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sabato 22 febbraio 2014

Monsieur Plaisir parte II


Parlo di tecniche va. Intanto e come al solito non svelo i "trucchi" nel dettaglio altrimenti qua gli "emulatori" si moltiplicheranno ancora a dismisura. La cosa non mi sconquiffera alquanto direi. D'altra parte non mi reputo manco unico o speciale però mi da fortutatemente noia che i "soliti" o quasi, si rechino qua a prendere i punti di riferimento per poi ricamarci su. Vero che ognuno di noi prende le idee da quello che legge, magari per esprimere il suo punto di vista o per ragionarci su. Vedo però pochi che portano qualcosa di nuovo che non siano le solite frustate e le solite tecniche su come fare questo e quello senza come dire, partire dalla base. L'altro giorno mi ero messo a parlare di come decisi di parlare di squirting e di stimolazione del punto G qua in Italia e solo dopo aver avuto il materiale adatto ma sopratutto il posto giusto per farlo, decisi di fare il post. Ragà, sono vecio, faccio un casino micidiale con le date e la cronologia ed i nomi. Sono stato capace di chiamare il ginger, ginseng che è tutta un'altra cosa e sta cosa di fare casino anche dimenticando i nomi, non è arrivata con l'età altrimenti dovrei preoccuparmi. Sarebbe uno dei sintomi dell'Alzaimer e magari mi viene pure lo stesso. Comunque sia, per lo meno sapete con chi cavolo "avete a che fare". Bon, La base di ogni sano rapporto è il piacere reciproco e che in canoni classici si sviluppa attraverso l'orgasmo. Qui accanto avete due grafici che vi spiegano un po' come si sviluppa il piacere in un uomo ed in una donna. Oddio, vero è che il piacere alle volte non sta nel venire ma è decisamente una possibile chiave per rendere il tutto più piacevole. Per chi vuole approfondire e non fare i soliti copia e incolla vi metto i due links dove ho preso sta roba e che trattano gli argomenti in modo scientifico e serio.

Adesso e per tornare alla cronologia del primo ragionamento fatto in merito a queste curve, torno ai miei 15 anni. Avevo comprato un libro che parlava di queste cose. Dei metodi contraccettivi che c'erano e appunto, delle curve del piacere. Ovviamente il libro era dedicato a persone "adulte" e non volevo farmi vedere leggere sta roba. Studio agraria e nel frattempo sto comunque affrontando anatomia e fisiologia umana. Insomma, a scuola mi insegnano come funziona il tutto fino ai minimi dettagli inclusi i meccanismi ormonali che regolano la riproduzione e questa roba non si poteva leggere. Da un lato l'estro, l'anaestro e via così, dall'altro il tabù. Pillole? Che Dio ci scampi! Preservativi comprati con vergogna in farmacia e in nord europa pillole a go-go, zero preservativi e gente che girava in strada con il collare. Capite ammè per dirla così.
Comunque sia la prima domanda che mi feci su queste "curve" fu quasi scontata. Come cazzo faccio a non far scadere il piacere di una donna durante un rapporto e contestualmente, come mi comporto io per non trovarmi a pile scariche mentre lei è ancora su di giri. Già, perché la prima nota che si nota tra i due grafici è che il primo ha una discesa definitiva ed irreversibile. Insomma si deve ricominciare d'accapo mentre nel secondo le possibilità di tenere una donna ad elevati livelli di piacere appare subito fattibile e l'unico reale ostacolo è che chi lo provoca  (io), finisca gli argomenti per tenercelo o che le lei esaurisca le energie rimaste. E' semplice, lapalissiano ed ovvio. Non c'è altro.
Approfondendo la cosa e andando a cercarmi per quello che si poteva in biblioteca su testi più approfonditi di quello che avevo a disposizione sugli scolastici, magari cercando pure nuove pubblicazioni invece che ristampe di libri, lentamente la cosa fu leggermente più chiara.
Intanto e per le esperienze da teenager, mi ero accorto che nonostante una pulzella si dichiarasse etero, durante un gruppo a letto con più pulzelle ed un'elevata e prolungata fase di piacere, le medesime non avevano nessun problema a toccarsi o leccarsi o fare qualunque cosa venisse loro chiesta e che procurasse ancora piacere tenendo sempre in alto quella curva.
C'era ovviamente qualcosa che facesse perdere loro i freni inibitori o derivanti dall'educazione ricevuta. Sappiamo per certo che la sessualità non è mai solo etero o solo gay. Questa viene condizionata dall'educazione della società. Probabilmente e lo sottolineo, se non vi fosse un'educazione, ognuno apprezzerebbe l'una o l'altra senza remore. Sta di fatto che conserviamo una parte di sessualità "homo" in tutte le fasi della vita. Certamente con la crescita, ci ancoriamo alle nostre certezze e quello che alle volte risulta impossibile o inaccettabile, in certi casi, diventa non solo possibile ma anche parecchio piacevole.
Perché e di nuovo lo ridomando, se tu frusti una "topa" a freddo la pulzella urla di dolore e se tu la frusti a caldo e con abilità, se non viene poco ci manca?
La risposta è tutta nell'eccitazione e rimane sempre li. L'eccitazione provoca un flusso ormonale elevato e tanta più eccitazione c'è, tanti più ormoni si trovano in circolo. Stretta conseguenza è il non capire più una mazza e fare semplicemente cose che provocano altra eccitazione. Non importa se "ti" piacciono o meno, non importa se sono cose convenzionali oppure no. Non importa manco che si tratti di esso etero oppure homo. Insomma, il trucco è riuscire a portare la partner molto vicina all'orgasmo e li tenercela oppure provocargliene uno dietro all'altro senza soluzione di continuità.
Il come sta a voi ma vi da il senso del perché pubblicai nel blog il post "Monsieur Plaisir". In effetti senza il piacere, non esiste bdsm e nemmeno tops e bottoms o doms e subs o masters e slaves. Non esiste manco il sesso tradizionale, insomma, senza una forma intensa di piacere il tutto non ha senso. Questa è la chiave, provate un po' a pensare alle soluzioni per arrivarci. :)




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