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lunedì 2 ottobre 2017

La magia

Qualcuno pensa che la magia non esista? Sbagliato. La magia è ovunque, basta aprire le porte giuste.



Che cos'è la magia? Prima di tutto è stupore per qualcosa che non riusciamo a spiegare facilmente ed è emozione. Il fondo è tutto li. Non c'è altro ma non è poco. Nel tempo ha assunto diversi significati ma mi riallaccio a qualcosa di puro, di semplice e di "giornaliero". a. Capacità di attrarre, di incantare che si sprigiona da una persona o da una cosa: godersi la m. del tramonto; la m. di quello sguardo lo attrasse fortemente. b. Fatto, avvenimento sorprendente e imprevisto: ma questa è una m.!; più spesso, di cosa che si manifesta con tale carattere: mi si presentò improvvisamente davanti, come per magia. (treccani)
In fondo anche in questo non v'è niente di veramente magico ma crea qualcosa che sentiamo dentro che ci stupisce. Ecco. Questa è la magia.
Cosa c'entra? Tutto, è proprio il tutto! Proviamo per un attimo a pensare di poter avere davvero con uno schiocco di dita o con il movimento di una bacchetta magica, tutto quello che desideriamo. Diventerebbe tutto noia, come un bambino che ha troppi balocchi e poi non sa cosa farsene. La magia è unica, è fuori dalla normalità delle cose quotidiane. La magia chiede di uscire dal mondo della routine attraverso la porta giusta.
Che c'entra il SM con la magia, verrà da chiedersi. Beh, è come tutte le cose e le situazioni. Tutti i giorni crea assuefazione dal punto di vista chimico. I salti che tu facevi nel cuore della notte, godendo ed urlando come se io fossi li, la lumachina ebbene, scordatela. Però davvero tu, o tutti noi vogliamo davvero che la magia si spenga? Dai, no, non ci posso credere! Io credo che quei salti, quella roba che una non capisce più un cazzo, e che non è paragonabile a niente, non possa mai finire. E' l'immutabile gioco della vita e della morte. La fine, la trasformazione e la rinascita. La vita stessa così raggiunge l'eternità. C'è un solo modo per rendere eterno qualcosa che eterno non è. Ripetere la cosa all'infinito ma non farla tutti i giorni, solo quando noi vogliamo essere quell'infinito. Sono come i passi, se corri, poi più di tanto non puoi fare, cammina, e girerai tutto il mondo! Per ucciderla è sufficiente renderla "normale", roba di tutti i giorni. 

Però per arrivare a questo in una coppia SM ci vuole qualcosa che superi la bellezza o la situazione torbida. E' e rimane, qualcosa di interiore. cos'è che appaga, nel sm all'apparenza? Il primo botto, così di colpo. Credo sia il poter fare senza condizioni se non la consensualità. E' come dire, la cosa terra-terra. C'è un cazzo, si infila nella fica. ci si muove e si gode come ci pare. Più semplice di così. Ebbene, questo appaga la rabbia, riduce lo stress fino a che resta così e non subentrano sentimenti come l'attaccamento e sopratutto la gelosia. Sei mia, sei mio! No, gli uomini non appartengono a nessuno. Io e te amica mia, ci apparteniamo fintanto che tu senti attaccamento per me. Allora sei "mia" ma non come possesso, come privilegio e scusa (-te, visto che leggete in tanti), se è poco.
Perché questa cosa appaghi i sensi in modo totale e disarmante, ci vuole la fiducia, totale e questa si costruisce nel tempo. Allora la presenza diventa sicurezza. Non importa la distanza o quante volte ci si vede. E' qualità pura, è darsi in purezza. Tradire questa reciproco stato, diventa tradire se stessi. Valori assoluti, non singolari o di coppia. E' così raro e così prezioso che è per questo che il SM non è per tutti. SM è uno stato d'animo. Libertà di esserci ma due condizioni primarie. Assoluta lealtà e sincerità. Non importa in quanti siamo in quel letto o su quel pavimento o dovunque si sia. Nessuno è da meno dell'altra. Nessuno è un gioco a prendere, tutti siamo li per dare. Sono gli altri che rendono, noi no. siamo li per altro. E' come in cucina. Se vuoi pappare qualcosa di buono prima lo devi mettere in forno, sul fuoco o semplicemente affettare e poi ritorna pronto per essere pappato. Se metti in forno del cibo poco buono, non torna niente di buono. Come le persone. Il problema è che le persone non puoi assaggiarle prima.

La cortesia e la gentilezza. Nello Zen il vuoto è tutto. Nello Zen, si comincia da li. Nessuno può riempire alcunché se è già pieno, quindi prima qualcosa che riesca a contenere qualcos'altro senza lasciarla cadere di sotto. E' un concetto molto semplice in fondo in cui sbattiamo quotidianamente e continuamente. Non puoi bere se hai già la bocca piena. Ti va tutto di traverso. Non puoi mettere un boccone in bocca se nella bocca c'è un altro boccone. Non puoi fare una lavatrice se sta già lavando, una lavastoviglie. Non puoi vestirti se sei già vestita e non puoi spogliarti se sei già spogliata. Visto che ci piace(va) a tutti e due, non puoi manco fare pp se stai già facendo pp. Quindi si. prima il vuoto, poi tutto il resto. Adesso siamo sempre in ambito SM. Abbiamo l'assoluta libertà di riempire quel contenitore con quello che più ci garba. Sesso anale, dita, squirting, pissing, frusta, corde, session di gruppo, tutto quello che proprio ci sconquiffera in modo slurposo la testa e poi?
La prima volta, provi. La seconda provi, poi ti accorgi che l'appagamento non è nel sesso o nella situazione ma da con chi lo fai. Da cosa ti da/nno interiormente quella/e persona/e. Perchè in assoluto ci sono delle cose che non possono essere cambiate. Dipende da con chi sei che ti senti per come ti senti. O una merda o in una situazione magica anche se ti trattano come una merda. E' qui che sta l'unicità delle persone. Smesso con me e con te o con chiunque altro, puoi godere altrettanto e forse di più ma da un punto di vista MORALE, INTERIORE, non potrai MAI riprodurre quella situazione. MAI!

