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martedì 18 ottobre 2011

BDSM - professionisti mascherati da divulgatori.

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Shibari, kinbaku l'uso delle corde per unire anime.

Ieri c'è stato il legARTI e un'amica che c'è andata mi riporta una frase di chi, Stefano La Forgia? Premetto che non è intenzione di far polemica o di contestare ma non ho potuto fare a meno di pensarci se queste sono le parole:
"il suono della corda che si scioglie.
La corda che cade sul corpo.
La vicinanza, il contatto, il respiro, gli odori,
infine il controllo della persona.
E' come suonare delle note: dipende dall'intenzione di chi suona."
Ecco lo spunto. Non mi pare di aver mai affrontato l'immobilizzazione ed il bondage in generale quindi ci provo.

E' vero, tutto dipende dal suonatore, dal nawashi, da colui che lega, l'effetto che si vuole ottenere.
Quindi per quali possibili ragioni si lega o si immobilizza? Ragioni pratiche per come qui sono state argomentate ma poi dirò che che c'è molto altro e che manca il presupposto fondamentale. Sarà un discorso lungo e spero vogliate leggerlo.

Si lega per bellezza. Lo scopo di questa costruzione non è solo la sensibilità ma è anche esaltare la bellezza di un corpo con un bel legare. All'atto pratico, una serie di queste legature non avrebbero altrimenti alcun senso. Lo dice anche l'articolo da cui proviene questa foto. Chiamatelo pure come vi pare, è bello di per se quand'è fatto bene.


Si lega per costringere in una posizione. Tipico giapponese. Non c'era tempo, sempre di corsa, quindi lego: "adesso parli con me e se non vuoi me vorrà dire che godi così e non ti sciolgo fintanto che non ne puoi più". Questo è un possibile intento nel merito e si può legare anche senza stimolare. Oddio, avrei da ridire sui passanti tra le cosce, qui sono più una mutandina piuttosto che degli stimolatori ma questo è il quanto.




Si lega per dare una sensazione di impotenza. Di non si poter difendere, di non poter in alcun modo tentare una benché minima reazione. Praticamente sei nelle mani del nawashi. All'interno di queste "mani" ci può stare di tutto. Dalla semplice discussione alla "tortura" (per i masok), al piacere puro, all'esposizione. Insomma, per tutto quanto fa "gioco" lecito.





Infine si lega per costringere qualcuno in una posizione inusuale in cui il corpo non trova i suoi naturali "appigli" durante l'eccitazione ed il susseguente orgasmo. Fate attenzione quando siete con il vostro partner e state ehm... beh su dai, scopando. I muscoli si irrigidiscono, cercano appigli, ci si abbraccia al partner, si stringe anche forte, alle volte si morde, si succhia, ci si aggrappa quasi come un gatto poi... poi si viene. Ecco, adesso state fluttuando. Le gambe non si addrizzano, non ci sono appigli, siete appese o costrette a non poter fare tutti quei gesti che naturalmente ed istintivamente vengono. Il piacere alla fine sarà triplicato. Dove sta la violenza in questo se non si usano comportamenti a rischio? Non c'è.


Ecco, queste per me e lo ripeto, per me, magari come al solito sbagliando, sono le quattro condizioni primarie per cui si "infagotta" qualcuno. Insomma mi resta più semplice seguire un ordine per poi procedere.

Ora, tutto questo, odori, suoni, sensazioni a pelle, idea di costruzione hanno un senso diverso rispetto a chi magari incontrato in un club o semplicemente per reciproca attrazione si mettono a giocare e per chi invece ha costruito un rapporto che va oltre la parte istintiva.
Nella prima ci sono solo quello che ha detto Stefano, la parte più eccitante e sfiziosa, nella seconda c'è qualcosa che rende un rapporto completo. Il coinvolgimento interiore e sentimentale.

Insomma si può trovare piacere solo dalle corde e limitatamente, non importa con chi, oppure si può scegliere di andare oltre e buttarsi dentro con tutti noi stessi. Per lasciarsi legare e giocare davvero in modo totale e non solo estremo o spinto, c'è qualcosa che anche inconsapevolmente devi accettare. Il fidarsi. Si, già detto, lo so ma è il quanto. Fidarsi, dipendere totalmente dal volere di qualcun altro, qualcuno che non può e non deve però abusare di te. Qualcuno che  ti faccia sentire sicura e protetta anche quando si spinge oltre, qualcuno a cui donare totalmente il tuo piacere più profondo, i tuoi desideri più perversi, le tue paure, le tue vergone, le tue gioie. Qualcuno insomma che di te e di quello che sei ne faccia l' "uso" migliore perché tu donna possa trovare la realizzazione di te senza taboo o timori. Nel bdsm questa è la libertà. Ecco perché ho parlato di puzzole, di lombrichi e di superficialità. Il tuo master, la tua slave, la tua donna in un rapporto bdsm alla pari è custode in reciprocità di sentimenti e di segreti che nessun altro rapporto al mondo vi porterà a rivelare ancora. Siamo custodi speciali in un particolare legame e non so come altro descriverlo. Bisogna provarlo.
Istintivamente ogni individuo si difende. Dentro di noi le paure sono tali proprio perché ci terrorizzano. Se le riveliamo siamo nudim, indifesi dove i dolori e le gioie sono le più grandi. Siamo prima nudi nell'anima poi nudi nel fisico, l'uno davanti all'altra. Chi volesse usare tutto questo per comodo, poer puro sadismo o egoismo, sarebbe facile e non saremmo in grado di difenderci. Senza un legame costruito nel rispetto non c'è strada. Una frustata potrà eccitare una volta, due, cento, poi arrivi ad un certo punto e dici: "ma che cazzo ci faccio qui?". Cerchi prima un altro corpo, poi ancora un altro. Provi a metterne due assieme ed è sempre lo stesso. Che cazzo ci faccio qui? Come ne esco? 

