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lunedì 23 settembre 2013

Dove finisce l'apparenza?

Qualsiasi persona è in grado di raccontare una bella storia accattivante se l’ha vissuta. Qualcuno è pure in grado di scriverla ed a forza di scrivere si impara.

Quando arrivò internet in Italia non c’erano molte chat a disposizione a cui iscriversi. Nel cercare ne trovai un paio molto in voga negli states. Non mi ricordo l’indirizzo, solo che erano divise in una blue chat dove si parlava del più e del meno ed una red chat dove si poteva parlare di tutto, dal sesso normale a quello spinto.
Così cominciai a frequentarle prima di tutto per rinfrescarmi un po’ l’inglese e funzionò nonostante gli inizi un po’ difficili. I modi di dire, gli slang di persone che arrivavano e si trovavano li da ogni provenienza statunitense, sulle prime erano difficili da capire. Sfumature se volete.
Comunque e dopo una certa frequenza il mio inglese scritto riacquistò una certa fluidità seppur pieno di abbreviazioni ed acronimi che erano nuovi, del tipo u=you, LOL, LMAO, etc. etc.
Nella red chat c’era un tipo e di cui ovviamente non ricordo il nick che era molto gettonato e pieno di “donne”. Tutte lo seguivano, molto ammirato.
Nello scrivere poi impari, spesso era un sesso virtuale, inteso più a provocare eccitazione mentale piuttosto che poi risolversi in un incontro reale. D’altra parte io in Italia, loro negli states. Però visto che ogni tanto ci capitavo per lavoro e per amici, non era del tutto “fuori regola”; anzi. C’era anche chi è venuto qua e che poi ha messo in pratica quel virtuale.
Per farla breve, a forza di scrivere sembrò che i più gettonati fossimo io e quel tale. In grado di provocare un orgasmo parlando, rendendo mentalmente le cose reali. Alle volte c’era la fila e per un po’ fu pure divertente. Un giorno conobbi una certa Carol, una yankee, con cui approfondimmo in modo serio ed oltre che spingere la cosa verso il sesso, cominciammo a parlare di noi.
Alla  fine, ci chiedemmo pure il senso di questa cosa. Già perché alla fine è facile portare qualcuno nel proprio mondo con le parole giuste. Il punto però è quando le parole poi non corrispondono alla realtà e all’umanità della persona che le esprime.
Un giorno “tranellizzammo” il tipo gettonato e scoprimmo che era li perché la moglie frequentava quella chat. Che faceva sta cosa per parlare con lei e che alla fine, pur avendo persone vicine che poteva incontrare, non lo aveva fatto con nessuno. Parole, solo parole ingannatorie. Mi piaci, ti amo, ti farei questo e quest’altro, come ti piace etc. etc. etc.
Ci rimanemmo letteralmente di merda per come si era comportato, illudendo tizia e caia. Il tutto per una gelosia incontrollata. A cosa serve quindi parlare di situazioni spinte o di notizie che in genere riprendi dalla rete? A poco. La differenza, di nuovo la fanno le persone ed in rete non vi sono persone ma solo la rappresentazione che le singole danno di se. Magari non possono scoprirsi del tutto (e ci includo pure me), magari lo fanno per autodifendere la vita di tutti i giorni o semplicemente i sentimenti.
Con Carol ci siamo risentiti per diverso tempo poi chiaramente le vite vanno per i cazzi propri. Nel frattempo ero pure tornato negli states, dalle sue parti.
Così mi dissi che nonostante questa “abilità” avrei preferito non ingannare o non attrarre in modo superficiale ma efficace pulzelle dalla curiosità innata.

Come vedete adesso sapete la ragione per cui mi comporto così e l’impostazione di questo blog. Preferisco che persone sane, coscienti, sincere ed oneste, si avvicinino mettendo un filtro per riconoscerle. Saranno sicuramente filtri duri, una specie di muro che voi dovete scavalcare ma che se decidete di farlo, troverete qualcuno ad aspettarvi di la che vi sorregga, vi guidi ed allo stesso tempo, impari da voi.
Quindi molliamo la prosopopea e le apparenze. Io non vivo in un piedistallo e impartisco lezioni ma cerco di imparare a mio modo le lezioni che la vita mi ha dato e mi incazzo quando si chiedono attenzioni che non siamo poi disposti a dare.
“Cazzo! Il tuo telefono era occupato” e pianti giù un casino. “Sei un puttaniere, non hai tempo per me” e magari stavo chiacchierando con tizio o caia di gatti e di pc o di lavoro. Poi di rimando quanto ti è stato spiegato e dimostrato che era vero che si trattava solo di mici pelosi, perché xxx ha problemi sul lavoro o in casa, non chiama per dei mesi ripiombandoti addosso quando tutto è sistemato. Seguito a dire che le persone sbagliano, io per primo, magari trattenendomi al tel per troppo tempo, magari imprecando perché una scheda wireless non funziona e ho un pc da montare per qualche amico/a che non riesco a dargli e vivo sommerso di pezzi elettronici in mezzo di stanza.
Seguito a dire che è meglio prima ascoltarsi, pardon, sentirsi per le cose semplici, a cominciare dall’anima delle persone piuttosto per come si leggono o appaiono o ancora, per come ci sembrano o per come ci fa comodo in quel momento.
C’è ovviamente un MDS che leggete ed un MDS che è riservato per la vita reale e cerca di fare tesoro di quello che ha vissuto, nel bene e nel male e che prima di darvi piacere, cerca ancor prima di non farvi e farsi male.

Buona giornata.


domenica 22 settembre 2013

Serenità e coscienza di se


Sono passati oramai più di trent’anni da quel giorno sul divano dove tutto è cominciato. Avevo già deciso di mollare la musica per il judo prima ed il karate-do dopo.

Quella sera prima ed i giorni che seguirono furono uno stravolgimento mentale non indifferente. No, non c’era internet e per approfondire bisognava riuscire a trovare i testi in versione libro, pochi, sulle arti marziali, sui punti di pressione, sulle tecniche più antiche. Si perché il judo era già qualcosa di diverso dal ju-jitsu tradizionale. Oramai era uno sport olimpico e si faceva tutto in funzione delle gare e dei colpi che si potevano tirare. Il problema degli atleti italiani era che mal riuscivano ancora a combattere con una frattura in corso.
Ma quei punti di pressione non mi uscivano dalla testa. Si perché un punto se non porta ad una frattura ed è semplicemente nervoso ha tre effetti principali. Se sei leggero provochi solletico, se colpisci come devi se non uccidi, fai un male cane, se sei “giusto”, quella pressione provoca piacere in punti particolarmente nascosti che solo chi ha approfondito conosce. Non li insegnavano quasi più e dovevi chiedere per sapere. Curiosità, la base di ogni apprendimento.
Così mentre nel dojo colpivamo con in mente sempre quell’ hikken issatsu ( ), per fermarsi un attimo prima di fare seriamente male a qualcuno, poi a casa la mente volava. Certamente non era un De Ashi Barai (出足払), a fare la differenza ma piuttosto qualcos’altro.
Nonostante il controllo spinto al massimo qualcuno si faceva comunque male. Una proiezione non pulita ed una clavicola se ne va. Una parata con una mano aperta e la differenza tra il fermare un calcio è tra una lussazione, una frattura o letteralmente aprirsi la mano. Alle volte una questione di pochi cm, di rapidità di intuire da dove viene il colpo. Alle volte il peso spostato sulla gamba sbagliata ed il successivo movimento ti procurava una storta ad un caviglia o i legamenti del ginocchio che andavano a ramengo. Nessuno voluto, semplicemente capita ed è legato a quello che fai. E’ semplicemente intrinseco nella disciplina.
Ci vogliono anni per cominciare a padroneggiarla ed alle volte gli anni non bastano. Sbagliare significa fallire, fare male al solo scopo di fare male, significa di nuovo fallire. Non insegnerò mai a chiunque passi, non scriverò mai di tecniche del genere perché voglio guardare in faccia a chi insegno. Non mi importa, ma non voglio essere responsabile di qualcuno che poi le usa per far male a qualcun alto e non è detto che sia solo fisico. Non credo ai professionisti fai da te e non credo nei professionisti e lo ribadisco con forza e sincerità.