La forma nella cultura giapponese è tutto. Lo è anche qui in fondo. Metti un bell'abito da monaco e sarai un monaco. Metti un kimono e sarai un nawashi. Beh, quelli rimangono degli emeriti imbecilli insieme a coloro che li seguono. Non perché lo sono, ma perché fanno di tutto per esserlo. Ebbene, la forma senza sostanza è qualcosa di vuoto. Il vuoto è il vuoto, è inutile che ci giriamo dietro. E' anche questo qualcosa di semplice. Quindi, l'educazione, la gentilezza senza sostanza, è semplicemente il niente. Un giorno, al rientro nel dojo, ci fermammo a parlare un po' sulla "gestione" della stagione. Rientrai insieme ad altri due sensei con 2 minuti di ritardo. Mi guardò in faccia e mi disse: "fai 3 giri a coniglietto". "Ma come risposi? Stavamo parlando di..."
"Non importa. Vai!"
E mi toccò farli. In fondo aveva ragione. Dovevamo finire la discussione dopo e mancammo al saluto. Forma? Si, fatto nella forma ma con il sentimento di rispetto. Senza quello il saluto è vuoto. L'educazione senza sostanza è il niente. La sostanza senza educazione non trova veicolo, l'educazione deve andare di pari passo con la sostanza allora diventa gentilezza e scusa(te)mi se è poco. Chi non è cortese non è attento e chi non è attento è vuoto. Il vuoto non serve da solo. Per riempire una teiera bisogna levargli il tappo ma le persone non sono teiere e quel tappo devono toglierselo da solo. Quindi per la maggior parte: fuori dai coglioni. Prima regola Zen: non rompere le palle. Seconda regola Zen: non rompere le palle. Terza regola Zen: NON ROMPERE LE PALLE!  Cos'è che non è chiaro? Beh, se non lo è e di nuovo, togliete quel tappo dalla teiera!  Così mi stupisco quando dai gentilezza e non ricambiano. Dal mio punto di vista forse pensano che siccome ce la danno, possano fare tutto quello che gli pare e come. Ecco, qui è sbagliato e credo che dovrebbe essere così per tutti, ognuno con i propri limiti ma non si dovrebbe saltare il passaggio. Siccome sei gentile, posso prendere in considerazione l'idea di prenderla e visto che il prenderla significa prima di tutto darti piacere, vedi un po' se te lo meriti. Altrimenti io non la prendo manco se me la sbattono sul muso, manco se lei è la modella più fica che c'è. Anche se è fica e zoccola fino all'inverosimile e con lei posso farci di tutto. Non mi appaga. Lo so come mi sento dopo. Lo so come si sentirà se avverti che invece di attrazione ho repulsione per una roba maialosa ma vuota come. Quindi no, non ero e non sono inarrivabile, mi ha convinto la tua gentilezza e sono stato contento, molto. Sono stato bene e sento ricambiato. 
I narcisisti/borderline che a quanto pare sono ovunque ma si nascondono bene e ci vuole per capire dove sono. Ebbene, loro non sentono niente, fanno le cose per puro interesse e basta. Non puoi fare loro del male sentimentalmente perché loro i sentimenti non ce li hanno ma loro possono farne tanto a e me a te. Tanto più sensibile uno/a è, tanto più faranno danni. Tu ieri sera hai sentito la mia tristezza. Il tempo fa ricordare solo le belle cose ed è vero. Ti guardi in giro e capita qualcosa, così ritorni ad una situazione vissuta. Bellissima, unica, esaltante. Poi ti accorgi che dietro quella situazione c'era solo dolore. Non è mai esistita se non nell'illusione che loro costruiscono per ingannarti. Vorrei tornare indietro alle volte: una per riviverla, una per cancellarla anche nel ricordo. Per una persona normale di oggi, il sentimento è tutto e ci chiediamo come non possano provare niente, come non si rendano conto che provare niente è semplicemente il niente. E' come leccare la fica dai pantaloni, mangiare una caramella senza scartarla, guidare un auto senza benzina e via così. Il cervello è un "muscolo", si allena. Basterebbe che si accorgessero di avere anche quel problema e si sarebbe (davvero credo), risolto come molti altri quasi per magia. Non è difficile e la pillola va giù. Facilmente come tutto il resto che non andava giù prima. Loro non lo fanno, sono talmente sicuri e boriosi di se, che mettersi in discussione mai. Loro non sbagliano, loro sono perfetti. Siamo noi quelli sbagliati. Si, vero, da un punto di vista evoluzionistico il narcisismo è stata la chiave della sopravvivenza. Il soldato perfetto è colui che uccide senza rimorsi e per secoli è stato così. Hitler dal 1933 al 1939, in soli sei anni, riuscì a fare l'impensabile. Tolse l'anima ed il rimorso ad una nazione intera riportando l'orologio ai primi albori della repubblica romana.  I patrizi: i  tedeschi. I plebei: il resto del mondo e gli schiavi: i giudei. E' quindi un processo di disumanizzazione reversibile. Avanti, non so. Oggi siamo ancora figli di quanto è successo. Non vogliamo più gli assoluti senza sentimenti perché sono distruttivi. Mettine uno in cima ad una multinazionale dove i più bravi sono, e vedrai che pur di venderti le bottiglie di pet, inquineranno mezzo mondo tenendolo nascosto e facendoti credere che è meglio del vetro nel vuoto a rendere. Non gliene fotte un cazzo delle isole di plastica perché vivono in un isola dove queste non arrivano ma si scordano che a capo delle multinazionali dei carburanti, ci sono gente come lui e respirano tutti aria piena di benzene e di altre porcherie. Idioti "felici" perché hanno tanti soldi e possono fare quello che gli pare. Oppure non ce li hanno, non importa ma li cercano e credono solo nel bene materiale. L'interesse. L'unico modo in cui puoi far loro del "male", colpirli li. Ebbene che cosa c'entrano loro con il SM che è fatto in primis di emozione? Niente. La loro è una condizione non una giustificazione. Preso atto di questo, possono decidere se cambiare strada che o si crede nel libero arbitrio o no. Si, ci sono persone che l'evoluzione ha reso cretine, altre che fanno di tutto per esserlo e ci godono. Per le prime non c'è assolutamente modo, per le seconde devono metterci del loro.

Quando mi chiedesti di fare una rimpatriata o una cosa "slurpona", glielo dissi è. C'era lei la tipa vuota in mezzo. Solo che dopo posso dire che come per tutto, voleva solo fare il vuoto. Ha accettato chi non vedeva come concorrente. Chi le stava fuori dalle scatole. Chi non rischiava di rompere il suo giocattolo. Io per intenderci. In quel periodo le facevo comodo a quanto pare. A letto e ovunque ci trovasse un "profitto" o un "interesse". No, gli amori quelli veri non si uccidono. Si fanno tacere per un po', se ne parla fino a che il bisogno di essere nuovamente ritorna potente come un uragano. Questi sono gli amori sopiti per cause di forza maggiore. Non quelli con cui poi si scopre che non ci si trova. Alle volte tornano pure quelli ed è bello così.
“La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.” Ha detto Ghandi, "La grande anima" e è vero. Danza, amore mio, danza sotto quella pioggia perché è l'unica che ti fa sentire viva. Ogni goccia è una piccola "frustata". Non importa se hai un marito, due figli o tre, 10 gatti, un cane, o altri dieci amanti. La relazione è unica. Non è di per se la poligamia che è sbagliata è sempre il come, pure qui. Nessuno ci ruba l'un l'altra. Semplicemente dobbiamo accettare i propri limiti. Se una persona è bisex, perché uccidere la sessualità? E' sbagliato. Lo so che come uomo non posso darti quello che ti da una donna così come so, che non posso darti quello che ti da un altro. Accetto i miei limiti, accetto che tu possa avere il massimo senza tradimenti, falsità o obbligo di scelta. Se ti obbligano a scegliere, sbagliano, non è amore, è costrizione. Se tu scegli ti tagli le ali e costringi qualcuno all'infelicità. Un altro forse ad esaltarne l'ego. Non ce n'è bisogno. E' cercare se stessi in una dimostrazione di qualcun altro/a. E' essere deboli, insicuri di se e delle proprie capacità.
Non è una gara a chi è più fico/a, a chi succhia meglio il cazzo e a chi lecca la fica meglio. Non è una gara a chi è più giovane, a chi la gravità ha abbassato il culo e chi no. Non è una gara a chi è più zoccolo/a o chi è più dolce. Ognuno da qualcosa che l'altro/a non può dare e ci si arricchisce. Semmai la gara è proprio li, con se stessi. Qualcuno si sente meno bravo a tirar pompini? Impara così come io imparo a leccare la fica da una donna. Impara. Si cresce per noi stessi, per dare di più, per essere migliori e non perché siamo in competizione. Se oggi qualcuno si incontra e ovviamente ha avuto la sua vita (marito, moglie, figli, lavoro, casa, tutto quello che si vuole), devo tentare di portare via una donna o di obbligarla ad una scelta? Sono pazzo non scemo. Qualsiasi cosa che ti ha reso così, mantienila fintanto che tu vorrai mantenerla. Tuo marito, il tuo ragazzo, la mia compagna, non è in competizione o in rischio di perdere qualcosa. Semmai di arricchirsi. Così è un altro modo di vedere le stesse cose. Uno è distruttivo, uno è costruttivo. Da quale parte state pur fermandomi qui?
Certo, se uno va a letto con il mondo allora è altro, parecchio altro.  Quindi danza nuda, libera e vola senza limiti perché questa è la magia. Irripetibile. Inspiegabile per chi ci è arrivato/a. Queste sono le stelle. 

E infine, tu cercavi quel post che ti condusse a me.

sabato 31 dicembre 2016

Chi eravamo?

Mi è arrivato questo e l'ho un po' modificato ed eccolo qua. E' l'ultimo giorno dell'anno. Per molti bisogna divertirsi a tutti i costi. Beh, il "divertimento" è dentro di noi, qualsiasi giorno dell'anno se...




  • Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag
  • Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto  era una passeggiata speciale.
  • Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi con vernici a base di piombo.
  • Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte, alle prese.
  • Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
  • Bevevamo l’acqua  dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale alle volte pure dal fiume.
  • Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.
  • Ogni mamma era la mamma di tutti. Guai a trattarla come un'estranea. Appena tornavi a casa se andava bene, era come minimo una ramanzina.
  • La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
  • Ci tagliavamo ci rompevamo un osso perdevamo un dente e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi anche quando il dente era perso in una litigata.
  • Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, senza palestra ma sempre in giro a giocare.
  • Condividevamo una bibita in quattro bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
  • Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo  con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet. Avevamo solo tanti AMICI.
  • Avevamo tanti AMICI pronti a darti una mano e chi si comportava male, veniva rimproverat@ e se continuava, veniva esclus@. L'amicizia sopra ogni cosa.
  • Non c'erano leggi restrittive sulla privacy. Si sapeva tutto di tutti e spesso era l'occasione per farsi delle sonore risate assieme. Si imparava anche dagli sbagli ma con un sorriso.
  • Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello semplicemente per vedere se lui era lì e poteva uscire.
Si! Lì fuori! Nel mondo crudele ! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto?
  • Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non subivano un trauma.
  • Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno, perché gli insegnanti avevano ragione.
  • Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità e imparavamo a gestirli spesso assieme.


La grande domanda allora è questa: come abbiamo fatto a sopravvivere, a crescere e diventare grandi?
Se appartieni a questa generazione, condividi questo post con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione e anche con gente più giovane perché sappiano come siamo cresciuti e come siamo ancora noi adesso.

giovedì 22 dicembre 2016

Auguri

Premetto che non so quanto tempo avrò di fare gli auguri di buon Natale a tutti, scrivo oggi il post e lo pubblico senza pianificazione così che nei giorni di festa, possiate essere vicino alle persone più care mollando questo infernale aggeggio chiamato internet.
Natale non è per me una festa religiosa è solo un'occasione. Quella di poter riflettere su cosa si è fatto e come, se siamo stati vicino a chi ne ha avuto bisogno e perché no, se siamo stati ricambiati. Ogni essere vivente ha bisogno di vicinanza incluso noi stessi. Non siamo più forti se ripudiamo questo, siamo solo più vuoti. Natale dovrebbe essere ogni giorno, ogni festa, ogni momento vissuto, ogni parola detta, ogni gesto fatto. Natale non è la nascita di Gesù ma quella della bontà e no, non è in contraddizione di quanto ho detto e ho fatto. C'è un ultima nota per spiegare. Quando ad un mio caro accadde un incidente e batté forte la testa, cominciò a fare discorsi che non erano comprensibili. Nessun esame aveva segnalato il problema che venne fuori dopo mesi. Ecco, non capisci. Non ti rendi conto del perché di quei gesti e di quei discorsi. Rimani stupito, stravolto, cerchi di comprendere e non riesci. Alle volte urli fino a che poi la verità viene a galla. Così capisci che hai pure sbagliato a reagire di fronte ad un'incolpevole persona che ha avuto dei danni ma che si sono semplicemente manifestati dopo. Alcuni invece il male se lo portano dentro consapevolmente, lo distribuiscono a piene mani senza limite.

Così vi lascio un bel pensiero di Brenda Shoshanna dal libro "Lo Zen e l'arte di innamorarsi":
"L’amore non porta sofferenza. Il motivo della nostra sofferenza è il bagaglio che portiamo con noi, la spazzatura che abbiamo accumulato e a cui ci teniamo stretti. Questa è la vera causa, nessun’altra. 
Prendetevi cura di ciò che il rapporto richiede nel momento in cui lo richiede, e non lasciate che risentimenti e rancori vi prendano la mano. Appena sorgono, ditelo. Se bisogna affrontare qualcosa, affrontatelo in questo stesso momento.
C’è un bellissimo detto zen: “Non lasciare tracce”. Ciò significa non lasciare niente di irrisolto tra voi e l’altro. Non lasciate delle cose in disordine. Piccole menzogne e cose non dette creano profonde barriere. Mantenete lo spazio tra voi due sgombro e pulito, e ciò che è sano e frutto dell’amore si presenterà da sé."

Buon Natale a tutti ☺☺☺





domenica 16 ottobre 2016

Il possesso e il tempo.

Credo che nessun uomo possa possedere un altro uomo né fisicamente, né moralmente. Credo che ogni uomo nasca libero di essere e di diventare quello che gli dona felicità. Esiste il completamento semmai, il trovare, incontrare e vivere la persona che ti rende felice. Esistono pertanto diversi gradi di "completamento" e nelle relazioni. La semplice conoscenza, l'amicizia e il letto. L'amicizia è la prima base per cui qualcuno possa andare a letto con qualcun altro. Senza questo è solo un gesto sciatto e sporco per la sua stessa natura. Ha solo l'appagamento fisico e non comporta quasi nessuna morale che l'intesa a letto. Vero è che per trovarla quell'intesa a letto bisogna finirci ma se rimane li, ciao. Per trombare non bisogna per forza riempirsi le idee di puttanate varie, basta essere coscienti di quello che si fa e basta. Nessuna empatia. Un minimo di rispetto. Gesti materiali magari con buona tecnica e li finisce

.

Credo che il mio ed il tuo sia quello che ci viene donato e che li si fermi se questo è dato con sincerità, rispetto e lealtà. In quel caso considero veramente un privilegio aver incontrato qualcuna ed avere la possibilità di viverla qualsiasi sia stato il suo passato. Conta come ci si comporta da quanto ci si incontra e soprattutto da come le storie (purtroppo alle volte). Finiscono perché quello è tutto il senso che si ha e si può dare al vissuto, all'aver condiviso. In base a ciò, considero le persone buone o cattive.

Credo che sia meglio spiegare e rispiegare e far capire piuttosto che dare un ceffone o colpire qualcuno ma se mi colpiscono, rendo e anche in modo pesante. Non sono buonista e pacifista a tutti i costi ma cerco di usare un minimo di buon senso e che da uomo imperfetto, non sempre ho. Sbaglio e quando lo faccio, prendo delle cantonate micidiali. Considero ogni errore di qualcuno, rimediabile. Dico spesso che: "Il rotto riparabile non è mai rotto veramente" e in un certo senso è una forma di perdono anche molto ampia. Superato un certo limite ed è quello dell'umana decenza, no, non si va.

Credo che il diritto nasca dal dovere e non viceversa ma sopratutto non da solo. Credo che se chi hai accanto ti chieda qualcosa o tu veda che semplicemente abbia bisogno di qualcosa, tu debba essere in dovere di aiutare questa persona soprattutto se è una storia di letto. D'amore, mettetela come vi pare, spero che abbiate capito. Quindi non importa che cosa sia, se ha bisogno dell'auto o della ricetta di un dolce per far felice i figli, la famiglia o gli amici. C'è una ex che mi chiama ogni tre per due, cambia nulla chi e come. Se puoi, da' pure il dolce e di la, si spera che ne facciano buon uso. Immaginate chi con un'ambulanza va a prendere tizio e decida se soccorrerlo perché è una buona persona altrimenti no. Non funziona. Vero, se ti comporti male poi rischi che il dolce sia pure buono ma che il piatto su cui è fatto gli finisca direttamente su per il culo. Non importa chi glielo infila, l'importante è che non esca.

Credo che le esperienze nel bene e nel male cambino la vita. Avevo un capitano che era stato nella missione Libano con il Gen. Angioni secoli fa. Era "schizzato". Tic nervosi a go-go. Oggi lo definiremo stress post traumatico. Appunto. Forse i proverbi hanno una ragione no? "Semini vento, raccogli tempesta". Non seminare vento, semina AMORE per dio. Fa le cose con giustizia, rispetta chi hai accanto come reputi tu voglia essere rispettato. Quando cessi, se poi l'altr* sbarroccia, e beh. Ci dovevi pensar prima. Papà diceva: "Se tratti male un cane, quello prima o poi ti morde. Se tratti male una pecchia, quella ti buca. Eppure sono entrambi delle creature dolcissime."


Penso che spiegare alle persone sia una cosa molto difficile perché difficilmente capiscono e se lo fanno, invece di spiegare anche a chi hanno intorno, preferiscono distruggere quello che hanno imparato per compiacere e ritornano a fare le porcate che facevano prima. Pure io in fondo. I primi tempi di internet i rompicoglioni venivano tracciati, individuati gli ip ed inserito un virus che al riavvio gli avrebbe messo male il pc se non cancellato il contenuto dei miseri HD che si aveva. Poi si passò ad avvertire ma in genere rispondevano male, spesso con un "Fatti i cazzi tuoi" (appunto), ed il vederli continuare a fare i cazzi loro. Psss, non mi sto accusando di nessun reato. Credo che sia venuto il momento di smettere di spiegare soprattutto a chi non vuol capire o si difende dietro paraventi di carta di riso. Siccome la gran parte di voi è nella categoria "genio", questo non significa freddargli il pc o il telefono ma utilizzare i sistemi internazionali che regolano la rete e che superano le singole leggi o i buchi che queste hanno. Come si dice in Italia? "Fatta la legge, trovato l'inganno". L'altra sera Mitnick dall'alto della sua grandezza disse: "Di chi è la colpa di chi entra o di chi lascia la porta aperta"? In effetti non fa una grinza. Si geni, lo sappiamo tutti che non si dovrebbe entrare secondo le solite leggi ma se proprio è così sbagliato che ci fa Mitnick li dov'è invece di essere in galera a scontare la pena che gli avevano dato? Tutti i torti non ce li ha.


