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lunedì 25 aprile 2016

Ogni volta


Sono una persona semplice.
Vivo di sensazioni e di sentimento. Mi accontento di poco ma che sia vero. Pane e aringa va più che bene ma che sia aringa non calamaro travestito.
Questa è la ragione per cui spesso sbotto. Le persone tendono un po' tutte a dipingersi come vorrebbero essere ma che non sono. Cercano loro stesse nell'ipocrisia. Non hanno niente se non il niente e oramai si sa cosa sia il niente no? :)
A.m.i.c.izia: acronimo di Andare molto in culo alla giustizia
Amore. E' quella roba che si trova nei sexy shops o quando ti prude la passera.
Cuore: quello della palma
Dialogo: è quella roba che racconti per farti credere. In genere è quello che gli altri vogliono sentire ma di cui a te non te ne frega una beata minchia.
Dovere: Variazione di godere.
Fiducia: E' una Filastrocca sudicia da evitare.
Gratitudine: parola composta da Grattare alla moltitudine quanto più puoi.
Il partner:  una roba che si usa.
Lealtà: E' la sorella minore di Fausto Leali.
Legame: è quella roba che serve per accalappiare un pollo o una gallina.
Rapporto: è quello che hai quando godi. Cambia a seconda con cui scopi.
Rispetto: sinonimo di rispecchio, è quella testa di cazzo che vedi riflessa quando ti lavi i denti in bagno.
Sentimento: Senza intendimento. Insomma se dico una cosa mica vorrai crederci!
Sincerità. Il sapore del Montenegro.
Tradimento: Tradurre in godimento tutto quello che si riesce ad ottenere.
Ecco, mi pare il quanto :)
ah, oggi è il 25 aprile. Il giorno della libertà di fare come cazzo ci pare.

Però questa canzone riassume il tutto quando ci si passa. 
"ogni volta che non sono stato 
ogni volta che non guardo in faccia a niente 
e ogni volta che dopo piango 
ogni volta che rimango 
con la testa tra le mani 
e rimando tutto a domani.."

sabato 30 gennaio 2016

La lealtà

Mi sono imbattuto in una cosina oggi che mi ha fatto riflettere. Sono diversi giorni che cerco di fare un post particolare sugli animali, la sessualità ed i sentimenti e non riesco a farlo.

Così seguo quello che mi colpisce in giro e tac, ho letto sul frontespizio di un'amica:
"Amo la lealtà".

Così mi son messo a cercare  e cercare perché siccome non mi  ricordo un cazzo, poi chi ha detto cosa sparisce nell'Alzheimer di un drago rimbecillito. Che cosa è la lealtà?
"Gli Hasidim ebrei del II secolo a.E.V. si consideravano veramente leali. Il loro nome viene da chasìdh, il termine ebraico per “leale”. Deriva dal sostantivo chèsedh, spesso tradotto “amorevole benignità”, “amore leale”, “benignità”, “bontà”, “misericordia”. Secondo l’edizione inglese del Grande Lessico dell’Antico Testamento, chèsedh ha una connotazione “attiva, sociale e permanente [e] indica sempre non solo un atteggiamento umano, ma anche l’azione che deriva da tale atteggiamento. È un’azione che preserva o favorisce la vita. È un intervento a favore di chi ha subìto una disgrazia o è in pericolo. È una dimostrazione di amicizia”."

...

"Essendo sinonimo di amorevole benignità, il termine lealtà contiene anche un forte senso di reciprocità. Chi vi mostra amorevole benignità si può aspettare in cambio la stessa cosa. La lealtà viene ripagata con la stessa moneta. Che Davide si rendesse conto delle implicazioni di chèsedh è evidente dalle sue parole: “Mi inchinerò verso il tuo santo tempio, e loderò il tuo nome”. Perché? “A motivo della tua amorevole benignità e a motivo della tua verità”. (Salmo 138:2) Beneficiando dell’amorevole benignità di Geova, Davide si sentiva chiaramente spinto ad adorarlo e lodarlo. Perciò, man mano che osserviamo l’amorevole benignità di Geova nei nostri confronti, proviamo il desiderio di contraccambiarla? Per esempio, se il nome di Geova viene biasimato, non vi sentite spinti a parlare in sua difesa perché ci tenete alla sua reputazione?" [1]


Bene. L'esempio stesso della negazione della lealtà che si creda o no in Gesù di Nazareth, rimane sempre Giuda. Trenta denari per tradire il Maestro (ops, un master!!!), poco vale la vita di una persona in fondo. Sono solo multipli di quello che fu. L'auto di denari ne vale qualcuno in più, la casa idem, il lavoro idem, la valigetta dei giochi idem. Insomma, sempre di denari si tratta.
La lealtà è una brutta bestia.

Attilio dice: "Quando trovo gente leale mi sento un re, capita pochissimo e per me è oro.
Quando provo ad essere leale mi metto in gioco, sono veramente poche le volte in cui il mio interlocutore non se ne approfitta." [2]
La lealtà non è un'utopia. E' un sentimento come tutti. Sono i sentimenti che danno equilibrio alle persone. I loro sentimenti sono, in fondo il loro valore. Ergo, tanto più interlocutori si trovano che se ne approfittano, tanto più persone che valgono poco, si trovano. Semplice matematica.
"Il bambino impara ciò che vive 
Se vive nel rimprovero, diverrà più intransigente. 
Se vive nell'ostilità diverrà più aggressivo.
Se vive nella derisione, diverrà più timido.
Se vive nel rifiuto, diverrà uno sfiduciato.
Se vive nella serenità, diverrà più equilibrato. 
Se vive nell'incoraggiamento, diverrà più intraprendente. 
Se vive nell'apprezzamento, diverrà più comprensivo.
Se vive nella lealtà, diverrà più giusto.
Se vive nella chiarezza, diverrà più fiducioso.
Se vive nella stima, diverrà più sicuro di sé.

Se vive nell'amicizia, diverrà veramente amico per il suo mondo"