Dolore, significa ogni volta più dolore ed è come l’eroina. Ad un certo punto non ti fa più niente, ti ci vuole solo l’estremo dell’estremo ed è troppo tardi. Non si torna indietro se non dopo anni di pausa e se ricominci ritorni quasi subito all’estremo dell’estremo. Ne ho abbastanza del dolore. Ne porto i segni con me e li ho visti addosso alla gente. C’è qualcos’altro che da piacere oltre che questo ma prima bisogna trovare serenità. Questo è un “gioco” che è fatto di umiliazioni, di situazioni forti, di sentimenti forti. Mettere in piazza un ricordo significa non avere rispetto per il dono che la donna che hai con te ti fa. Quello della sua interezza come essere umano con tutta la sua complessità e bellezza. Quella è una cosa tra me e lei senza compromessi.

sabato 21 settembre 2013

Forum

Ho provato ad inserire un forum nel blog. Non so come funzioni e se funzioni visto che ancora non ci sono iscritti ma mi sembrava carino poter dare la possibilità a qualcuno di confrontarsi.
Ecco, se volete aprire un tread, l'iscrizione è semplice. Rispettate chi eventualmente si iscrive, non vi offendete, non pubblicate pubblicità né annunci personali o per conto terzi.
Buon divertimento.

FAQ Alt.sex.bondage

Buon giorno gente. Oggi vi baco letteralmente i coglioni, per chi ha voglia di leggere. Una piccola introduzione al post è necessaria. Vi sono dei gruppi internazionali divisi per argomenti che si chiamano gruppi di discussione. Ce n'è uno dedicato al sm, alt.sex.bondage e ci sono delle faq che qualcuno (non ho ben capito chi), si è preso la briga di tradurre in italiano le sopracitate faq. C'è un problema però, i links sulla lista delle faq sono sbagliati, c'è un errore nell'indirizzo pertanto se cliccate sulla pagina origina non fuzionano. Così l'ho rielaborata con un programma di impaginazione web correggendo gli errori, così che sia fruibile a tutti. L'argomento della discussione che mi preme esporvi è questo: basta che il bdsm sia consensuale per fare la differenza tra un abuso ed un piacere reciproco? Se prendiamo l'Italia, se è una persona è in grado di intendere e di volere dovrebbe bastare. Però per la legislazione italiana sapere che giorno è oggi e come ti chiami, è abbastanza per definirlo tale. La mia povera nonna sapeva esattamente come si chiamava e che giorno era ma non capiva letteralmente un cazzo fusa com'era dalla circolazione venerea. Ce ne sono tanti così che ti sanno rispondere in questo modo ma che poi all'atto pratico non vanno oltre ma non mi dilungo sugli esempi. C'è inoltre da considerare che siamo in "Itaglia", lo stupro in alcuni casi è stato pure declassato e il reato di tortura non esiste. Insomma tutto fa acqua da tutte le parti. Se non siete voi che per lo meno non ci buttate l'occhio su quel che succede, pensate forse di essere coperte dalla legge? Sempre che ne usciate indenni mentalmente e fisicamente. Il che non significa che questo mondo è malato ma (credo), sia troppo ricco di superficialità e di pressappochismo.
Questa è la pagina rielaborata con i links che funzionano. In neretto gli argomenti che intendo sottoporvi come approfondimento. Adesso, quel qualcuno che ha dato risposte non si sa chi sia, resta il fatto che tutti le prendono come linee guida e questo per chiarezza, cercando di non volere imporre per forza un mio (isolato), punto di vista, perché tale non è. 

F.A.Q. -Frequently Asked Questions

(Domande Poste Frequentemente)

Su alt.sex.bondage, come su ogni newsgroup giungono spesso domande su argomenti già trattati ampiamente, e piuttosto che riscrivere sempre le stesse cose si rinvia spesso i frequentatori alle famose FAQ, che altro non sono che una lista di domande a cui qualcuno, raccogliendo materiale tra quanto pubblicato, ha cercato di dare risposte.
Ho deciso di imbarcarmi in questa ardua (e lunga) impresa di traduzione nella convinzione che più materiale si legga e meglio è. Non ha la pretesa di essere il Vangelo dell'SM e nemmeno di esaurire tutte le domande possibili. Visto che in questo campo, almeno in Italia e almeno in rete, non è stato pubblicato molto, ho pensato di fare cosa gradita traducendo almeno questo: i riferimenti ai libri e alle organizzazioni li ho tagliati perché inutili se non sapete l'inglese, e se lo sapete altrettanto inutili perché potete attingerli direttamente dall'originale.
A proposito: l'originale lo trovate a http://www.unrealities.com/adult/asb/faq.htmgrazie alla laboriosa stesura di Johnson Grey
Infine se volete scaricarvele e leggervele con calma potete farlo scaricando:
il file asbfaq.zip per l'intera libreria in versione html
il file asbfaqtx.zip per l'intera libreria in versione testo
Alcune premesse necessarie alla lettura della traduzione:
a.s.b.= alt.sex.bondage, newsgroup affollatissimo su cui si discutono ampiamente (in inglese) le tematiche del BDSM. In attesa di avere un a.s.b.i. (alt.sex.bondage.italian) è uno dei pochi luoghi dove possiamo attingere informazioni.
Nel tradurre in italiano avrei dovuto tenere conto dei generi dei sostantivi e degli aggettivi, mentre in inglese non esiste questo problema. All'inizio ci avevo provato ma avere un testo pieno di desinenze "o/a" lo avrebbe reso troppo pesante da leggere oltre che da scrivere.
Per cui senza alcun intento polemico o assolutista ho proceduto secondo l'ispirazione del momento riferendomi al genere del sostantivo in quel momento usato ("persona", "schiavo", "il" Bottom, ecc)
Dando per scontato che ogni situazione può essere riferita a singoli, singole, coppie etero, coppie omo, e chi più ne ha più ne metta, ciascuno completi mentalmente con la desinenza del genere che più gli piace.