Il principio base di ogni sana società è e rimane SEMPRE il principio della reciprocità. Se chiedi rispetto, dai rispetto. Se non vuoi che ti rubino, non rubare, se non vuoi che ti manchino di rispetto, non mancare di rispetto. Quando uno stato non capisce e non regima a modo questo, non è uno stato ma un'anarchia in cui l' "oppresso" troverà sempre il modo di fare a conto suo. Che sia quando dopo il terzo furto il negoziante spara al ladro o dopo che hanno riempito di botte moglie e figli per fregargli il ciondolino che la bisnonna gli aveva regalato e custodito per due guerre mondiali il cui valore è spesso solo o quasi MORALE, non funzioni letteralmente un cazzo. Se lo stato si impegna a proteggerti ebbene DEVE farlo. Se manca, cazzi suoi come di tutti.

Credo che nella formula del matrimonio ci sia una sola cosa che vada davvero la pena di ricordare e che prescinde da dio:
"Prometto di esserti leale sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."
e ci aggiungo pure la notte!

Credo che dovrebbe essere pronunciato ogni qualvolta ci si impegni in amicizia e che sia vincolante per lo meno fino a quando qualcuno dei due non ci passa sopra con un carro armato di ultima generazione. L'amicizia mi spiace non è egoismo. E' la prima forma di amore e per il vostro dio se ce l'avete, per l*i vi sporcate le mani per aiutarl* o semplicemente non siete amici ma conoscenti di comodo. Vi fa piacere vedere quei pompieri e quei volontari che sono iti a tirare fuori le persone da sotto le macerie. Ecco, quello è sporcarsi le mani. Quella è amicizia disinteressata. Quello è considerare qualcuno importante per il solo fatto di esistere. E' rispetto, talmente tanto rispetto per la vita da rischiare la propria per salvare la vostra. 


Credo nella scienza e la morale che questa ci da. Non credo in nessuna morale divina, dettata da un dio immaginario che è al di sopra di tutto e che parla con gli uomini. Credo ancora di meno negli uomini che professano di parlare per conto di Dio. Per quello che mi riguarda sono degli allucinati senza per forza aver ingerito delle pasticche di LSD ma il cui effetto è talvolta peggiore della succitata droga. Per questi dialoghi, spesso torturano, uccidono ed abusano di altri esseri umani. Solermente con un pastiglia di LSD ci si lancia solo da un balcone credendo di volare. Ok, speriamo che sotto non ci sia nessuno e che non ci si metta al volante mentre siamo allucinati. Appunto però.
Detto questo, l'invenzione della monogamia degli uomini è data da presunte morali e lezioni divine. Noi non siamo fatti per vivere una vita con un singolo partner o meglio lo siamo stati. Infatti una qualsiasi femmina di sapiens-sapiens diventa fertile a circa quattordici anni, dono dell'evoluzione, quando la vita nelle caverne o anche in case anche di mattoni, era "fortunata" se arrivava ai 30-40 anni. Abbiamo allungato il periodo della fanciullezza e abbiamo fatto stramaledettamente bene ma ancora il nostro corpo non si è evoluto ed adeguato alla cosa. Ci vorrà probabilmente qualche milione di anni perché funzioni ma potete aspettare con fiducia se qualche psicopatico narcisista non finisce di rovinare questo pianeta e gran parte di voi, con lui.
Così l'unica forma di tolleranza possibile è dare amore e concentrarsi sui pregi delle diversità e non nell'oppressione di quello che non capiamo perché non è uguale a noi.

Credo che qualcuno quando entra nella vita di un altro, debba farlo in punta di piedi, rispettando tutto quello che ci trova anche se non è conforme al suo modo di pensare. Se ci entra per amore presunto o vero, ancora di più. Uscirne puliti e lasciare un bel ricordo o non far cessare qualcosa che era molto di più di un'amicizia, sia una forma di rispetto per se stessi prima di tutto e per gli altri. Siamo perché siamo stati e saremo domani quello che abbiamo costruito oggi. La vita è come una catenina o se vi piace il paragone, quel guinzaglio che vi lega. Ecco, non importa spezzarlo tutto perché si rompa, basta rompere una singola maglia che non sia più lo stesso. Questo è bene ricordarselo, sopratutto se il guinzaglio non è il vostro e se si ci siete stati professando lealtà, sincerità e amore, sia ancora un crimine peggiore farlo a pezzi con il chiaro intento di distruggere il guinzaglio e chi c'è dall'altro capo. Qualsiasi capo esso sia. In merito rileggasi anche "Quando la follia diventa manuale pratico. 04/07/2012"

Ebbene queste sono le ragioni per cui non ho tempo. Non voglio mettere il mio pistolino in un posto dove l'unica certezza è che prima o poi sarà morso senza riguardo né pietà per la sola "colpa" di esserci e di aver tentato con ogni atomo del mio corpo e con l'anima se ci credete di aver fatto di tutto per la felicità di chi ho accanto e chi c'è con lei per evidenti storie di vita vissuta. Basta e avanza. Non do' carta bianca più a nessuno, nemmeno prove continue ma intendiamoci, gli scherzi sono finiti. Se volete prendere per il culo, c'è il marito che avete a casa, l'amante che trovate sui siti a tema gratis e a pagamento. Qui il solo prezzo è il rispetto.

sabato 15 ottobre 2016

Cosette

Nuuu. Fuggite. Non vi piacerà. 
Avevo preparato un pst che parlava di cose varie, da un po di web a musica a Mitnick ma poi perché?
Scrivi sul narcisismo e non va bene, scrivi sul loto e non va bene. Scrivi sul tema natale e non va bene. Metto un test stupido e non va bene. Ve ne metto uno a trabocchetto e lo ignorate.
Eppure tutti i giorno c'è un* poveracci* che ha problemi seri che ne combina una. Tizi* che per un paio di problemucci di salute, sparisce. Chiami, per sapere come sta e poi ti accorgi che non c'è rimasto  niente, nemmeno il ricordo. Solita roba, si. Purtroppo. Per tre volte diceva: "Mi sono comportat* da stronz*, mi spiace".
Oggi e pure ieri uno poteva rispondere: "ti comporti da stronz* perché se stronz*" ed in effetti è cosi.
Parli con quell'altr* che stranamente si fa viv* quando i buoi sono scappati da un po per una giornata "scema" tipo ci amiamo: odori, pappa, chiacchiere e star bene senza pensieri senza che ci sia niente sotto e dopo aver messo tutto assieme, cambio d'idea. Altro, poi altro, poi di nuovo altro. Cosi, fotbar.
Lassa sta che è meglio.  Non rincorro nessuno, non importa.
Di ste cose strane ne passano una al giorno e siccome rimango molto basito, mi viene da pensare che uno abbia da pensare che abbia passato troppo tempo qui.
Non è da ieri che lo dico che ne ho le scatole piene ed è pure divertente fare un po' di pulizia. Ieri un sito di incontri è stato chiuso. Qualche altro è su quella strada visto come si comporta. Non avverto più, tanto non è mai servito a nulla in fondo. L'unica cosa che alla maggior parte delle persone davvero interessa è solo fottere in tutti i peggiori sensi, il prossimo.
Parlavo con un'amica. Lei ci ha messo 9 anni a liberarsi da un* psicopatic* narcisista. Ebbene, io tutto sto tempo non ce l'ho.
Buona notte.

mercoledì 12 ottobre 2016

Ravenna

Non si può dire al sole: "Più sole" o alla pioggia: "Meno pioggia".


