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mercoledì 6 marzo 2013

martedì 5 marzo 2013

Ma le donne dove stanno?

E ci risiamo?
Di nuovo?
Ma che due coglioni m'avete fatto proprio :). Si, dico a voi, Signore in generale. A chiedere informazioni su tizio e Caio e poi prendere legnate nel muso e venite da mastro a leccarvi le ferite.
Lo ridico. MAI avuto minor considerazione del genere femminile da quanto sono qui.
Fate di tutto per rompere i coglioni chiedendo relazioni ma come vi pare a voi. D'altra parte di qua non c'è nessuno, è no!
Fate di tutto per chiedere un incontro, poi sparite, senza manco proferir parola.
Fate di tutto per chiamarmi, per chiedere consigli, qualcuna mi ha pure eletto a punto di riferimento poi però non credete a quel che dico.
Vi spogliate, pretendete e non date un cazzo!

Vi dipingete in un modo, poi i fatti dimostrano che siete tutte il contrario.
Capitela teste d'utero. Gli uomini non ragionano con l'uccello, lo fanno i maschi  e di quelli è pieno il mondo. Gli uomini ragionano con la testa e con il cuore e se vale la pena usano anche l'uccello, altrimenti preferiscono farsi una sega che viene pure meglio di come la fate voi.

Volete il master dei miei coglioni, andate alle feste, vi invitano di qua, di là poi non  siete soddisfatte della pochezza che trovate.

Vi siete MAI chieste cosa diavolo date voi?
No è, altrimenti non sareste qui. L'ho già detto e ridetto. Chi è con me lo sa perché c'è e sa che importanza ha nel mio cuore e nella mia testa. Non importa che scriva qua su chi è, cosa è, che sento e via così. Sto bene come sto e quando le cose cambieranno, .lo saprete pure semmai lo faranno!
Avete rotto i coglioni di anno in anno, di tutte ste manfrine vuote come le vostre anime. Mi spiace ma non credevo che avrei mai pronunciato queste parole ma avete tutte, anzi quasi, fatto di tutto per farmele dire.

Ficcatevelo di nuovo nella zucca, una volta sventolato il fazzoletto per dire. "sono qui, sono qui", se volete la differenza dovete essere pronte a dare la differenza, costi quel che costi.
La ricerca di un rapporto giusto richiede tempo, sofferenza, delusioni ed una gran capacità di fare autocritica e da questa migliorarsi. Coraggio, tanto coraggio, che spesso ci si dice che non si ha più voglia a causa della pochezza che si trova.
Buona serata.

Ridotti ad una cosa


E' possibile che si riduca tutto a culo, fica, frusta, troia, porco, sbattimi e succhiamelo e che cortesia, dialogo e "umanità" siano così distanti dal modo di pensare di tante persone?
Sono io quello "sbagliato" o c'è qualcosa che non va in questo modo così superficiale e talmente asettico da risultare disgustoso ai miei occhi?

Un amico poco tempo fa mi fece notare come "cortesia" sia l'essenza del Giappone ed ovviamente, visto che non smetto mai di imparare, mi domando il perché di tutta questa ostentatezza quasi maniacale con un modo di fare che funziona esattamente all'incontrario del nostro. Così ho trovato on line questo piccolo racconto sulla cortesia in un blog di un italiano che ha deciso di vivere in quel paese.
Ecco il pezzo.

"Per la serie “brevi pillole”, quest’oggi parlo di cortesia giapponese. Argomento spinoso e contorto, che sicuramente non sono nemmeno in grado di affrontare, ma che nasconde un mondo di cui probabilmente si può anche evitare di sospettare l’esistenza. In pratica, tutta la cultura giapponese è centrata sul far sentire l’altro a proprio agio, eseguirne le volontà ed evitare l’imbarazzo, e da questi punti fondamentali si sviluppano una serie di comportamenti che potrebbero sembrare astrusi, ma che hanno una loro (perversa) logica dietro.
Esempio pratico: le porte dell’ascensore si stanno chiudendo, si intravede una signora che sta correndo verso l’ascensore, premo il tasto per evitare che si chiudano e la signora entra. Adesso arriva il quesito: cosa dirà la signora?