Elenco delle FAQ
  1. Cosa significa B&D, S&M, D&S, Top, Bottom?
  2. Che cos'è una "scena" e cosa significa "concordare"?
  3. Cos'è un segnale di sicurezza?
  4. Quando il dolore non è dolore?
  5. Quali sono gli elementi fondamentali per un SM sicuro, sia fisico che psicologico?
  6. Ognuno è necessariamente Top o Bottom?
  7. Come posso imparare ad essere un buon Top?
  8. Come posso imparare ad essere un buon Bottom?
  9. Cosa c'è di divertente nel Bondage?
  10. Cosa c'è di divertente nella fustigazione?
  11. Cos'è il piercing? Cos'è il C&B o "genitortura"?
  12. target="_blank">Cosa sono taglio/bruciatura/marchiatura/giochi elettrici?
  13. Cos'è il "controllo del respiro"? E' sicuro far svenire qualcuno?
  14. Che cosa sono le piogge dorate? E lo "scat"?
  15. E' sicuro il sesso anale? Perchè alcuni lo fanno?
  16. Cos'è il "fisting"?
  17. Quello che pratico è "vero" SM? E che cos'è il "vero" SM?
  18. Cuoio/lattice/tacchi alti/corsetti, e altri feticci: cosa sono?" target="_blank">
  19. Cosa c'è da sapere sulla depilazione e/o il travestitismo?
  20. Perchè difendo l'SM?
  21. L'SM è maltrattamento o degradazione? La gente che lo pratica ha subito degli abusi nella vita?
  22. Perché l'SM è un tabù? È un crimine, è contro natura, immorale o insano?
  23. Non è sempre chi sta sotto ad avere il controllo?
  24. Può qualcuno essere "veramente" lo schiavo di qualcun altro?
  25. Cosa si intende per "codici"?
  26. Le mie fantasie mi spaventano. E se poi non riuscissi più ad uscirne fuori?
  27. Voglio organizzare un Play Party. Cosa devo fare ?
  28. Vorrei partecipare ad un bondage party. Qual'e' il comportamento giusto da tenere ?
  29. Perchè tutto questo anonimato nel mondo dell'SM?
  30. Chi pratica l'SM viene molestato socialmente o politicamente?
  31. Non vi sono troppi argomenti su a.s.b.?
  32. Sono stufo di alcuni argomenti trattati su alt.sex.bondage. Come posso fare per evitarli ?
  33. Non ho accesso ad a.s.b., come posso avere informazioni sulla "scena"?

venerdì 20 settembre 2013

La gru riconoscente 鶴の恩返し

Titolo originale: 鶴の恩返し (Tsuru no Ongaeshi)



C'era una volta, in un certo luogo, una coppia di poveri anziani. Un giorno, in cui nevicava e faceva un gran freddo, il vecchio si stava incamminando verso casa, dopo essere andato in città a vendere della legna, quando d'un tratto s'imbattè in una gru sofferente, poiché era finita in una trappola.
"Oh, santo Cielo! Poverina! Su,su! Ti libererò e mi raccomando fa' attenzione d'ora in poi!"
Così, il vecchio compassionevole liberò la gru e la fece fuggire.
Trascorsero alcuni giorni. Una notte, mentre nevicava, i due anziani sentirono bussare alla porta della loro casa.
TOC TOC...
Quando il vecchio aprì, si trovò di fronte una fanciulla.
"Mi sono smarrita a causa della neve. Vi prego, accoglietemi qui per una notte" disse. E il vecchietto a lei:"Povera figliola. Su, entra e riposati".
Da quel giorno la fanciulla visse in quella casa con i due anziani.
Un giorno la ragazza disse:
"Nonno, nonna. Mi permettete di tessere al telaio? Ma, mi raccomando. Non dovrete mai e poi mai sbirciare dentro la stanza, mentre sto tessendo".
TON TON CLANG...
TON TON CLANG...
Sin da quel giorno, dalla mattina presto fino alla sera tardi, la fanciulla chiusa nella stanza cominciò a tessere.
Dopo alcuni giorni, ne usci portando con sé un pezzo di stoffa. Era davvero della splendida stoffa.
"Nonno, portala con te in città e vendila. Riuscirai a guadagnare molto denaro! Vedrai!"
Il vecchio portò in città con sé il pezzo di stoffa; era talmente bella, che riuscì a venderla a un prezzo molto caro.
I due anziani ne furono davvero felici e chiesero alla fanciulla di tessere dell'altra stoffa.
Alcuni giorni dopo uscì dalla stanza col viso sciupato e stanca.
"Questa è l'ultima volta, basta..."
Disse la fanciulla, ma il vecchio e la vecchia, che tanto avevano ricavato vendendo la stoffa, le chiesero ancora una volta di tesserne.
"Ma questa volta è davvero l'ultima..." rispose lei.
TON TON CLANG...
TON TON CLANG...
Ascoltando il rumore del telaio al quale la fanciulla stava tessendo, i due anziani pensarono:
"Come farà a tessere della stoffa così meravigliosa? Diamo una sbirciatina!"
Dimenticandosi dell'avvertimento della ragazza di non guardare mai, i due provarono a dare un'occhiata.
E così, strano ma vero...una gru staccava le proprie piume e le utilizzava per tessere!
Il vecchio e la vecchia, stupiti, richiusero subito la porta.
Il giorno seguente, la fanciulla uscì dalla stanza portando con sé un pezzo di stoffa.
"Nonno, nonna. Nonostante ve l'avessi detto, alla fine avete visto il mio vero aspetto. Sono la gru che è stata aiutata da te, nonno.
Ma, ormai, sono stata scoperta e non potrò più vivere qui con voi. Devo andare, buona fortuna!"
Così dicendo, la fanciulla si trasformò nuovamente in una gru. Aveva un aspetto miserabile, spennata com'era qua e là.
Dopodiché, emise un grido "Kweeeeen!!" e volò via lontano.




giovedì 19 settembre 2013

Dei professionisti del “mestiere” di nawashi.

Buon giorno gente. C’è in italia un guru del karate-do di cui non faccio nome per evitare grane di qualsiasi tipo. Bon, questo guru in passato è stato accusato di mercificare un’arte marziale, attraverso pubblicazioni ed attività che pur dando risalto alla sua attività d’insegnamento, erano come dire, legate al vil denaro. Tema ricorrente questo perché contrasta in modo forte con il “Do”, la via. Anche su http://laviadelleartimarziali.blogspot.it/2012_03_01_archive.htmlsi trova un accenno importante al denaro e cito testualmente: “Il Maestro Azato era un Tonchi (capo della città per successione) secondo lo Udon (classe nobiliare - equivalente al giapponese Daimyo), il secondo ad Okinawa per importanza di rango. Il suo prestigio era così grande che egli fu trattato dal governatore di Okinawa come un amico di pari grado e non come un vassallo. Egli non dovette insegnare le arti marziali per denaro e non ebbe una scuola, ma accettò solamente allievi privati. Dato che aveva solo pochi allievi (se si eccettua Gichin Funakoshi, suo allievo fu solo Ogusuku Chogo) egli ha oggi un ruolo piuttosto subordinato nella storia delle arti marziali di Okinawa.”

Il denaro non è la via ma la negazione della medesima. Non conosco nessun sensei che abbia fatto i soldi o che stia in un dojo per soldi e non trovo manco risposte in tal senso manco su google. Non le troverete nemmeno voi perché di questo si tratta. Morale non denaro.
C’erano in epoca antica i “ronin”, i samurai senza padrone che si vendevano al miglior offerente. Mercenari, “banditi”, per l’appunto. Disprezzati dai Samurai non per la loro abilità che alle volte li superava ma per la loro “immoralità”.
Quando la morale è legata al denaro, il denaro è la morale, tu non conti niente ed è solo quest’ultimo che ha valore non la persona. Non vi è nessuna via o do che porti all’elevazione spirituale che non parta da se stessi.
Nel contesto giapponese manco la parola Sensei (maestro), ha un senso di autoattribuzione. «“Shi” (sensei,maestro), è un qualcosa che non posso dire di me. Io non posso dire: “io sono uno Shi”.Shi è qualcosa che gli altri possono dire di te. Lo rispetto il mio maestro, lo amo ed ecco che lui è il mio “Shi”. E’ qualcosa di diverso per tante persone. Qualsiasi cosa un maestro faccia, buona o non buona, lui è il mio spirito, il mio “Shi”, il mio maestro.»  cit. Hirokazu Kanazawa Sensei.
Per chi mi legge adesso di sicuro avrà da ridire sul mio “mastro” ma ho già trattato questo argomento. Si tratta di un errore del mio vago latino a cui non potei rimediare per tempo e poi era tardi. Così è rimasto mastro ma è un nome non un aggettivo. Rimango una persona che ha ancora molto da imparare e che quando non sarà più così, vuol dire che sarò passato a miglior vita, non prima.