Cerchi nuove vie fintanto che non ti accorgi che l'unico modo che c'è è solo quello di metterti in gioco e non una sola parte. Cerchi di perderti, di mollare la testa anche se sei dom ma anche di non dare tutto di te alla persona sbagliata, ma all'incastro perfetto in cui 1+1=1. Tentativi. Spesso finiscono male ma cos'altro fare? Ricominciare a passare nel letto di una alle 10 di mattina e alle 16 essere in un altro? Già dato. Non va.

Quindi vi invito a provare per un attimo a chiudere gli occhi rilassandovi e non pensate a niente. Poi, come se qualcuno vi togliesse il pavimento di sotto i piedi, di cadere e cadere e cadere e cadere, ed in un attimo capire che non vi sfracellerete al suolo che il suolo non c'è.
Guardate in alto ed in basso e c'è cielo, c'è ancora cielo e si può volare se il partner vi rispetta. In un attimo la vostra vita è diventata quella di un uccello e che potete volare dove volete in luoghi mai visti n'è conosciuti fin'ora se non dalle parole di un pazzo Mastrodesade o di qualche racconto sentito di sfuggita da qualche parte.
In fondo è solo grazie a chi vi completa che questo accade.  E' questa la qualità del legame che intendo. Fortunato chi l'ha vissuto. Poveraccio chi per presunzione mentale, diffidenza, incapacità o non volontà di ragionamento e di sensibilità non ci arriverà mai. 

Si la congiunzione di due lune potrebbe accendere una stella
 
MDS

sabato 15 ottobre 2011

BDSM - Considerazioni sulle discussioni, sui punti di vista, sugli attacchi personali in rete.

In due giorni ho fatto di più e con più serenità rispetto a prima e questo è già un vantaggio. Ho cominciato pure a rimettere un po' d'ordine nel blog ed eliminare qualche post a cui oramai i links non fanno più riferimento come quelli dei video.

Cerchiamo di capirsi. Chi davvero mi conosce sa che non sono una persona "dura" anzi sono piuttosto un casinista allegro. Un dolcione perverso, un "sadico" che cerca intese piuttosto che pretese. Per esperienze di vita, verifico sempre quello che mi viene detto e li spesso casca l'asino.
La prima constestazione pubblica, nacque da una riflessione che mi balzò alla testa dietro la pubblicazione del libro di Shibari di Maestro BD. BONDAGE, la via italiana...
Beh non l'ho mai letto, non l'ho mai aperto, non mi interessa il bondage imparato su un libro, il bondage inteso come legare non mi interessa più di tanto. E' sempre uno dei tanti strumenti mentre il centro dell'attenzione rimane sempre la mia partner.
Si può fare bondage anche con un paio di calze ed anche senza niente come ho detto più volte, è solo uno stato mentale, gli strumenti aiutano ma non sono determinanti. Di certo ampliano le possibilità di "gioco".
Beh quel bondage ed i bondagers mi fecero andare a vedere e ricontrollare sui dizionari come stessero le cose. Pubblicai quel pezzo su legami org e successe il finimondo.
A me piace molto la dialettica e la contestazione di quello che dico ma con argomenti validi e con l'approccio giusto come sempre. L'amico Dominique de Lernos, su FB, è sempre stato un piacevole contestatore anzi, un bel "bastian contrario" ma dietro ad ogni suo commento ci sono stati argomenti frutto di un ragionamento e non di una contestazione intesa a distruggere e screditare quel che pubblichi. Posso aver detto di sicuro una cazzata anche gigantesca ma sono gli argomenti che contano e quando li finisci se cominci ad arrampicarti sugli specchi semplicemente per "opporti", vuol dire che sei il tuo scopo è un altro che la riflessione.
Da subito, quella pubblicazione fu ragione di attacco non in quanto sbagliata ma in quanto fuori dal coro. Tu ti devi adattare alla massa. Se tizio guru dice bondager non sbaglia, se questa denominazione viene accettata anche dagli altri guru diventa un modo di dire alla quale la massa informe si adatterà immediatamente. Insomma la verità non è verità ma è una bugia detta talmente tante volte da diventare verità.