Io pensavo che potesse dire “arigatò” (cioè, grazie), ma ha in effetti detto “sumimasen” (cioè, scusa), ovviamente inchinandosi per esprimere il suo dispiacere. Dunque, al posto di ringraziarmi perché mi ero “sforzato”, ha preferito esprimere le sue scuse per avermi “costretto” a questo atto di cortesia verso di lei con il suo comportamento. Il che, a pensarci bene, è sì raffinato ma anche, in un certo senso, meno immediato, e richiede un po’di adattamento…

Ecco, io ho sempre pensato di avere un tipo di sensibilità giapponese per questo tipo di cose, ma ora vedo che ho ancora molto imparare…! Trovo affascinanti i mille piccoli accorgimenti che i giapponesi adottano come conseguenza naturale della loro filosofia di vita, come ad esempio il momento della consegna del resto (otsuri) nei negozi “tradizionali” (ad esempio, le catene commerciali di stile occidentale non lo adottano). La cassiera (o il cassiere, ma vedo che, a giudicare dalle proporzioni, qui è considerato come un lavoro da donne), prima di consegnarlo, conta le banconote che le hai dato ad alta voce, dicendoti quanto “ha ricevuto” (usando tra l’altro un verbo che vuol dire “ricevere dall’alto”, e che si usa per le grazie divine e cose del genere); poi ti annuncia ad alta voce il resto; poi conta il resto davanti ad i tuoi occhi ed infine, momento clou, mette il resto su un vassoietto (generalmente di lacca o di pelle) molto elegante e te lo porge inchinandosi. Ho chiesto alla mia “guida spirituale” di questo e lui mi ha detto “In fondo, il resto che il commerciante ti porge appartiene già a te, ed è nelle ‘mani sbagliate’; dunque, il minimo che possa fare per restituirti quanto ti spetta e possiede in maniera indebita è di porgertelo con il massimo del rispetto”. Inutile dire che non arrivo a queste sottigliezze.
Insomma, penso che questo non sia l’ultimo post sulla cortesia che scrivo, visto che ci sono spunti in abbondanza! Quindi, prima o poi, un altro ne capiterà, sempre se questo primo vi è piaciuto…
Mata ne!"

Ma c'è altro, da un'altra parte, un italiano che vive a Fukuoka che fa questa riflessione: "In Giappone e a contatto con i giapponesi ho capito che noi italiani non siamo più abituati alla “cortesia”, ad utilizzare con naturalezza, senza sentirci in qualche modo prostrati, parole come “grazie” o “scusa”. Tutto ciò non e’ per i giapponesi, come spesso si insinua in Occidente, soltanto una serie di formule vuote e di cortesia; sono invece strumenti “vivi”, desiderio “normale” e comune di un quieto vivere, di un’armonia spontanea, di un più facile e meno traumatico relazionarsi con l’altro da sé."


E questo mi torna. S'è perso l'anima delle cose e la bellezza di una relazione prima di conoscenza, poi di esplorazione ed infine anche di complicità che non necessariamente deve sfogare in un rapporto di sesso. Il piacere nasce dalle piccole cose, l'interesse per il dettaglio ed allora guardando in grande, troveremo il mondo più affascinante di come ci sembra a prima vista. Qualcuno potrà obbiettare che ho preso dei pezzi che mi sostengano e che sicuramente sono di parte e forse è pure così, ma rimane il fatto che qualcuno ci ha chiamati: "sapiens" e che alla fine significa solamente, sapiente, erudito, che conosce la ragione delle cose. Basta perché sia "uomo"?

Dotto ed erudito è anche un pc opportunamente istruito. Basta la conoscenza tecnica perché sia "homo sapiens"? Non credo proprio.

Allora il mascherarsi dietro ai silenzi, l'evitare il dialogo, il piacere dell'approfondimento e la socializzazione riducendo il tutto ad un mascherarsi dietro ad un bel corpo, ad una bella lingerie, alla spersonalizzazione di se attraverso un blog, un profilo di fb farlocco, un "quel che vi pare" che si può attuare in rete, basta a rendere fattibile una "storia"?
Per me è solo timore di se, di non sapersi relazionarsi che basta solamente un sono una troia, mi piace prenderlo nel culo, sono decisa, sono "spinta" e pure tanto manca di quella sostanza che ripeto, si chiama empatia. Il che non confondersi come ha fatto qualcuna, con la capacità di emozionarsi. L'empatia è decisamente qualcos'altro e che ci fa discernere spesso tra il bene ed il male, che rende possibile capire gli altri ed allo stesso modo, non trincerarsi dietro quello che è solo egoismo e semplicità sentimentale. Mi viene in mente quel prefetto donna di cui non ricordo il nome che fingeva di piangere sulle macerie del terremoto.

