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sabato 23 agosto 2014

Dedicato alle mezze seghe.

C'era una volta il bdsm. Per imparare si doveva mettersi sotto a qualcuno/a di più esperto e navigato. Poi è arrivato internet ed i siti dedicati così un folto numero di mezze seghe interessate all'argomento, hanno deciso di saltare i vari i passaggi e diventare master fai dai te.
Si sono messi sui vari siti a cercare e m'immagino che legami, manette matte, etc etc, l'abbiano fatta da padrone.
La cosa buffa è che l'autodidatta a cui mi rivolgo è "padrone" di una tipa che s'è buttata al bdsm leggendo sto blog. Evidentemente manco lei ci ha capito una sega ma Dio li fa, poi li accoppia.
E' inutile che vi facciate pugnette e sgolarvi come dei pazzi nel salire "in cattedra". Nel bene e nel male, il figging in italiano è arrivato qua grazie a me, prima su fb e poi sul blog. Idem con patate per l'ejaculazione femminile andando a cercare tra i filmati quello più chiaro. Ce n'erano due veri in tutta la rete. Uno semplicemente descrittivo che andava tradotto, l'altro del tipo che ancora vedete nel filmato.
Bene, detto questo, non mi sono mai considerato un masterone e come probabilmente avrete letto nel post precedente, preferisco ridere piuttosto che altro e lo dico in tutti i sensi ma non sopporto gli imbecilli.
Senza sto blog e gli altri siti, la gran parte di voi nel bdsm non sareste mai entrati e seguito a dubitare seriamente che qualche tecnica imparata on line o sulla schiena di qualcuno/a e tanta arroganza, possano facilmente trasformare qualcuno di voi in un serio praticante.
Detto questo, prima di chiedermi l'amicizia su un social network, pensateci bene perché non mi voglio svegliare con quell'altra manica di furrrrbi di fb che ti bloccano le foto con qualche gatto perché in una si vede il riflesso di una tetta e poi si vedono animali e persone sgozzate. Non mi ci voglio manco svegliare con la certezza che a fare sta segnalazione è stata la poveretta che s'accompagna ad un rinato rinascimento che di rinascimento non ha un cazzo, e che era l'unica che poteva vedere tale foto.
Poi m'incazzo e pure di brutto. Già perché il rinascimento è nato qua ed è un movimento storico culturale ben preciso che non ha niente a che vedere con i cretini. Ah, ve lo ridico. Se pensate che le informazioni che scrivo qua vi bastino a farvi crescere per lo meno nelle tecniche, avete sbagliato buco. Col cazzo che ve le insegno tutte nemmeno sotto tortura.
Buon proseguimento.



martedì 5 agosto 2014

Butt plugs


A seguito della discussione in un gruppo di fb sull'uso e sugli eventuali "danni" da plug, ecco questo post così che magari possa servire a tutti. Premesso come al solito che non sono un medico e che quello che riporto non è assolutamente la verità sacrosanta e che non ha nessuna pretesa di essere il verbo, prendetelo come esperienza personale e come aggregatore delle informazioni reperite in rete. Per maggiori informazioni e sicuramente più approfondite e serie, non abbiate paura a consultare il vostro medico di fiducia prima di riuscire a farvi male.
Bon, detto questo prima di usare un plug valgono le solite domande che una persona dovrebbe porsi e che sono alla base del buon senso e della cultura.
1) Perché voglio usare un plug. a quale scopo.
2) Dove si inserisce un plug, insomma qual'è l'anatomia dell'ano e dell'intestino?
3) Che sensazioni voglio dare? Quindi anche quali materiali devo e posso utilizzare per l'acquisto e l'uso del plug? Contestualmente la dimensione e la forma dell'anal plug.
4) Lo stato fisico e di salute del soggetto che riceverà il plug il che potrebbe anche essere voi stessi.

La funzione dei muscoli sfinterei è quella di rimanere chiusi per evidenti ragioni di funzionalità. La pelle dell'ano non ha ghiandole addette alla lubrificazione. Detto questo la forma dei plugs è fatta per entrare in modo facile (testa conica e smussata), sono provvisti di una tacca più stretta subito dietro il cono e che serve proprio a favorire la chiusura degli sfinterei dietro al cono ed infine una parte larga che può variare da una forma oblunga a quella sferica di dimensioni sufficienti per cui l'oggetto non venga completamente inserito e "perso" all'interno dell'intestino.
Chiaro che il fattore di inserimento dipende dall'elasticità che siamo riusciti a dare ai muscoli sfinterei attraverso la pratica e progressive inserzioni, al rilassamento di chi lo riceve, ad una buona lubrificazione del plug che va inserito.
Cercando in rete non sono riuscito a trovare danni riportati dall'uso di questi oggetti semplicemente perché sono costruiti per l'uso che si intende fare e solo l'eventuale "imbecille" che lo maneggia è in grado di bypassare il buon senso. Non ho trovato niente manco in merito ad eventuali lacerazioni intestinali dovuti all'uso e data la forma mi pare pure improbabile. Di conseguenza manco eventuali "setticemie" legate all'uso dei plug. Sarebbe pertanto meglio smetterla di parlare per sentito dire e di cercare eventualmente informazioni reperibili ed affidabili in rete prima di aprir bocca e dargli fiato.
La domanda posta era principalmente: per quanto si può portare un plug? Dipende dalla forma, dal materiale e dalla dimensione ma non ci sono "casi riportati". Mettiamola così e mi pare pure più sensato:
1) portare per diverse ore un plug metallico, quelli con il gioiellino esterno non sembra e non mi pare comportare alcun rischio. La dimensione della tacca è talmente piccola che lo sfintere si trova quasi in posizione di riposo naturale.
2) Portare per diversi minuti plug medi o grandi è un'altra storia. La tecnica dell' "anal gaping", si fa anche con questi oggetti. Si induce a far rimanere aperto lo sfintere tenendolo dilatato. Se non avete queste intenzioni o quelle di arrivare ad un fisting anale, evitate di portare plug medi e grandi per più di 25 minuti.
3) Quando estraete, non è presunta secchezza delle mucose che vi crea problemi ma semmai far dilatare di nuovo lo sfintere dalla parte sbagliata del plug.Ci vuole molta delicatezza e lubrificazione per non arrecare sia danni agli sfinteri sia all'intestino vero e proprio per una dilatazione improvvisa e rapida.

Infine come sempre, cercate di evitare di esagerare. Non siete più master se esagerate facendo portare un plug per diverse ore. Ogni persona ha una diversa sensibilità. Per alcune qualche decina di minuti  è troppo, per altre poco. Cercate di stabilire chi avete davanti e NON esagerate.

