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domenica 16 febbraio 2014

L'esperimento di Milgram. Il BDSM svelato

Un introduzione vocale, prima di tutto. Poi un link a Wikipedia che sto giro è formalmente corretto come descrizione.


La signora però non sa che l'esperimento era stato più volte ripetuto o forse al momento della creazione del video sopra ancora, non c'erano state ripetizioni. Questo sotto ha i sottotitoli in italiano ma il test c'è tutto.


Vi siete fatti il pacco a vedere, leggere e capire tutto questo? Bene, adesso avete pure capito perché il BDSM funziona.

Intanto è sufficiente che voi riconosciate in qualcun altro l'autorità decisionale. Detto questo e mi pare pure pacchiano ripeterlo, siete voi che vi auto-"schiavizzate". :)
Tutto quello che il leader vi dirà voi lo farete nei limiti della vostra morale. Se il leader di dice che dovete prendere una 50 di frustate, voi lo farete anche se proprio non vi piace e sarete appagati dal fatto che ve l'ha chiesto il leader e voi l'avete soddisfatto.

Non riconoscendo nessuna autorità decisionale nel leader, ogni pratica bdsm diventa o rimane semplicemente gioco di ruolo.
Volete il passo successivo? :)
Non ve lo dico, non per ora o forse si. Dipende come mi gira nei prossimi giorni. :P
Però provate a ragionarci su, a dare il vostro contributo magari commentando questo post visto che non c'è nessun altro posto dove farlo ed io non saprei manco dove postarlo per evitare i rompicoglioni. :)
Provate ad ipotizzare... :P

3 commenti:

  1. Sono un poco sconvolta da questo video, e soprattutto da quello che ci sbatte in faccia.
    Va bene, il senso è chiaro (credo): nel momento (in)consapevole in cui investiamo una certa persona del titolo di "autorità", ci spingiamo ben oltre quelli che definiremmo i nostri limiti a mente "fredda". Un po come se una parte del nostro cervello entrasse in stand-by e si affidasse completamente a quello dell'altra persona. Che poi si torna al discorso della fiducia: non chiedo prove/spiegazioni, lo faccio perché me lo dici tu e dato che mi fido non mi sorge nemmeno il dubbio che tu mi stia mentendo o che abbia un doppio fine.
    Altra cosa da notare: quello che fa di una persona una potenziale "autorità" nel nostro cervello, non è uguale per tutti. E soprattutto può essere lontano anni luce dall'immagine che la società ci spaccia per persona autoritari (sexy, affascinante, affabile, in perfetta forma fisica e magari pure muscoloso/a, alto/a, sguardo di ghiaccio, tono di voce profondo o comunque basso, la calma fatta persona): il professore ha giusto un tono fermo ma niente di allarmante o minaccioso nella voce, addirittura sembra sussurrare, ha l'aria rispettabile.
    Però, io posso capire l'dea di sopportare del male fisico perché "imposto" dall'"autorità" ed allo scopo di compiacerla. Quello che non capisco è come si possa fare del male ad un'altra persona perché qualcuno ce lo ha ordinato, come questo meccanismo possa funzionare anche quando a provare dolore sia qualcun altro. Questo è anni luce lontano dal mio modo di essere.

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  2. Oh il concetto di autorità è alla base della società ed è vecchio quanto l'uomo. Il capo tribù decide, gli altri si adeguano. Convinci tutti che sia la cosa giusta e vanno in guerra felici e contenti. Con una singola persona è ancora più semplice. Che ne so, gli appiccichi un vibro al clito mentre è legata su un letto o per terra o ovunque ti capiti e godrà come una fontana. Ecco la tua autorità perché poi è quello che (tu), volevi. Gioco fatto.
    Crea emozione ed eccitazione e di nuovo il gioco è fatto. Mettici pure il bisogno di provar piacere di ognuno e hai pure la ciliegina sulla torta. Credo che non vi siano risposte più semplici ed efficaci di questa rispetto al bdsm. Tutte le altre sono storicamente e scientificamente fallite. Sbaglio? Di sicuro ma mi sembra il famoso concetto: "Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità."

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