...
MDS: "Era figa ma si odiava. La classica masoch. Ok, lei non lo sapeva. Infatti dopo me ha messo la testa a posto. Va bene, insomma e servito a qualcosa.  Poi ci son quelle che ammazzano tutto e tutti. Anche i narcisisti sono cosi."
XXX: "Hai presente Ravenna, la regina interpretata da Charlize Theron in Biancaneve e il cacciatore? Rende bene il paragone :)"
MDS: "Si."
...
XXX: "Quanta delicatezza c'è in te Drago...."
MDS: "...buttata nel vento :)"

"Il resto è ombra. Il resto è segreto."


mercoledì 5 ottobre 2016

Seconda lezione

Prima di leggere, il video e va letto per ogni verso possibile.


"Tu ti meriti di più di quell* stronz*" dice XVC. Non era amore e l*i è una pessima persona... o solo tanto superficiale ed egoista," continua RTD. "Lerci*" un'altra. Di che parliamo? Che mi sono perso? Aiuttt!!! :)
Ogni volta che mi girano, qualcun* se ne esce così.


Mettiamo le cose in chiaro. Intanto nella vita non esiste il merito. Questa è solo una serie continua di casualità derivate più o meno dall'azione di qualcun altro e se ci credete, anche dal destino. Il merito è qualcosa che altri uomini riconoscono verso altri uomini dopo che si è verificato un certo tipo di reazione ad un evento più o meno casuale. Questo presuppone non sono empatia ma anche senso dell'onore se così si può definire. Lo scorso mese c'è stato su National Geographic, una serie di documentari dell'11 settembre negli USA. Molto interessante devo dire. Tra le cose che mi hanno colpito è stato il fatto che una gran parte di una delle torri gemelle appartenesse alla Guardia Costiera. I loro dipendenti dopo l'esplosione del jet, facevano uscire prima le altre persone perché si sentivano responsabili dell'incolumità di chi aveva preso in affitto altri piani o che nell'occasione, si fosse trovato li dentro.
Un passettino in avanti è quello dei vigili del fuoco che nonostante fosse chiaro che qualcosa di grosso sarebbe venuta giù, si sono addentrati dentro le torri per tentare di prestare aiuto, in molti casi, rimettendoci la vita.
Un altro passettino è quello dei poliziotti e della gente comune che comunque si è prodigata ad aiutare pur non avendo alle volte manco i mezzi per intervenire vista l'enormità dei morti e dei feriti.

Il passo successivo invece è quello del poliziotto o del soldato durante il loro lavoro. Un semplice posto di blocco, richiede che ci sia sempre qualcuno in copertura. Mentre uno va a chiedere i documenti, quell'altro tiene "sotto tiro" o sta pronto nel caso succeda qualcosa. La vita di chi chiede i documenti è spesso nelle mani dell'altro. Con i soldati è ancora "peggio". Visto che il nostro campo visivo è molto limitato, ognuno "copre l'altro" guardando in direzioni diverse. Provate questo sul serio nella vita anche una sola volta e capirete che la fiducia è una cosa drammaticamente seria. Merito, fiducia, onore e lealtà, sono parte spesso della stessa medaglia. Senza che qualcuno non abbia fiducia in qualcun altro, non ci saranno occasioni per riconoscerne il merito una volta dimostrato e onore è in fondo il premio di quel merito. Non importa che sia in ambito militare, lavorativo o nella vita sentimentale.

"Un vigliacco è un essere che non ha mai osato guardare nel fondo della propria anima, che non ha mai cercato di scoprire da dove provenga il desiderio di liberare la fiera selvaggia, di capire che cosa siano la felicità, il dolore, l’amore: sono esperienze limite dell’uomo. E soltanto chi conosce queste frontiere può dire di conoscere la vita. Il resto è solo un far passare il tempo, un ripetere lo stesso esercizio, invecchiare e morire senza aver realmente saputo che cosa si stava facendo". Paulo Coelho


Da Umbriaon
Così, in antitesi ai primi, ci sono quelli che in genere vengono definiti "mele marce". Quelli che invece di far fuggire gli altri, scappano per primi loro tipo durante un certo naufragio all'Elba. Quelli che invece di tenere gli occhi sul controllato guardano gli uccellini volare ed infine pure quelli che si addormentano di guardia. Una, dieci, cento volte non succede nulla ma quella volta che va male, lo fa sul serio.

Come si dice: "Se io fossi un pesce, lo zen sarebbe l'acqua in cui nuoto" ma siccome non sono un pesce, lo zen è la mia vita, anche l'aria che respiro. Così se quest'aria è inquinata da un qualcosa che emette gas tossici per tentare di cambiare l'ambiente a suo "favore" la legge dell'evoluzione non ci lascia altre vie tra il riuscire ad adattarsi o estinguersi o rimuovere la causa dell'emissione anche in modo drastico. Questa cosa avviene anche nelle piante. Si chiamano piante colonizzatrici. Cambiano con la loro presenza, le foglie e quello che producono, il suolo circostante favorendo l'insediamento solo di individui della stessa specie. Per chi crede nelle teorie evoluzionistiche, l'adattamento ai cambiamenti dell'ambiente è il moto principale dei mutamenti in noi stessi ed il moto di spinta di ogni mutazione genetica.

Ecco, ci ha fatto morir dal ridere
Snoopy forever
Con gli umani non si può prendere una motosega ed abbatterli magari per scaldarsi in casa e credo, o ci si adatta al loro modo, oppure si isolano. Logica spicciola ma l'alternativa al non fare niente è subire e risubire il loro comportamento abusivo.
Lessi una volta una citazione attribuita ad un "tal" Benjamin Franklin che, secondo quanto riportato, aveva pronunciato al momento della firma della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, tal frase: "Per ottenere la libertà bisogna combattere, per perderla è sufficiente non fare niente". A tutt'oggi non ho saputo ritrovare l'autore se c'è, di questa citazione ma il concetto è chiaro a tutti. Oddio, alle volte combatti e perdi ma lo fai da uomo libero e mica è poco.

Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame. Sandro Pertini
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. Oriana Fallaci
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti. Tito Livio

La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri. Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Psss questo nuoce non fa distinzione tra il fisico ed il morale.


Così non parliamo di merito, non parliamo di cose che girano per il mondo ricche solo di egoismo e che poi magari si incazzano pure se glielo rendi. Non credo faccia una grinza se dico che per fermare le forze dell'asse, ci sono volute le stesse armi, gli stessi uomini e la stessa determinazione per arrivare a qualcosa. Questo non è manco revisionismo, documenti recenti dimostrano che le "porcate" le hanno fatte anche gli alleati, dalle fucilazioni sommarie, agli stupri di donne di qualsiasi età.
Penso agli infiltrati che per riuscire a scovare gente non poco edificante si mettono allo stesso livello. Quindi di che diavolo deve essere per forza negativo scendere ad un livello più basso. Se parli con un delfino, devi andare a livello del delfino. Con un* che ha un QI comune, devi parlargli per cosa capisce. Funziona così, per tutto. Nel bene e nel male. L'avevo scritto in un post cancellato quindi lo rimetto perché mi piace il concetto senza che lontanamente ci possa venire letto chissà quale dietrologia o significati di minaccia verso qualcuno o qualcosa. Non lo è ma è un modo di affrontare le cose con un certo senso dell'onore, del merito ed il valore dell'amicizia per la quale alle volte siamo "costretti" a sporcarsi le mani e di quello che si può e si dovrebbe fare per un amico che francamente mi piace. 

Mousa Ghani: Io non so chi tu davvero sei, ma dal tuo aspetto vedo che tu non hai nessuna esperienza di guerra. Vero? ...avanti vero?
Rambo: Ho sparato qualche volta.
Mousa Ghani: In tempo antico a un re afgano è stato chiesto di mandare cinquecento suoi guerrieri in battaglia. Lui ne manda solo cinque, quelli più valorosi, e vincono! E lui dice "meglio mandare cinque leoni che cinquecento pecore!" Cosa pensi di questo?
Rambo: Che è stato fortunato.
Rambo: Non posso aspettare.
Capo afghano: Devi aspettare per aiuto come facciamo noi!
Rambo: Andrò solo.
Capo afgano: E morirai!
Rambo: E morirò.

Adesso veniamo al caso o ai casi con la premessa di una frase successiva dello stesso film. Quella serie è una vera mattonata. Rambo ne esce illeso sempre e comunque e di poche parole ma tanta azione. Quelle poche frasi dette, sono drammaticamente profonde e vere.

Col. Trautman: La tua ferita?
Rambo: Lei ci ha insegnato a ignorare il dolore.
Col. Trautman: E funziona?
Rambo: Non proprio; non se la prenda a male.

