Cerca nel sito per parole chiave: inserisci argomento e cerca

mercoledì 19 gennaio 2011

L'Attimo S-Fuggente

Andiamo a bere una birra. è estate, lei porta un vestitino bianco di cotone e solo un paio di mutandine. Sento ancora il suo profumo nel naso delle ore passate a letto assieme ma ho voglia di metterla in difficoltà.
L'occasione arriva inaspettata. Ci sediamo ad un tavolo dove c'è una coppiettina australiana con lei molto bella e solare. di lui ricordo poco onestamente e non me la lascio scappare.
vado a prendere da bere e quando torno ci troviamo con l'aussie, lei ed io tutti seduti da una parte. una mano scivola tra le sue cosce, furtiva, decisa ed inaspettata. Il vestito sale le capisce e chiude le gambe. un leggero sguardo poi spingo con la mano una, due volte e cede. scosto le mutandine azzurre, cerco e trovo quel che voglio. Comincio lentamente a farle un ditalino cercando però di nascondere il tutto all'aussie che non voglio che sia una cosa ostentata, brutta e pacchiana.

Sento le mie dita sempre più umide e lei che è sempre più in difficoltà a dissimulare. accelero il movimento e lei non sa più che fare. vorrebbe urlare, ansimare, godere in libertà e non più ma l'aussie si accorge. vede, annusa, sente. mi avvicino all'orecchio e le sussurro: "falla guardare". Lei leggermente recalcitrante ubbidisce rivelando la mano, le mutandine oramai su un lato e le dita che seguitano a frugare la sua fica oramai un lago.
non riesce a staccare gli occhi di li ed io concludo. Lui? non si accorge di niente. Poverello. non si accorge nemmeno della richiesta di lei di partecipare al gioco. non si accorge che mentre lei va al bagno la mia mano è sempre li, tra le cosce calde di una donna ma che non è la stessa. il locale è pieno e siamo al secondo orgasmo.
Usciamo salutando, adesso voglio la mia soddisfazione che non sarà in auto ma piuttosto accanto, che non sarà in una camera di hotel ma piuttosto prima di arrivarci, magari un corridoio, magari uno sgabuzzino. L'aussie ci viene dietro. già, l'eccitazione è a 1000, non è contenta e lo capisco. sarà pronta lei a farlo in tre e con una donna? ... 
... ma questa è un'altra storia in fondo prima dobbiamo seminare lui :)

BDSM questa è la sola essenza

Darsi del tu, del loro, del voi, abbigliamento, situazioni, ragioni.. lo dirò una volta sola: m’importa un corno, queste cose sono niente.

Voglio sapere chi sei e quanto tu mi entri dentro, quanto riesci ad penetrare la mia anima e farla tua. Ma come? Qualcuno dirà, sei tu il master! E allora rispondo che ci completiamo.  Senza di te non sono niente. Sono solo l’altra metà del nulla. Magari sei una bellissima donna che mi eccita al primo incontro ma che non mi piglia l’anima ed io con te faccio solo tecnica e non mi appago. Io voglio che tu mi completi, che quando sono Dio nel controllo del tuo piacere, il tuo dolore e le tue emozioni, quando ti tengo e porto negli in quei posti meravigliosi, voglio sentirmi lì con te. Io non posso essere egoismo e prendere, ricevo piacere solo se sono abile a dare, se nei tuoi occhi nasce quella scintilla che nessun altro sa far nascere, se nel tuo cuore e nella tua anima io sono il tuo tutto e tu il mio. Allora io sono il tuo master e tu la mia schiava. Noi siamo uno e non voglio altro.

martedì 18 gennaio 2011

Differenze tra bdsm e famolostranisti

...il tutto raccontato con un po' di sarcasmo e parecchia stanchezza (morale). Per dirla come l'amico Shinken, non voglio essere usato come un parco giochi.

Arriva una tipa, di dice che ha delle fantasie in merito, ne parli e quel che vuole è solo essere "frustata", sculacciata e sbattuta in tutti i modi. Ecco questo è un giochino di ruolo. 

Ne arriva un'altra che vuole farlo a tre con un guinzaglio, ricevere ordini ed eseguirli. il tutto condito con qualche sculaccione e qualche tirata di capezzoli e seguita a chiamarlo bdsm. E' sesso strano. Non è bdsm. Non ci hai capito una mazza o forse l'hai capito ma tenti comunque di prendermi per il culo.