Nessuno perde la capacità di imparare anche se nel corso degli anni diverrà sempre più difficile. Il SM dovrebbe far recuperare questi stati d'animo.
Serenità è praticamente felicità. Senza serenità non c'è niente. Puoi fare e vivere tutto quello che vuoi, rimarrai sempre scontento.
Incoraggiamento, significa dare fiducia, credere in quella persona e fa sentire oltremodo apprezzati.
Finito il tempo in cui ti senti buono/a a niente. Tu sei, vali.
Apprezzamento, é dare merito a chi è. E' essere presenti in ogni forma, cattiva o brutta. Apprezzamento per migliorasi assieme sempre e solo nell'Etica della reciprocità o Regola d'oro.
Lealtà morale, principio base dell'affidamento prima, del legame dopo.
Chiarezza di quello che sei, di quello che fai, perché lo fai, portarla a casa, distribuirla a chi è accanto a te.
Stima perché nella degradazione pura, nella "perversione" pura, la stima è la coscienza che una donna è rimane ed anzi diventa donna e non si umilia né di fronte a se stessa, né di fronte a chi glielo fa. L'amicizia che è quella che da valore e rispetto a tutto quanto prima. Se sei amico, non puoi smettere di essere amico a comando, non puoi tradire l'amicizia manco per amore o per comodo. Sei quello che vuoi essere in fondo. Sempre ti viene data l'opportunità di dimostrare chi sei ed il tuo cambiamento. Senza una morale, sta roba non la senti, non la trasmetti, non la condividi. Il sapere e la conoscenza quindi la crescita, si basano proprio sulla condivisione.
L'odio, il basso interesse, il non vedere oltre il proprio naso, il farsi accecare dal male che ci si porta dentro, dal comodo che spesso è la via più facile è quello che ti rende poco e lo sei agli occhi del mondo. "Si può ingannare una persona per un giorno ma non tutto il mondo per sempre", così recita una perla di saggezza. Prima o poi i cartelli vengono fuori veri. Quelli che magari per un po' uno ha levato ma che l'odio ti impone di rimettere. Non ti puoi nascondere. Nessun buco è profondo così tanto da farti sparire perché nessuno può sparire da se stesso.
E poi tutto a un limite e non mi stancherò mai di ripetere che senza un limite ed un equilibrio tutto diventa l'opposto. Per avere serenità in fondo è sufficiente non avere sentimenti. Così che non esista il giusto e lo sbagliato, non esista il bene ed il male. In poche parole, non esista umanità. Alla fine è meglio un gatto o un cane o quello che ti pare perché per lo meno da amore senza condizioni pur non sapendo le stesse cose. L'uomo senza sentimenti ed empatia, il suo equilibrio, è quello che ti tradisce, costantemente, inesorabilmente. Non impari. Non è una lezione di vita è semplicemente l'assenza della vita. E' il perché va tutto a puttane, è l'egocentrismo ed il menefreghismo. E' dove sono passato e non c'è una vera ragione per cui in qualche modo rialzarsi. Si, ogni tanto sorge il desiderio, il rimpianto, la volontà di ricercare quel qualcosa che hai sentito e hai (creduto erroneamente), di aver vissuto in verità ma hai la coscienza che in questo cazzo di paese (culturalmente), il merito, l'amicizia, il rispetto e tutto quanto ci può stare, semplicemente non esiste. Nessuno vuole che lo sia. E' il paese dei furbetti. Si portano via i cavoli ammazzando la capra e distruggendo il famoso orto. Poi che cazzo fai quando hai finito il cavolo? Vai a fregarlo a quello accanto fintanto che quell'accanto non si incazza ed il cavolo te lo infila su per il culo. L'Etica del casino assoluto! Ecco.

lunedì 21 dicembre 2015

Rosetta non è una sonda

Nel corso degli anni ho visto e sentito dei tutto. Ogni possibile porcata qui è esasperata. Ci fu una, umbra, tal, F. Nera che non so manco se gira ancora in internet e che aveva un sacco di fotine carine. 3 mesi di cazzate, fissiamo i gg possibili a Siena. L'hai vista te? Ecco, nemmeno io. Quell'altra che mi disse faccia a faccia al primo incontro che voleva l'unicità e che il gg dopo ansimava al telefono con un altro. Beccata, sputtanata. Un'altra ancora che si era fatta venire un tumore al cervello ed era pure morta resuscitando poi con un altro nick e ribeccata con il modo di scrivere. Qualcuno mi chiese di trovarla in modo non legale e ovviamente gli dissi di no.

Nonostante quello che so fare e che posso fare, nisba, alcune cose non si fanno. Un conto è sfogarsi da bibliche incazzature, un conto è fare e più di uno la voleva letteralmente gonfiare. Oddio, magari gli stava pure bene ma insomma, evitiamo va.
Mi riportano quasi giornalmente donne che sentono i loro "master" farsi venire malattie serie, problemi di salute ed impegni di tutti i tipi per sparire di circolazione dopo scopato per qualche volta o mese con la tipa presa all'amo nel sito a tema.
Ci sarebbe davvero da scriverci un libro su centinaia e centinaia di questo genere di non rapporti, di non persone. Me ne ero scappato da i vari siti se non mantenendo una presenza formale con gli account dedicandomi al blog ed alla diffusione dei pericoli di quello che si cela qui.
Tu credi di aver trovato una, due, tre persone che siano definibili tali.
"Siii, apriamo un forum, un account, una mail e aiutiamo chi non è come noi". Facile vero quando va tutto bene? Poi cambia il vento e stranamente "tu" sei fuori direzione, sopravvento appunto.
Come se il "bdsm" fosse un mondo a se, il mondo del proibito, del non conforme alla vita di tutti i giorni e gli appartenenti,  solo delle cose da usare quando se ne ha voglia. Qualcuno per caso ha letto qui "supermarket free: servitevi quando vi fa comodo"?
A scanso di equivoci questa è casa mia. Non sono le relazioni bdsm sbagliate,  sono sempre e solo le "persone" sbagliate. Vogliono tutti la differenza ma poi sta differenza non c'è e fanno sempre peggio.
Prendi atto che ci sono persone che sono più inutili di una rosetta di vacca??? Grazia, Graziella e grazie al cazzo! Per lo meno le rosette nutrono, queste distruggono tutto quello che toccano. Forse hanno passato la vita in un parco giochi che pensano che tutti ne facciano parte. Per assurdo mo in tv c'è la serie: "Chi diavolo ho sposato?" E mi fa specie che è la stessa cosa. Così prendi il telecomando e vai sul Tg nella speranza che abbiano fatto incazzare uno come loro ed in preda ad una crisi di follia, gli abbiano spianati con "TIR o con uno schiaccia sassi,  magari facendo pure retromarcia per sicurezza" (cit paesana). Nulla, è andata male. Ok, magari la becchiamo nella prossima serie è!!!


Papà diceva: "C'è un solo modo per entrare in casa mia, mille modi per uscire". Ecco, ho tolto le foto esplicite dai siti pur avendo l'autorizzazione ad usarle, scritta. Perché chiedo, comunque chiedo ma per me questa è una cosa privata e non  mi va di mettere cose che potrebbero girare in rete. Ci fu uno che dalla Nuova Zelanda mi rimandò le mie spacciandole per sue. Le avevo messe on line 6 mesi prima. Ci casco una volta, due no. Dal mio comportamento dipende l'integrità della persona con cui esco e non voglio non dormire come stamane che sono le 5:30. Ok, stanotte non ho dormito per altre ragioni.
Così mi va più che bene che spariscano non-persone legate a doppio filo a quella cricca di "amici" magari spostandosi su tumblr e ricominciando a fare le stesse cose sto giro basta presentarsi con il marito o con il partner e omettendo tutto il resto.
Poveri piccoli idioti. L'ho detto più volte. Non c'è tana o buco dove una rosetta si può nascondere, l'odore di merda è parecchio ma parecchio difficile da celare.
È Natale, siamo buoni, raccontiamo le porcate del mondo in modo che servano di insegnamento per gli altri.  Si dovrebbe essere brave persone tutti i gg non un gg all'anno con il sorriso e la solita ipocrisia di facciata.

mercoledì 9 dicembre 2015

XXX che non si può far nicks

Dal gruppo BDSM Italia, Facebook. Visto da 4122 membri, chiesta l'autorizzazione comunque alla pubblicazione, fintanto che ovviamente non mi chiudono tutto  e mi serve per fare le iscrizioni ai vari siti.