Ricordare di usare SEMPRE dei lubrificanti all'acqua, non ci sono prescrizioni salvo eventuali e soggettive allergie per plug in silicone, pvc, lattice o metallici ma silicone e lattice sono molto aderenti e fanno attrito, vanno ben lubrificati. Si possono portare bene per diverso tempo ma doppia cautela nell'estrazione. Ricordate che la stimolazione anale non è data solamente dalla parte interna del plug ma anche dalla dilazione dell'ano. Vi sono dei plug con forme particolari e sempre di dimensioni crescenti, proprio pensati a tale scopo.
Leggetevi comunque il post sul sesso anale. Qualche informazione aggiuntiva c'è.


domenica 3 agosto 2014

Ricatto e costrizione


Stamattina ho letto qualcosa che mi ha fatto un po' sorridere.
C'è una ragazza nel solito gruppo segreto che dalla data di nascita, sempre che sia vera, potrebbe verosimilmente essere mia figlia. Pubblica una frase del genere e visto che non ho l'autorizzazione a citarla né ne ho l'intenzione, la riscrivo di sana pianta perché mi interessa il sunto ed il concetto, non la frase esatta.

Parliamo di forzature e "ricatto". Il ricatto (sottinteso), e la forzatura è alla base del bdsm. Tu obbedisci o verrai punita. Rimane chiaro che sia nel ricatto che nella punizione deve esserci consensualità e piacere per entrambi.
Torno a l'insolito destino nell'azzurro mare di agosto. Fai le cose e dormirai in casa, sii una brava donna/amante e avrai quello che desideri. E' un modo "rude" di insegnare ma se c'è qualcosa da insegnare, funziona. Certo che tutti non apprezzeranno il modo perché il bdsm rimane una pratica di nicchia. Cosa insegna Gennarino a Raffaella? Prima di tutto l'umiltà e azzera le differenze sociali e culturali. Qui non esistono e non devono esistere. Solo due persone che si confrontano.

Esistono poi i limiti, quelli che ognuno di noi ha e che sono spesso diversi perché siamo tutti diversi. I limiti invalicabili non si superano mai. Non esistono ricatti in questo caso. Si scelgono i partner anche proprio in funzione di questi limiti. Se siamo di gusti diversi, inutile spogliarsi. Magari si rimane buoni amici ma non c'è affinità.Come si fa a far superare ad una persona i suoi limiti più normali invece? Spesso con il ricatto e con l'arma di una punizione. La richiesta di molti è spesso "forzami a fare perché da sola non ci riesco", "vorrei farlo ma non ne ho il coraggio". Queste sono possibili consensualità. La testa ha dei limiti particolari che passano prima di tutto dall'accettazione dei propri gusti e che per cultura, possono pure essere molto distanti dai canoni comuni della società. E' chiaro che alla fine della forzatura o dell'imposizione ci deve essere qualcosa che all'inizio magari era schifo, terrore, repulsione o quel che altro vi pare, poi debba diventare piacere ed anche molto spinto. Non ci sarebbe percorso di crescita senza una cosa del genere.
Il bdsm è molto simile come struttura a quello che fa un soldato. Chi sceglie di arruolarsi in un esercito prima o poi sa che dovrà sparare ad una persona o che quell'altra persona con idee uguali e contrarie, sparerà a lui.
Così come ci insegna la storia, dobbiamo rendere la recluta capace di affrontare quello che ha scelto di fare attraverso l'addestramento. L'azzeramento dei modi di pensare e la reazione giusta, adeguata ed istintiva alla situazione che andrà ad affrontare. Si pensa che ogni soldato sia un malato estremo di adrenalina e noi siamo meno estremi ma altrettanto malati. Noi non dobbiamo ferire nessuno né moralmente, né fisicamente. Noi cerchiamo e diamo piacere divertendoci ma allo stesso modo cerchiamo di superare i limiti che abbiamo. L'ho detto più volte che il vero percorso del bdsm non è la dominazione o la sottomissione ma sono solo dei mezzi. Noi cerchiamo prima di tutto la nostra dimensione ed ogni session, incontro o quello che vi pare è prima di tutto un momento introspettivo molto profondo. Noi cerchiamo di stare bene con noi stessi e con gli altri. Cerchiamo libertà e rispetto di accettarsi ed essere accettati per come siamo e non per come gli altri vorrebbero che fossimo.
Quindi che nessuno si stupisca se la slave non ubbidisce poi si trova a prendere 20 vergate. Chi ha capito il meccanismo è che vergate > dolore > endorfine > piacere. Alla fine è un modo di esaltare quello che si fa. Qui non esistono veri schiavi o vere schiave. In ogni momento la safeword deve potere essere pronunciata e rispettata da entrambi. Stiamo insieme per piacere non per costrizione o farsi del male. Se avete domande, avanti.  :)

