto le tazze con le foto dei figli, il dolce per la festa, il sito che non funziona, i ladri che ti entrano in casa o sul posto di lavoro e pure dalle ore o i giorni passati assieme a fare bdsm. L'appartenenza non accetta falsità e preclude l'inganno e l'ipocrisia verso se stessi perché l'appartenenza è la presenza prima di tutto di persone con valori. Qui non esiste o quasi il tradimento fisico. Il bdsm si può vivere semplicemente guardandosi negli occhi o in un incontro di gruppo, il bdsm non è una pratica,  non vai a giocare a tennis. È uno stile di vita che parte dalla morale e finisce con l'appagamento. Il piacere non è il fine perché puoi godere mille volte e mille volte ancora e non trovare mai appagamento.  L'appartenenza non ha inizio né fine e non è mai un errore.  Non si può dire infatti mai quando questa cominci, non ci sono interruttori per cui "tu" puoi sentire qualcuno dentro ed essere ricambiato/a. Può avere fine una storia ma se davvero rispetti te stesso e con chi dividi la tua vita, questa non ha una fine.

Dio ti ha creato senza interpellarti, ma non ti salva se non c'è il tuo consenso. (Sant'Agostino)
Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni ai loro simili. (Mahatma Gandhi)
La vita non è un errore, le persone sono sono errori e manco le scelte lo sono. Facciamo ciò che sentiamo e se lo sentiamo è giusto. Può essere sbagliato perché di per se porta ad un fine sbagliato ma non è mai un errore. Se sbagli capisci cosa fare bene e se hai fatto bene, non importa andare oltre.


E adesso per cortesia non venite a parlarmi di Dio, questo è un esempio e una metafora. Dio c'entra se credete in Dio e c'entra la vostra morale se credete in voi stessi. 

Fides quaerit, intellectus invenit. Et rursus intellectus Eum quem invenit adhuc quaerit. - La fede cerca, la ragione trova. E ancora la ragione cerca Colui che ha trovato. (Sant'Agostino)
Non vale la pena di godere di diritti che non derivino dall'aver compiuto il proprio dovere (Mahatma Gandhi)
La prima volta che sono ito su al nord ero un ragazzino.  Arrivi ad un semaforo pedonale, non passa nessuno e tu cerchi di attraversare comunque come si fa qua. Ci hanno ripreso per il collo e detto che non si fa. Anzi, non mettere manco il piede fuori dal marciapiede che se passa un pula ti fa la multa. Adesso sinceramente non so cosa dice il codice della strada qua ma credo che sia previsto. All'epoca lo era ma qui non penso che nessuno mai abbia multato uno che abbia fatto una cosa del genere e manco un gruppo di ciclisti che prendono l'intera carreggiata. Una bici senza faro la sera e via così. Ecco perché nel post precedente dicevo che il diritto nasce dal dovere. Se non vuoi trovare gente in mezzo di strada quando guidi,  non entrare in mezzo di strada e se lo fai c'è uno che scrive e ti fa capire.

Nessuno può essere veramente amico dell'uomo se non è innanzi tutto amico della verità (Sant'Agostino)
Non dovremmo avere che una sola paura: quella di fare qualcosa di ingiusto o di falso. (Mahatma Gandhi)
Se domattina mastro dicesse alla signora x che è l' "unica che spoglia e la più importante", mentre lo dice ad un'altra in contemporanea e sta cosa si scopre chi è lo sputtanatore? Chi pubblica o "io" master, che sono uno stronzo?  Per la cronaca, la cosa è successa davvero ad un'amica qualche anno fa. Il tipo era un master famoso. Poi arrivò uno/a (boh), che con un profilo farlocco raccontò la storia. Ultimamente gli è risuccesso con un altrettanto master famoso (Esinem).  Morale?
1 - non prendere per il culo,
2 - non prendere per il culo,
3 - non prendere per il culo,
Prima di tutto te stesso/a ma soprattutto non gli altri.

L'amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi. (Sant'Agostino)
Se urli tutti ti sentono... Se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino... Ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta. (Mahatma Gandhi)
Qualcuno ha un'idea di cosa siano gli accordi prematrimoniali negli states? Stessa roba. Prevenire che uno, ma in genere una stronza, sia li solo per i soldi del tipo perché a dire ti amo ci vuole uno sputo e a negare che sia vero, ancora meno. Poi c'è la fila per andare a puttane (e c'è davvero), figuriamoci se non c'è la fila da una che te la da gratis. Basta che gli giri nel verso giusto e se poi cambia idea, un'altra. Ecco, questo potrebbe pure essere un modo per evitare che circolino in giro certi soggetti o per lo meno che si sappia che tipo di cosi siano. Eppure ripeto, mi pareva è,  solo, mi pareva di aver sentito tante volte. Ho una cena, un compleanno, mastro mi aiuti? Ho bucato, sono senza ruota di scorta, come faccio adesso? Ho il pc in famiglia, non voglio che mi leggano, come si fa? Le tazzine appunto per le colazioni di casa, quello, quell'altro e uno se lo domanda effettivamente.  Cercavate un tuttofare? Che cosa signore cercate quando venite qua. Su, una che dia una risposta che poi non banno per evidente stupidità. Quando comincia una convivenza o una relazione, siamo tutti spinti dalla curiosità del viaggio. Quando finisce, se entrambi hanno vissuto con coscienza e non è andata, non ci sono né vinti né vincitori. Né offesi, né abusati. Né forti, né deboli. Né cattivi, né buoni. C'è solo il  rispetto reciproco perché sai che nonostante tutto ci siamo arresi per incompatibilità e non per via delle sveglie mattutine o dei desideri del cazzo o della fica. Quando finiscono le storie false c'è sempre uno sconfitto ed un vincitore ma non sono le storie ad essere false o "sbagliate", sono le persone.

“Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”, domandò il samurai. “A chi ha tentato di regalarlo”, rispose uno dei discepoli. “Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti”, disse il maestro: “Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé”. (Storiella Zen)
Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi. trovare scappatoie quando non si vuole guardare dentro se stessi è la cosa più facile al mondo. Una colpa esterna esiste sempre, è necessario avere molto coraggio per accettare che la colpa – o meglio la responsabilità – appartiene a noi soltanto. (S. Tamaro)
Domattina arriva uno che sbagliando contenitore mette la candeggina in una bottiglia di acqua. I primo che ha trovato. Esce per andare a pisciare, arriva un altro che ha sete e beve. Scusa? Scusa lo chiedi a tua sorella. Non importa quanto sei stato bravo prima. A me pare ovvio, a molti a quanto pare no. Nelle vite giocate c'è anche questa. Non era candeggina e me ne sono accorto in tempo ma non abbastanza da finire al pronto soccorso raccontando una cazzata. Mo anche queste son finite è.  :)

mercoledì 10 luglio 2013

Stalking

Scusate c'è un aggiornamento importante e siccome veramente mi sono rotto di abusi e controabusi, di gente ammazzata e violentata nel corpo e nella mente, ecco.

da polizia di stato fan (facebook)

Ogni tanto i cazziatoni servono...

Vediamo quanto :)
Ah, dimenticavo, le foto non hanno niente a che vedere con il post ma erano belle. :)


Cose che non capisco

Sono scemo perché non capisco.
- Come si possa ascoltare una canzone in un'altra lingua senza capirne il senso semplicemente perchè a qualcuno piace la musicalità. E' una cosa che proprio non mi entra in testa. C'è internet, angoli testi e traduzioni da ogni dove. Non siamo negli anni 80 o 90 in cui i testi uscivano solo su sorrisi o quasi. Le canzoni sono composte da parole e suoni, non è la musica classica o da camera o per volontà dell'autore, semplicemente strumentale. Come dicevamo la prima volta in quel di Danimarca, qualcuno potrebbe offenderti la mamma e tu non te ne accorgere. Musica è comunicazione, se l'autore ci mette un testo, allora quel testo deve avere un senso.
- Come ad un/o novizia/o possano far terrore le dilatazioni anali quando gli piace pure il sesso nel lato b. Per definizione gli sfinteri si dilatano e entra quello che deve entrare. Cazzo, dita, lingua o qualcosa di più grosso sempre che sia fatto nel modo giusto e non procuri né danni né dolore, solo piacere.
- Come ci si possa accontentare della stessa minestra per una vita e come si possa parlare o vivere un dialogo, sesso e bdsm come se si fosse dal parrucchiere. Si i capelli li voglio così, cosà, di questo colore e con questa messa in piega altrimenti mi tengo quel che ho. Boia d'un mondo ma una relazione è fatta anche di scoperta e di variazioni, di vita. Che senso ha una vita piatta fatta di certezze assolute. Insomma e se fottere sulla lavatrice con la centrifuga accesa e i capelli si arruffassero pure a dovere e tutto ciò ti piacesse a bestia, come si farebbe a saperlo senza provare?
- Come si possa seriamente costruire una relazione seppur di amicizia a forza di mail o solo di messaggi su un social. E se quello/a di la ti rispondesse a tono semplicemente per accontentare le tue illusioni e darti costantemente ragione? Uno dirà che si potrebbe farlo anche nella vita reale sopratutto dai bugiardi patologici. Vero, ma in genere ci sono dei metodi per capire se qualcuno mente così come ci sono i metodi per dilatare l'ano senza fare male e come c'è il modo di trovare le parole di una canzone. Basta volerlo però.
- Come si possa dire qualcosa a qualcuno poi dimenticarsi che questo esista semplicemente perché è un contatto su un social network. O di là c'è un robot o c'è una persona. Nel primo caso uno può certamente chiacchierare con il pc, nel secondo seguito a dire che se non si vuole indietro l'indifferenza e la distanza, bisogna di sicuro fare in modo che questa non venga seminata a piene mani. In altre parole, dai quello che chiedi. Se vuoi la differenza, devi fare la differenza.

Mi sembra veramente che alcuni esseri (umani cancellato), cerchino solo opportunità di comodo, quando effettivamente (reputano che), gli faccia comodo illudendosi che gli altri non vedano o che ci passino su mentre anche un semplice micio cerca contatto e presenza sincera senza ambiguità. Che strano, forse veramente l'anima è solo negli animali, negli esseri umani, solo superficialità.


martedì 9 luglio 2013

Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto

Bah, pensavo di chiacchierare con una donna ed invece parlavo con un commercialista.
Non l'ho mai capite sto genere di persone che mi pare, vadano in rete solo per mettersi in mostra. D'altra parte il mondo è bello perché è vario e non bisogna stupirsi di nulla.
Mi domando però dove sia finita la passione, l'amore, la ricerca di cose nuove, la variazione nello stare assieme, il sentimento, il coinvolgimento e via così, insomma tutto quello che genera la magia ed il rinnovamento.
Bah, mi verrebbe da pensare che se mi trovassi per puro caso su un'isola deserta con una roba del genere, del tipo "travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto", probabilmente finirebbe a pugnette o a sveltine che per fottersi una così ci vuol il coraggio di ingropparsi un frigorifero seppur bellissimo.
Non riuscivo a smettere di pensarci nonostante il vettoriale.
Tanto non ci sono nomi e nessun riferimento. Quindi potrei pure avermelo sognato.