"Denuncia di tentata manipolazione e violazione del consenso.
Oggi vi racconterò una storia, spinta dal desiderio di portare a conoscenza dei membri dei vari gruppi il comportamento di XXX, con la speranza di:
- arginare il *suo operato*;
- invitare chi è vittima di abuso a denunciare.
Veniamo ai fatti.
Per privacy, eviterò di nominare terze persone che sono informate dei fatti perché hanno, in qualche modo, vissuto la stessa dinamica.
Ciò non esclude il fatto che le stesse persone si possano liberamente esprimere.
In primis, XXX tentò di instaurare con me una "relazione D/s virtuale", e mai si rassegnò al mio due di picche. Cercò di manipolarmi più volte con le sue "strambe conoscenze", sia via chat che telefonicamente.
In una fase successiva, nonostante i precedenti, decisi di incontrarlo per conoscerlo de visu.
Un caffè, nulla di più.
Salita in macchina, mi mostrò un'enorme clamps che cercò di attaccare al mio corpo con la scusa "tanto tu sei masochista", non prima di aver sfoggiato tutte le sue conoscenze circa la potenziale tenuta di quella clamps.
Mi tirai indietro.
Al bar, dopo avermi regalato un bracciale, estrasse una pomata a base di canfora, raccontandomi come, quando facesse il militare, la usasse per scaldarsi i piedi.
Di soppiatto, se ne spalmò un po' su un dito per poi sfregarlo sulle mie labbra, senza avermi chiesto consenso alcuno.
Mi procurò gonfiore, rossore e bruciore tanto che sentii il bisogno di correre immediatamente in bagno a sciacquarmi.
Tuttavia, quella sensazione e il gonfiore si protrassero a lungo.
Ero decisamente confusa e non in grado di capire come stesse bypassando il consenso.
È un abile manipolatore, se non si fosse capito.
A seguire, prese la mia mano e mi schiacciò le dita per mostrarmi la sua forza. Lo fece in maniera così potente che un dito rimase dolorante sino al giorno seguente."

Sta roba chiamasi "Sputtanamento". Conosco il tipo a cui è riferita ma non conosco la tipa che l'ha pubblicata. E' uno dei "soliti" con cui ho avuto in passato, molto da ridire.
Non conoscendo veramente la storia, e leggendo solo quello che c'è scritto qua e che magari non basta.
Chi ha impedito a lei di alzare i tacchi ed andarsene? Molto semplice in fondo. E' un primo incontro. Non è che si è rivelato una testa di cazzo dopo qualche mese o anno. C'è voluto poco per alterare la ragazza ma poco non è. Eppure è stato "SPUTTANATO" (per l'ennesima volta), in rete. No, non è sbagliato. Non per me. Ha fatto bene. La prossima volta ci pensate ad uscire con uno così. Però visto che è fare comune (tonnellate di sta roba in rete), perché vi incazzate con me? :)

mercoledì 2 dicembre 2015

Stronzi, sto giro sieropositivi.

Altro che stop hiv,
meglio dire:
stop shit
Ecco quello che vi dicevo ieri.  Oggi è in tutte le prime pagine.  In tv dicono che hanno fatto il nome, tal Valentino T., di Roma, 30 anni.
Adesso ditemi, visto che a quanto riportano i giornali, frequentava chat, chi impedisce a sto qua di niccarsi che ne so, pinco pallino e di seguitare? Andrete in giro a chiedere la carta di identità del tipo?
Ok, non voglio colpevolizzare nessuno, anzi. Ribadisco che tutto dipende dal cuore di una persona e ringrazio chi ho avuto come amica nel corso degli anni che nel caso, si è rivelata. Ovviamente non saprete mai di chi si tratta e non sono in contraddizione con quello che dico. Essere sieropositivi non è un marchio infamante. Alle volte è meno pericoloso di quello che si pensi ma bisogna saperlo. Scegliere quali protezioni usare, cosa fare, come. Non mi piacciono i marchi sulla sessualità come non mi piacciono quelle sulle malattie virali o batteriologiche ma so per certo che la malattia peggiore è quella che si ha nella testa.
Quella che ti fa considerare gli altri niente. L'indifferenza. Sarebbe quindi sbagliato, credo bollare tutti ma quelli di sto calibro si. Non importa che scopino, che amino, che siano amici, che lavorino o che imbraccino il fucile. Quando testa non è connessa al cuore che non c'è e questi non-umani vanno in giro a fare come gli pare, impuniti o tardo-puniti, comincia il guaio. Chi rende la salute alle sei donne? Chi rende la serenità e la fiducia a chi l'ha persa???
Fate una stima: 503.000.000 di persone terrorizzate da meno di 200 stronzi. E se anche fossero 70.000? Sarebbe poco più dell'1% della popolazione. Un piccolo gruppo di inimmaginabili stronzi annichiliscono tutti gli altri che hanno paura a fare, a dire e a mettere alla berlina chi "sopra ogni ragionevole dubbio" al cubo. Io dico: vergona. Quelli sono quello che sono ma il resto se non fa un cazzo è uguale a loro.
Rai news riporta: "Secondo quanto scoperto dal pm Scavo, Valentino utilizzava le chat per incontri erotici o sesso di gruppo. Alle donne che accettavano di conoscerlo e frequentarlo era solito chiedere rapporti sessuali senza l'uso del profilattico per provare più piacere".  - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Sapeva-di-essere-sieropositivo-ma-ha-preteso-rapporti-non-protetti-6-donne-contagiate-arrestato-8a7fcc2d-63e8-463a-9068-d6d14dad8cd4.html.

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lunedì 30 novembre 2015

Lunedi del cazzo.

Ecco. N'avevo sentito ma mi sento sempre peggio. Mi sveglio e sento che qualche stronzo ha tirato le scarpe, le bottiglie ed i lumini messi a memoria dei caduti a Parigi.
Pochi imbecili sono in grado di rovinare, di sputtanare, di rendere merda ogni buon senso, ogni rispetto, ogni cosa di buono che abbiamo.
Funziona costantemente così.  Che sia daesh, sti qua, un maschio o una femmina di turno, cambia un cazzo. Nulla.
Ci sono dei giorni in cui veramente vorrei non alzarmi e rimanere a letto e dormire e non "sentire" sta roba che mi fa venire il voltastomaco.
Ho una sola, consolazione.  Qualcuno lo levano dai coglioni. Qualcun altro no. Sta sempre in giro. Però li levano dalle palle dopo che i danni sono stati fatti. Bleah.
Che senso ha...
Qualcuno ha avuto il coraggio di fare una catena umana per proteggere il monumento e gli omaggi. 
Sto veramente di m..
Si, lo so, non ve ne frega niente. :)