mercoledì 23 luglio 2014

Forzature

Lo ripeterò fino alla noia questo è bdsm non cara, tesoro se non ti piace non lo facciamo.
Qui siamo tutti volontari, nessuno è veramente costretto a partecipare. Le regole devono essere chiare fin da subito. Sano, sicuro, consensuale, senza nessun obbligo, la scena deve poter essere fermata in qualsiasi momento magari con "non è per me" e chi lo pensa e/o lo dice, può da quel momento, andare a fare qualcos'altro. Nessun plagio, nessun danno fisico e morale, nessuna cicatrice, visibile e non.
Preso per buono questo il resto come si svolge?
Come pare ad ogni singolo chiaramente ma è il quanto.
Faccio sempre lo stesso cazzo di esempio ma non ne trovo altri che mi calzano con l'emozione. Ti iscrivi ad un corso di paracadutismo. Fai tutti gli esercizi di preparazione, poi sali sull'aereo arrivi in quota e ti lanci. Rinunci? Ti blocchi? L'istruttore ti leva di li ma se tu chiedi spingimi fuori, quello ti spinge e se non lo fa lui è quello che si lancia dopo o con te che ti tira. Basta poco poi il volo. Di caghi sotto durante il volo? Non ci frega se alla fine ti sei emozionata e scegli se seguitare o smettere. Bene, perché se seguiti ti lanci fintanto che nessuno ti spinge e come per ogni sport magari scegli la tua strada. Fai lanci di precisione, in quota o a bassa quota. Cerchi la tua emozione, la tua adrenalina che devi dominare altrimenti non ti lanci mai.
Qui è lo stesso. Ti ci infili da sola, fai il tuo percorso, scegli il tuo master anche in funzione di quello che ti farà fare perché se lanciarti con il parà non di piace e se preferisci il parapendio o il deltaplano sono i tuoi gusti e non sono discutibili.
Detto questo farai le cose fintanto che non ti piacciono e mi spiego. Inutile leccare la fica di una se gli da piacere ma non gode. Seguire il piacere e non importa se è contornato da schifo, da disagio, da quello che cazzo vi pare, deve farvi godere e pure di brutto altrimenti è una perdita di tempo.
I limiti personali, quelli che non sono invalicabili e quindi manco ci si proverà a superarli. Si superano così, fallo fintanto che non ti piace, fallo fintanto che non si trova quel bottone che te lo fa piacere e siccome nessuno sa dove cazzo sia questo bottone, provare ogni possibile strada.
Il bdsm ti mette di fronte a chi sei veramente ed è per questo che non è per tutti. Prima o poi bisogna affrontarsi. La testa dice una cosa, il desiderio un altro. La testa dice di cercare piacere in un modo, la tua fica dice che il tuo piacere è altro ed è quello che si deve seguire. Prima o poi va affrontato il disagio e superarlo e abbandonarsi a quel piacere che si cerca. Non c'è un'altro modo, non qui.
Adesso tutte le miss usano uno strap con il loro slave. Ai miei tempi ogni miss aveva un amico gay che all'uopo veniva invitato inchiappettandosi lo schiavo sotto gli occhi e gli ordini della suddetta.
Gli strapon sono oggetti inanimati, il cazzo no. Lo strapon non viene, il cazzo si. Lo slave è insieme ad un'altra persona e subisce anche quello che non gli piace. Fai il bravo? Faccia a faccia così il cazzo nel culo ti massaggia la prostata e pure vieni e se invece non lo sei, a pecorina e ti senti un culo da sbattere.
Non ce ne frega niente se ti mette a disagio, se vorresti scappare, se vuoi correre via. Fallo!!! Nessuno ti obbliga. CONSENSUALE; sempre. Fallo, vattene, gioca in un altro modo con il massaggio prostatico con la tua lei o con un altro lui quando tu ti senti pronto e se non lo sarai mai ovvio che non lo proverai manco mai. Qui qualcuno ti dice: "Ora tu lo fai" e ti "obbliga" ad esserci, ad affrontarti. Lo fa perché tu ti sei affidata a quella persona, credi che questo modo e questo genere di rapporti ti spingano a superarti con successo. Ognuno ha i suoi limiti ma sono limiti e tali rimangono fino a che non si superano. Se non credi il lui, il tuo master, cambi master o come dicevo prima, il tipo di relazione. Bdsm  è libertà. Ricordatevelo ma la libertà senza rispetto non avrebbe senso. 
Questo è il quanto, questo è bdsm, il resto è storia. Spero che abbiate capito. Pssss.. fate quel test :)





lunedì 3 marzo 2014

La quadratura del cerchio

Mi riprendo il post di un'amica in cui si parla di amici e di compleanni e che tra tortellini e regalucci di sexy shop con tanto di acquisto olandese è trascorsa e finita a quanto pare in una piacevolissima serata di compagnia e di fuoco.
Oddio, non lo scrivo giuro per dire che sono più bravo di tutti o cose così, insomma avete capito ma serve per farvi riflettere.
Per far divertire di brutto la suddetta pulzella, Bianca, per l'appunto ci sono volute semplicemente due calze.
Due fottutissime, semplici, banali, ovvie e stupide calze. Della serie come far urlare qualcuna che in genere non urla e non di dolore.
Non importa cosa cazzo compri, quanti sexy shop giri, usa la testa ed usa quel che hai. La via dei sexy shop a Copenaghen era Istedgade. Uscivi dalla stazione dei treni prendendo la porta sinistra e sempre dritto attraversando la strada. Ci trovavi di tutto quando qua c'era solo in vendita un "massaggiatore" con una forma fallica e che quello era, su riviste fumettistiche e solo on line.
Ci passavo per forza di li e non aggiungo altro altrimenti manca solo che ci metto il nr di telefono ed buon giorno ai suonatori. Bon, mi sono fatto delle spese pazze ogni volta
che andavo li e ci andavo spesso. Mi compri, mi prendi e all'aeroporto dovevo giustificare una serie di uccelloni artificiali che spuntavano dalla valigia ai raggi x.
A che cazzo servono? Quasi a niente. Oddio, adesso tutti i venditori di oggettistica s'incazzeranno ma anche questa è la dimostrazione che molto di quello che c'è in casa funziona meglio, basta sapere come usarlo.
Inutile cercare la quadratura del cerchio. Non funziona. Ci sono situazioni per cui è impossibile ottenere qualcosa perché la fisicità non è per tutti uguale. Non c'è niente da fare.
E' un pezzo che dico che è inutile approcciarsi a questo mondo per curiosità per la stessa ragione. Finirete per fare solo giochi di ruolo perché si tratta di gusti. Puoi scopare una in gola e fare in modo che questo le piaccia? Alle volte si ma c'è il trucco e resta comunque nella sfera dei gusti personali. Puoi fargli scoprire quello che non pensava le piacesse ma non puoi forzare nessuno a fargli piacere qualcosa se non è nei suoi gusti. Spero sia chiaro il concetto. Questo è un mondo all'incontrario, è come guidare in Gran Bretagna o in Australia. Si fa tutto allo specchio ma si arriva nello stesso posto. Se nessuno ti spiega come funziona questo mondo, se non riuscite a vuotare la testa e reimpare tutto da capo come se foste nati oggi, non c'è modo. Insomma la vostra predisposizione a mollare le paure, a cambiare testa e modi di vedere, a rimettere in discussione tutto quanto e anche a rimanere stupiti pur'anche di vuoi stessi, non ci riuscirete.
Non importa a quanti fetish pride siete iti, non importa in quanti locali a tema, quante vergate, quante cose avete fatto o vissuto. Non  è servito ad una mazza. C'è solo l'illusione di aver ottenuto qualcosa. E' solo sesso strano o qualcosa di anticonformista. Niente altro.

Detto questo si ritorna alla conoscenza. Senza conoscere il partner, l'amico o l'amica, non si rimediano manco gli oggetti giusti. Senza sapere come usarli, non si ottiene nessun effetto. Parlavo per mail con C. e non si offenderà credo se cito qualche passo della corrispondenza, visto che poi serve a tutti quelli che leggono, che è facilissimo per un "presunto" master ordinare qualcosa a qualcuno. Fai questo o quest'altro. Ubbidisci. Questo non è bdsm è abuso e pure una sana dose di imbecillità da parte di chi si affibbia questa etichetta. Il master deve saper condurti. Deve capire chi sei, come reagisci e spingerti non solo ad obbedire ma fare in modo che il non obbedire sia la rinuncia ad un piacere intenso e sicuro. Invece, dietro ad un semplice ordine c'è solo il comando e nessuno scopo se non questo. Dominare.
Di nuovo è fortemente sbagliato pensare che visto che D nel bdsm sta anche per dominazione, che questo basti a che sia effettivamente bdsm. E' acqua fresca.