Allora tornando indietro nel tempo mi vengono in mente due cose. Perché quando sono usciti allo scoperto i vari guru attuali hanno prima di tutto chiesto aiuto? Aiuto inteso come.. vengo alla tua festa, vieni alla mia festa, fatti vedere, vieni qui, partecipa per poi ogni volta che posti qualcosa o che ti iscrivi in un sito e ti presenti arrivano sempre e dico sempre e ridico sempre le stesse frasi?
"ciao, mi pare di conoscerti", "mi pare di avere letto qualcosa su di te", "ho letto questo e quest'altro cosa mi suggerisci?", "si ma io ho fatto in modo diverso". Ma come? Sono le stesse domande che tu mi fai su uno, due, dieci luoghi diversi eppure mi conosci. Eccome se mi conosci. Cinque anni fa sbavavi dalla voglia di apparire adesso non sai più chi sono? Commento una tua foto e manco mi rispondi. Praticamente un commento inesistente. Ci sei solo quando ti fa comodo, quando arrivo, quando mi presento e la soluzione di questo caso è una sola. Dimostrare in ogni situazione che non sei nessuno, che non sei degno di nota, che quel che dici o fai non ha senso rispetto a te, il guru. Porcate. Non si sa mai da chi si ha da imparare. Stai smontando un rubinetto, arriva uno e ti dice: prendi una chiave quadra, mettici un pezzettino di pelle o di straccio e non farai segni. Tu che fai lo mandi a fanculo solo perché non lo conosci o dici per caso: cavoli, è un'idea? Mentre tu mi contesti io vado su google, cerco riferimenti alle tue contestazioni, giuste o sbagliate devo verificarle. Cerco siti, l'attendibilità dei siti che se mi arriva da un coglione come me o te allora non è una prova è solo un altro coglione come me o te in rete. Dopo rispondo. Tu no. Tu che mi consideri un coglione e basta ed una pezza da piedi, tu seguiti a contestare secondo le tue idee e la tua conoscenza senza MAI metterla in dubbio. Questo E', l'approccio sbagliato. La conoscenza si condivide non perché lo dico io, si fa perché è crescita di per se.

http://it.wikipedia.org/wiki/Condividi_la_conoscenza
http://www.lighting.philips.it/connect/philips_lighting_academy.wpd
http://saperi.forumpa.it/story/33690/condividere-la-conoscenza-e-un-diritto-ripensiamo-i-modelli-economici
http://www.masternewmedia.org/it/collaborazione_online/l_importanza_della_conoscenza_e_della_condivisione_20060613.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Knowledge_management

Per quel che mi riguarda posso solo fornire una scala per cercare di farti salire ma quel percorso devi farlo tu. Spesso il fornire una scala non è sufficiente che qualcuno sopra ci balla il tip tap e non perché è un altro modo di saperla usare, semplicemente perché non arriva a capire qual'è il modo proprio di usarla.

Provate un po' ad andare su google, scrivere BDSM e vedere cosa vi esce. Provate a scrivere Shibari e vedere cosa vi esce. Un bel lavoro di chiavi di ricerca e di indicizzazione. Si bravino, lo so ma non è questo il punto. Il punto è che se mi avessero chiesto tre o quattro anni fa un'aiuto per indicizzare i loro siti, l'avrei fatto eccome. Adesso, dopo tutte questi attacchi se si provasse solo uno, probabilmente lo farei alla meno. Fare in modo che non ti trovino. Non si può fare da qui. Non ci pensate nemmeno. Si deve poter entrare nelle frasi all'interno dei siti e nelle chiavi. Nella scrittura e programmazione insomma. Quindi se risultate dopo non è colpa mia :P. Così vanno su tutti i siti, mettono i links ai propri corsi, alle proprie attività contribuendo a mercificare ogni più bella pratica di relazione.

Così il quadro è completo. Non ci possono essere relazioni o discussione con chi non le vuole ma la cosa strana è che di nick BONDAGER adesso ne sono rimasti quanti? :) Da che i giapponesi sono rientrati prepotentemente riappropriandosi delle loro tecniche, sono riemersi pure le giuste definizioni. Nawashi non bondager. Così per non finire di essere derisi.. via! :) Ma come.. quando ve lo dicevo io ero un bischero adesso cercate di levarti di dosso l'etichetta di bischero che vi siete appiccicati addosso da soli due volte. La prima quando vi siete messi il nick, la seconda quando mi avete contestato di brutto senza riflettere.
Anche il mio nick è frutto di un errore è. L'ho detto e ripetuto. Il mio latino non esiste e magister pensavo fosse mago. La magia di una relazione, di un certo tipo di relazione. A questo pensavo. Poi che faccio? Cambio tutto? Per cosa... magari è un maestro di magia, magari è solo per la sua esperienza ma se passo da scemo.. ecco è sempre li. Sono io quel bischero li che ha sbagliato nick. Capita!
Quando capita ditelo piuttosto che incazzarvi e fare incazzare chi ha ragione.  Magari ci giocate puntando sulle mie incavolature ma poi ci rimettete lo stesso che i miei post escono per primi e gli argomenti sono validi.  Mi fate buttare fuori da un gruppo semplicemente che mi volete chiudere la bocca così che voi, guru, non possiate essere di nuovo messi in discussione  Ci rientro come e quando mi pare. Dovreste far chiudere la rete per evitarlo o mettermi addosso una squadra di hacker incazzati. Possibile che non ci arrivate? :) Ve l'ho dimostrato con le chiavi... ;)

MDS

venerdì 14 ottobre 2011

Regole BDSM - tra me e te.