Per acquisire le basi per cominciare ad imparare il karate, ci sono 6 livelli inferiori che si chiamano Kyū. Per arrivare al Primo dan di cintura nera, occorrono diversi anni. Probabilmente in contrasto con quello che la maggior parte delle persone credono, la cintura nera non è un punto di arrivo ma il punto d’inizio. Adesso qualcuno mi dica come mercenari che vendono corsi, sensazioni e che hanno imparato questa specie di fai da te con le corde cosa cavolo hanno da insegnarmi. Una tecnica loro? Ci sta. Morale? Nessuna. Crescita interiore? Forse quella del conto in banca o del giro di pulzelle che gli gravitano intorno. Corsi per imparare a legare? Si, per non farsi male, tecnica pura, buon senso, suggerimenti. Tutto il resto passa di sotto come l’acqua in un colino. Adesso forse vi viene pure qualche dubbio del perché di questo post che lo vedete in contrapposizione con il workshop pubblicizzato due giorni fa di Hikari Kesho. Quella a mio modesto punto di vista è arte. E’ arte visiva e pure bella. E’ genio, capacità fotografica di saper armonizzare creazioni stupende, con modelle centrate per quella legatura che appagano lo spirito. Nawa shibari, il bel legare. La purezza dell’arte e li c’è molto da imparare. Quindi andateci. Se pensate che il resto dei corsi vi diano qualcosa di vero e di autentico anche nelle sensazioni, scordatevelo. E’ solo l’illusione che volete vedere realizzata. E’ solo aria ma non è respirabile. Imparate di più con una cerimonia del the.

mercoledì 18 settembre 2013

Dell'approccio e della sana relazione qualunque essa sia: amicizia o incontro.



Mettiamola così.
Credo che il primo confine tra la con sensualità e l’abuso sia riassumibile in una sola “regola” da cui, a cascata, discendono tutte le altre.
”Nel bdsm, entrambi i partner si divertono”. Qualche anno fa, lessi questo scritto di Radaaria a cui chiesi l’autorizzazione alla pubblicazione nel blog:

Un rapporto complesso anche se appena abbozzato. Non si riusciva a fare niente di buono quella sera, non era tranquillo e i mille dubbi erano tre le pieghe sulla fronte all'ennesimo, piccolo, errore, il dubbio che non avesse chiaro il tutto ce l'avevo io.

Chiesi: "Ma lo scopo qual è?"
Lui rispose: "Fare quello che desideri."
"No," gli dissi: "lo scopo è stare bene."
Io ho da tempo sostenuto che si può fare bdsm anche mangiando un gelato e non importa che vi siano schiaffoni, frustate o porcellane varie. Credo che non si discosti di molto da quello di Radaaria ma semplicemente detto in modo diverso. Tutto il resto è un bolero. Che i limiti li imponga in un certo qual modo il sub (per lo meno in partenza è pacifico), dovrebbe essere quasi un diktat. E’ anche vero che la conoscenza e le esperienze di vita, spostano questo limite e lo fanno variare. Quel che non ci piace oggi forse ci piace domani o per lo meno c’incuriosisce. Non è forse compito del top portare il bottom in situazioni che già conosce e che desume che procureranno piacere? Non è forse vero che il bdsm, come la vita è un percorso di scoperta comune? Se è così, allora spingiamoci oltre e qui si scontrano altre tre scuole di pensiero. La prima, più semplice, è quella che dice che siccome il bottom è maggiorenne e vaccinato, se ti chiede di “buttarlo” in un pozzo, tu ce lo butti. Il secondo che è un po’ la “vecchia scuola” qui in Italia che si oppone a questa visione. La responsabilità dell’integrità fisica e mentale di un bottom è sempre del top perché nelle sue mani in cui si affida. La terza ed è quella che è venuta fuori da un lustro a questa parte, è che siccome il bottom è un bottom, deve fare tutto quello che gli viene imposto dal top, comunque sia e siamo al quid. Vero è che per “spingere” oltre, alle volte bisogna forzare ma è altrettanto vero che se il bottom fa qualunque cosa anche se non gli piace, alla fine si diverte solo uno. Suggerisco qualcosa con cui mi regolo personalmente. Provare le cose per lo meno tre volte: la prima per superare l’imbarazzo della novità, la seconda per fare calmare l’emozione, la terza per provarla a mente rilassata ed aperta magari il tutto a distanza di tempo l’una dall’altra per permettere alla testa di assimilare la cosa.
Adesso ammettiamo il caso per cui un novizio di qualsiasi sesso ed età, voglia avvicinarsi a questo mondo. Non siamo più a 20 anni fa ma nell’era della comunicazione. In modo superficiale si può dire che è sufficiente entrare in un sito dedicato. Il però più grande è che nessun sito garantisce la “qualità” degli iscritti semplicemente perché non ci sono club seri ma solo di spettacolo che fanno capo al loro sito ed i siti stessi spesso, sono solo aggregatori di interessi. I clubs sono spesso chiusi e limitati ai loro leader, non vi sono regole certe ed accettate da tutti come ad esempio quelle già pubblicate ed in cui ne ho estrapolata una, nessuno riporta violazioni di tali regole manco quando succedono. Entrare in un sito dedicato diventa pertanto quasi voler uscire nudi in una zona malfamata della città o della periferia. Vi va bene una volta, forse. Due, ma sono sicuro che alla terza non ci arrivate.
Infine e se posso citarti sostituisco volentieri le xxx con il tuo nick, c’è qualche altra considerazione da fare. Come dicevi tu ieri sera, il rapporto a voce, il dialogo via telefono è diverso da quello standard ed asettico della comunicazione via post. Si sente se una persona ci crede, come incontrarla fa fare un passo ulteriore. Si vedono i comportamenti ed i segni rivelatori delle bugie o delle false verità che si dicono. Se non avessi incontrato, non mi sarei assolutissimamente reso conto di chi qui, pur dando segni di affidabilità, era completamente all’opposto nella realtà anche se nella sola e semplice amicizia.
E’ pur vero che una persona non si finisce mai di conoscere e che si può vivere con qualcuno senza averlo mai profondamente capito. D’altro canto siamo qui per cercare persone con desideri ed affinità comuni sia che si tratti di scambi d’idee o ricerca di rapporti intimi. Cerchiamo, nei limiti del possibile di evitare che si possano creare luoghi bui dove si possano celare false aspettative o false persone.
Quindi caffè, docce, gelati, pomiciate, tutto quel che vi pare pur di prenderla con calma e se c’è una forzatura, rivestitevi ed andatevene senza bisogno di vergognarvi del gesto. Dovete sentirvi sicuri in tutti i sensi anche se può capitare che dopo uno sguardo ci si stia slurpando come se ci si conoscesse da sempre nei modi più estremi ed appaganti (PER ENTRAMBI!!!).



lunedì 16 settembre 2013

Delle foto in giro per i social network


Sono un ignorantone. S'era capito si?