Adesso magari vi chiederete che cazzo è successo con quelle calze. Beh, domandatelo a xxx se vi risponde, sempre che conosciate xxx. ;)

sabato 22 febbraio 2014

Monsieur Plaisir parte II


Parlo di tecniche va. Intanto e come al solito non svelo i "trucchi" nel dettaglio altrimenti qua gli "emulatori" si moltiplicheranno ancora a dismisura. La cosa non mi sconquiffera alquanto direi. D'altra parte non mi reputo manco unico o speciale però mi da fortutatemente noia che i "soliti" o quasi, si rechino qua a prendere i punti di riferimento per poi ricamarci su. Vero che ognuno di noi prende le idee da quello che legge, magari per esprimere il suo punto di vista o per ragionarci su. Vedo però pochi che portano qualcosa di nuovo che non siano le solite frustate e le solite tecniche su come fare questo e quello senza come dire, partire dalla base. L'altro giorno mi ero messo a parlare di come decisi di parlare di squirting e di stimolazione del punto G qua in Italia e solo dopo aver avuto il materiale adatto ma sopratutto il posto giusto per farlo, decisi di fare il post. Ragà, sono vecio, faccio un casino micidiale con le date e la cronologia ed i nomi. Sono stato capace di chiamare il ginger, ginseng che è tutta un'altra cosa e sta cosa di fare casino anche dimenticando i nomi, non è arrivata con l'età altrimenti dovrei preoccuparmi. Sarebbe uno dei sintomi dell'Alzaimer e magari mi viene pure lo stesso. Comunque sia, per lo meno sapete con chi cavolo "avete a che fare". Bon, La base di ogni sano rapporto è il piacere reciproco e che in canoni classici si sviluppa attraverso l'orgasmo. Qui accanto avete due grafici che vi spiegano un po' come si sviluppa il piacere in un uomo ed in una donna. Oddio, vero è che il piacere alle volte non sta nel venire ma è decisamente una possibile chiave per rendere il tutto più piacevole. Per chi vuole approfondire e non fare i soliti copia e incolla vi metto i due links dove ho preso sta roba e che trattano gli argomenti in modo scientifico e serio.

Adesso e per tornare alla cronologia del primo ragionamento fatto in merito a queste curve, torno ai miei 15 anni. Avevo comprato un libro che parlava di queste cose. Dei metodi contraccettivi che c'erano e appunto, delle curve del piacere. Ovviamente il libro era dedicato a persone "adulte" e non volevo farmi vedere leggere sta roba. Studio agraria e nel frattempo sto comunque affrontando anatomia e fisiologia umana. Insomma, a scuola mi insegnano come funziona il tutto fino ai minimi dettagli inclusi i meccanismi ormonali che regolano la riproduzione e questa roba non si poteva leggere. Da un lato l'estro, l'anaestro e via così, dall'altro il tabù. Pillole? Che Dio ci scampi! Preservativi comprati con vergogna in farmacia e in nord europa pillole a go-go, zero preservativi e gente che girava in strada con il collare. Capite ammè per dirla così.
Comunque sia la prima domanda che mi feci su queste "curve" fu quasi scontata. Come cazzo faccio a non far scadere il piacere di una donna durante un rapporto e contestualmente, come mi comporto io per non trovarmi a pile scariche mentre lei è ancora su di giri. Già, perché la prima nota che si nota tra i due grafici è che il primo ha una discesa definitiva ed irreversibile. Insomma si deve ricominciare d'accapo mentre nel secondo le possibilità di tenere una donna ad elevati livelli di piacere appare subito fattibile e l'unico reale ostacolo è che chi lo provoca  (io), finisca gli argomenti per tenercelo o che le lei esaurisca le energie rimaste. E' semplice, lapalissiano ed ovvio. Non c'è altro.
Approfondendo la cosa e andando a cercarmi per quello che si poteva in biblioteca su testi più approfonditi di quello che avevo a disposizione sugli scolastici, magari cercando pure nuove pubblicazioni invece che ristampe di libri, lentamente la cosa fu leggermente più chiara.
Intanto e per le esperienze da teenager, mi ero accorto che nonostante una pulzella si dichiarasse etero, durante un gruppo a letto con più pulzelle ed un'elevata e prolungata fase di piacere, le medesime non avevano nessun problema a toccarsi o leccarsi o fare qualunque cosa venisse loro chiesta e che procurasse ancora piacere tenendo sempre in alto quella curva.
C'era ovviamente qualcosa che facesse perdere loro i freni inibitori o derivanti dall'educazione ricevuta. Sappiamo per certo che la sessualità non è mai solo etero o solo gay. Questa viene condizionata dall'educazione della società. Probabilmente e lo sottolineo, se non vi fosse un'educazione, ognuno apprezzerebbe l'una o l'altra senza remore. Sta di fatto che conserviamo una parte di sessualità "homo" in tutte le fasi della vita. Certamente con la crescita, ci ancoriamo alle nostre certezze e quello che alle volte risulta impossibile o inaccettabile, in certi casi, diventa non solo possibile ma anche parecchio piacevole.
Perché e di nuovo lo ridomando, se tu frusti una "topa" a freddo la pulzella urla di dolore e se tu la frusti a caldo e con abilità, se non viene poco ci manca?
La risposta è tutta nell'eccitazione e rimane sempre li. L'eccitazione provoca un flusso ormonale elevato e tanta più eccitazione c'è, tanti più ormoni si trovano in circolo. Stretta conseguenza è il non capire più una mazza e fare semplicemente cose che provocano altra eccitazione. Non importa se "ti" piacciono o meno, non importa se sono cose convenzionali oppure no. Non importa manco che si tratti di esso etero oppure homo. Insomma, il trucco è riuscire a portare la partner molto vicina all'orgasmo e li tenercela oppure provocargliene uno dietro all'altro senza soluzione di continuità.
Il come sta a voi ma vi da il senso del perché pubblicai nel blog il post "Monsieur Plaisir". In effetti senza il piacere, non esiste bdsm e nemmeno tops e bottoms o doms e subs o masters e slaves. Non esiste manco il sesso tradizionale, insomma, senza una forma intensa di piacere il tutto non ha senso. Questa è la chiave, provate un po' a pensare alle soluzioni per arrivarci. :)




martedì 18 febbraio 2014

BDSM svelato - conclusione


Vi siete fatti il pacco a vedere e leggere l'esperimento di Milgram o avete fatto festa prima di approfondire ed averci capito qualcosa?
Boh! :D