giovedì 26 novembre 2015

E ora si tromba

Erano gli anni 80. L'aids non esisteva. Era molto facile fare sesso senza pensieri o complicazioni. Eppure anche nelle storie così e ce ne erano molte, non si cercava solo sesso. Nessuno va fuori e la da o scopa con il primo che passa. Qualcosa ci deve essere. Oddio, qualcuna ne ho conosciuta che la dava al primo che passa o quasi. Una disse: "non ne ho mai abbastanza" ma stando a quello che poi diceva, l'appagamento era legato solo allo stato fisico. La parte mentale sentimentale aveva dei seri problemi. Qualcuno la chiama ninfomania, io la chiamo assenza di sentimenti.
È possibile seguitare a fare sesso senza sentimenti con la stessa persona per tanto tempo? Non credo almeno che tutto si limiti ad appuntamenti legati al semplice sesso. Ci vediamo alla tot ora, nel dato posto e si fa quello che si fa. Pensate davvero che sia possibile o se esistono,  siano persone che non abbiano bisogno di una seria assistenza psicologica?
Beh, ho trovato questa capacità di fare sesso con il primo che passa con diverse libere prostitute ma a anche qui con dei  limiti seri. Dividere il sesso per amore e quello per lavoro.
Ancora, pensate che sia possibile fare bdsm senza sentimenti? Si, per certi lati si. Così come è possibile andare a farsi una scopata con una prostituta e con un gigolò ma cambia la dimensione e la profondità di quello che vivi. Di sicuro, legame, appartenenza,  bisogno l'uno dell'altra anche come semplice presenza, è un dato sconosciuto.
Adesso complico le cose perché nella vita non sono mai facili. È difficile trovare la tipa vergine così come è difficile trovare la tipa libera. Qualcuno ha detto più volte che i migliori "pezzi" sono già presi ed anche questo è quasi un dato scontato. A meno che come ha fatto qualche amico/a, che ha mollato la vecchia vita per cercare totalmente questa per l'appagamento. Per il resto c'è poco da fare. O si trova il modo di viverla di nascosto oppure in qualche modo ci si rivela certi che prima o poi, il rispettivo partner ti metterà davanti ad una scelta più o meno definitiva o dura. Capiterà comunque. Qualcuno di fronte ad un tradimento o a quello che considera tale, alle volte sparisce e non si fa più vedere se non in aule legali. Succede eccome. Quindi, svegliarsi un mattina e farsi venire il bisogno di sado maso con una storia durevole o è da scemi o si è preparati ad affrontare le conseguenze perché ci saranno indipendentemente dal Mastro o dalla Slave. È un po come andare in barca, se hai un problema non puoi scendere e spingerla quindi, cerca di evitare i problemi a priori. Se ti capita un casino in una burrasca, non puoi manco abbandonare la barca sbattendone di chi rimane su. È come essere li insieme a due figli e fare consapevolmente una scelta di chi salvare.  Poi di sicuro partire con uno e per fatalità non poter riuscire a salvare l'altro ma di nuovo, da qui a dimenticarti di averlo avuto quel figlio è una cosa a cui non riesco proprio manco a pensare. Reminiscenze dirette di un naufragio a largo dell'Elba e di Platoon e una convivenza del periodo.
Così qui. Avrai pure una scelta a cui sei messo alle strette ma se davvero sei sincero devi pur ammettere con te stesso che non smetti di amare, non smetti di pensare e che magari hai pure infilato quel desiderio in un cassetto  aspettando il momento buono per ritirarlo fuori se possibile. Se valeva, eccome se lo fai.
A grandi linee mi pare che ogni sano rapporto e sentimento, funzioni così.  Quello che non è sempre sano invece è l'assenza di tutto questo o di gelosie e paure talmente malate ed estreme da non  farci capire che le persone non si possiedono. Abbiamo un opportunità più o meno lunga di viverci ma fintanto che ce lo meritiamo.  Mi pare un'altrettanta stupida pretesa utopica. "Tu" fai quello che vuoi fintanto che non spezzi tutto quello che tocchi. Esistere è un diritto, rispettare le altrui esistenze è un dovere. Punto. Leggetela come cazzo vi pare, buona giornata.

"Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia!" Kahlil Gibran


martedì 24 novembre 2015

Fiducia una sega

"Se saprai sorridere con chi sorride, piangere con chi soffre, allora, figlio mio, chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore? Nessuno, perché tu stesso, con le tue mani, l’avrai creata!" Tommaso da Kempis

Che diavolo ha a che vedere l'empatia con il bdsm? Guardatevi il video va.





Legame. Senza legame non c'è appartenenza,  senza appartenenza e legame non esiste relazione. Ergo, non c'è manco bdsm. Semplice in fondo. Ho dedicato anni a cercare di spiegare e di capire dove, nei rapporti SM vi sia patologia e dove invece vi sia un sano rapporto.  Avevo sempre considerato come marginali le persone borderline  veramente tali qui, come rari casi e mi sono dovuto ricredere.

Do pure la colpa al mezzo. Questo coso esalta la bugia e la menzogna, fa si che non sia possibile vedere, soprattutto nei rapporti a distanza ma bisogna prima di tutto credere e dare fiducia. Questo è un paese dove tanto si regge sulla solidarietà per via di uno stato incapace a dare servizi e perché alla fine ci piace e ci rende tutti più umani.
Questo coso rende possibili reperire informazioni ed imparare nel peggio quello che c'è di peggio. Facile. È stato facile dire una cosa e farne un'altra perché se ne stava pensando un'altra con uno scopo opposto. Si certo, se te accorgi subito,  rimedi subito ma quando il tempo passa quello che succede è perdere la fiducia nel prossimo. Senza fiducia guardate non si fa niente, proprio niente. Manco un idraulico chiami o porti l'auto dal gommista. La fiducia è la base, proprio il primo passo di una società, come cazzo fai a vivere senza fiducia?
Oddio magari sta cosa ci voleva, in fondo impari ma a quale cazzo di costo?  Una pulzella sana cerca fiducia. Anche uno/a stronzo/a cerca fiducia pur essendo freddamente deciso/a però a tradirla in partenza.
Il prossimo giro se mai ce ne sarà uno, devo per forza non dare per scontato niente ed i segnali sono tanti da tenere in considerazione. Adesso, di nuovo, che cazzo te le fai della verità? Quando danno è fatto e non si torna indietro. C'è una cosa fondamentale sul riconoscimento di questi individui, gli rendi difficile seguitare a mascherarsi e fare i loro porcacci comodi con i loro "bersagli".

domenica 22 novembre 2015

Riconoscere un partner narcisista.

Da: https://it-it.facebook.com/notes/narcisismo-patologico/come-evitare-una-relazione-con-ununa-narcisista/389355211083398
come evitare una relazione con un/una narcisista.
28 marzo 2012 alle ore 15:33
Uno dei modi migliori per gestire la relazione con un narcisista è NON AVERNE AFFATTO!
Ecco come fare per evitare di rimanere impantanati in una relazione con un narcisista.
Occorre:
- LA CAPACITA' DI EDUCARE SE STESSI A RICONOSCERE QUESTO TIPO DI PERSONE;
- AUTOCONSAPEVOLEZZA;
- AUTOSTIMA.

1. Innanzi tutto i narcisisti sono spesso attratti da persone che servono ai loro interessi e che danno loro la massima attenzione. Quindi, se sei una persona con la sindrome della crocerossina (io ti salverò) ATTENZIONE! Sei il/la compagn* ideale per un narcisista. 

2. Se sentiamo che non possiamo fare a meno di salvare qualcuno o di dedicare il nostro tempo a qualcosa, evitiamo di indirizzarci verso una persona! Gli animali randagi, i senzatetto, le opere di carità...  ci sono tantissimi modi per aiutare il mondo. L'unico da evitare e di dedicare tutte le energie mentali ed emozionali a qualcuno che ha un vuoto enorme e che perdi più non potrà mai essere colmato!

3. Impariamo a distinguere le persone che hanno una reale esigenza da quelle che ci stanno manipolando per il loro tornaconto personale. Non si dovrebbe MAI entrare in relazione con una persona che sostiene di avere bisogno di noi solo per ottenere qualcosa!  Dovremmo intrecciare relazioni sono con persone emotivamente stabili che ci piacciono e che vogliono stare con noi, che non affermano di avere bisogno di noi per sopravvivere. questo porta solo a modelli relazionali emotivi non sani. 