Però mi avevano insegnato che le corde legano la mente poi legano il corpo. Le corde sono quei fili invisibili scritti nell'anima che fanno superare quei limiti e quelle difficoltà che ci portiamo dietro e dentro prima ancora di incontrarsi.
Adesso si fa a gara a chi lega meglio il culo più bello quasi che fosse una semplice mostra delle proprie abilità o mettere in vetrina la propria "schiava" come la chiamano con leggerezza adesso. Non l'ho capita sta cosa ed è per questo che sono un ignorantone. Cos'è, si va su fb per far vedere chi è più bravo? Si pubblicano le foto su siti dedicati o si va ai clubs a farsi fare il tutto in pubblico che da più soddisfazione? Tutto questo nella mia piccola testolina fa decisamente ai cozzi con qualcosa che giornalmente vedo passare. Il masterino che pratica da pochi anni e che si crede di aver raggiunto una vetta o il neofita che entra in un gruppo e chiede: "c'è qualche schiava qui"? Poi magari alla prima che passa gli dice con la più normale naturalezza: "come ti chiami cagna"? Così che quella s'incazza di brutto e pure parecchio ma che alla fine è pure cercato da una ampia categoria di persone che si mette in mostra quasi che lo fosse.
Così seguito a non capire niente di sta faccenda e mi chiedo ogni volta che tizio pubblica del perché. Forse ha deciso che un giorno andrà su un palco a fare spettacolo. Forse si gongola delle proprie capacità quando legge poi i commenti che passano. Forse manda un messaggio alla prossima cagnolina che spera di incuriosire con le sue abilità, della serie: "se vuoi c'è posto anche per te".

Ora se tutto questo succedesse nella vita normale cosa succederebbe mi chiedo? Uno gira con una scheda di quante ne sono rimaste soddisfatte? Con la metratura del proprio pisello o semplicemente con la lista delle cose che meglio sa fare in modo che la pulzella possa scegliere prima ancora di chiederti un incontro magari per un caffè e una brioche in pasticceria.
Non le capisco ste cose, dico sul serio e non ci riuscirò mai purtroppo. 

domenica 15 settembre 2013

Storiella Zen moderna



A New York è stato aperto un nuovo negozio dove le donne possono scegliere e comprare un marito. Queste sono le regole per accedervi e per scegliere:

- Puoi visitare il negozio SOLO UNA VOLTA
- Ci sono 6 piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
- Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
- Non si può ritornare al piano inferiore.

Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno.
1) Al primo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro". La donna decide di salire al successivo.
2) Al secondo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro e amano i bambini." La donna decide di salire al successivo.
3) Al terzo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro,amano i bambini e sono estremamente belli." "Wow", pensa la donna ma si sente di salire ancora.
4) Al quarto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire e aiutano nei mestieri di casa." "Incredibile," esclama la donna,"Posso difficilmente resistere!" Ma sale ancora.
5) Al quinto piano l'insegna dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire, aiutano nei mestieri di casa e sono estremamente romantici." La donna è tentata di restare e sceglierne uno, invece decide di salire all'ultimo piano.
6) Sesto piano: sei la visitatrice N°32.566.014 di questo piano. Qui non ci sono uomini, questo piano esiste solamente per dimostrare quanto sia impossibile accontentare una donna. Grazie di aver scelto il nostro negozio. Di fronte a questo negozio è stato aperto un Negozio di Mogli dove gli uomini possono scegliere la propria donna.
1) Al primo piano ci sono donne che amano far sesso.
2) Al secondo piano ci sono donne che amano far sesso e non sono rompicoglioni.
I piani dal terzo al sesto NON SONO MAI STATI VISITATI.

giovedì 12 settembre 2013

Prontuario per riconoscere un abuso valido anche in casa

Va bene, ne ho fatti più di quattro di questi post ma mi pare che non basti mai.
Da Dom-sub friends (pagina di prelievo del post) - WORLDWIDE BDSM ORGANIZATIONS, SUPPORT GROUPS, CLUBS, FORUMS, & DOMINA RESOURCE DIRECTORY  (organizzazioni mondiali di supporto ai gruppi, clubs, forums e directory di dominazione. se il mio inglese non troppo arrugginito.)

S & M
* È basato sul sicuro, sano di mente, in teoria consensuale. SSC
* Nel S & M si pratica in un ambiente controllato e sicuro.
* Il S & M ha parole di sicurezza per fermare la scena.

* In un "scena" S & M il dominante ha sempre a cuore il benessere del sottomesso.
* Il S & M può essere un incontro erotico sessuale.
* Nel S & M entrambi i partner si divertono.
* Nel S & M dominante rispetta i limiti.
* Nel S & M c'è rispetto reciproco.
* Nel S & M il rapporto è completo.
* Nel S & M entrambe le parti contribuiscono alla crescita della relazione.
* Nel S & M si può chiedere ai loro partner di "giocare".
* In rapporto S & M c'è fiducia totale.
* Nel S & M un sottomesso serve volontariamente il dominante.
* Il S & M "serve" per costruire fiducia (reciproca).
* Nel S & M si accresce la propria stima.
* Nel S & M lo spirito di un sottomesso cresce (si eleva).

Abuso
* L' abuso non viene negoziato.
* L' abuso avviene fuori di un ambiente controllato.
* L'Abuso non ha parole di sicurezza.
* Al violentatore non frega niente della vittima.
* L' Abuso è sempre unilaterale.
* Nell'abuso, nessuno si gode i risultati.
* L'abusante è nella "violenza" non consensuale.
* La vittima non ha alcun rispetto verso chi abusa.
* Nel' abuso la vittima è danneggiata.
* Nel'abuso entrambe le parti rimangono insoddisfatte.
* Gli abusatori si sentono sempre superiori.
* Una persona non chiede abuso.
* In un rapporto di abuso non c'è fiducia.
* Il violentatore non si cura del consenso.
* L' Abuso non contempla fiducia.
* L' Abuso distrugge l'autostima.
* Un abusatore distrugge lo spirito della vittima.

Dominanti! Prima di arrivare nei guai sapere:
* Un sub possono essere nel "subspazio" e non avere la presenza di fermare la scena. Usate precauzioni per  il benessere dei vostri sottomessi 
* "Richiamo", noto anche come "flashback". Esempio di questo può essere, una sub che è stata violentata anni fa e durante una scena di umiliazione, ha un richiamo di quel momento traumatico. Conosci i tuoi sub. Non lasciate che (lei), vada fuori di testa.
* Pulisci sempre i tuoi giocattoli. Non utilizzare gli stessi giocattoli senza usare il preservativo ogni volta. Lava i giocattoli dopo ogni uso. Non usare stessi giocattoli sessuali durante con più partner, senza cambiare preservativo.
* Usa sempre il buon senso. Stai giocando con un essere umano, che ha dato il dono della fiducia. Non abusare di questa fiducia.
* Reputazione vuole una vita per guadagnarla, ma un misero secondo per perderla. Per un momento di gratificazione, non rovinare la vita di qualcuno.

Non essere abusata/o ... riconosci i segni!

L'abuso fisico è tutti i seguenti elementi:
* Colpire, soffocare, schiaffeggiare, minacciare o farti del male al di fuori del contenuto della scena.
* L'aggressore costringerà atti sessuali su di voi, anche se non siete in vena o non vi piace (quello che fate). Nota: un conto è superare i limiti ed andare in progressione un conto è fregarsene, usate buon senso.
* Raramente vengono rispettati i vostri limiti fisici

Abuso mentale / emozionale è composto da:
* Isolamento dai tuoi amici, familiari o altri.
* Essere messi continuamente in uno stato confusionario
* Costantemente essere criticati.
* Instaurare una dipendenza finanziaria.
* Prosciugamento delle vostre finanze
* Aver timore di parlare del partner, aver paura di una reazione forte (penso che sia questo il concetto).
* Farti sentire inutile.
* Farti incolpare di tutti i mali. Es; sei una buona a nulla, non sai fare un cazzo, sbagli sempre, etc etc.
* Gelosia estrema del partner.
* Avere costantemente paura di parlare con il vostro partner.
* Il partner non ascolta le vostre preoccupazioni.
* Costantemente chiede per il sostegno finanziario
* Vivere costantemente in stato di "Camminando sulle uova". (aver paura costantemente di fare qualcosa di sbagliato e/o irreparabile)

Non è necessario che si verifichino tutti questi i fattori, NE BASTA UNO SOLO! Non sapete da dove comincerà l'abuso ed il controllo ma la presenza di uno di questi comportamenti è certamente segnale di inizio. Imparate ste regole anche nella vita normale.