Ai posteri l'ardua sentenza sulla ragione di questi due posts. :)
Comunque c'è un passo fondamentale che regola la struttura base del rapporto dom-sub. E' innegabile che il dolore non può mai essere piacere, perché il dolore è dolore e come tale fa male.
Perché qualcuno dovrebbe stare fermo ed offrire il suo corpo a pratiche che generano dolore?
Ok, la risposta più semplice ed ovvia che ci diamo in ambiente BDSM è che chiaramente ci troviamo di fronte ad un masochista (non importa il sesso), quindi quella persona ama il dolore e fine della frittata. Sta di fatto che è una cosa semplice e che la testa non ha meccanismi semplici.
Cè un altro fattore che sta alla base del bdsm e che spinge le persone a farsi che ne so, frustare, vergare, sculacciare, bucare (aghi), elettrificare e tutto quello che vi viene in mente oltre a quello descritto nel post precedente, oddio, un insieme di fattori ma che il più importante è la sessualità.
Insomma uno si fa fare qualche filotto nel deretano non necessariamente perché gli piace il dolore ma perché qualcuno in cui riconosce l'autorità, glielo ordina ed il tutto avviene in ambiente in cui il "sesso" la fa da padrone. Non importa che si sia nudi. I feromoni e l'adrenalina girano, le endorfine cominciano a partire prima del primo colpo e se mentalmente sei coinvolto dalla cosa, dopo questo prendi il successivo ed il successivo ed il successivo. Se arrivi li distaccato, il primo colpo è solo dolore e non ti piacerà manco il secondo.
Potremmo girarla in tutti i modi diversi possibile, alla fine il top ti da quello che tu cerchi, sempre che tu lo faccia. Una persona a cui ubbidire, un ambiente saturo di eccitazione (atmosfera, ambiente ed intendo quella materiale, movimenti, modo di parlare etc. etc. etc.), ed il gioco è fatto. Non ho mai trovato nessuno a cui le vergate piacciano nel senso stretto del termine ma a tutti piace la motivazione che ci trovano dietro. La "punizione" non è altro che la riconferma di chi "comanda". Tu ubbidisci, punto ed il gioco è fatto.

Che ne so, essere esposti in un locale, in un ambiente pubblico in generale o anche legati in una stanza in cui l'intimità e l'autodifesa siano annullati dalla situazione. L'esposizione ai massimi livelli. Conosco qualcuno che ha pronunciato la safe word quando "forse" era necessario? No. Sono come i maratoneti che cercano di arrivare al traguardo anche se sfiniti,  come il pugile che si rialza quando non dovrebbe, certi che con la loro volontà (che già è stata annullata in primis da loro stessi), riusciranno a resistere. Allora si cambia pure frustino e si passa alla frusta ed i segni saranno anche moooolto evidenti. Sta a te giudice capire quando basta. Sapere che quella frusta è il braccio armato del tuo volere, capire quando non conviene andare oltre anche dal punto di vista mentale e forse soprattutto per quello. I lividi con un po' di lasonil vanno via, quelli nella testa no.
C'è un vero plagio mentale, una vera costrizione in tutto questo o un gioco psicologico profondo tale da annullare la volontà ed imporre il proprio volere e quindi abusare di qualcuno? No, se veramente non si vuole.
L'abusivo, giocherà con le vostre testoline prima che ve ne rendiate conto e farà di voi quel che gli pare, dandovi esattamente quello che cercate ma come vuole lui, non come vorreste voi. Per tutti gli altri, forti della certezza che questo è un bel gioco e che è sano e consensuale e via così, siete comunque nelle mani di qualcun altro che sfoga su di voi i suoi istinti primordiali. Lo capite adesso che il bdsm NON E' una cosa per tutti?

Le menti sono deboli, le persone facilmente indirizzabili verso i propri obiettivi dipende tutto dalla persona a cui vi affidate e del "buon uso" che farà delle sue conoscenze e la psicologia fornisce tutti gli strumenti per rendere piacevole tali pratiche se chi controlla è una brava persona, altrimenti saranno cazzi vostri.

Dipende dal "leader" fermarsi quando è il momento, il non eccedere. Tutti dicono che non ci sono ricerche valide per cui si possano trovare le motivazioni in cui ci si sottomette. Eccola. Pur non avendo nessuna qualifica in merito di (alcun), dottorato, credo che l'ipotesi più valida sia questa. Il bisogno di autorità, l'impossibilità a non riuscire a dire di no. Non importa che sia un capitano d'industria o che sia l'ultimo dei manovali, non importa. L'autorità è ordine, è certezza, è il meccanismo più semplice che ci possa essere, è il non pensare e non pensando si può arrivare a godere. Eguale e contrario per i tops. Il senso di potere, la voglia di predominare, di essere un leader anche nel piccolo. Bisogni ancestrali che alla fine e come dicevo nei commenti dell'altro post, sono alla base di ogni società anche se organizzata in semplici tribù. Se non avessimo queste capacità non ci saremmo potuti strutturare ed evolvere ma è l'insegnamento infinito. Non esistono cose buone o cose cattive, sono come le usi che diventano o in un modo o nell'altro.

Adesso mi verranno contro magari 1000 e 1000 persone ma il "giochino" è tutto li. Questa cosa, come tutte, da molte soddisfazioni ma bisogna usarla con molta intelligenza ed arguzia per non andare da risultati fallimentari ad essere "abusati", al divertirsi in modo sano e pienamente consensuale. Un bravo top non cerca la mente debole, facilmente plasmabile e quindi facile da piegare ai propri voleri. Cerca una persona cosciente di quello che fa, che sa e che ne conosce i rischi e si molla perché il gioco vale la candela e perché da soddisfazione, piacere reciproco e lo fa fintanto che ci si rispetta.
Questo è il quanto, fatene buon uso che ci ho pensato diversi anni prima di scriverlo.

lunedì 17 febbraio 2014

BDSM svelato parte II

L'ho scritto sto cavolo di post ma non lo so mica se mi va di pubblicarlo :P.
Proprio non lo so.
Della serie: svelo la scoperta dell'acqua calda o mi fermo alla giorno e la notte? BOH! :P

domenica 16 febbraio 2014

L'esperimento di Milgram. Il BDSM svelato

Un introduzione vocale, prima di tutto. Poi un link a Wikipedia che sto giro è formalmente corretto come descrizione.