Messun percorso, nessuna voglia di superare i propri limiti del tipo: questo non riesco a farlo, questo si, questo no. Nessuna crescita morale, nessuna via, nessun viaggio, nessun percorso, solo "incontri". Così prolificano i famolostranisti e gli pseudomaster che si limitano a qualche presunta tecnica sessuale ed a gestire una pseudo porcellina che ha parecchi pizzicori ma non sa come grattarseli. Suggerisco pertanto di recarsi in un negozio di casalinghi e comprarsi una grattugia. Con quella vi passa tutto visto che probabilmente non sarete in grado di usare altro (e ce ne sarebbero!!!), che c'è li dentro.

Il bdsm è un'altra cosa. 

Il bdsm è crescita, è imparare l'uno dall'altra, è affrontare le proprie paure e risolverle, è conoscere i propri limiti e superarli, è comprensione, è fusione, è intesa, è passione, è amore, è forza, è sentimento, è legame, è complicità, è tutto assieme. Vero, qualcuno guida e qualcuno subisce ma nessuno nasce mai imparato. Ogni qualvolta si cresce ci si confronta, ci si analizza e ci si adatta all'altra.
Ecco... tenetelo ben presente quando mi chiamate o quando mettete qualche foto spinta sul profilo. Con reverenza e rispetto. 

Noi

Parole che tagliano come sentimenti spezzati e ricomposti nel mare di te.
Qui tra le mie mani che t’accarezzano e ti toccano in modo inconsueto,
inebriante, inatteso, il tuo sguardo si perde nel vuoto.
Stai ferma, fa che le corde leghino la mente.
Lascia andare pensieri e paure.
Galleggi sospesa tra piacere e dolore.
Urli distesa in una resa totale.
Gocce di rugiada scendono copiose tra le tue cosce calde.
Il sapore del mare oggi è la tua pelle.
Finalmente attraverso le stelle e tu sei il mio universo.
Liberi


L'amore

L'amore è una bocca nel cuore mai sazia di te.

Rapporti

Credo fermamente che i rapporti solidi siano costruiti sulla fiducia reciproca, sull’assoluta sincerità e sulla capacità di discernere una infatuazione da un legame valido.
L’infatuazione non porta mai alla piena soddisfazione ma ad una costante ricerca di qualcos’altro. La sete di piaceri inusuali può essere quindi legata ad un obbiettivo sbagliato e perseguito con colpa ancora più grave, nel modo peggiore coinvolgendo un inconsapevole e fiducioso partner novizio. Il vero rapporto è costruito con piccoli e solidi mattoni posti in opera giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto.
A chi deve gestire situazioni di bdsm reali, consiglio vivamente corsi di meditazione ed in parallelo, qualche studio sull’armonia con il tutto della filosofia scintoista, molto facile nell’apprendimento e molto + difficile da rispettare. Un facile esercizio da fare a casa e per cominciare è quello di rilassarsi, di svuotare la mente e visualizzare un oggetto, magari un vaso. Di questo vaso visualizzarne ogni possibile aspetto ad esempio ha i manici? Come sono? Di che forma? Ti piacciono? Di che colore? Etc.. etc… poi passare alla forma ed a tutti i possibili aspetti del vaso senza mai perdere di vista il vaso. La meditazione è allenamento cerebrale e non si + costruire un legame o controllare la testa ed il piacere di un altro senza essere in grado di controllare il proprio. I giardini di sassi servono proprio a questo. Ve ne sono perfino da scrivania. Prima di acquistare un frustino, acquista questo ed usalo. Quando sarai in grado di ascoltare le rocce che crescono, potrai dire di aver imboccato il percorso giusto.
Nei momenti vissuti assieme, tu master in realtà non dovresti saper controllare lei o lui ma il suo desiderio. Scintoismo insegna che quando il desiderio è appagato, questo desiderio viene soppiantato da un altro ed è una cosa da tenere sempre presente. Il desiderio rafforza un rapporto. Tu sei li per lei, lei è li per te. Non importa quanto dura un incontro, quello che importa è sempre e solo  la qualità dell’incontro. Sant’Agostino diceva che ogni pregio al suo estremo diventa il peggior difetto. La parsimonia diventa avarizia, l’amore diventa gelosia etc. etc. Il piacere di vestirsi per gli altri + facilmente diventare edonismo, la voglia di stare assieme e condividersi + facilmente diventare eccentrismo. La riflessione su cosa si fa, come si fa e perché è sempre e comunque un valido aiuto a rapportarsi con il partner e con gli altri. Le persone non sono bianche o nere, sono grigie (chi).
Per assurdo, anche il partecipare a meetings per il semplice gusto di passare assieme a persone con gli stessi gusti + essere deleterio senza un fine migliore che il divertimento puro e semplice. Non che non bisogna farlo ma il rifletterci su, non fa mai male. Si + anche portare la slave ad una festa e condividerla ma se questo fa parte di un percorso, non per il semplice fatto di mostrarla o far vedere quanto si è bravi.
Un buon master comunque, dovrebbe non soddisfare mai totalmente il desiderio della partner proprio per non esaurirlo e prima di questo il suo. Il desiderio è prima di tutto voglia di stare assieme. Il desiderio annulla distanze, difficoltà e preconcetti. Il desiderio è tutto e noi non siamo niente.
Non mi sembra il caso per il momento di voler e poter parlare dei percorsi e del viaggio che è il bdsm. E’ ancora una cosa troppo personale e non condivisibile al di fuori di un rapporto con una slave. Dico solo che bdsm è assoluta libertà e non costrizione.
Forse adesso qualcuno probabilmente ci vedrà di nuovo un mio desiderio di protagonismo. Sbagliato. Sto solo cercando di spiegarmi. Non mi reputo un maestro e non mi reputavo un maestro nemmeno quando così mi chiamavano. Scrivo note per spiegarmi e per spiegare perché spesso mi trovo in disaccordo con quello che vedo  e leggo e purtroppo ho anche vissuto. Non amo la superficialità, mi piace scherzare mentre faccio le cose perché credo che un sorriso e la dissacrazione serva a rendere il tutto + piacevole ma non amo scherzare con queste cose che possono diventare oltremodo distruttive. Tutto il resto, quello che ho da dire e da fare me lo riservo nell’intimità del mio rapporto quando ne ho uno.