Ed in effetti non funziona. Lo sopporti fino ad un certo punto ma seguita a fare un male cane. Ti rifiuti di farti abbattere dal dolore, vinci tu ma il dolore è li e non se ne va che sia fisico o morale. Quando si tratta del genere narcisista-bugiardo è qualcosa di peggio.
Non è solo l'andarsene, il fottersi tutto quanto in genere riesce a portarsi via ma è il "niente vero" che ti lascia attonito e vuoto, quasi incapace di credere che sia così.
Non sono veri i rapporti con una famiglia se ce l'ha, ma sono solo come l*i te li ha propinati, come voleva che "tu" credessi. Non è vero il lavoro, gli amici se ci sono ma in genere no, solo conoscenti con cui passare il tempo. Non sono veri i regali, sono solo cose per illudere e nemmeno le frasi, quello che si è scritto: "Verba volant, scripta manent" dicevano i latini ed è quello che è, solo che sono inganni pure quelli, non sono veri, non sentiti, solo scritti per l'interesse del momento. Non è vero il lavoro ma solo quello che gli fa comodo per il lavoro. Non gli manchi "tu", gli manca il comodo che gli fai a letto, se c'è, fuori se serve.
La testa è strana eppure magica. Passi del tempo con qualcuna che ti piace e lei comincia ad associare il suo odore al piacere anche solo nello stare bene.  Se leggi qualcosa di suo e che ti manda per scritto, la leggi con la sua voce. Alle volte se la pensi, senti il suo odore, il suo profumo. Tutto questo è la parte più difficile da togliere. Pensate a casa vostra. Vi alzate di notte, va via la luce, riuscirete a muovervi anche al buio. Se per caso c'è un oggetto caduto nel percorso lo centrate non perché è buio ma perché la memoria non c'è di questo ostacolo. Ecco, hanno cambiato casa vostra. Adesso qualsiasi passo facciate, inciampate, vi cade qualcosa addosso. Al posto del corridoio c'è uno sgabuzzino, il bagno è al posto della cucina. Psicologia "spicciola" ma è il quanto. Quella voce con quell'odore adesso è vostra nemica. Quella che avete considerato per mesi, anni "amore", è diventata un troll o meglio: è caduta la maschera, c'è solo il troll. Questa è una delle ragioni per cui i narcisisti in genere riescono a rifarsi strada. Se non prendete provvedimenti per come li vedete e per come, COSA sono veramente, ci riusciranno. Voi, noi, siamo i nemici di noi stessi. Uccideteli nella testa, rendeteli, vedeteli per quello che sono: una massa immonda di cacca tossica. Asociali, vampiri, ingrati, incapaci di considerare gli altri come esseri umani. Non sono cattivo, è quel che è. Poi si incazzano se reagiscono. Oh quanto ne vorrei un* sul tatami e dirgli: "Reagisci, dai reagisci che quando ho finito ti metti in ginocchio e saluti il sensei o ricomincio". Un noto maestro ancora in auge, insegnò (si quello dell'ushiro-geri di qualche post fa). Funziona è, eccome per dio. Ah, questo è un libro solo che la prima pagina è l'ultima, per capirci qualcosa bisogna cominciare dall'inizio. Ribadisco che sono responsabile di quello che scrivo, non di quello che capisce qualche emerito "Webete".

Però anche il loro è un modo di sopravvivere. Se la natura o le esperienze di vita li hanno ridotti così per proteggersi e beh, i primi ad avere sbagliato sono loro e continuano a farlo. Perché stupirsi se poi stimolano reazioni uguali e contrarie negli altri esseri umani secondo la terza legge della dinamica? O è scienza o non lo è.

Ripenso a mamma della prima convivenza in terra vikinga. "Stronzo di un italiano, mi porti via mia figlia. Vattene". Ecco, con lei era palese. Mica gli fregava della figlia, era talmente folle e "troia" da combinar casini ogni tre per due ed il suo lui ogni tanto voleva tirarle il collo. Così scappava in casa nostra alle ore più pazze. No, non gli fregava di lei, solo del posto dove andare a battere il capo e fare una improbabile vittima. Eppure le amiche, chi si interessava di lei, chiedeva spesso: "Cosa le hai fatto? E' un'altra persona, è felice, serena". "Niente J., l'ho solo resa donna". Finita questa storia, l'inferno. L'inevitabile favola nel senso peggiore che si possa immaginare, di quelle dove ci sono i mostri: i trolls, le streghe, i cerberi, le medusa e via così e sono tutti parte dello stesso soggetto. Il bene qui non vince, mai perché la società li lascia semplicemente fare. Dopo un anno si accorse che quello che un intera classe di psicologi, la sua insegnante e l'imbecille che studiava con lei, io, di nuovo a dimostrazione che è difficile accorgersi in prima persona cosa un parente stretto, un* che ami ti stia facendo. Così se ne andò da un'amica comune a chiedergli se Luca l'avrebbe mai ripresa. Questa, in modo superficiale le rispose una cosa del genere: "Seee, Luca è un donnaiolo, gli importa un corno di te." Così tutto un botto, lezione nr due: pensa con il cuore, ama con la mente. 

Fotbar, al merito. Non qui. Fortuna vuole che molta gente abita in questo paese, in altri sarebbero semplicemente esclusi da tutto. Infatti mammina faceva la mammina invece di lavorare. Tutti così quelli sbroccati. Così si mantiene l'acqua e l'aria pulita e fino a che rimango qua, ho paura che di tossici ne incontrerò altri e pure troppi per reggerli. Se vivi nell'acqua sporca ti sporchi, se non ti piace, cambi acqua con tutto quello che comporta: "cambiarla". Un ultima CONSIDERAZIONE (perché è quel che è, null'altro), solo che così è molto scenico :)


Namaste


martedì 27 settembre 2016

I ricordi le mutazioni interiori

Ugo Foscolo scriveva nei "Sepolcri"

"All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell’Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?
...
Non vive ei forse anche sotterra, quando
Gli sarà muta l’armonia del giorno,
Se può destarla con soavi cure
Nella mente de’ suoi? Celeste è questa
Corrispondenza d’amorosi sensi,
Celeste dote è negli umani; e spesso
Per lei si vive con l’amico estinto
E l’estinto con noi, se pia la terra
Che lo raccolse infante e lo nutriva,
Nel suo grembo materno ultimo asilo
Porgendo, sacre le reliquie renda
Dall’insultar de’ nembi e dal profano
Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
E di fiori adorata arbore amica
Le ceneri di molli ombre consoli
Sol chi non lascia eredità d’affetti
..."


Eppure è un bell'argomento ancora in qualche modo dibattuto. Io che credo nella reincarnazione, mi ci soffermo poco ma ogni tanto si, il tema è da riprendere. Qualche millennio prima, gli antichi egizi credevano in una vita dopo la morte e che il corpo ed i beni, fossero necessari per essere utilizzati nell'aldilà. Per questo troviamo tutto quello che riguarda una persona o un reale, contenuto nella sua tomba. Peccato che di tombe integre poche. La più famosa quella di Tutankamon succeduto al Faraone Aketaton che stravolse la religione egizia. Loro avevano un modo particolare di cancellare le persone che consideravano non degne dalla memoria. Rimuovevano il nome dalle tombe, dalle scritte sui muri, distruggevano le maschere funerarie in modo tale che nemmeno il ricordo gli sopravvivesse. Funziona è. In qualche modo è la prima forma di sputtanamento della storia e allo stesso modo, la prima forma di merito o di demerito per come ti sei comportato nella vita. E' quel che lasci, il ricordo di te, vive nell'amore e nel rispetto leale, sincero che hai dato a chi ti era intorno, alle persone con cui sei venuto a contatto. Si, poi ci sono anche quei figli che puntano solo all'eredità e della memoria rimane spesso e volentieri, solo un immobile con garage. Venduto quello, finito.

Chi è che non sbaglia? Tutti lo facciamo. Così riprendendo anche il quesito del perdono, dico che c'è modo e modo. Sbagliare e porvi subito rimedio, è una cosa. Sbagliare e perseverare nello sbaglio è un altro. Spezzare volutamente i sentimenti altrui che siano personali o legati ad una vita comune come i figli, è semplicemente qualcosa di orrendo.
Perché credo non vi siano alternative: o si tratta di una persona completamente stupida o si tratta di cattiveria voluta e perseverata. Nel primo si discute anche se con qualche puntino sulle i ma preferisco quello cattivo e furbo, per lo meno sai come si muove mentre quello stupido, poerello, è come il classico calabrone che sbatte contro il vetro.