Regole BDSM - Reblogged IV. A quanto pare c'è qualcuno che non ha ancora capito. Non so come si sono comportate le tue conoscenze prima di me ma questo è il quanto. Questo sono io e non sono nessun altro. Questo post è scritto con dolcezza e non con severità. Tratto per principio tutti come se li conoscessi da sempre per poi cambiare tiro durante magari una conoscenza negativa. Il post è modificato per l'aggiunta di nuove regole/chiarimenti. :)

Non parlare se non puoi mantenere. Non mi contattare se non sei decisa. In questo blog c'è descritto chi sono ed ho un sacco da fare per perdere tempo con curiose idiote e indecise rompiscatole. E' chiaro che la conoscenza può anche non rivelarsi in attrazione ma è anche vero se attrazione c'è poi non voglio pretesti.

Non tradire la mia fiducia. Il rapporto bsdm si basa su una fiducia totale ed un serio comportamento di vita, se la tradisci con me hai chiuso. Non serviranno giustificazioni o pretesti. In questo caso tu vai per la tua strada io per la mia. Nessun modo di "tornare indietro o sui miei passi", qualsiasi rapporto sia, in questo caso si conclude in modo netto.

La mia parola è una, non tante a seconda del comodo. Se ti dico una cosa non importa che sia seguita da una promessa o da un giuramento. Mantengo semplicemente perché la mia parola e viene dalla mia anima.


Bandisci dal tuo dizionario d'animo ipocrisia e falsità. Se hai un problema sono qui e ti ascolto, ti sorreggo e ti aiuto in ogni modo possibile.

Se tu mi dai amore anche piccolo ma sincero, riceverai indietro una montagna d'amore. In altre parole tutto quello che mi doni ti sarà contraccambiato con gesti e sentimenti sinceri in modo esponenziale. Ti conviene pertanto non provare nemmeno a pensare di giocare con me. "Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria". In fisica è il principio dell'inerzia ed il mio nick non è Mastro Geppetto, è Mastro De Sade.

Ognuno vede il bdsm a modo suo. Perfino tra te e me ci saranno differenze e probabilmente ognuno rimarrà sulle proprie posizioni ma faccio quel che faccio perché mi piace e lo so gestire. Se non ti va bene, libera di scegliere altro. 

So bene che sarai tu a scegliere a chi donarti, ma è anche vero che l'ultima parola spetta a me. Ricordalo.



Credo che sia meglio fare le cose con un sorriso piuttosto che con con l'autorità ma non confondere mai i ruoli.

Sono a firenze, non posso viaggiare ma posso ospitare. Non mi cercare se non sei mentalmente disposta ad accettare un possibile viaggio. Vero è che se non ci conosciamo non potrai mai decidere ma non sono un fenomeno da baraccone per soddisfare le tue curiosità.

Tutto quello che facciamo o ci diciamo, rimane riservato. Nessuna foto, nessun film. In questo caso la riservatezza è tutto.

Lo vedi st'affare? Ecco, non serve per spaccare i maroni alla nuova conoscenza. Serve proprio per conoscersi. Per fare in modo che non succedano casini, per cercare incastri nella vita di tutti i giorni qualsiasi essa sia e per fare in modo che vi siano spazi per costruirlo questo rapporto. Non li so usare molto ma insomma vedi di non adoperare il numero per metterlo in cassaforte. Spesso le impressioni sono quelle sbagliate, le parole scritte si interpretano, quelle dette a voce, si sentono.

Sii sempre sincera ed onesta, io sarò altrettanto. Il dialogo è conoscenza il silenzio è l'assenza. Senza confidenza, cordialità voglia e capacità di sapersi "sentire", non si arriva da nessuna parte. Nascondersi non serve a niente, anzi è distruttivo.

La rigidità è il primo passo verso stupidità. Quindi nuove situazioni o nuovi "giochi" danno origine a regole nuove.

Non abbiamo nessuna fretta, nel fare le cose, nel conoscerci, nell'esplorare. Il viaggio è il bdsm, l'arrivo è la fine. Ricorda sempre queste parole.

Le persone e le cose: io non posseggo te, tu non possiedi me. Le tue cose sono sempre tue, le mie cose rimangono mie. Posso imprestarle se ne ho voglia, posso regalarti qualcosa ma tu non chiederle, semmai meritatele. Il possesso delle persone è dato solo dal sentimento di appartenenza che la costruzione di un rapporto valido ha prodotto non dall'abuso. Il "gioco" è un'altra cosa.

I giocattoli che useremo andranno nel tuo personale "necessair", saranno cose tue e solo tue, tuo il compito di tenerli puliti e pronti. Se un giorno la storia finirà, queste cose rimarranno tue. Alcune cose te le procurerai da sola, altre no.

Non sono un nawashi, un legatore e non faccio shibari/kinbaku. Le uso come un accessorio e mai prima che le vere corde ti abbiano legato la mente. Non mi chiedere nemmeno legature complesse, semplicemente non mi piacciono da fare. Al massimo durante un dopocena tra amici in cui il divertimento è diverso dallo stare nudi. 