Ecco.



domenica 3 marzo 2013

Attrazione fatale

Ieri m'è passata davanti questa pagina di Notipedia e chiaramente m'ha fatto riflettere su quello che ho postato e che già sapevo. Ve lo ripropongo in modo integrale con un copia ed incolla pur essendoci il link, così da non uscire da questa pagina ed evitare le pubblicità presenti nel sito nonché un fastidioso redirect che chiude la pagina aperta e vi porta su un seguici su facebook. Premesso che la scienza non ha sempre un valore assoluto e non ha sempre ragione dategli il peso che trova perché tra qualche anno, scientificamente, queste affermazioni, con una probabilità del 90%, verranno contraddette o modificate.

I 5 insospettabili fattori che determinano con chi andrai a letto


Cari, dolci, romantici amici di Notipedia. E’ giunto Marzo ed ormai la primavera è quasi alle porte, posso sentirla quasi bussare. Percepite anche voi nell’aria che qualcosa comincia a risvegliarsi? A parte l’allergia, ovviamente. In ogni caso, vale la pena rimboccarsi le maniche e darsi da fare: spesso piccole fulmini, relazioni nate sotto la dicitura “una-botta-e-via”, possono trasformarsi in bellissimi rapporti di lunga durata. Ma cosa fa realmente scattare la scintilla? E’ il modo in cui parla? Quel bel sorriso a mille denti? Il fatto che guida una Lamborghini? La scienza ci spiega oggi che esistono dettagli chimici e psichici, all’apparenza addirittura insignificanti, che in realtà determinato quasi totalmente di quale persona ti innamorerai. Al bando le frasi romantiche e le cortesia da dolce stil novo, la scienza dice che.. 


5. Paura
Frase romantica: "Se due persone sono destinate a stare insieme, possono incontrarsi ovunque".

Ma la scienza dice che: immaginiamo questa situazione: passeggi tranquillamente in città quando all'improvviso  in un vicolo stretto e buio, ti si para dinanzi un leone inferocito, affamato e pure leggermente incazzato. Come reagisci? Probabilmente la paura trasforma il tuo cuore in un tamburo impazzito e corri via. Beh, secondo la teoria del Juke-Box cognitivo non accade esattamente questo: le emozioni (come la paura del leone) non comandano i nostri stati fisiologici (il battito del cuore). Accade piuttosto il contrario, ovvero: istintivamente il nostro corpo prova una sensazione spiacevole (il cuore batte all'impazzata , ma solo successivamente il cervello deciderà che nome attribuirgli (ho avuto paura del leone/ero in ritardo/avevo dimenticato il gas aperto). In pratica scopriamo solo in un secondo momento, con calma, che emozioni abbiamo provato. Ma se è veramente così, allora è anche possibile “camuffare” gli stati fisiologici con emozioni differenti? E se al posto della paura si tentasse di educare il cervello a provare attrazione sessuale? Partendo da queste basi i ricercatori Donald Dutton e Arthur Aron diedero vita ad un interessante esperimento, condotto sopra due ponti sospesi. Il primo ponte era una passerella instabile sospesa a 60 metri da terra, mentre il secondo era molto solido e ben posizionato. Su entrambi i ponti c’era una intervistatrice che chiedeva a dei volontari di compilare un questionario prima dell’attraversamento e, successivamente, metteva a disposizione il proprio numero di telefono per chi avesse voluto contattarla. Risultato? I ragazzi del ponte più alto contattarono con una maggiore frequenza la ricercatrice. Se il cuore ti sta battendo forte allora chi incontri risulta più attraente? Sembra proprio così! Per cui se vuoi fare colpo è meglio portare la persona a vedere un bel film horror piuttosto che la solita commedia italiana.