La signora però non sa che l'esperimento era stato più volte ripetuto o forse al momento della creazione del video sopra ancora, non c'erano state ripetizioni. Questo sotto ha i sottotitoli in italiano ma il test c'è tutto.


Vi siete fatti il pacco a vedere, leggere e capire tutto questo? Bene, adesso avete pure capito perché il BDSM funziona.

Intanto è sufficiente che voi riconosciate in qualcun altro l'autorità decisionale. Detto questo e mi pare pure pacchiano ripeterlo, siete voi che vi auto-"schiavizzate". :)
Tutto quello che il leader vi dirà voi lo farete nei limiti della vostra morale. Se il leader di dice che dovete prendere una 50 di frustate, voi lo farete anche se proprio non vi piace e sarete appagati dal fatto che ve l'ha chiesto il leader e voi l'avete soddisfatto.

Non riconoscendo nessuna autorità decisionale nel leader, ogni pratica bdsm diventa o rimane semplicemente gioco di ruolo.
Volete il passo successivo? :)
Non ve lo dico, non per ora o forse si. Dipende come mi gira nei prossimi giorni. :P
Però provate a ragionarci su, a dare il vostro contributo magari commentando questo post visto che non c'è nessun altro posto dove farlo ed io non saprei manco dove postarlo per evitare i rompicoglioni. :)
Provate ad ipotizzare... :P

martedì 14 gennaio 2014

Irrumatio e sperma

Premetto che non mi ricordo se l'avevo già scritta, quindi... 

Convivevo con una donna e sta qua era "allergica" al mio sperma. Non c'era mo

do che tenesse la bocca piantata li durante un pompino. Se mi trovavo il cazzo sborrato, sembrava che fosse diventata la cosa più schifosa del mondo. Se gli venivo in viso faceva delle facce che manco fosse chissà che e se lo sfilavo dalla sua fica dopo esserci venuto dentro, farglielo prendere in bocca, era praticamente impossibile.
Avevo provato in tutti i modi possibili ed immaginabili. Alla fine cominciai a raccoglierlo con le dita dalla sua fica mischiato ai suoi umori e passarglielo in bocca con le dita. Manco per la miseria c'era modo.
Ovviamente ero in un periodo Soft ma a dimostrazione che il soft non serve ad un cazzo così risolsi la cosa.
Una sera decisi che non era più il caso di fare il bischero. Sdraiati le dissi, adesso fai come ti dico o saranno "cazzi". La sera prima le avevo detto sputare sul cazzo altrimenti l'avrei inculata a secco e così fu. Così dolorante per la nottata precedente, ubbidì.
Le saltai sopra a 69 nella posizione che i romani chiamavano Irrumatio. Mi passai le sue gambe sotto le braccia in modo che anche il suo buco del culo fosse ben esposto. Da cominciai a leccarle le cosce e le chiappe in circoli sempre più vicini ai buchi. Lei ovviamente mi stava succhiando e leccando le palle d'altra parte era quello che le avevo chiesto.
Dopo qualche minuto che avevo ben preso di mira fica e buco del culo con lingua e dita, mi passai una mano dietro, afferrai il cazzo e glielo piantai in bocca. "Adesso succhia" le dissi.

Cercai di sincronizzare la profonda leccata accoppiata con le dita ad entrambi i buchi e cominciai a pomparle la bocca sempre più profondo e deciso.
Sentivo i suoi gemiti ed accelerai pure io. Sentivo la sua bocca praticamente avvolta al cazzo e quando venne le inondai la bocca e la gola. Venne in modo esplosivo e pure io e finalmente in giro non c'era una goccia di sborra manco a pagarla.
"Ti è piaciuto?" le chiesi, non tanto per l'azione che era evidente quale fosse il risultato ma per il sapore di quella sborra che finalmente non aveva sputato come se fosse veleno.
La sua risposta fu: "Rifammelo. Ancora!".
Non so quali siano i modi di ognuno per fargli piacere qualcosa che proprio non va. Prenderlo nel culo e sentire solo male o addirittura niente, non avere mai avuto un orgasmo vaginale, non piacergli cose che dovrebbero essere piacevoli insomma qualsiasi esse siano. Premetto che ognuno ha i suoi gusti ma è anche vero che sono frutto di limiti mentali e che questi si spostano affrontandoli.
Ecco. Meditate gente, meditate. :)

giovedì 26 dicembre 2013

Dolore nel sesso anale o niente piacere, perché?

NONEEEEEEEEEEEE!!! :D
Egregie signore e signorine.
Visto che c'è qualcuna che seguita ad avere o ha avuto "problemi" nel sesso anale o nell'avere orgasmi anali e vaginali, cerco di spiegare un po' a tutti come funziona la cosa senza come al solito, voler passare da maestro ma semplicemente dando qualche indicazione.
In primo luogo l'orgasmo interno richiede più rilassamento. In genere questa situazione dipende in gran parte dal partner. Una persona che ti fa sentire a tuo agio nei modi e nell'anima, ha più chance di portare la dolce metà a scoprire la sua sessualità nel modo più completo.
Detto questo, non importa che poi la pratica sia dolce, rude o estrema. Questo dipende dal genere di piacere che cercare e che vi si confà di più. Ci possono chiaramente essere delle situazioni in cui la scopata o l'inculata è rude e selvaggia ma che vi gratifica lo stesso. Può anche essere estrema, non importa. Dipende poi da quello che vi piace.
Se sentite solo dolore, sopratutto nel sesso anale, in genere dipende proprio da questi fattori. Nel senso più tradizionale sesso, prenderlo nel culo e non sentire altro che fastidio, dovrebbe farvi riflettere su che compagno vi siete scelte. Il che non significa cambiare partner, ma magari instaurare un rapporto diverso in cui parlate e discutete dei modi con cui lo fate. Oddio, questione di gusti. Fosse mio il culo, il seguente vaffanculo e "vatti a fottere tua sorella", sarebbe conseguenziale, senza manco toccar terra ma magari l'amore o il rapporto di lunga durata fa mettere ad un tavolo e cominciare a parlarne. Dico semplicemente però che dal mio punto di vista, provare senza conoscenze e coinvolgendo la partner in questa nostra ignoranza è sbagliato di per se, quindi per quello che mi riguarda, porta il tutto allo stesso punto: "Vai di nuovo a fottere tua sorella."
La cosa peggiore di questo genere di situazioni è che portano a far credere che sia colpa vostra, che il vostro fisico reagisca così, che quel sesso sia per forza quello e non  vero. Drammaticamente non lo è.
E' certamente vero che dipende da quello che ho scritto e da problemi fisici e/o pratici più spesso legati all'educazione che alla verità. Spesso le emorroidi sono aggirabili e non influenzano assolutamente quello che succede. Certamente ogni caso è a se ma è il quanto. Alle volte capita di trovare un partner ben armato e che alla semplice idea di prendere nel culo o nella fica un cazzo di notevoli proporzioni terrorizzi e che questa paura porti ad un irrigidimento che poi provoca dolore anche penetrando con oggetti anche creati per lo scopo ma di forma ridotta.
Si può facilmente arrivare a prendere cazzi come quello del famoso Rocco o mani o grossi oggetti senza farsi del male o causarsi danni. Sai che stragi di attrici porno ci sarebbero altrimenti?
Seguito a dire che sia più importante non cercare di prenderlo nel culo o di darglielo per fargli un piacere ma di trovare affinità con il partner che vi siete scelte o di trovare il partner che vi dia a letto quello che alla fine cercate come vi piace di più. Cercate di stare bene con lui e con voi stesse, scoprite attraverso la masturbazione come cambia il vostro corpo dedicandogli tempo. Amatelo ed amate voi stesse. Vero che alle volte un veloce ditalino risolve problemi di voglia impellente ma non sempre così. Prendete il vostro tempo magari quando siete in vasca da bagno o dopo il medesimo. Rilassatevi sul letto, per terra sopra una coperta o un asciugamano o dove vi fa sentire di più a vostro agio. Scoprite dove e come vi sentite a vostro agio e cercate i modi più nascosti e le sottigliezze che il vostro corpo vi comunica e che non avete ancora sentito. Toccate ogni parte per lo meno dove potete arrivare e fatelo con calma, senza lo scopo di venire ma semplicemente di stare bene. Quando sarete con la persona che avete scelto, sarà tutto diverso.
Ah, visto che avete letto fino a qua e se non l'avete fatto ancora, i posts (1 - 2 - 3), sul sesso anale richiede la vostra attenzione anche perché con il lato b è importante la pulizia. Sfilare il cazzo dal culo ed infilarlo nella fica (ma bastano le dita), possono provocare delle vaginiti se non peggio senza cambi di preservativo o di lavaggi a pelle. Quello che dico da sempre è che se una cosa si deve fare è meglio trasformarla in piacere e non ve ne pentirete, anzi. :)
Come al solito queste sono informazioni personali, non sono un medico e per maggiori e corrette informazioni consultate il vostro di fiducia.
Baci sparsi.