Ogni uomo o donna è in grado di fare questo ad un altro. C'è chi lo fa per odio, c'è chi lo fa per egoismo, c'è chi lo fa per trarne un vantaggio e per altri mille motivi. Chiediti sempre il perché di un gesto o di un'azione con mente ed anima aperta perché di si sicuro nessuno di questi motivi è presente nelle mie motivazioni. Questa è crescita e piacere comune, non altro.

Una relazione di bdsm non esclude altre relazioni di bdsm o relazioni amorose del tipo tradizionale purché concordate ed accettate. Mantenere rapporti equilibrati con tutti è una saggia decisione. In caso contrario ogni relazione cessa tra me e te. In altre parole: rispetto e sincerità prima di tutto. Questa non è gelosia ma onestà. Non è possibile fare e vivere bdsm completo senza questi principi. In altre parole, e visto quel che s'incontra, piglia un numero, la macchinetta è alla porta. Se perdi l'orario, difficile che te ne venga dato un altro.


BDSM - Approfondimento su me e su quello che si trova in giro, le ragioni delle incazzature che poi non mi piacciono nemmeno.

A chi è che non va bene l'arte dello sputtanamento?

Qualcuno mi faccia capire: se una mezza sega si comportasse così come quegli omuncoli incontrati, a forza di calci nel culo sarebbero stati rimandati a casa dalle comunità a forza di calci nel culo tanto forte da partire lombrichi ed arrivare canguri.
Qui Zitti. Shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh silenzio. Non si dice. Non importa che tizio sia un abile legatore con al posto del cervello solo una serie di gangli nervosi. Zitti che gli si rovina la piazza. Così il rispetto va solo verso l'omertà e non verso la tutela di chi si affida. Onesto come sempre, diretto come sempre, criticabile come sempre, ripenso agli anni indietro ed ai mesi e penso a quando su fb non c'era nessuno o quasi e comincio a veder crescere tutti sti "ragazzini" che in termini di tempo sono diventati i miti attuali. Qualcuno bravissimo davvero, altri protetti dal muro dell'omertà, che hanno fatto e seguitano a far danno in rete.
Non ci conosciamo? Ah no? Sei orbo? Mi hai chiesto l'amicizia 14 volte a seguito dei ban tu non ti ricordi dell'unico drago rosso in tutta la rete? Quanti cacchio di amici hai? Vado a vedere e sono una cinquantina, guardo il mio profilo e sono 140. Oddio, io soffro di arteriosclerosi precoce e non mi ricordo numeri e nomi da sempre. Mi ci vuole tempo a memorizzare ma tu sei di coccio figliolo. Mi viene spontaneo il pensarlo. Poi la cosa si ripete due, dieci, cinquanta volte. No, nun sei di coccio, sei un figlio di. Allora il "ti ho visto da qualche parte appiccicato in bacheca significa solo una cosa: "toh, uno novo, ma chi è che sei tu?" ... e che chi arriva lo legga! ;)

Nun me devo incazzare no :) fare finta di nulla  ma si ... c'è l'omertà e bisogna adeguarsi alle classifiche stilate da loro. Sai ikke, della classifica da buon toscano, facci una pallina ed infilatela su per il buco del .. :DDDDDDDDDDDDDD
Così a denti stretti e senza rispondere mi viene solo in mente una frase: "ma guarda sto stronzo, mezza sega che cerca non solo di prendermi per il didietro con classe, cerca pure di farmi passare per l'ultimo arrivato!!!!!"
Vi voglio beeeeeeeeeeeeneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ma non me ne sto zitto :P ogni tanto bisogna pigliare la spazzatura e buttarla via altrimenti ti sommerge. Quindi, mezza sega, o nel cassonetto ci vai da solo oppure ti ci accompagno io. Regolati. Da qua non si esce. Sei tu che entri in casa mia, non io nella tua. Adeguati o fuori! Se non vuoi che si parli di te, evita di parlar di me manco dietro che se mi giunge all'orecchio la regola dello sputtanamento arriva eccome. Tu mi guardi nelle palle degli occhi e come faccio io ti spieghi da uomo ad uomo non dal vigliacco quale sei. Alles Klar?

Dopo aver scritto su Legami.org la storia del BONDAGER ed essere stato attaccato di brutto su sta cosa, vedo sparire in fretta e furia tutti  nick "bondager" dalla rete. Ci fosse stato uno. Un'altra m.s. con mezze palle che disse: "oh ma forse hai ragione". Su non mi ricordo quanti milioni di risultati di google c'era solo 1 club, probabilmente ignorante come il resto della massa e che vuole rimanere tale, che aveva scritto per una festa: "welcome, fellow bondagers". Tutto il resto, dizionari, scritti e via così, riportavano tutti e dico tutti alle scozzesi a cottimo. Ora se uno mi dice ti lovvo o manageriale lo capisco eccome ma se tu vuoi una certa credibilità, quando scrivi in inglese, non scrivi manageriale, scrivi managment, non scrivi ti lovvo ma I love you. Cerchiamo di capirsi che queste non sono storie che dipendono dal mastro, dipendono dall'ignoranza diffusa. Se mastro le trova che deve fare? Stare zitto che altrimenti tutti i nick e le descrizioni vanno a puttane oppure dire che qui ragazzi si è preso un abbaglio? Sottolineo il SI, plurale, incluso me!
Anche il mastro era caduto nell'errore per non verificare quello che aveva scritto accanto al nome il guru. Solo che mastro non è un guru e non ha scritto sono un bondager per anni che le corde le usa ma non sono il mio unico universo. Il mio centro sei tu, mia partner, il resto sono strumenti. Non scrive libri, non si mette in mostra e lo sputtanamento alla fine è diverso per forza. Quindi non è se si vuole crescere o imparare, si vuole SOLO evitare di essere messi in discussione anche solo lontanamente. Non si vuole mettere in condivisione nessuna occasione di crescita.