Detto questo ho postato il quanto su legami. Una mi ha sbagliato per un novellino consigliandomi di andare a leggere cosa sia il bdsm, una chiede dove sono finiti il BD. A regola non sapeva che prima tutto era solo SM per coinvolgere tutte le pratiche. A me piace sempre chiamarlo SM ma mi adeguo alla modernizzazione. E' come sui contratti e le regole, tanto più scrivi, tanto bisogna essere precisi. Il che non è un male, richiede solo un gran lavoro e parecchie discussioni con gente che in genere non ha voglia di discutere o semplicemente non capisce né l'importanza né la questione come l'altro tizio che risponde "Il paragone non lo farei neanche. Si tratta di due opposti assoluti. Nell'uno caso si parla di un gesto di empatia e amore. Nell'altro di negazione e odio."
In effetti non sono due opposti. Provate a mischiare le regole e vi riconoscerete tanti e troppi comportamenti diffusi.
Adesso il post è spostato nel forum, vediamo che succede. Nessuno per ora ne ha capito il senso. Voi come siete messi ragazzi?

lunedì 9 settembre 2013

BDSM e siti dedicati

Ho appena postato l'articolo precedente su legami e la pronta risposta della redazione è questa:
"Sono vietati gli scritti che veicolano messaggi negativi verso terzi (insulti, diffamazioni, offese alla persona o alla sua reputazione, prese in giro, caricature scanzonate, ecc.), siano questi allusi o chiaramente nominati, persone singole o categorie di persone. Ricordiamo che alla terza violazione della stessa regola c'è la sospensione per due giorni."
Mentre se entro sul sito e dico senza scanzonare nessuno: "schiava tu devi ubbidirmi qualsiasi cosa ti dica, posso farlo. Non vi è in evidenza, nessun accenno ad un vivere civile di buon e sano comportamento reciproco. Quella famose 10 regole che fanno la sostanziale differenza.
Ora, indipendentemente dal fatto che essendo in casa altrui, anche io devo sottostare alle regolamento di casa ma altresì, niente mi vieta di poterlo criticare. Cosa cambia se invece di "coglioni" ci scrivo invece: "ci sono delle persone che prendono le cose con superficialità e che poi.. bla, bla, bla." Qualcuno di voi, fosse ad un bar a chiacchierare con un amico parlerebbe così? Non credo. Sei un bischero direbbe un fiorentino. Sei una fava magari un altro. Sei un coglione non è di certo limitato ad una dialettica locale, comprensibile da tutti e che nel bene e nel male, dovrebbe (spero!), farvi sottintendere il quanto senza arrecare offesa. D'altra parte ogni iscrizione ad un sito è libera, se non gli va bene il modo, uno se ne esce o si zittisce. Pertanto, mi sono giustamente zittito e chiesto scusa per non aver letto prima, anzi ricordato, il regolamento. In fondo hanno pure ragione per certi versi. Sta di fatto che quel pezzo era e rimane una citazione dell’articolo originale sul mio blog e al punto 5 del regolamento del taccuino si legge:

5. La copiatura di un articolo, racconto, saggio o altro testo è possibile solo per 1/3, con rimando al link della fonte, citando autore, data e testata, rivista o sito in cui l'articolo è contenuto, in caso di mancanza anche di solo uno di questi elementi il Taccuino verrà cancellato (mentre fino ad oggi, pur ribadendo spessissimo queste norme, abbiamo tollerato praticamente ogni cosa). Unica deroga a questa regola è il caso di testi tradotti integralmente dall'autore del taccuino, che però dovrà sempre riportare la fonte originale. Sono vivamente sconsigliati i Taccuini in lingua straniera.

Si vede che oggi hanno deciso che non tolleravano più niente. Chissà perché e la regola  è sempre lì ;). Chissà come mai J :P !!!

Vi scopiazzo anche parte del regolamento prelevato dal sito.

B3. Norme di comportamento
L'utilizzo delle varie sezioni di Legami.org deve essere soggetto al buonsenso, all'educazione e al rispetto.
In particolar modo è vietato:
a.       comportamenti che direttamente o indirettamente attaccano, dileggiano, diffamano e offendono altre persone (incluso dare del malato, invitare a curarsi o insultare in altro modo);
b.       interventi di carattere denigratorio/diffamatorio o intesi a colpevolizzare e ad alludere a patologie nei confronti di pratiche e/o praticanti, che per quanto minoritari o estremi, rimangono inseriti in quel codice comportamentale BDSM diffuso e accettato come tale nei Paesi in cui il BDSM è più praticato e codificato;
c.       inserire contenuti diffamatori, che violino i diritti o la privacy altrui o che contengano elementi protetti da copyright senza espresso consenso del legittimo proprietario;
d.       diffondere dati personali (nome, telefono, indirizzi, ecc...);
e.       condividere l'account con terzi;
f.       effettuare azioni di "spamming": usando gli spazi pubblici, attraverso la Messaggeria interna (compresi Messaggi-fotocopia mandati a più utenti) o gli indirizzi e-mail pubblici;
g.       intervenire nelle discussioni con il solo intento di far uscire dal tema ("off-topic") o di polemizzare in modo sterile o per il gusto di farlo;
h.       pubblicare in qualsiasi spazio di Legami i messaggi privati, di qualsiasi natura (ricevuti nella Messaggeria interna di Legami.org, negli account di posta elettronica o altrove), senza l'esplicito, scritto e pubblico consenso alla pubblicazione da parte del mittente;
i.       chiedere chiarimenti o risolvere problematiche che richiedono l'intervento della Gestione utilizzando le risorse pubbliche. Ogni domanda o chiarimento deve essere effettuato tramite la sezione Help o scrivendo direttamente a info@legami.org.
La Gestione si riserva il diritto di sospendere l'account degli utenti senza con questo assumere alcun obbligo al riguardo e a suo insindacabile giudizio.
B4. Norme sui contenuti
Valutate i contenuti di questo sito con prudenza e senso critico, Legami è una comunità che intende prima di tutto favorire l'incontro, il confronto e la libera espressione degli utenti, di conseguenza non tutto quello che viene pubblicato è necessariamente di livello o qualità professionale, né è da intendersi supportato dalla gestione della comunità stessa.
È consentito discutere teoricamente di qualunque argomento, ma non è consentito esprimere e pubblicare con qualunque mezzo fantasie erotiche su omicidi, (abusi su) minori, (abusi su) incapaci di intendere e di volere, (abusi su) animali.
I singoli utenti sono gli esclusivi responsabili di quanto inserito nel sito. I gestori di Legami.org, i proprietari del dominio e il fornitore del servizio di hosting non si assumono alcuna responsabilità in merito, avendo lasciato massima libertà di espressione ai propri collaboratori e ai propri utenti, e declinano ogni responsabilità, diretta e indiretta, nei confronti degli utenti e in generale di qualsiasi terzo, per eventuali imprecisioni, errori, omissioni, danni (diretti, indiretti, conseguenti, punibili e sanzionabili) derivanti dai suddetti contenuti.
L'utente riconosce e concorda che i Gestori del sito non effettuano alcun controllo preventivo sui contenuti, in particolar modo per Messaggeria, Profilo, Forum (e relativi commenti), Taccuini (e relativi commenti), Puntine (e relativi commenti), Chat, LegamiRegioni e in generale qualsiasi area o servizio di Legami.org.
In particolare, valgono le seguenti regole:
a.       i Post del Forum devono essere di carattere BDSM/Fetish/Erotico, non sono pertanto ammessi argomenti non legati a tali tematiche, inoltre devono essere conformi al Regolamento dei Forum;
b.       i Taccuini possono trattare qualunque argomento, purché conforme al Regolamento dei Taccuini;
c.       le Puntine possono trattare qualunque argomento, purché conforme al Regolamento delle Puntine;
d.       il Profilo utente deve essere conforme al presente Regolamento e alle indicazioni inserite in Modifica Profilo; ogni uso improprio comporterà la cancellazione del contenuto e/o la sospensione dell'account;
e.       I link inseriti nel proprio profilo devono rimandare a siti, pagine o blog personali dell'utente stesso; sono tollerati i siti volti a fornire beni o servizi, gratuiti o a pagamento, purché non coperti da anonimato (a garanzia e tutela di chi visita il link);
f.       i contenuti della sezione LegamiRegioni devono rispettare, oltre al presente Regolamento, anche l'apposito Regolamento di LegamiRegioni;
g.       Legami.org non è in alcun modo responsabile degli Eventi e delle Feste inseriti nella sezione "Eventi e Feste". Legami.org non si assume alcuna responsabilità sulla qualità e sulla veridicità dei contenuti inseriti in questa sezione. L'Organizzatore/Responsabile di un Evento o di una Festa può esplicitamente richiedere a Legami.org (info@legami.org) che non venga inserito nel calendario;
h.       non è permesso commentare pubblicamente (in Taccuini, Forum, Puntine, Chat e Regioni) le sezioni del Sito che non hanno i commenti implementati nella pagina. È possibile commentare ogni contenuto solo contestualmente. 
Un utente-autore che voglia rendere commentabile un suo proprio contenuto può aprire una puntina nel caso di Gallery e riportare una foto e il link alla Gallery, un Forum in caso di Articolo (riportando il link).
Legami.org si riserva il diritto discrezionale, senza con questo assumere alcun obbligo al riguardo e a suo insindacabile giudizio, di rifiutare o cancellare qualsiasi contenuto. (È cura dell'utente richiedere eventuali chiarimenti allo Staff utilizzando l'e-mail di riferimento; l'uso degli spazi pubblici al posto di una comunicazione riservata, relativa a tali problematiche, costituisce una violazione del presente Regolamento, con conseguente sospensione dell'account dell'utente.) L'eventuale moderazione/cancellazione di un contenuto contro Netiquette o Regolamento è a tutela non solo del sito (e del proprietario) ma anche dell'utente stesso che ha inserito i contenuti. 
Legami.org non può comunque in alcun caso essere ritenuto responsabile per il contenuto pubblicato o diffuso qualora questo sia illecito, lesivo della privacy altrui o contrario alle regole di Netiquette. I contenuti sono creati dagli utenti e non gestiti o controllati da Legami.org. Pertanto la responsabilità dei contenuti è interamente dei singoli autori

