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lunedì 16 novembre 2015

Buona notte

Vorrei chiudere gli occhi e sognare un tempo dove falsità,  interesse, religione non ci sono mai stati.
Che bello il posto dove l'amore supera l'egoismo, dove dare è più bello che prendere anche perché è così ovvio che se dai, dall'altra parte c'è qualcuno che riceve ma lo spirito di sicuro, cambia. La pace nel sogno non c'è un dio migliore di un altro o un profeta altrettanto. Senza le follie di qualcuno che pretende di parlare con un essere superiore che anche se ci fosse, sarebbe così impegnato con il suo uni (forse), verso da non avere tempo per un granello di sabbia tra miliardi, di miliardi, di miliardi di mondi di sabbia. Vorrei che in quel tempo le persone siano finalmente tali e che si rispettino capendo che questo dipende da noi stessi e non dalla società ma dalla crescita interiore. Vorrei che non ci fosse bisogno di "punizioni" perché ognuno capisca quando sbaglia. Vorrei che ad ogni sbaglio ci fosse un modo per riparare con successo.
Poi ti svegli e ti accorgi che tutto questo non esiste. Se va bene, trovi uno che ti mente. Se va male ti ammazza magari per 20 euro o per dire che il suo dio è meglio del tuo. Ti chiama l'amico/a: "Mi fai un pc?"
"Ok", prendi i pezzi. 
"Non mi bastano i soldi, mi anticipi che appena è pronto pago?"
"Si, volentieri". Pc consegnato, soldi mai visti. Piccole cose ti dici ma per quelle grandi invece le persone cambiano.  No, fanno peggio. Per quelle grandi ti lasciano solo. Passa uno a Capaci e boom. Tutto a pezzi e tu cerchi quei pezzi perché il buono non si perda nell'aria o nel tempo ma anche qui capisci che non gliene frega un cazzo a nessuno. Dove c'è caos pochi furbi fanno come gli pare ed il resto si affanna per le briciole. Tu dirai che magari conosci una persona con cui sognare sia lecito. Per due, tre ore, un giorno, un we o quello che è, puoi fare pace con il mondo,  dare e ricevere solo serenità.  In fondo è così semplice: un giorno, un passo. Tanti giorni, tanti passi. Un cammino. 
Nulla da fare. Una mattina, un pomeriggio, una sera arriva qualcuno che senza vergogna ti dice che abbiamo scherzato. Così è meglio non svegliarsi e lasciare libera l'anima se c'è di poter trovare un posto dove la sua energia serva a qualcosa, magari solo a dare un'altra vita o ad accendere una stella.
A che serve svegliarsi se non ad adattarsi al peggio o a trovare le certezze che ogni meglio, anche piccolo,  è destinato ad essere demolito.
Buona notte, buona guerra. Ci sarà sangue e paura. Ribellarsi costa, non ribellarsi costa di più perché annienta anche il sogno.
Buon notte.

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