4. Se ci troviamo spesso con dei "perché" qualcuno sta facendo qualcosa, o pensiamo "io proprio non riesco a capire", prendiamolo come una BANDIERA ROSSA GIGANTE! I narcisisti hanno una vita e dei modelli di pensiero che sono come dei labirinti. Fanno di tutto per il loro guadagno, e solitamente operano al di fuori della normale linea di pensiero razionale. Essi non possono comunicare come una persona normale perchè se fossero onesti ammetterebbero che stanno facendo tutto da soli. Farebbero saltare la loro copertura.

5. ATTENZIONE A CHIUNQUE CERCHI DI FARTI SENTIRE IN COLPA! Anche questa è una BANDIERA ROSSA che si dovrebbe prendere molto sul serio. La colpa non è amore, ma è lo strumento principale del narcisista. Useranno il senso di colpa per avere la nostra attenzione, per tenerci in gioco, tenerci lontano da persone che non vogliono vicino a noi, per arrivare a fare ciò che vogliono che noi facciamo. Anche per le cose più piccole come decisioni su cosa fare in una data. Chi ci ama non cercherebbe MAI di manipolarci, vorrebbe solo dire la verità su ciò che vuole, prendere in considerazione ciò che noi vogliamo, e prendere una decisione.

6. ATTENZIONE alle persone che cercano di dirci che i loro problemi sono giganti, e che hanno bisogno di più tempo per capire i problemi delle altre persone. Questo è uno degli strumenti principali di un narcisista . Essi cercano di mantenere una mistica di se stessi, come se essi fossero profondi e misteriosi. Pensano che questo vi terrà vicini o vi impressionerà e non vi farà porre altre domande. E' menzogna ed è manipolazione. Non abboccate. In un rapporto reale, il nostro partner non ci tratterà come se lui/lei fosse il più grande, più importante, o più magnanimo di te. 

7. Proprio come le persone che operano altre forme di abuso, UN NARCISISTA NON E' REALMENTE IN CERCA DI AMORE. Sta cercando di riempire un vuoto grande quanto la sua propria disfunzione. Ricordati di questo, è la dolorosa verità. Se non sei stato tu, sarebbe qualcun altro. E ' tipico di un narcisista spostarsi rapidamente da un rapporto all'altro. Perché non si tratta di amore o di prendersi cura di qualcuno, si tratta di avere qualcuno che appaghi i suoi bisogni.

8. Per favore, fate attenzione a coinvolgervi sentimentalmente con un narcisista, o anche conviverci anche solo come compagno di stanza. Può essere un'esasperante e triste esperienza che che può lasciare delle cicatrici.  E ' solo un'altra forma di un rapporto violento.

9. Se ci sembra di essere costantemente attratto da egoisti, persone instabili o persone con comportamenti narcisistici, è necessario fare un po' di auto-esplorazione. Considerare una terapia per se stessi, al fine di rompere il ciclo di rapporti malsani. MERITIAMO DI MEGLIO! .

Come riconoscere un partner narcisista

Su narcisismo e narcisisti ho scritto più volte ma è un argomento che trovo talmente interessante e degno di attenzione che mi piace tornarci sopra, stavolta per parlare di com’è un partner narcisista, cambia poco se uomo o donna.
Il narcisismo può essere semplicemente quella passione per la vita che ci spinge ad avere fiducia e affetto verso noi stessi, la speranza che le cose andranno bene. Come tante altre cose, a dosi moderate, il narcisismo è utile.
Diversamente, quando assume dimensioni estreme, il narcisismo rischia di diventare un modo di essere che allontana da un contatto intimo e di mutuo scambio con le altre persone. Certo, i narcisisti hanno una patina di sicurezza che li rende affascinanti e di fatto hanno spesso molte qualità e un gruppo di ammiratori. Ipocriti, egoisti e sprezzanti, hanno bisogno di un pubblico che battano loro le mani e apparire splendidi: le critiche li mandano in bestia. Sono presuntuosi, sopravvalutano le qualità che hanno e sono convinti di avere il diritto di essere trattati in modo particolare.
Sotto la patina della sicurezza e del carisma c’è però un’incolmabile sensazione di essere niente, di essere senza un ombrello mentre piove a dirotto. L’arroganza, la critica, la superiorità servono alla persona narcisista per non entrare in contatto con queste parti di se stessa che generano una sofferenza intollerabile: sono delle difese che la salvano dalla depressione.

Quando il narcisismo è troppo

Il narcisismo può configurarsi come un vero e proprio disturbo di personalità caratterizzato da:
  • bisogno costante di essere ammirati;
  • sensazione esagerata di essere importanti;
  • assenza di un autentico interesse per le altre persone;
  • invidia nascosta sotto la convinzione di essere invidiati;
  • scarsa capacità di provare empatia.
Racamier, psicoanalista francese, ha parlato di perversioni narcisistiche e un altro psicoanalista, Kernberg, ha descritto il narcisismo maligno, che è un mix di aggressività, crudeltà e sadismo con cui certe persone cercano di avere la meglio su chi sta loro accanto. Chi è appassionato di fumetti potrà rintracciare un esempio di narcisismo maligno in Bane, l’uomo che spezzò la schiena a Batman.

Riconoscere un partner narcisista

Nella vita vera, perversione narcisistica e narcisismo maligno li troviamo, ad esempio, nelle relazioni di coppia in cui un partner eccessivamente amato e con un’autostima che, al di là delle apparenze, è un colabrodo si adopera (a volte senza averne consapevolezza) per far sentire l’altro un inetto, lo manipola tanto da spingerlo a tagliare i ponti con gli amici, isolarlo e renderlo un suo schiavo.
Un partner narcisista trova sempre motivi per aggredire l’altra persona, per criticarla e farla sentire sempre più insicura e al tempo stesso fortunata, perché ha lui accanto. Pian piano questa persona diventa dipendente dal partner narcisista e incapace di fare qualcosa da sola o senza il parere di lui.
riconoscere un partner narcisista
Il partner narcisista è un mago della colpevolizzazione: è sempre pronto a dire che la colpa è dell’altra persona, mai che la colpa è di entrambi o tutta sua. I meriti sì, quelli sono esclusivamente suoi.
Infedele e bugiardo, il partner narcisista ha costantemente bisogno di prede con cui nutrire la sua autostima e da abbandonare dopo che ha succhiato loro ogni energia. L’interesse per gli altri è solo strumentale e di come stiano o cosa vogliano non gli importa nulla: non se lo chiede neanche. E non dà niente o dà molto meno di quello che prende da partner e amanti.
Certo, all’inizio sembra tutto splendido. Il partner narcisista riesce a costruire l’illusione di un mondo incantato in cui tutto è possibile, per lui e per chi è al suo fianco. Sembra spesso una storia d’amore da romanzo, in cui l’altra persona si sente la prescelta dal principe o dalla principessa e anche agli occhi del narcisista questa persona ha qualità uniche. A questa idealizzazione segue però la drammatica svalutazione che si esprime nelle critiche di cui dicevo prima.
A questo punto possiamo chiederci se un narcisista può innamorarsi. Direi che è abbastanza raro che un narcisista (uomo o donna che sia) si innamori ed è ancora più raro che, sceso da quell’otto volante che è la fase di innamoramento, sia capace di amare qualcuno. Per amare bisogna essere in grado di riconoscere che l’altra persona non è un nostro prolungamento, ma ha una sua identità e suoi desideri, ha pregi e difetti, e bisogna essere capaci di rispetto e cure: capacità che chi è narcisista fa fatica ad avere.
Al di là degli splendidi fuochi iniziali, è raro che la persona che sta a fianco di un partner narcisista si senta amata, capita, supportata: un partner narcisista userà la persona con cui sta per dar forza a se stesso. E se questa persona pensa che, se riuscisse a capire come prenderlo o di cosa ha bisogno, lui cambierebbe, beh, questa persona si sbaglia. Un partner narcisista, come del resto tutti noi, cambia solo se avverte che nella sua vita qualcosa non va,solo se sente lui stesso la necessità di cambiare.