Nemmeno questa :D

OOOk... questa è la colonna dei si a sx, e quell'altra a dx, è la colonna dei no! Prima si comincia con la colonna a sx e dopo un po' si passa a quella a dx.








Ok, questa proprio no :D

lunedì 23 dicembre 2013

Sessualità e rapporti



Bon signore e signorine. Come si arriva ad una intesa con il partner?
Nella vita normale il sesso è un taboo. Conta di più come si chiacchiera, come si affronta la vita assieme,  se si convive in armonia,  se si possono allevare e crescere figli assieme dandogli una sana educazione e l'aiuto per affrontare la sua vita futura. 
Il problema poi è che la vita è piatta, il sesso fa cagare ed i desideri e le aspirazioni che in genere negli anni vengono falciati in modo repentino e metodico dal mondo, ti fanno dire che per lo meno a letto uno debba trovare soddisfazione.
Però nella vita alcune informazioni non si trovano. I genitori non ne parlano coi figli e gli amici ne sanno quanto voi. Si può entrare in un sexy shop e vedere l'oggettistica. Una frusta serve per frustare ed un cazzo finto  per infilarlo nei buchi. Ci sono anche quelle che dicono di fare bdsm e che squirtano ma che non ci hanno mai avuto un orgasmo. 
È chiaro che le persone non sono tutte uguali ed è altrettanto vero che quella frusta o quel cazzo finto nessuno lo userà nel medesimo modo. Per assurdo amo dire che potrei essere il più bravo leccatore di fica del mondo e quel modo non adattarsi a te.
Inoltre ci sono gli anni. La sensibilità della pelle cambia ed anche quella della testa e chi cerca bdsm non chiede una semplice trombata. Oddio si fa anche quella ma non è l'obbiettivo primario.
Così spesso domando quante volte una pulzella si tocca e come per capire che conoscenza abbia del suo corpo. Qualcuna proprio non si tocca e chi lo fa in genere è in modo semplice e tradizionale.  Qui di tradizionale non c'è quasi niente e come la mettiamo quando si arriva al sodo? Male. Io devo avere informazioni per fare bene quello che sono chiamato a "svolgere" e che mi piace fare.
Tra la teoria ed il buon sesso c'è la vita, quindi se vi chiedo di sperimentare e vi dico anche come, fatelo. Se poi non vi piace nessuna delle cose che vi propongo, allora probabilmente sono un fake ma se non è così,  allora avrete preso confidenza con le pratiche, gli oggetti e la vostra soglia di dolore e di piacere. Avrete scoperto zone erogene nuove e inaspettate e questo va comunque a vantaggio vostro. Non importa che succederà tra noi. L'importante è che funzioni. Che abbiate imparato a conoscere voi stessi e le vostre fantasie. Questo è il giusto approccio. Non importa che all'atto pratico poi si prenda solo un  gelato. 
Abbiate una sana vita sessuale prima di tutto con voi stesse che non è vero che masturbarsi fa diventare ciechi. crea solo piacere e conoscenza. Insomma cercate risposte prima di tutto in voi e non nel partner.  Lui può solo contribuire a svilupparle e questo è pure parecchio zen.
Buon divertimento. :)

lunedì 28 ottobre 2013

Il fisting e come arrivarci

Vabbuò visto che c'è qualcuna ancora di dubbiosa e che qualche quesito arriva, tocco un argomento che NON mi piace. Il Fisting.
Prendetelo come una "lezione" abbastanza scontata per gli adetti ai lavori e per le mezze seghe che sono apparse in sto mondo negli ultimi cinque o sei anni e per una "informativa" sul come si fa per i neotifi.
Il fisting viene da fist, pugno. Solita parola inglese che quando la dicono loro diventa il verbo e tutti si adattano. Dove cazzo sarà finita la musicalità della lingua italiana, boh! :D
Comunque l'idea è quella di inzuppare letteralmente il pugno chiuso in vagina o nel retto. Senti oggi come parlo bene, a tratti però.
Ora qualcuno si chiederà come cacchio si fa a non sventrare una pulzella infilandogli una mano nel culo o nella fica o addirittura in entrambi i buchi e farla pure godere?
La prima cosa che si deve tenere in considerazione è la dimensione delle vostre mani. Io sono escluso perché dotato di zampe e delle vostre me ne faccio un baffo. La seconda è la memoria che i muscoli hanno. Se li "stiri" o li allunghi o li elasticizzi per meglio dire questi torneranno sempre all'estensione raggiunta. Non si tratta di rompere ma semplicemente di far raggiungere con dolcezza l'elasticità richiesta all'inserimento che non succeda poi altro che piacere.
Come? Alla fine il metodo può essere lo stesso. Matite dal dietro arrotondato, la punta va fuori, non fatevi male!!!
Candele coniche o butt plug o anal plug. Ce ne sono di vari materiali, forma e diametro. Permettono una pressione dolce spingendoli un poco per volta senza esagerare, ogni giorno di più. Ricordarsi  nel caso del lato b, di non effettuare dilatazioni per più di 25 minuti in modo da recuperare velocemente la chiusura degli sfinterei.