Da quel momento decido ovviamente di verificare ogni cosa strana propinatami in rete da Tizio e Caio e  da questa decisione sono uscite fuori tutte le migliaia di stronzate fatte e dette dai soliti noti. Forse era meglio se rimanevo ignorante? "Non fate l'ondaaaaaaaaaaa, non fate l'ondaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa" ... Ecco! Insomma, per tutti quelli che come me hanno fatto bdsm per decenni tra le mura di casa mia o quelle di qualche amico o compagna, che non si sono esposti per rispetto e per altre e rispettabili situazioni, il vedere questi qua che diventano i tuoi maestri di vita e di regola raccontando uno sfondone dietro un altro.

Mi ricordo quando MaestroBD aveva appena scritto il libro la via italiana.. no pardon una delle sue pulzelle credo abbia il libro, per lo meno ricordo quando Red Lily stava in rete a chiedere frasi alternative in merito per non fare ripetizioni ;). Ma anche qui magari ho preso un abbaglio.

Beh un giorno se ne esce con un: "sono su donna moderna". Lo consideravo un amico e in quell'attimo mi venne spontaneo da buon toscano vedere il suo bel faccione barbuto associato a donna moderna e scoppiai a ridere con simpatia giocando sul doppio senso. Lo scrissi e 3" dopo una rivolta popolare. "Ma tu devi denigrare, devi prendere per i fondelli...".
Ma che cacchio state a dire? Li per li pensavo che si trattasse quasi di uno scherzo. Io ci avrei riso come un bischero e basta :). No.. litigata bestiale con la Red Lily che mi domanda del come mai non mi faccio i cazzi miei. Mezza sega pure te. Cinque mesi prima il tuo BONDAGER implorava di venire ad una festa cosa poi non fatta per una decina di motivi: tra le ragioni familiari a chi in rete c'è solo per fare chiacchiere. Si vengo, ci sto.. chi siamo, quando dove... poi no, io scherzavo! ;)
Segate una decina d'amicizie da subito. Poerelli.


C'è un ulteriore aspetto in merito: sei tu che scegli di fare una vita pubblica. Di salire su un palco, di infilarti su tutti i siti e di eleggerti a divulgatore. Allora se ti rispondono in modo pubblico anche pesantemente in cui qualcuno di mette davanti alle tue stesse cazzate poi t'infuri? Figliolo, le scelte di vita hanno un suo peso. Ci sono dei pro e dei contro e non puoi prendere solo quello che piacerebbe a te. Se poi la gente rimane appesa ad una trave è anche colpa tua che hai fatto di tutto per fare bdsm in ogni buco o anfratto senza capire davvero quello che fai. Vedi i lombrichi. Noi che da SEMPRE abbiamo messo prima di tutto la sicurezza della persona, la stabilità della persona, l'equilibrio, in non renderla tra una decina d'anni una donna scoppiata nella testa e nel fisico, noi siamo diventati tutt'ad un tratto degli immani idioti. E' si è. M'incazzo. Per forza mi incazzo.

Sigarette accese ed usate non per far indurire i capezzoli, ma per tentare di scrivere sulla pelle di qualcuna il suo nome. Poi scappato, lasciata lei li che ti chiama chiedendo aiuto e lui che se ne va in giro per la rete a strillare che vuole il suo nome scritto con la maiuscola che sono 30 anni che lega. Così per chiedere, "amico mio", ma a fanculo ci vai da solo o.... ? :)

La cosa peggiore comunque della stupidità rimane quel caso assurdo in cui un bottom ti chiede di fargli alcune cose, escludendone altre. L'esperienza del bottom è quasi zero, quindi se ti raffronti a me ti dico, guarda, questo no perchè è pericoloso. Me lo puoi chiedere in diverse salse ma questo non si fa. Quest'altro invece mi sa che dovrai ricrederti, certo con tutto il tempo che ci vuole ma devi pure fare una scelta di campo se se qui per godere, preparati mentalmente a nuove situazioni e a rivalutare le tue posizioni. Poi non è detto che alla fine ti piaccia ma fino a che non provi non lo sai. Il risultato è che spesso ti piantano e cercano la persona, il guru che le accontenta con il risultato è che non avranno imparato niente e che probabilmente avranno pure affrontato delle situazioni rischiose anche parecchio. Ne vale la pena? No. Non ne vale la pena quando si vedono sui media e non ne vale la pena anche quando c'è silenzio. Come dice l'amica Sabrina (che scrivo con orgoglio con la  maiuscola), "o la coscienza, la verità,     la coerenza,  c'è sempre o non c'è mai. Non si può cercarla solo quando ci fa comodo."