Narcisismo femminile



“L'amore autentico è sempre compassione; e ogni amore che non sia compassione è egoismo.”  A. Schopenhauer

Una diceva spesso di essere masochista per "fatica" di fare, poi per un po' di sano egoismo che alla fine si è rivelato il più totale egoismo. Collegati a queste considerazioni, vengono le mie. Perché è facile così scrivere frasi d'amore così spinte e profonde e a faccia a faccia invece, una profonda difficoltà ad esprimerle mascherate da un non lo so fare pur affermando con forza di preferire di fare e non di parlare. Contraddizione in termini ed ennesimo filo comune che le porta a negare anche la profondità più volte espressa anche con messaggi e scritti, come se fossero cose e pensieri di qualcun altro. Io non negherò mai come nessun altra persona onesta con se stesso e con gli altri, di aver provato ed aver detto ed aver fatto. Non fino a negare così palesemente l'evidenza.
Vero, ci sono dei limiti umani in cui esprimersi e fare ordine diventano una seria difficoltà che deriva dal coinvolgimento. E' facile come si dice, "fare il finocchio con il culo degli altri", molto difficile trovare obbiettività per noi e trasformare in scritti coerenti da pensieri di per se stesso confusi anche perché pieni di altrettanti sentimenti forti. Questa ad esempio è stata la ragione per cui ho riscritto diverse pagine riaffrontando gli stessi argomenti con più "freddezza" anche se con la stessa determinazione. Cercherò a sto punto di imparare a riconoscerne i sintomi e di "testarli" prima di dare fiducia in carta bianca come mi è (purtroppo, viste poi le conseguenze), solito fare proprio perché considero tutte le persone come detenenti valori assoluti di individualità, sentimenti e con le stesse potenzialità positive.

Generalmente si tende ad associare la personalità narcisistica al sesso maschile, più che altro sulla base dei racconti delle molte donne che lamentano la freddezza e l'incostanza in amore dei loro partner. L'apparente maggiore frequenza di tratti narcisistici negli uomini si spiega proprio a partire dalla maggiore disponibilità del sesso femminile nel raccontare e denunciare le sofferenze patite all'interno delle relazioni di coppia.

E' infatti più raro incontrare, sia nella vita che in terapia, maschi disposti ad aprirsi rispetto a ciò che non va nel comportamento delle loro compagne.

Ma chi è la donna narcisista? Come si comporta in amore? Di solito si tratta di donne dotate di un certo fascino, fisicamente attraenti ed intellettualmente vivaci. Durante i primi tempi della relazione mostrano una spiccata sensibilità, sono capaci di slanci e di una generosità fuori dal comune. Appaiono estremamente coinvolgenti, anche grazie alle loro dichiarazioni d'amore appassionate e all'esaltazione delle qualità dell'amato. Il partner si sente così messo al centro del loro mondo, si percepisce riconosciuto, visto ed apprezzato nella sua unicità. Tutto ciò lo porta ad allentare rapidamente i freni inibitori, a lasciarsi andare ai sentimenti e ad una correlativa idealizzazione della donna.

I problemi nascono però dopo non molto tempo. Bruscamente, senza preavviso, il mondo in cui lui viveva come in un sogno va in frantumi. Improvvisamente tutte le qualità che la partner gli riconosceva non esistono più. Iniziano a piovere critiche, rimproveri che coinvolgono tutta la sua sfera personale: il lavoro, la famiglia di origine, gli amici, il modo di vestire, il carattere. La demolizione è totale. Dall'esaltazione senza riserve dei primi tempi si passa alla svalutazione più feroce. Questa tuttavia non esita in un'interruzione del rapporto bensì in una rivendicazione aggressiva finalizzata a far sentire l'altro profondamente inadeguato e dunque dipendente. Se seguirà i dettami della donna, il partner avrà forse la possibilità di non perderla, potrà continuare a godere il privilegio di averla accanto. Il ricatto del ritiro dell'affetto e del susseguente abbandono lo tiene avvinto in un regime soffocante e via via sempre più dittatoriale. Questo lo lascio ad altri, ovviamente.

Il narcisismo di questa tipologia di donne lo vediamo nella loro grandiosità, nel bisogno di ottenere ammirazione e riconoscimento, nella presunzione di possedere la verità. L' egocentrismo che le permea le porta a continue richieste di prove d'amore e a leggere in maniera distorta e pregiudizievole i comportamenti altrui. La mancanza di empatia impedisce loro di tenere in considerazione i reali bisogni dell'altro, che viene così disumanizzato e ridotto ad un mero strumento di gratificazione e supporto.

Di solito l' appiattimento del partner alle esigenze imperiose della compagna determina una tenuta del rapporto. C'è chi comanda e chi subisce e la relazione si tiene in piedi proprio su questa distribuzione malata di ruoli. Non mancano nemmeno liti sull'onda dell'esasperazione e abbandoni. Questi ultimi però non sono quasi mai definitivi perché seguono poi ricongiungimenti e riappacificazioni. Lui si costringe ad un "mea culpa" mentre lei generosamente gli consente una seconda possibilità, non venendo mai sfiorata dall'idea di una propria colpa.

Un uomo sufficientemente forte e sicuro di sé, se sulle prime può rimanere vittima di dinamiche simili non capendone a pieno la pericolosità, di solito dopo un tempo ragionevolmente breve trova il modo di sottrarvisi. Pur nella delusione e nella sofferenza della perdita non va incontro a sentimenti di disperazione ma mantiene un equilibrio e una sostanziale stima di sé.

La bambina crescerà così nel rapporto esclusivo, e più o meno simbiotico con la madre (mentre il maschio potrà fare riferimento a entrambi i genitori); e il rapporto con la madre, accompagnato alla frustrazione del desiderio di essere accettata anche nel mondo paterno. Resterà inevitabilmente connotato di caratteri regressivi, preedipici, narcistici. Tutto ciò comporta una situazione di dipendenza orale, caratterizzata dal bisogno di ricevere dall’esterno conferma e approvazione, di conformarsi alle aspettative, di adeguarsi alle regole della società, di farsi portatrice di valori stabiliti, e di trarre da questa subordinazione le sue ragioni di autostima e autocompiacimento narcisistico. Spesso questo desiderio regressivo, sentito come pericoloso
per l'Ego, viene negato o mascherato da difese di tipo intellettualistico, o fallico: abbiamo i comportamenti iperattivi, decisi, autonomi, efficienti, aggressivi, anticonformisti, ribelli. Il carattere difensivo di questi atteggiamenti risulta però chiaro dal fatto che essi sono troppo accentuati, troppo rigidi, troppo privi di gioia, di creatività, di Eros, per poter essere considerati genuine espressioni della personalità. Sono invece nient'altro che tentativi di reazione alla simbiosi con l'oggetto d'amore, e quindi all'annullamento di sé; d'altra parte questo « agire contro » è pur sempre un «agire in funzione di ». Quindi anche questo genere di difesa ci riporta al problema del narcisismo di base, della difficoltà a differenziarsi come individui autonomi; e la ribellione ha in questi casi la connotazione inconfondibile della sfida perdente. Questo narcisismo di base sarà a sua volta, come dicevamo. il terreno favorevole all'instaurarsi di una patologia difensiva di impronta masochistica.