Non è del tutto vero o meglio, c'è altro. Bisogna sapr creare emozione ma anche la capacità di far affrontare quell'emozione. La paura è paralizzante. Da esperienze di arti marziali, so che ci sono delle persone che affrontano il karate solo nei kata (combattimenti simulati fatti di forma e teoria da affrontarsi da soli o in squadra ma che non hanno nessun contatto fisico), e persone che come me, i kata non davano emozione e che preferivano il kumite (combattimento), dove la forma va decisamente a farsi fottere e si passa alla sostanza. Qui non si tratta di ammazzare nessuno ma studiare le arti marziali, significa anche sapere in quanti modi si può uccidere o venire uccisi e far di tutto per evitare di farsi male o fare male a qualcuno. Vi ricorda qualcosa? C'è qualche analogia con il bdsm? ;)
Bene, Detto questo, chi fa kumitè, caratterialmente ha bisogno di una dose di ormoni elevata che la paura provoca perché questa è emozione. Chi fa kata, non riesce a sopportare lo stress e la paura. Quindi è inutile che si cerchi di spingere qualcuno a superare la propria paura se non ingannandola e solo fino ad un certo punto, dopodichè se hai paura di affrontare un combattimento, probabilmente hai anche paura a vivere un incontro normale, figuriamoci poi uno di bdsm. Alla fine c'è sempre il momento dove le parole di conoscenza e d'intesa finiscono e si passa alla sostanza. Per questo è difficile entrare sul serio nel bdsm e ci si ferma al sesso estremo o ai giochi di ruolo. E' altrettanto vero che se ci entri nel modo giusto, con tutta probabilità non se ne potrà uscire perché quelle emozioni sono talmente forti da non poterne fare più a meno. Non parlo di sensazioni fisiche, parlo di sensazioni interiori. Il fisico è solo una parte del "gioco", così come il sesso, le fruste e via così.


4.  Il Colore Rosso
Frase romantica: “Non importa quello che c’è fuori, ma quello che c’è dentro”.

Ma la scienza dice che: questa notizia rientra a pieno titolo nel novero delle frivolezze alla cui base vi è uno studio scientifico rigidissimo ed autorevole. Secondo due insigni psicologi dell’Università di Rochester, Adam Pazda ed Andrew Elliot, un uomo percepisce come immediatamente più attraente, a prescindere dalla gradevolezza dell’aspetto fisico, una donna che indossi un abito o un accessorio rosso. Come a dire: siamo finalmente di fronte alla prova inconfutabile che “rosso uguale passione”. Decisamente curioso il test sul quale gli studiosi hanno basato la loro ricerca: in sostanza si chiedeva a un campione selezionato di 96 uomini di assegnare un voto ad alcune donne, mostrate loro in foto con addosso abiti di vari colori, precisando anche quanto sarebbero stati disposti a spendere in caso di appuntamento galante con le signore in questione. Risultato? Non solo quelle vestite di rosso hanno ricevuto un apprezzamento maggiore in termini di fascino (pur essendo le stesse che comparivano abbigliate di giallo o verde in altre foto) ma sono riuscite anche ad ottenere dagli uomini sotto osservazione gli ipotetici regali più costosi. Ma il rosso non fa impazzire solo gli uomini: “Anche le donne sono più attratte dagli uomini in rosso, ma per ragioni differenti – afferma Elliot – socialmente è attribuito a questo colore un significato dominante.” Per giungere a tali conclusioni, i ricercatori hanno coinvolto nel loro studio un campione di donne invitate a vedere delle foto in bianco e nero di alcuni uomini e a esprimere un giudizio usando una scala da 1 a 9; ogni foto era incorniciata con un colore diverso. Ebbene, il voto all’attrattività degli uomini raffigurati in foto incorniciate di rosso è risultato mediamente superiore di un punto.


Siamo tori? :) vero, ci sono colori preferiti ma rimane un fatto personale. Vero è che il colore rosso è uno di quelli caldi, come l'arancione, ricorda il fuoco, il calore e per associazione d'idee, la passione e l'ardore ma è questione di abiti? Vale anche per i capelli? ,)
Si dice che una donna bionda dia l'idea di una persona più "sfacciata" a letto ma rimane un'idea. Ci sono studi sulla cromoterapia ma è anche vero che i colori sono un fatto culturale. Ok, non ho memoria per i nomi quindi cito letteralmente un casino. Avevo visto tempo fa un servizio su una tribù che non aveva semplicemente contemplato un colore nel loro linguaggio. Non mi ricordo ovviamente di quale colore si tratta ma per fare un esempio è come dire verde e blu, rimane verde. Giallo e arancione, rimane Giallo. Com'è quindi possibile che qualcuno non "veda" la differenza cromatica di un colore e lo chiami nello stesso modo? Il giallo non è uguale all'arancione e manco al rosso. Ci sono persone che il verde non lo sopportano (io), e gli occhiali da sole devono tendere al marrone altrimenti non li portano.
Insomma oltre che ad un livello personale di "tollerabilità", c'è un fatto culturale che fa cadere in errore e la differenza è tra una scelta oculata o subire l'effetto anche inconsapevole, dei nostri modi di pensare sbagliando partner. 