In qualche modo c'è un destino comune. Il nostro comportamento non è legato ad una situazione ma è una risposta caratteriale che si da davanti a certe situazioni. Preso atto di questo, la signora X si comporta con me come si comporta con tizio, caio e sempronio (vale anche per il signor X è). Mettiamola così, se ti addormenti tutte le sere alle 23:23 qualsiasi cosa succeda, è perché non ti frega di quello che accade ma solo di dormire. Nell'amore è lo stesso, nel lavoro è lo stesso e le voci girano. Veloci, inarrestabili. E' come voler fermare la rotazione della luna intorno alla terra e la terra intorno al sole. Girano, orbitano e portano luce o notte a seconda della loro posizione. Così prima o poi qualcuno ti prende per le parti basse e te le sbatte contro semplicemente a titolo di cronaca. Tanto non te lo meriti. Vox populi, vox dei. Vale per tutti noi, proprio per tutti. Non ha niente a che fare con la rete digitale, è la rete della vita in cui siamo intrappolati. Alle volte ti trovi, perché è successo, a ripescare dal fiume chi ti ci aveva buttato qualche anno prima o km prima. Ecco. La vita è strana ma non auguro a nessuno di vedere quella mano chiedere aiuto. Per me affoga. 

C'è un'altra cosa che mi viene in mente adesso e che fa filo con l'ultimo post. Le persone cambiano in base alle loro esperienze di vita e questo è innegabile ed immutabile se si vuole. La crescita dell'uomo in fondo, la sua evoluzione è proprio dovuta a questo. La capacità che noi abbiamo di tramandare le nostre esperienze a chi ci è vicino. Che siano brutte o buone, non importa. Questa è l'esperienza. Ognuno reagisce in diversi modi. Penso a tanti dottori che si distaccano talmente dai pazienti da considerarli dei semplici numeri con una totale perdita di umanità o quelli che invece riescono ad avere il giusto distacco per non essere coinvolti emotivamente e conservare lucidità ma riuscire lo stesso a far il loro meraviglioso lavoro con coscienza e professionalità. Ci sono i ciarlatani, quelli che ti curano un tumore con la camomilla e ci sono pure gli idioti che ci credono. Ogni situazione di vita ti cambia ma quando è l'altro a causare mutamenti la prima responsabilità del cambiamento è sempre sua. Dei dolori fisici si può quasi sempre rimediare attraverso i farmaci antidolorifici, dei mali dell'anima no. E' vero che non si può stabilire cosa sia il dolore per ogni singola persona. Ognuno ha la sua soglia, ognuno le sue reazioni giuste o sbagliate che siano ed è proprio per questo che non si dovrebbe causarli. La morale è sempre la stessa: non entrare nella gabbia della tigre e soprattutto non ci entrare se prima l'hai persa a bastonate. Cerca di dare amore a qualsiasi costo e se poi di la non viene capito, per lo meno sei a posto con la coscienza. Credo sia solo saggezza, nulla più ed è solo così che si rende il mondo migliore. Questo è il quanto. Qualcosa su cui meditare, solo questo. Ci sono due bei proverbi popolari che mi piacciono in merito: "Chi è causa dei sui mali, pianga se stesso" e l'altro che ho scritto più volte: "Chi semina vento, raccoglie tempesta" e questa E' l'esperienza che si tramanda in modo semplice e facile da ricordare.
Concludo postando il messaggio di un amico stamane che in fondo mi ha fatto molto piacere: "Esiste una differenza sostanziale tra essere stronzo ed essere stufo di bandire idioti saccenti."
Visto che ho cominciato con i versi di un poeta che amo, concludo il post con un altro che amo ancora di più. Ogni volta che la leggo, fin da ragazzo, mi scendono due lacrimoni ripensando agli amici e agli "amori" persi qualsiasi sia il loro colore dei capelli:

"O Nerina! e di te forse non odo

Questi luoghi parlar? caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
E' deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu...."


Namaste.

Psss. Se avete letto sto post in modo incacchiato, avete sbagliato nuovamente tiro. :)

lunedì 26 settembre 2016

Amici in visita ed una bella giornata


Oggi è stata una bella giornata. Son venuti in visita prima due amici. Lui sta da diversi anni con una tipa della terra dei draghi del nord.
Buffo se si vuole. Ci siamo messi a chiacchierare dei mondi e della terra di mezzo. Lui, nonostante siano diversi anni, non è mai stato in Norvegia e manco conosce una parola in vikinghese. La Norvegia è uno dei posti più belli del mondo. È una terra tra mare e cielo e in mezzo ci sono le montagne e i draghi. È da li che sono arrivati in Islanda, in Groenlandia e in nord America.
Per caso il discorso è finito sui modi di fare. L'argomento è stato i picchi con l'auto. Li tutto è più semplice. Meno fogli e cose così. Dipende proprio dall'onestà delle persone. Nessuno lo tira in tasca al prossimo come qui. Se lo fai, sei fuori. Non solo finisci dentro ma vieni escluso dalla società,  emarginato. Se devi riscuotere lo stipendio il 10, il 5 ricevi i soldi, qui dopo un mese, forse. Se una donna ti dice si, è si. Se prende un impegno lo mantiene. Se ti frega, sei fuori.
Ritornavo ai miei tempi in cui qualche pantegana nordica, invece di sparire con le tue cose ed i sentimenti,  sparivano anche con i figli specialmente dall'Italia. Gente che non li ha proprio rivisti altro che lavori, sentimenti e promesse. Insomma le mia al confronto erano delle principianti. Cambia un cazzo. Anche perché se stai qua e lei torna la, loro ti considerano come un "terrone" e ciao, ciao.
Due o tre casi non fanno testo è vero, specialmente in tanti anni ma rimane il fatto che è successo pure questo. In paesi civili, sta roba non dovrebbe avvenire ma le mele marce ci sono ovunque. Lo strano è che nel paese delle mele, qui, son più quelle marce che quelle buone.
Andati via loro, sono arrivati gli amici da Padova: Chiara Ferro e Stefano Garzanti o se invece si vogliono usare i nicks di Legami: "Kitt" e "Manopesante". Siamo stati piacevolmente qualche ora a chiacchiera e pappare schiacciata con l'uva.
Bona per dio. Proprio bona.
Ecco, abbiamo chiacchierato di un sacco di cose, dai narcisisti in cui era passata anche lei, al Pacciani e i compagni di merende. A quei grulli che le corde le incerano, le bruciano, ci fanno riti mistici al fumo che vendono i grandi maestri delle legature. Roba da far girare nella mummia Tutankamen.
Però è stato piacevole nonostante che da qua magari voi leggiate fischi per fiaschi.
Ecco, volevo fissare la piacevolissima sensazione della giornata prima di farmi portare a ninna dalla micia che già è venuta a protestare.
La serenità è una cosa lontana ancora. Molto. Il resto me lo tengo per me. Non sarebbe facile da scrivere e da far capire.
Namaste a chi ama con sincerità e lealtà e un  TIR a 18 ruote per il resto. Ecco, forse rende l'idea. :)

sabato 24 settembre 2016

Il Verga

La cosa strana da quando è cominciato tutto sto casino e dormo decisamente male, la gatta di  mia mamma si è trasferita da me ma non in casa. Non la vedo tutto il giorno ma ad una certa ora se mi vede alla tv, si piazza sul tavolo da fumo e comincia a guardare me ed il letto. Vocalizza e solo uno stupido non capirebbe cosa vuole.
Appena entro in camera  ci salta su. Aspetta che mi sdrai e poi regolarmente si avvicina, si fa fare le carezze e poi alla mia testa, comincia a fare le fusa e leccarmi i capelli. Smette e si accuccia vicino ad una gamba. Se non riprendo sonno e mi butto sul divano lei viene a riprendermi e non la smette fintanto che non torno a letto. Se mi alzo e vado in bagno, lei viene e comincia a vocalizzare agitata, a puntare il letto e quando ci torno, di nuovo mi sbaciucchia ogni santa volta. Dove l'ho visto fare? Quando aveva i cuccioli e stavamo assieme a dargli il latte e tutto quanto.  È "solo" una gatta e alle volte gli animali hanno più empatia di molte cose dall'aspetto umano che si sforzano di dimostrare di sentire qualcosa e che invece sono vuoti, morti dentro. Anzi, non sono mai nati. Vite false come chi gli sta intorno e non si accorge che accanto non hanno nessuno. Si, non c'è nulla meno di nulla. Ti fanno sentire così perché semplicemente sono così. Ho visto solo un film nell'ultimo anno al cinema e si, cosa sia avere una relazione con questi sub umani sta tutto qua.