La paura e l'eccitazione. un momento particolare che + anche non esistere.

C'è di mezzo un altro bar, un agriturismo e un'altra slave. Per chi vuole leggere avverto: è una nota con dettagli espliciti.

Con paola ci vediamo sotto casa sua in un giorno di mezza settimana. sa bene che voglio vestiti pratici. Non voglio vincoli, voglio spogliarla ed usarla dove e come mi pare o per meglio dire, quando occasione opportuna possa essere colta.
Quella sera decide per un maglione nero ed un paio di fusò. Scarpe altrettanto nere con il tacco. Andiamo verso il centro della città e mentre guidiamo mi viene in mente un posto dove si + bere qualcosa e si + anche tentare qualcosa di piccante. Ovviamente mi sono preparato la serata. ho fissato un appartamento, so quanti ospiti ci sono a dormire e dove dormono. So dove + tardi la porterò ma voglio scaldare la serata.
Quindi il locale: sotto vi sono tavoli, il banco in un unica stanza. Sulla sinistra c'è una scala a chiocciola di ghisa che conduce in un corridoio dove ci sono 3 piccoli tavoli da due e poi in fondo a sinistra, in una piccola saletta quadrata con altri 4 tavolini. Sui due lati della stanza, due ampie finestre fanno si che si possa sporgendosi, vedere chi c'è sotto.