3. L’orecchio giusto
Frase romantica: “Non importa quello che dici, per me sarà sempre la cosa giusta”.

Ma la scienza dice che: la ragione per cui hai accettato di uscire con quella persona? Beh, ovvio! Ti piace, è simpatica e veste bene. E se invece dipendesse da altro, come ad esempio l’orecchio nel quale ti ha sussurrato “Facciamo due passi”‘? È il right ear advantage (il «vantaggio dell’orecchio destro). Un curioso articolo del Telegraph riporta il risultato di una ricerca svolta presso l’Università di Chieti. Il team guidato da Luca Tommasi e Daniele Marzoli ha rilevato che le persone sono più propense a svolgere un’attività se questa viene richiesta rivolti verso l’orecchio destro. La spiegazione è semplice: le informazioni ricevute dalla parte destra del corpo vengono trasformate dal lato sinistro del cervello, l’emisfero della logica, il più adatto a decifrare le informazioni verbali. I ricercatori hanno osservato il comportamento di centinaia di persone in tre diverse discoteche della città. A tutti veniva indirizzata una richiesta precisa: una sigaretta. Ebbene, delle 286 persone coinvolte nell’esperimento – svoltosi in una nota discoteca di Pescara – quelle che ascoltavano dall’orecchio destro erano più propense a offrire la sigaretta (o altro) al proprio interlocutore. ”La ricerca conferma l’ipotesi della specializzazione tra destra e sinistra degli emisferi celebrali - hanno detto i ricercatori – e possiamo notarla anche quando le persone usano il telefono: la maggior parte risponde posizionando la cornetta sull’orecchio destro“.

Ecco, anche in questo caso si arriva ad una relazione per un sussurro! E' strano, pensavo che prima di arrivare ai sussurri negli orecchi, ci volesse attrazione. Davvero strano! :)

2. La chimica dei baci
Frase romantica: “Il bacio è un apostrofo rosa”

Ma la scienza dice che: perché ci innamoriamo di una persona e non di un’altra? Si tratta di un fatto puramente istintivo? A queste domande ha risposto una professoressa americana, Helen Fisher, antropologia fisica all’Università del Colorado, dopo aver condotto una ricerca durata dieci anni. “Proviamo a descrivere il nostro partener ideale – scrive la nota studiosa americana – in pochi minuti elencheremo una serie di qualità fisiche o caratteriali. Ma il segreto sta principalmente nella chimica”. Lo studio, condotto con la collaborazione del noto sito americano Chemistry.com, ha dimostrato che nel nostro cervello quattro principali ormoni regolano il nostro carattere:

Dopamina: persona curiosa, energica ed ottimista
Serotonina: carattere calmo, cauto e prosociale
Testosterone: persona competitiva e calcolatrice
Estrogeni: carattere intellettuale, sensibile ed empatico

Ed è la corrispondenza di questi elementi che determina il successo di una coppia. Ma non è tutto! Persino una storia d’amore può essere analizzata, nel suo svolgimento, secondo le regole della chimica. L’amore romantico sarebbe, infatti, legato alla produzione di dopamina: si inizia a non dormire, a perdere peso, a pensare continuamente all’altra persona. Nella passione invece è coinvolta la feniletilamina che produce un vero e proprio senso di esaltazione ed aumenta le prestazioni psicofisiche. Provoca assuefazione e se viene a mancare, scatena una depressione da astinenza. La terza fase dell’amore è quella dell’attaccamento a lungo termine, favorito dall’ossitocina, famigerato ormone prodotto dall’ipofisi. In una università americana si è costatato che somministrando ai topi maschi ossitocina questi contribuivano a costruire il nido e a proteggere la prole; se si bloccava la produzione dì questo ormone, invece, divoravano i figli.  ”Ci sarà sempre la magia di amare – commenta la Fisher – ma la conoscenza è potere!“


Questa invece comincia ad essere la parte fondamentale di un'attrazione. Non dimentichiamoci anche dei fermoni, argomento già trattato nello squirting o ejaculazione femminile. Poi chiaro che c'è anche la vista ma non c'entra un cazzo la vista di un bel culo se, scusate, quel culo non vi tiene duro l'uccello anche perché quel culo non è solo un culo! Ho detto troppe volte culo? Lo amo, non importa, attaccato al culo c'è il resto che è una donna e non importa se grosso, magro, secco, fatto male. Non importa!!!
Tutto questo "ragazzi", significa veramente capire o tentare di farlo, i meccanismi dell'attrazione e di non subirli in funzione di un'apparente vestito o colore o forma fisica. Significa dal passare a subire la propria natura ad avere la coscienza di se.