Cosa pensate davvero che una violenza subita da qualcun* stia nei lividi, nelle percosse e quant'altro? I lividi dopo un po' passano ma è quello che resta dentro che non va via. Non se ne va per nessuna ragione vacca dell'Eva eppure "mi diverto" ma il disagio rimane li. Si perché non muori. Non c'è una spada laser che ti trapassa e ciao. Rimani vivo con quel coso dentro.
Per certi lati quel dolorino alla frattura, quel taglio che giace sulla pelle non se ne andranno manco se fai finta di nulla. Sono li e li rimarranno come tutto il resto ed il disagio, lo schifo che ti porti dentro per la disumanità di questa sensazione é indelebile. Il profumo di l*i diventa tanfo, i ricordi diventano sporchi, i messaggi, le foto, le parole, conati quasi come se gli volessi buttar fuori da te. E' tutto lercio quello impregnato da questa "cosa". Non ti fidi, ti sforzi di dire che le persone non sono tutte uguali, che ogni storia è diversa che devi dare ad ognuno la sua chance ma al primo sintomo di un comportamento simile ti torna di nuovo in mente tutto e fumi il soggetto alla velocità della luce.

Quante volte ho dato agli altri gli stessi suggerimenti che sto dando adesso a me stesso? Tante, troppe volte ma spesso e volentieri io ero li a dimostrare e stare attento a non replicare situazioni o cose simili. Ricostruire fiducia dove non c'è. Non esiste legge credo che possa davvero fare giustizia. Bisognerebbe trovare il modo di arrostirgli l'anima ma ancora non l'hanno inventato e soprattutto quella è una cosa che semplicemente non hanno.

Gli uomini non ragionano alle volte e se lo fanno, lo fanno con il cazzo. Per quello perdono la ragione e fanno delle cose inumane. La follia sta quando invece ti trovi donne che hanno gli stessi comportamenti. Loro, che danno la vita. Spesso la parola "mamma" è la prima e l'ultima che si dice nella nostra esistenza e sapere che una mamma considera il tutto come cose da possedere ed usare e nulla o poco più, è l'antitesi totale della bellezza e la profondità della vita. Semplicemente inconcepibile eppure ci sbatti il muso anche se non vuoi. Così partecipo e leggo e scrivo e mi confronto. Per chi vuole leggere: Se il cuore brama vendetta ma seguito a considerare da qua per non riempire il blog di qualcun altro che mi pare pure giusto non farlo, il come riuscire a fermarli che lo so è difficile ma so anche che se non si fa niente e non si seguita a parlarne, va a finire che si ignora il problema.

Io non voglio la giornata della pace, voglio la pace. Non voglio la giornata contro la violenza sulle donne, voglio la non violenza su tutti e tutti i giorni. Questa per me è la serenità o per lo meno, una parte di essa.

Non provo rispetto per loro, mi spiace. Ho scritto tanto quando rileggo questo blog mi sembra che invece sia già stato detto e ridetto e che ho solo ripetuto in alta forma la delusione per avere incontrato e dato l'anima a chi non si meritava nemmeno il buon giorno.

E se siete qui a capire allora rileggetevi "regole tra me e te". Shogun. "Il tempio del drago Ryoanji", 47 ronin e molto altro ancora ma guardate le date così a facciamo finita una volta per tutte. Come concilio il buddismo al kumite ad esempio? Semplice. Se sei un nemico sei solo qualcosa da abbattere come tutti i soldati. Il "Chi". Ognuno di noi è fatto di bello e di brutto e tutti convivono nello stesso posto. E adesso questo cazzo di perdono di cui tutti parlano. Si ci ho provato qualche volta con il risultato che il o la perdonata si è sentito liber* ti tornare a rompere le palle e ricominciare da capo perché questa roba non cambia è. Nemmeno se la paghi, se la compri, se la rimandi in fabbrica. Son venuti talmente di emme che spesso non li rivogliono manco li. Una volta ci ho anche quasi rimesso la pelle tanto per cambiare una ventina di anni fa.
Quindi si taglia i ponti. Per me non è vendetta avere le mie cose o roba del genere come il tipo del post nel blog che ho linkato poco sopra. E' semplicemente cancellare le loro esistenze. Poi è roba mia, se un* la vuole, la paghi come fanno tutti sempre che gliela la vendo ma i cd, nastri, dischi in vinile, manco sotto tortura poi "tu" cosa "va a farti ammazzare il prima possibile" (detto male ma è quello che mi passa nella testa, così come i tir a 18 ruote), modi di dire, tutto qua. Se poi gli dai di zoccola va a finire che ti trovi una pantegana norvegese sotto casa che i miei mici dicono: "Finalmente una topa decente!" ma lei ti apostrofa guardandoti diretto negli occhi ed incazzata come una scimmia: "We, bischero, sarò brutta, grigia, con i denti di fuori ma al pari di quella tu non mi ci metti o ti do un camuffo nel muso che la tu mamma per riconoscerti ha bisogno dell'impronta dentaria. Forstået du?" Ah, se avete da ridire per i "camuffi nel muso", guardatevi questo così tagliamo la testa al toro:


Il perdono lo chiederanno a dio se credono, a me no. Non l'ho mai capito manco quando li vedo in tv che gli hanno ammazzato i genitori o quant'altro e si sentono dire: "Si, io l* perdono". Boh! E' fuori da ogni (mia), ragione sarà che mi pare strano che lo stesso dio abbia raccontato una cosa agli Ebrei, ai Cristiani poi e ai Mussulmani dopo e ancora roba diversa agli Avventisti, alla Chiesa del 7mo giorno e chi ne ha, più ne metta. O dio capisce un cavolo o siamo noi che abbiamo bisogno di un otorino bravo ma parecchio.
Mi viene spesso da fare delle similitudini con i cafoni del Verga che "continua a parlare, dolcemente, con la Dama in questa novella che ha tanto il sapore di un programma stilistico e contenutistico: “... mi è parso ora di leggere una fatale necessità nelle tenaci affezioni dei deboli, nell'istinto che hanno i piccoli di stringersi fra loro per resistere alle tempeste della vita, e ho cercato di decifrare il dramma modesto e ignoto che deve aver sgominati gli attori plebei che conoscemmo insieme. Allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell'ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo; il mondo, da pesce vorace com'è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui. - E sotto questo aspetto vedrete che il dramma non manca d'interesse. Per le ostriche l'argomento più interessante deve esser quello che tratta delle insidie del gambero, o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio”
Con una Dama ci andai a letto ma non era un'ostrica. Nel mediterraneo ci son solo le cozze ed il Verga non mi era mai stato simpatico. Credevo nell'individuo, nella possibilità di crescere e nel libero arbitrio che fa scegliere di fare cambiamenti drastici fuori dalla continuità dei canoni e delle regole dogmatiche della società italiana. Mentre studiavo il signore, andavo ed abitavo nella terra dei draghi e mi dicevo che era possibile e gli esempi qui ce n'erano tanti. Trentaquattro anni dopo mi sono dovuto ricredere. Le cozze rimangono delle cozze e anche se si attaccano allo scoglio, arriva qualcuno o qualcosa che le apre e se le mangia. Semmai la scelta è se accontentarsi delle briciole o se partecipare al banchetto. Anche perché pur stando ferme, hanno la straordinaria capacità di uccidersi a vicenda nel tentativo di sopravvivere a quella tempesta che in fondo non è altro che il predatore di turno.



martedì 20 settembre 2016

Saluti anche a...

In ordine alfabetico che son tutti dopo la Lombardia e un particolare a Marsala con un bel 32 :)
Il resto ci vuole troppo :P  Saluti a tuttissimi :)

SESSIONI (SLUVP)

Bari 4
Bologna 17
Bolzano 6
Catania 10
Firenze 23
Genova 13
Lucca 9
Marino 4
Marsala (bona!!! :P) 32
Napoli 21
Palermo 16
Quartu Sant'elena 4
Rimini 6
Roma 110
Sassari 3
Torino 27
Udine 7
Venezia 11
Verona 19