Dopo un po' arriva la cameriera. ne sentiamo distintamente il rumore sulla scala. ordiniamo e dopo una decina di minuti arrivano i drinks. Pago. rimaniamo soli. qualche chiacchiera poi le mie mani raggiungono il suo seno. cerco i suoi capezzoli, li uso e non ci mette molto a gemere. Passo la mano sotto al maglione c'è il reggiseno. lo alzo sopra il seno e continuo. so che le piace molto quando gioco con il suo seno ed insisto. alzo il maglione praticamente fino al collo, afferro il reggiseno, lo slaccio da dietro e le dico: toglilo. senza sfilarsi il maglione dal collo, lasciando sempre il seno scoperto, sfila una manica, poi l'altra ed il reggiseno se ne va. Ovviamente reinfila le braccia dentro alle maniche, potrebbe dover ricoprirsi velocemente.
Le accarezzo le cosce risalendo fino alla fica e la massaggio cercando di tirare il tutto il + a lungo possibile. Ansima e farnetica frasi con molto senso. "ci vedranno" dice, ed io rispondo "vedranno che sei una zoccola" e continuo a chiamarla per come si merita sapendo che le parole faranno il suo effetto nel contesto.
Infine le dico: "alzati". Esegue mentre le afferro fusò e mutandine che porto direttamente alle caviglie. seguito a stare seduto davanti a lei mentre uno, due dita le penetrano dentro cercando ancora di + eccitazione e la trovano. Insisto mentre lei mugola. La faccio sedere sul bordo della sedia. Abbiamo una buona intesa. si fida anche se sa che mai le dirò prima cosa ho preparato per lei. le allargo le cosce, voglio che le tenga bene aperte mentre con una mano comincio un deciso ditalino misto a penetrazione e con l'altra le tormento i capezzoli.
Gode, si morde le labbra cercando di non farsi sentire ma gode sempre di + ed è difficile mantenere il controllo e via via che cresce, mi faccio sempre + deciso. Non ricordo il tempo ma credo siano passati buoni 45 min dall'inizio. ovviamente non voglio che venga e mi fermo sempre un attimo prima, cambio ritmo o passo dal dito ai colpi sulla mano sul clito. Non so + quante urla le sono rimaste in gola e già da tempo mi offende chiamandomi bastardo, stronzo ed altri epiteti del genere.
Sentiamo le scale di nuovo, qualcuno in arrivo. Si riveste in fretta ma è tutta sgarruffata. sulla mie mani il suo odore ed i suoi umori tengono alta l'eccitazione.
andiamo le dico. Raggiungiamo l'auto. le faccio di nuovo calare i fusò e alzare il maglione. guido con una mano sola mentre l'altra continua a tormentarla. Mi prega + volte di fermarmi e di sbatterla ed ovviamente non obbedisco. Le sue mani cercano il cazzo e lo trovano ma le impedisco di slacciarmi i pantaloni. Oramai non gode +.. semplicemente soffre godendo.
Arriviamo al luogo. é tranquillo notte fonda. Qualche auto posteggiata. Ho le chiavi in tasca ovviamente. Fa l'atto di rivestirsi ma le dico: "no, leva tutto". Si toglie le scarpe, mi consegna maglione, mutandine viola e fusò. le riconsegno le scarpe che sul ghiaino non è il caso di camminare. esco. apro la porta, controllo che non vi sia nessuno poi la invito a seguirmi.
Cerca di correre ma la stoppo: "vai piano" le dico. "se qualcuno ti vede  non devi nasconderti. chiunque sia o siano, tu dovrai accontentarli perché io ti offrirò". sulla sua pelle che accarezzo i brividi. Sono traquillo perché chi c'è è oramai a letto da un pezzo e non si sogna di uscire. Probabilmente è impegnato come noi. Entriamo. Chiudo la porta mentre lei mi rimane a fianco. Mi chino e di nuovo le ravano la fica furiosamente.. gode, cola come una fontana. Saliamo la prima rampa di scale fino al pianerottolo. lei davanti. La rifermo. Mi chino di nuovo e stavolta la bocca si unisce alle dita e nessun buco viene risparmiato. Dilato l'ano. lecco profondamente mentre non smetto di toccarla. letteralmente implora. Saliamo la seconda rampa... stavolta la faccio chinare a pecorina e lecco deciso.. a quel punto credo non sapesse manco + dov'era. Paura di essere vista, la situazione di tutta la serata e la durata sono state micidiali, l'adrenalina è a mille, gli ormoni pure. a dire il vero non ne posso + manco io e la conduco in stanza. mi spiglia, s'inchina e succhia sussurrando tra l'uno e l'altro una serie di "dammelo".
Certo che glielo do, dico tra me e me. ma non come ti aspetti e lo spingo in gola. Si fida, si lascia fare, vince gli urti di vomito e spingo. Esce un sacco di saliva e scopo quella dolce indimenticabile bocca. La faccio stendere e ricomincio a scoparla nel "buco" sbagliato mentre di nuovo lecco e tocco fintanto che non mi esplode in faccia. Mi giro. non parla +.. mugola e basta ed adesso sono dentro di lei fintanto che non perde il conto.. poi esplodo anche io.