Masochismo.
Quali sono le vicende della storia di un individuo, che provocano in lui il ricorso al masochismo?
Secondo Lówenstein il meccanismo della propiziazione dell'aggressore, palesemente presente in tutti i bambini. contiene in luce le possibilità di un futuro sviluppo masochistico. Va infatti tenuto presente che la struttura masochista si presenta con delle caratteristiche inizialmente adattanti; il bambino avverte inconsciamente che il comportamento masochista è un mezzo per placare i genitori, con i quali egli intrattiene nei primi anni di vita un rapporto di necessaria dipendenza e sottomissione, che rappresenta la possibilità stessa della sopravvivenza, anche quando l'atteggiamento dei genitori può essere negativo. La maggior parte degli autori sono quindi d'accordo sul fatto che una certa quantità di masochismo ha funzioni adattative, si presenta con le modalità di una richiesta d'affetto e rientra nei limiti della normalità. Si tratta poi di vedere a che punto l'interscambio masochistico genitori-bambino assume un'impronta patologica, non più al servizio dell'adattamento, ma di una deformazione del carattere.




sabato 21 novembre 2015

Em-patia e Norimberga

“Un cuore comprensivo è tutto, è un insegnante, e non può essere mai abbastanza stimato. Si guarda indietro apprezzando gli insegnanti brillanti, ma la gratitudine va a coloro che hanno toccato la nostra sensibilità umana"
C.G. Yung

Vi avevo parlato di Norimberga. Ebbene l'argomento non era il processo di per se per quale bisognerebbe fare delle considerazioni a parte. Il centro della questione è il nazismo ed i suoi effetti, l'applicazione del medesimo da parte dei suoi principali attori. Cosa pensavano, perché tanto cinismo nel praticare lo sterminio di massa. Perché tanta disumana leggerezza.
Ci furono diversi psicologi che seguirono la cosa, il primo fra tutti il Gilbert  che  con il suo libro "nelle tenebre di Norimberga" riporta gli stati d'animo dei prigionieri tedeschi. Da quel libro e dalle cronache fu tratto l'ultimo film.
La conclusione a cui il Gilbert arriva è che i gerarchi non erano più intelligenti, più dotati, ma individui nella norma come me e come voi. Eppure furono capaci di concepire macchine per lo sfruttamento e l'eliminazione di milioni di persone come se queste fossero che ne so, palline da tennis. Una persona, un un'unità,  un numero. Fine dell'immane, assurda frittata. Ebbene, Gilbert affermò che l'elemento comune era la totale assenza di empatia.
Guardate che questa "cosa" è stranamente presente nelle pantegane topesche mentre ci sono delle pantegane e dei pantegani umani che con sta roba ci si puliscono letteralmente il culo.
Com'è sto fatto e cosa è davvero questa dannata empatia?

Così, se qualcuno avesse dei dubbi.




""Empatia", secondo la definizione iniziale di Edith Stein, designa "una genere di atti, nei quali si coglie l'esperienza vissuta altrui". Usa inoltre questo concetto per determinati atti percettivi particolarmente in relazione ad altre persone. (Edith Stein chiama con Max Scheler l'atto dell'empatia nella propria esperienza  "percezione interiore". A differenza del giudizio (Ein-Sicht), che è rivolto ad afferrare e comprendere argomenti, idee e concetti mentali di un altro (o le conseguenze causali di un fatto nella natura e nella storia), l'em-patia (Ein-Fühlung) indica un atto conoscitivo ­ oppure la somma di atti percettivi -, che è rivolto alla percezione soggettiva  dell'altro, alla sua "esperienza" interiore e perciò anche alla sua stessa personalità. "Sentire (fühlen), e in particolare  em-patizzare ein-fühlen), è un altro particolare penetrare nel mondo che la persona si rappresenta come tale", dice un conoscitore della sua filosofia." Da http://www.ocd.pcn.net/edsi_kor.htm

In parole più semplici potremmo definire l'uomo in due aspetti: quello materiale e quello emozionale. Nella prima metà l'uomo percepisce la realtà ed il valore materiale di certe cose. Caldo, freddo. Il valore e la bellezza di un gioiello. La bellezza dell'arte come realizzazione  materiale e via così.  I sentimenti in questo caso sono legati alla sola sfera personale. Amo, ma non sento il tuo amore. Piango, ma non sento il tuo pianto. Rido, ma non sento il tuo riso. Mi importa solo di quello che mi importa. Senza sentimenti non si può stare ma sono sommersi di egoismo smisurato. Lo chiamano anche narcisismo, "l’espressione del mancato soddisfacimento del loro desiderio primario di essere riconosciuti per il proprio valore speciale." A loro tutto è dovuto, le loro decisioni sono insindacabili. Non hanno nessun rispetto se non per quello che gli fa comodo o li esalta, fintanto che lo fa. 
Credo che dire non ti perdono,  sia un altro modo per dire voglio giustizia o vendetta. Così come se tutto ti è dovuto, innegabilmente non devi niente a chi non gli fa comodo. Insomma, necessariamente dire una cosa significa anche accettare o significare il contrario solo con un'esagerata dose di ipocrisia. Le monete hanno sempre due facce. È un dato di fatto.   Sta di fatto che un narciso può dire tutto quello che gli viene ala bocca con assoluta naturalezza e l'esatto contrario dopo poco che ha cambiato idea e la sua idea non tiene semplicemente conto di chi ha intorno.  Questi esistono fintanto che i narcisi gli vedono, poi no.
Così che si che è possibile gestire queste persone. Basta che si sappia chi sono e come sono. Ah, mentre son qua a scrivere, sento Renzi che dice che bisogna taggare le teste di cazzo a scanso della privacy. Bene, occhio che però l'altra faccia della medaglia è quella di creare il grande fratello e per di più con le caste reali e virtuali. Ci vuole equilibrio. SEMPRE. Articolo complesso stasera è.  :)
Meditate. :)

Vi lascio con un pensiero di Emily Dickison e con una canzone. Molto bella, molto empatica, pure molto bdsm e con una nota. Cercate, per me una slave è prima di tutto una partner ed una donna. Cercate, non ho mai parlato di bdsm come un coso, un divertimento, un passatempo, una cosa degradante o comodo. Non è che mi importi troppo ma siccome molti si scordano... ecco. :)


“Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi,
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena,
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido,
non avrò vissuto invano.”

