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giovedì 13 febbraio 2014

Echecazzo!

Ma dove cavolo l'avete letto che si deve fare come dico io?
Non sono Giucas Casella con tutto il rispetto sincero e affettuoso per il noto ipnotizzatore. Non esiste, che in questo blog e che nelle mie affermazioni ci sia la verità assoluta.

Ci sono i miei ragionamenti, perché faccio quello che faccio. Come ci sono arrivato, quel che mi piace. Come fare il tutto in sicurezza, come mi comporto ed è il quanto.
Siete liberi di pensarla come vi pare. Siete liberi di fare quello che cazzo vi pare anche farvi inculare da un cammello. Se però me ne esco con un avvertimento del tipo: "ocio che il cammello ce l'ha troppo grosso e vista pure la stazza, ti sventra," poi non vi lamentate se siete rimasti sventrati. Non è colpa del cammello come spesso succede, è colpa vostra.

La storia di girare le frasi, di leggerci dentro quello che non c'è scritto è un mal comune in giro per il mondo ma sopratutto in Italia ed in particolar modo in questo ambiente.
Non ho ancora ben capito come mai ma le uniche risposte che mi vengono in mente non mi piace manco elencarle ma non ne trovo altre.
1 incapacità di relazionarsi con gli altri.
2 incapacità di reggere una critica anche se costruttiva.
3 incapacità di capire quello che scrivo
4 incapacità (mia) di scrivere in modo comprensibile.
5 complessi vari di inferiorità e di autostima.
6 avere dei neuroni stanchi, anche i miei magari.
7 incapacità di avere sane relazioni sentimentali con gli altri.

Ora, visto il quadro completo e non potendo verificare tutti i punti meno che il 4, questo mi chiedo. Scrivo in modo semplice e volutamente. Lo faccio nei ritagli di tempo. Alle volte scrivo pure a pezzi e nei ritagli di tempo che non faccio il master per campare. Difficilmente ho la possibilità di correggere i pezzi e mi accorgo anche di errori pacchiani spesso solo dopo la segnalazione di qualche amico. Il sesso del medesimo è indifferente.
Ci sta che quello che penso non venga letto in modo corretto ma porca puttana, perché non chiedere e nel chiedere perché attaccare?
Si, perché poi chi risponde in genere chiede prima di tutto rispetto per se stesso ma non è in genere in grado di restituirlo o di essere il primo a darlo.
Da sempre dico che se vuoi la differenza devi fare la differenza e credere in quello che fai e se è sbagliato, sii pronto a correggerti.

Chi segue sto blog da anni, ha probabilmente letto un'evoluzione in tutta la linea temporale ma  il quanto.
Quello che non riesco a leggere di differenza nel corso degli stessi è una varietà di discorsi diversi da sito a sito, da persona a persona. Sono pochi, rari i casi in cui qualcuno esce dalla massa e tutte le volte è un piacerissimo confrontarsi il resto è solo "ma io sono più bravo di te" ma quando gli chiedi di dimostrarlo con un ragionamento, alla fine l'unica cosa che ne esce è un nulla di fatto o un fanculo più o meno velato. L'assurdo è che chi anche sembra averne le capacità, seguita ad abbassare il suo quoziente intellettivo o non lo sfrutta per uniformarsi a chi lo circonda. Pensavo che fosse una cosa del "branco" reale, invece avviene anche nei circoli virtuali.

Ma dove cazzo andiamo a finire? Boh!

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