Ovviamente non ho cancellato niente. Potete seguire i links per vedere i regolamenti dei taccuini e delle puntine. Non c’è niente in merito alla qualità degli interlocutori, solamente ai modi di risparmiare spazio web (evitare i doppi argomenti), e del quieto vivere: evitate di offendervi, quindi di litigare. Rispettabile, garantito. Non opinabile ma da qua ad essere un sito bdsm manca per lo meno per la mia opinione, la sostanza.
Un fatto però  mi colpisce. Fanno il controllo sui contenuti come questo e bloccato poi negano la responsabilità della pubblicazione di materiale illecito?
Capisco io che non essendo avvocato, potrei veramente aver pubblicato qualcosa di non conforme o sopra le righe. Vorrei che ci fosse veramente qualcuno che si occupi della questione ma loro ce l’hanno il chiedi all’esperto.
Insomma, mi sembra una cosa del tipo “di tutto un po’ pur di fare audience” e basta. In pratica su un sito simile avrete presumibilmente la certezza che sarete "moderati" nella forma ma che nessuno, con mentalità abusiva e distorta, verrà mai fermato ma solo ben accolto. Non so in che condizione siano gli altri sinceramente, le mie iscrizioni sono rimaste ferme li da anni.
Non partecipo, non mi piace discutere e fare polemiche sterili. Non mi piace proprio la polemica. Cerco di capire a costo di sembrare un rompiballe o di esserlo, questo si.
Buon lunedì


Fascette al collo ed una ragazza muore



Buon giorno gente.
Stamattina qualcuno mi ha chiesto di affrontare un fatto di cronaca accaduto in questi giorni. Una ragazza è stata trovata morta per un “gioco erotico” soffocata da delle fascette da elettricista applicate strette al collo.
Ci sono delle indagini in corso e non mi pronuncio in merito ma mi saltano agli occhi delle cose macroscopiche che proprio non mi tornano.
La prima è che per un gioco, una persona sana di mente e che volesse fare il controllo del respiro con il mutuo assenso della partner, non avrebbe dovuto o usato delle fascette. Comunque contrario a stringere il collo per la sua pericolosità, un foulard o la cintura sarebbero andati benissimo. Non legati ma stretti a mano in modo da mollare e liberare velocemente le vie aeree. Comunque, il tempo necessario alla pratica e non mezzo secondo di più. Le fascette soprattutto se ben strette, non possono essere tagliate senza tagliare anche la pelle. Per lo meno il rischio è molto alto. 
Nessuna sana di mente dovrebbe sottoporsi ad un fascettamento consensuale. Vale il vecchio modo di dire: “se qualcuno ti dice di buttarti in un pozzo, tu lo fai?” Ecco.
Non ci si butta nel pozzo, mai.
Prendendo atto che con lo sdoganamento del bdsm tutti sono diventati degli esperti e non lo sono, i famolostranisti si sono diffusi a macchia d’olio ma è anche vero che questo genere di informazioni, si trovano in rete in modo semplice. Ci sono i siti dedicati, i blog come il mio, blog e siti che affrontano questo genere di esplorazione in modo sufficientemente serio da poter capire come fare una pratica in sicurezza.
La sensazione è che il signore responsabile di questa morte avesse in mente qualcos’altro ma me ne sto zitto per evitare che qualcun altro ci provi visti gli abusi e le morti che ci sono state nel mondo femminile a causa di uomini-feccia. Non incrementiamo le statistiche che in questo paese le pene sono spesso delle buffonate per le cose serie e serie per le buffonate.
Sul controllo del respiro ci sono dei seri articoli di JayWieseman, è una cosa che ho già trattato in più posts (1-2) e non mi ripeterò, mettendovi solo il link se volete leggerlo.
Posso anche pensare che l’inesperta pulzella si sia fidata. D’altra parte vedo non solo giovani donne ma anche mature ed esperte per lo meno di letto, fare delle affermazioni talmente imbecilli da non crederci. L’altro giorno una (senza fare nomi), posta questa domanda in un gruppo: “Vediamo invece di capire una cosa... L'essere slave come lo intendete? Mi spiego meglio, io sono slave ma solo del mio master non di chiunque mi rivolga la parola! Voi?”
L’unica risposta logica che mi sono sentito di dargli è la seguente girando la domanda: “Vediamo invece di capire una cosa... Darla al proprio partner come lo intendete? Mi spiego meglio, io gliela do' ma solo al mio master non di chiunque mi rivolga la parola! Voi?”
Ebbene, vengono messe in giro idee folli del tipo che una schiava non deve godere, che deve ubbidire e basta, che deve sottostare ad ogni desiderio del padrone. Ebbene, questo non è bdsm, questo è un ABUSO. Le donne ci cascano, tante ci cascano semplicemente perché la cultura è una cosa limitata per gran parte delle persone ed il desiderio di provare cose nuove, spesso superiore alla razionalità.