 

giovedì 19 novembre 2015

Il non dialogo

A cosa può arrivare il non dialogo. Prima dell'11/9 gli usa erano così (pressappoco), strutturati. Polizia comunale, polizia statale, Fbi per i reati federali. CIA, per lo spionaggio ed il controspionaggio fuori degli USA. Nessuno di loro praticamente si parlava. Se uno aveva una info su un tizio aerobomba, non lo diceva agli altri. Il risultato era che la testa non sapeva cosa facevano mani e piedi. In effetti poi gli aerei sono caduti e con dei bei botti pure. Per Francia e Belgio avete ancora dei dubbi?
All'inizio del, cinema andavano di moda i "cappelloni", gli western. Trovatemene uno che sia dalla parte dei nativi. Siamo cresciuti,  noi, con l'idea che i cattivi fossero loro. Poi arrivò "Balla coi lupi". No. Non è vero, il primo fu "Piccolo, grande uomo" con Dustin Hoffman. Beh, guardatevelo. Negli anni 70 quelli turbolenti erano i neri. Martin Luther King? Un casinista reazionario. Malcom X? N'altra testa di cazzo poi tutti abbiamo capito chi erano le teste di cazzo no? :)
L'assenza di dialogo distrugge prima le nostre teste che sentiamo solo una campana anche se solo prodotta dalla nostra mente. In secondo luogo crea dei danni a chi e intorno a noi, comunque sia, comunque vada. Capire è la parte fondamentale per la convivenza.  Poi chiaro che subito dopo c'è il rispetto per la diversità.
Dipende a chi si crede e anzi, a chi e cosa in legame indissolubile, si vuol credere e questo fa un'abnorme differenza.
Beh per le teste di cazzo storiche e non ci vuole poi tanto ad informarsi. Basta andare a fine IIGM e magari qualcuno sa cosa sia successo a Norimberga. Magari è ma non ci conto mica tanto. Una su tutte la dico: come cavolo fece Speer a diventare quello che fu nonostante la sua cultura. L'ennesima dimostrazione che la stronzaggine non dipende dal livello di studio.

È notte, sono le 00:14 e ho sonno ma anche no. Mi piacerebbe tanto che la testa potesse andare su tumblr a postare qualche foto porcella o qualche altra semplicemente bella o dolce o selvaggia anche magari sono di un bel piatto infarcito. Ci penso e ho quasi paura perché oramai so che se ci vado, poi mi si contorce lo stomaco. Se scrivo, per lo meno penso a quello che scrivo e mi rifuto di sentire e di pensare. Evito di tornare a quello che ho creduto e magari evito di fare una strage virtuale. Di quelle che prendi un fucile e spari ai mostri, tipo doom. Avevo scritto della fata turchina e dei troll. Forse è pure peggio. È tipo la Circe che trasforma tutto in porci o porcheria. Lo sappiamo che i maiali sono intelligenti e sensibili e pure affettuosi ma sono pure di uno sporco unico e ineguagliabile. Ecco.
Ah, devo pure ringraziare alcuni blog femminili  che nonostante il bordello successo in Francia non hanno fatto una piega. Seguitano a postare culi, cosce, cazzi e quant'altro fa sesso e  nessuna ma nessuna parola per i poveri cristi crepati o feriti a Parigi. Quasi fosse un altro mondo. Forse lo è ma devo smettere di seguirli. Se vedete la lista a sx diminuire, questa è la ragione. Certo, il mondo è bello perché vario ma alle volte è parecchio, ma parecchio brutto. Penso che dopo millenni che hanno trattato le donne come niente, oggetti da usare, violentate, uccise ed abusate in così malo modo da farle sparire pure dai testi sacri che è doppiamente assurdo che alle fine, proprio loro possano comportarsi peggio di noi e se questo è vero allora... ve lo meritate.

"La gente falsa non parla, insinua. Non conversa, spettegola. Non elogia, adula. Non desidera, brama. Non chiede, esige. Non sorride, mostra i denti. La gente falsa è povera di spirito, poiché non cammina, striscia nella vita, sabotando la felicità altrui. La gente falsa ignora la bellezza e la nobiltà d’animo perché non ama, e così finisce per non vivere, esiste appena". Marisina Vescio

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono. UN CAPPELLO PIENO DI CILIEGE,  Oriana Fallaci
Bello no? Tra ieri e oggi hanno ammazzato altri 2-3 ostaggi. Le teste di cazzo le perdona Dio. Se c'è. Cara Oriana (visto che eravamo quasi paesani), non esiste soddisfazione più bella che "condividere" il dolore anche con chi l'ha causato. Aĺle volte ti devi abbassare al loro livello ma se non fosse così, nessun criminale mai sarebbe preso. Due piccioni con una fava. Psicologia e giustizia. Anche questo è un dato di fatto. 

lunedì 16 novembre 2015

Buona notte

Vorrei chiudere gli occhi e sognare un tempo dove falsità,  interesse, religione non ci sono mai stati.
Che bello il posto dove l'amore supera l'egoismo, dove dare è più bello che prendere anche perché è così ovvio che se dai, dall'altra parte c'è qualcuno che riceve ma lo spirito di sicuro, cambia. La pace nel sogno non c'è un dio migliore di un altro o un profeta altrettanto. Senza le follie di qualcuno che pretende di parlare con un essere superiore che anche se ci fosse, sarebbe così impegnato con il suo uni (forse), verso da non avere tempo per un granello di sabbia tra miliardi, di miliardi, di miliardi di mondi di sabbia. Vorrei che in quel tempo le persone siano finalmente tali e che si rispettino capendo che questo dipende da noi stessi e non dalla società ma dalla crescita interiore. Vorrei che non ci fosse bisogno di "punizioni" perché ognuno capisca quando sbaglia. Vorrei che ad ogni sbaglio ci fosse un modo per riparare con successo.
Poi ti svegli e ti accorgi che tutto questo non esiste. Se va bene, trovi uno che ti mente. Se va male ti ammazza magari per 20 euro o per dire che il suo dio è meglio del tuo. Ti chiama l'amico/a: "Mi fai un pc?"
"Ok", prendi i pezzi. 
"Non mi bastano i soldi, mi anticipi che appena è pronto pago?"
"Si, volentieri". Pc consegnato, soldi mai visti. Piccole cose ti dici ma per quelle grandi invece le persone cambiano.  No, fanno peggio. Per quelle grandi ti lasciano solo. Passa uno a Capaci e boom. Tutto a pezzi e tu cerchi quei pezzi perché il buono non si perda nell'aria o nel tempo ma anche qui capisci che non gliene frega un cazzo a nessuno. Dove c'è caos pochi furbi fanno come gli pare ed il resto si affanna per le briciole. Tu dirai che magari conosci una persona con cui sognare sia lecito. Per due, tre ore, un giorno, un we o quello che è, puoi fare pace con il mondo,  dare e ricevere solo serenità.  In fondo è così semplice: un giorno, un passo. Tanti giorni, tanti passi. Un cammino. 
Nulla da fare. Una mattina, un pomeriggio, una sera arriva qualcuno che senza vergogna ti dice che abbiamo scherzato. Così è meglio non svegliarsi e lasciare libera l'anima se c'è di poter trovare un posto dove la sua energia serva a qualcosa, magari solo a dare un'altra vita o ad accendere una stella.
A che serve svegliarsi se non ad adattarsi al peggio o a trovare le certezze che ogni meglio, anche piccolo,  è destinato ad essere demolito.
Buona notte, buona guerra. Ci sarà sangue e paura. Ribellarsi costa, non ribellarsi costa di più perché annienta anche il sogno.
Buon notte.