Ora, e sempre rimanendo sulla questione delle scelte, con sta gente mastro non ci vuole avere a che fare. Siccome queste cose capitano giornalmente è meglio evitare che degli spocchiosi imbecilli mi passino tra i piedi che poi ovviamente gli pesticcio per forza. Quindi ecco spiegato a chi mi chiedeva in privato delle mie incazzature. Sono più di due anni che queste cose si ripetono e sempre per usare le parole di qualcun altro, Miss Radaaria, "si fa se si sta bene" ed io voglio star bene. Voglio che la mia compagna stia bene anche se si pappa un gelato. Non voglio che queste incazzature giornaliere e questi scemi mi bazzichino intorno. Se mastro è ancora su fb? Si, ma con un altro nick e recupererà le amicizie valide non quelle così tanto per esserci. Io "DEVO" trasmettere serenità, piacere, me stesso per come sono e non per come mi fanno diventare questi stronzi galattici. Quindi se qualcuno strambo vi richiede l'amicizia ... magari sono io :)

Buona giornata mondo.

sabato 8 ottobre 2011

BDSM e Vanilla sesso tradizionale, differenze sostanziali.


Mi sono chiesto parecchie volte cosa sia il bdsm e sono partito da domande semplici, semplici. Se io ti lego faccio bdsm? No. Se io ti faccio un clistere, poi ti inculo o ti tappo fino a che non ne puoi più, faccio bdsm? No, probabilmente ti do un piacere diverso ma non il legame.
faccio bdsm. In altre parole cosa lo distingue in realtà dal resto del sesso estremo e dei giochi fantasiosi? Una parola sola,
Potresti pensarlo sbagliato visto che il legame ce l'hai con tanta gente: con il marito, con le sorelle se ce l'hai, parenti vari, figli amici. Questo è un legame diverso, è totale, assoluto, profondo e completo. Qui non esiste vera vergogna, non esistono bugie o false verità. Qui esiste il tutto o i niente se niente è. Tu non andrai mai a chiedere a tuo marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a "me" (leggasi al tuo master, e che cazzo), e nessun altro lo fa. Se il legame si costruisce con sincerità, fantasia, perversione, condivisione, sensibilità, cognizione di quello che si fa in modo da non mettere in pericolo nessuno, intesa e amore, allora nasce qualcos'altro che lo rende completo, finalmente vivo e vero: l'appartenenza.
Quella non si scrive sui blog, non si sente perché qualcuno ti ha messo un collare, non si scrive sui muri. Arriva ad un certo punto e ti si stampa nell'anima come un marchio a fuoco.

Poi si possono mettere i collari per giocare, per sentire una carezza sul collo che ricordi in ogni momento quel legame e quell'appartenenza. Quando c'è questo, il problema non è cosa si fa ma dove magari è più lecito fermarsi perché il desiderio l'uno dell'altra è totale, ti strappa l'anima da quanto è profondo.
Ci vedremo, vivremo di noi, alla fine di qualche incontro saremo ridotti peggio di una latrina eppure vi saranno baci, dolcezze ed un continuo rinnovo di incontrarsi. Facile prendersi bella pulita, con l'abbigliamento giusto, con un bel paio di scarpe, calze a rete e via così. Prendimi adesso che puzzo di pp, della tua e della mia. Baciami adesso, accarezzami adesso che ti do il peggio che condizione umana sopporti. Questo è amore! E' questo l'amore. E' quasi il non dover chiedere di succhiare quando vengo, di mettere la bocca e leccarti quando schizzi (e spero che ci arrivi!!! ), è il semplice prende coscienza che è quello che vuoi, che sei li per lui e per te e vice versa. Ecco perché prima ti ho detto se davvero servono indicazioni? Fa parte del gioco quando il legame c'è e appartenenza c'è? Allora si, ma alla fine anche questo è solo un modo per ampliare il piacere comune.
Quindi non è questione se c'è il sesso, se ci sono le corde, se ci sono i vibratori, se ci sono le fruste e via così. L'unica cosa davvero che conta è che ci siamo noi. Poi si gioca con quello che capita, con quello che ci piace ma il primo piacere siamo noi due. Nessuno di noi è un attore porno che poi arriva li per il semplice fatto che ci piacciono le corde o che ne so, il cavolo a merenda.
Il legame e l'appartenenza nascono e crescono  solo se ci si mette in gioco. Se si fanno passi comuni con il gioco e l'anima. La mia anima, la tua anima. Se si decide di provarsi e di fare un percorso assieme perché nessuno che Dio l'abbia in terra sa cosa succederà domani e se non si vive non si può sapere. Ci vogliono incastri per decidere di provarsi, la voglia di mettersi in gioco e di rischiare anche un percorso che poi non porterà a nulla perché il rischio è parte della vita. Questa non è una cosa personale è un semplice dato di fatto.