Di colpo, alcune donne hanno mandato a puttane tutto il lavoro fatto in un secolo di storia, con l’acquisizione del diritto di voto, con la parità dei diritti in generale, il tutto mascherato sotto il nome BDSM. Deficienti! Senza scuse. Mi spiace e capitene il senso.
Quindi ci sta che la pulzella deceduta si sia drammaticamente fidata di uno dei tanti, troppi COGLIONI che frequentano siti e social network e che ubbidendo ci abbia rimesso purtroppo la vita. Lasciamo fare agli investigatori il loro lavoro e noi pensiamo a divertirci in serenità attraverso rapporti sani, costruttivi e rispettosi l’uno dell’altra.

domenica 8 settembre 2013

Buona domenica

Scusate, micio dal Vet. e giornate incasinate.
Niente post se non questo di sintesi dei precedenti.


La conoscenza è consapevolezza, senza consapevolezza non vi è coscienza.
La conoscenza tenuta per noi non serve a niente se non a sviluppare potere e controllo. In passato chi sapeva erano i nobili, i potenti, la chiesa. Oggi ancora  la chiesa, le multinazionali, gli stati.
Attraverso la conoscenza è facile costruire armi, è facile diffondere idee sbagliate ed inesatte (media), è facile poter fare scelte sulle spalle del prossimo.
La diffusione della conoscenza e la sua condivisione non è un momento di scontro ma un'opportunità di confronto. Uno dei padri del web, Barnes-Lee, ha affermato che la "conoscenza è condivisione". Questo è inoltre il principio base che smuove tutta la comunità scientifica a cominciare da un motore che conoscete bene, wikipedia.
Senza la conoscenza delle problematiche naturali non potremmo che ne so, salvare i cetacei, le barriere coralline, la meteorologia, non avremmo studiato la natura e conosciuto i veleni, la prima base per la medicina moderna. Senza conoscenza non vi sarebbero i medici, gli ingegneri, i geologi, gli architetti, i biologi e chi più ne ha più ne metta. Per questo le scuole dovrebbero essere accessibili a chiunque. Per questo vi è una scuola dell' "obbligo".

"Scusi prof, perché il motore ad otto si chiama così?"

1) "Perché il pistone descrive una otto"
2) "Perché pur essendo un motore a quattro tempi, in realtà sono otto"

Ragazzi, risposte vere. Peccato che non è così. L' "Otto" è il nome del tipo che l'ha inventato e c'è voluto wikipedia.

Riconoscimento piante:
1) "L'oleandro si chiama Nelembium Oleander".
Cambia il prof e diventa
2) Nerembium oleander.
Nisba. Si chiama Nerium Oleander.

E le interminabili risposte della sub cultura o della non cultura sono queste. Errori che si protraggono. Cose che si modificano. I regni ai miei temi erano divisi in due: L'animale ed il vegetale. Adesso sono tre: animale, vegetale e funghi.
Una volta abbiamo litigato su legami perché dissi che la vagina non aveva una tunica (strato), muscolare. Beh in effetti ce l'ha ma seguita ad avere una semplice funzione di sostegno per la muscosa interna e raccorda l'utero alla vulva (fica esterna). Dopo varie vagino plastiche qualcuno l'ha capito si? :)
Perché litigare? Il problema dei muscoli è che hanno memoria. Se tu porti ad una dilatazione di 5 cm, quella ritornerà anche a distanza di tempo con estrema facilità. Dilatate e non potrete comunque tornare indietro.
Potete fare un allenamento muscolare specifico (c'è un nome ma non me lo ricordo), rafforzando la muscolatura. Voglio vedere tizia a scopare con i muscoli interni contratti per tutto il tempo :P.
Chiaro che poi ci sono i casi che sconfessano la regola ma rimane la regola.
Dove vi spingete, non c'è ritorno. Vale anche per i rush ormonali. Vale per tutto ed in questo rimane fondamentale lo stesso identico punto: la conoscenza e la sua condivisione.
Non vi stancate di diffonderla, mai.

Buona Domenica


giovedì 5 settembre 2013

Forse ci siamo, forse!

Bon.
Abbiamo avuto una discussione costruttiva. E' servita a qualcosa? Credo di si. Qui NON conta chi ha ragione o chi ha torto ("la ragione, si da ai Bischeri"), conta trovare il modo giusto di fare le cose per lo meno allo "stato dell'arte" (della scienza). Qualcuno inevitabilmente dovrà cambiare teorie se ha imparato qualcosa. Non si sa mai a priori chi sia. Siamo tutti limitati. Nessuno ha MAI la verità in tasca ma piuttosto nasce dal confronto e dall'approfondimento serio delle cose.
Non conta se Mastro BD lacca o scarta una verga di bambù, conta il perché ed il come la lacca.
Non conta se Cavalier Amaranto usa i sali di ammonio o usa o non usa il bambù ma perché ed il per come li usa.
Non conta se Mastro De Sade usi il cloro o non usi il bambù, è sempre il perché ed il per come che conta - che mi pare tutto sia partito da queste tre posizioni.
C'è un limite netto tra quello che sappiamo e cosa abbiamo sempre fatto ed è quello di imparare a fare meglio con le dovute ragioni. Vero, la rete è limitata ma anche pratica allo stesso tempo.
Se ci fossimo incontrati in un bar a discutere di sta cosa, probabilmente ne saremmo usciti scornati che ognuno sarebbe rimasto fissato nelle proprie opinioni. Qui ci scorniamo, poi attraverso la rete andiamo a cercare e troviamo risposte.

Non è detto che siano giuste ma le più giuste che abbiamo trovato. Attraverso questi confronti devo riconoscere che sono cresciuto.
Vero, il primo fu una cazzata, la famosa storia del "bondager" ma non avevo guardato né verificato. Guardare e cercare ti fa scoprire qualcosa di nuovo, sempre anche sullo stesso argomento a distanza di tempo e si cresce. Tutti.

Io non credo che Cavalier Amaranto userà ancora i sali di ammonio. Magari si, è una sua non discutibile scelta e opinione ma quell'andare a chiedere al farmacista è di sicuro servito a qualcosa anche a me.

Non credo manco che ci sarebbe andato se non fosse per questa discussione. Non che mai l'avrei chiesto al mio Doc. Mi scordo, ho troppe cose da fare, magari quando vedo ho sempre paura di rompergli le palle anche se abbiamo una amicizia fraterna e di lunga data.
Ecco il quanto. Magari sta discussione proseguirà sul post appropriato nella scoperta di una possibile laccatura della canna che sia pure resistente al cloro oltre che non nociva. Esperienza pratica mi dice che sul legno (piscine), poche vernici o lacche o vernici cerate riescono a resistere per molto tempo. Vengono usati legni trattati in autoclave per farli resistere all'acqua ed agli agenti atmosferici.
Oppure passeremo tutti alle verghe artificiali e più sicure. Magari il novizio leggerà questi post e quelli che Cavalier Amaranto deciderà di postare sul suo e ci saranno semplicemente meno rischi per tutti.
Ora, rimango convinto che se una volta, tizio, vuole usare il bambù per fare del "caning", possa farlo. Lo pulisca, tolga tutti i residui ed escrescenze con coltello o carta vetrata. Lo disinfetti che potrebbe pure essere impregnato di una pisciatina di un gatto, di un capriolo o di qualche altro animale e si diverta. E' come bere in un bicchiere di piombo. Non è il bere, è il ribere ed i romani ci morivano.

Buon divertimento ragazzi :).