1. Tempismo
Frase romantica: “Sarà il destino a dirti quando arriverà il momento giusto!”.

Ma la scienza dice che: il fatto che tu venga piantato in asso o riesca a fare centro con una ragazza può essere determinato esclusivamente dal giorno del mese in cui la incontri.  Ogni mese il corpo femminile femminile fa partire la tanto celebre macchina-sforna-figli, rilasciando un uovo fertile che, con un po’ di (s)fortuna (dipende dai casi) un uomo riuscirà a fecondare. Per aumentare le sue chance, il corpo femminile subisce un’altra serie di piccole variazioni: aumenta le dimensioni del seno, la voce diventa più acuta e rilascia nell’aria una scia di feromoni particolarmente invitanti per i maschietti. E’ questo il momento del mese ideale per fare centro ma, soprattutto, sono i giorni in cui una donna risulta praticamente irresistibile. Secondo uno studio condotto da  Charles Wysocki del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, le donne in ovulazione risultano molto più attraenti delle altre. Per giungere a questa conclusione  Wysocki ha analizzato il comportamento dei frequentatori di 20 strip-club disseminati negli USA. La scienza è anche questo. Il risultato? Le donne in ovulazione ricevevano una “mancia” (rigorosamente infilata negli slip) in media di 75$. Decisamente superiore a quella ricevuta dalle donne con il ciclo, 25$, e dalle colleghe “normali”, 40$. Ma non è tutto! Se da un lato l’ovulazione rende le donne più attraenti, dall’altro riduce la severità che queste dimostrano nel giudicare un potenziale partner. Insomma, una combinazione esplosiva!

Tempismo non è solo ovulazione. Il desiderio si manifesta in qualsiasi momento. Dire no, o ammazzare il medesimo scopando solo per se e non pensando al partner, significa "ucciderlo". Meditate, gente, meditate :)

lunedì 25 febbraio 2013

Eccomi


Bon, è una settimana che manco ma come al solito c'è sempre una ragione valida.

Amiche in spedale che bene o male hanno passato dei momenti particolari. Meglio evitare di fare post dedicati per non far sapere al mondo chi e cosa c'era in ballo e lasciarvi riflettere su dove porre la crocetta per decidere il vostro futuro.
Avete votato? No?
Vi siete rotti i maroni della non politica che ha invaso questo paese da 20 anni a questa parte? Bene, allora non rimanete li in casa a farvi massacrare da chi andrà, ci sono due ore e mezzo ancora. Andate al seggio, esprimete la vostra opinione che un voto, non è mai perso. Quello che hanno paura i vari partiti che si sono succeduti al governo più o meno indirettamente è proprio questo. Che iniziate a pensare e che esprimiate un voto ragionato non di parte. Che non sia di destra e di sinistra tanto non esistono più, ma che sia frutto del buon senso, sempre che ce l'abbiate.

Così quest'appello giunge volutamente fuori tempo così da essere ininfluente ma insomma un giorno da non passare piangendovi addosso per un destino che è stato scelto da altri, ci vuole. Un giorno o qualche ora o solo pochi minuti a riflettere piuttosto che a pensare a cazzi e fighe ci deve pur stare. O no? ;)
Detto questo, porgo i miei migliori auguri a chi è già tornato a casa e non stava sicuramente bene, e si riparte, speriamo in meglio, con l'economia, il tenore di vita e gli slurpi che vengono meglio con la salute e la serenità.


Buon lunedì

venerdì 15 febbraio 2013

Spankomusica

Siccome non bisogna mai prendersi troppo sul serio, ecco. Un video che mi hanno messo in bacheca su fb. Non sapendo se chi l'ha fatto gli fa piacere essere citata, lo metto in modo anonimo così che se poi lo vuole, posso aggiungere anche il nome.
Musica... del culo :D