Capisco che è difficile parlare di sensazione e sentimenti in uno stato in cui i sentimenti noQuindi se venite su questo blog e lo leggete, cercate di capire cosa leggete e lo dico senza offesa o senso di superiorità. Non lo è. Cerco magari con un po' d'irruenza di trasmettere anche questo sentimento che cerco e ricerco come chiunque l'abbia davvero toccato con mano. E' una cosa unica, speciale e non si fonda su un bel culo o due belle cosce... come cavolo riesco a spiegarlo? E' cosi difficile? Non capite? Chiedete, chiedete. il silenzio non serve. Le parole alle volte trasmettono solo parole e sono per come si leggono. I sentimenti e gli atti coerenti a loro stessi invece nascono dalle persone, sono ricche di odori, di sensazioni e di vita. L'unica cosa che in questo mondo davvero conti. 
n sembrano esserci. Già è difficile di per se, figuriamoci! Però ci sono, è questo lo scopo del bdsm arrivare a provare quella sensazione estrema, estenuante, disarmante, forte, potente, assoluta che sono il legame e l'appartenenza senza falsità o compromessi. E' una cosa, una forza talmente gigantesca che solo chi l'ha provata può davvero capire. 

Non so come altro dirlo, sul serio. Non si possono cercare sensazioni, odori e coinvolgimento se a priori questo viene negato. No. Non lo posso fare perché.... perché ho già chi mi scopa, perché faccio solo adrenalina, perché ho mille altri cazzi per la testa e in gioco c'è solo una parte di me. NON-SI-PUO'-FARE che in base a quello che ci metti, c'è quello che ti torna indietro. Se non ci metti nulla non ne ottieni nulla. Non ho altro da dire per il momento.

domenica 2 ottobre 2011

Tre tipi di persone a confronto, rischi e prospettive nel bdsm.

Ci sono tre tipi di persone che girano per la rete e per le strade della vita.
Le prime, sono quelle rinchiuse nel loro guscio che desiderano ma sono oppresse da mille sensi di colpa e da altrettante paure. Paura di vivere, paura di sentirsi colpevoli di chissà quale peccato. Paura di mostrarsi, paura di rivelarsi e di non essere accettate e perfino paura a chiedere aiuto per liberarsi. Tristemente che è come mi sento, l'ultima esperienza con questa "cosa" dal nick Lady Milkshake, s'è rivelata una di queste. E' la gran massa qui in Italia. C'è poco da fare e per certi lati nonostante la tristezza e l'incazzatura per il bluff, a "bocce ferme", provo pure compassione per questo tipo di persone. L'unica seria vita sessuale e di coppia è relegata al non rapporto con il partner ed intendo quello umano, chiuse in loro stesse il cui unico vero sfogo alla fine è la solitudine. Il loro guaio è che nonostante tutto il desiderio non si ferma e pur di sognare una fantasia, pur di avvicinarsi a qualcuno che davvero vive, sono disposte a sbattersene di tutto anche dei rapporti umani. D'altra parte non li hanno, quindi non sanno manco cosa siano davvero.
Poi ci sono quelle che pur di vivere sono disposte comunque a tutto. Qualsiasi cosa il master gli chieda, lo faranno. Accondiscendere pur di piacere, pur di avere quello che "loro giustamente si meritano". Facili da guidare, alla fine ci fai di tutto ma spesso essendo prive di cognizione di causa si trovano invischiate nell'ennesimo figlio di che le inzuppa in qualche casino. Si fidano a prescindere, ti guardano affascinate per la tua maestria in idee e in gesti pratici e poi finiscono appese ad un cappio in un garage o fanno come rosaspina ed il suo master managua 803 che seguita a portarla a festini, che scatta foto all'insaputa dei presenti inclusa lei, poi ti chiama e te le fa vedere chiedendo compenso. Si sto mondo è fatto di "figliol di..." e bisogna tenere gli occhi e le orecchie aperte. Spesso e volentieri quelle del tipo sopra, terrorizzate come sono, vedono in questi seri rischi tutta la giustificazione per non buttarsi. Queste qui, si buttano comunque che gli frega di più divertirsi che delle eventuali conseguenze. Quelle che io definisco le classiche teste vuote. Spesso, sono proprio queste qua che tra qualche anno di bdsm dovranno affrontare una vagino plastica per il troppo fisting o che per sentire qualcosa dalle frustate, si dovranno far letteralmente massacrare. Non è solo colpa dell'imbecille che si definisce master ma è anche colpa loro che invece di documentarsi si fidano come cagnoline in calore che non capiscono una mazza. Poi ancora ci sono quelle che hanno capito il trucco. Che se trovi quello giusto si fanno guidare per raggiungere piaceri che all'atto pratico possono sembrare inusuali. Ad ampliare comunque i propri orizzonti dopo avere scelto un partner ed una guida giusta e sicura. L'hanno vagliato, si sono messe a disposizione per il semplice piacere di di esserci con lui e per lui ma anche per se, soprattutto per se. Quelle che hanno capito il "trucco", che dicono che prima stanno sotto e che poi si mettono pure sopra per soddisfare il proprio partner ed i propri piaceri: che tu lo faccia perché ti viene ordinato o che tu lo faccia perché sai che quella gesto piace al tuo lui è forse meno bsdm? Ti serve davvero un ordine? ;) Meditate gente, meditate.