In alternativa e per chi vuole spendere ci sono degli ottimi butt plugs e dei vibratori gonfiabili ma costano uno stonfo. Prendetela con calma, in qualche mese riuscirete a fare fisting anale e fisting vaginale in meno tempo. Ricordate che questa è solamente la mia esperienza e che non ha nessun valore tecnico-scientifico. Buon divertimento





lunedì 7 ottobre 2013

Sintesi

Ok, parliamoci chiaro.
Dopo oltre 400 post non avete ancora capito perché non si può fare bdsm tutti i giorni?
Il “problema” è insito nelle pratiche e nel rush ormonale stesso. Tanto più oppio ti fumi,


tanto prima hai assuefazione. Tanto più spesso ti butti con il paracadute, tanto prima è come l’oppio. Tanto più spesso fai bdsm e tanto prima ti ritrovi a dire e mo che faccio?




Abbiate queste certezze.
  •        L’assuefazione arriva, ogni volta cercherete qualcosa di più.
  •        Un rush ormonale di quelli veri, arriva a durare qualche giorno, minimo due.
  •       Ogni volta che fate qualcosa, “vi rovinate” ogni giorno un pochino di più. Fate fisting? Vi muovete, godete, spingete, scopate quel cavolo di pugno, ed  ogni volta vi “allargate” un po’ di più. Provate a prendere vergate un giorno si ed un giorno non o anche una volta ogni tre o quattro giorni anche in posti, diversi e dopo sei mesi vediamo come state.

Detto questo per cercare emozioni in grado di darvi quella che cercate non avrete che solo due strade. Cercare nuovi partners ogni poco, infilarvi in situazioni sempre più spinte e non riuscire a vivere una vita normale in modo ottimale.
Già perché ai masteroni non gliene fotte un cazzo di voi. Quando si saranno stancati, ciao, sotto un’altra o altre due o tre. A voi resta solo il peso e la certezza di non poter tornare indietro. Che siate uomini o donne, non importa.
Adesso avete capito perché ci vuole moderazione ed essere “preparati” per fare sta cosa? Significa essere coscienti fino in fondo dei rischi ed accettarli in primo luogo ed in secondo, fare comunque ogni pratica nel modo giusto, senza riceverne danni fisici o mentali.

Ecco, questo è uno dei post che vi dovete incorniciare, ricordare sempre. Poi la “pelle” è vostra, nessuno può dirvi cosa e come fare. Rimane il fatto che diventa una sfida contro se stessi. La capacità di saper dire di no a qualcosa di allettante, molto allettante. Se siete sicuri di riuscirci, prego, buttatevi tra le braccia di ogni masterone che capita. Con un po’ di tecnica vi divertirete un casino, statene certi.
La scelta è sempre la solita: fare bdsm o un gioco di ruolo e blando? Livelli ormonali diversi. Riconsegnare una pulzella allo stato di riutilizzo così come l'avete trovata anche la volta successiva che la incontrate o no? Essere responsabili fino in fondo di quello che si fa o no?
Voi di sicuro farete le vostre, scelte. io le mia. Non voglio avere sulla coscienza nessuno. voglio fortissimamente dare piacere e non rovinare nessuno.
La sintesi è proprio questa. Non importa cosa fate, l'assuefazione arriverà. L'unica possibile soluzione è diluirla nel tempo e cercare di ingannare il metabolismo, non ripetendo mai le stesse cose con troppa frequenza ed alle volte non basta.
Chiaro per tutti? 

domenica 6 ottobre 2013

Dolore e ormoni e assuefazione

Effetti del dolore in un rapporto SM. Descrizione informale ed imprecisa (visto che non sono né medico, né esperto), di quello che succede quando si applica dolore in ambito sessuale.


Inutile girarsi intorno. Quando si fa bdsm nella gran parte dei casi è coinvolta anche la sfera sessuale e l’eccitazione legata al sesso. Detto questo, cerco di spiegare a grandi linee cosa succede e spero, di nuovo che qualcuno esperto, voglia contribuire a rendere più profondo questo post.


In campo sessuale gli ormoni dell’eccitazione sessuale sono in campo maschile il testosterone che rimane in circolo a chi lo produce e non è trasmissibile. Appartiene al gruppo degli steroidi.
In campo sessuale femminile gli ormoni primari che entrano in circolazione sono. estradioloe l’estrone anch’essi, degli steroidi. In piccola parte vi del testosterone ma che nonostante le modeste dosi, ha un’azione più efficace rispetto a quella maschile. Per finire il progesterone.
Questi sono gli ormoni primari che mantengono la libido.

Ci sono poi dei feromoni, che vengono prodotti e trasmessi al partner durante il rapporto sessuale. Il nostro naso non è più in grado di sentirli e di riconoscerli ma il cervello ancora si. Quella che noi diciamo “sensazione di pelle” o mi piace il tuo odore e che ha effetti diversi sul morale, è legata a questo tipo di ormoni.


In ambito maschile viene prodotto l’androstadienone e che sembra essere trasmesso alla donna attraverso il sudore. In ambito femminile estratetraenoloche ha una non ben descritta funzione ma che è parte integrante degli ormoni stearici e derivato dall’estradiolo. Viene anche trasmesso attraverso l’urina.
Detto questo che succede quando due persone si incontrano? C’è altro. C’è l’emozione di incontrare una persona nuova magari, o di non sapere come andrà a finire ad esempio. Queste funzioni sono regolate dall’adrenalinache è un neurotrasmettitore. Chi si butta con un paracadute si auto eccita con l’effetto dell’adrenalina. Questa però da assuefazione e per averne una dose maggiore, ci vuole semplicemente un’emozione più forte. Come si dice, a forza di fare la stessa cosa, non ho più le stesse sensazioni. Così si passa ai lanci a bassa quota, alle figure acrobatiche, alle tute alari, ai base jumping. In un rapporto SM la “paura” è una componente fondamentale. L’adrenalina deve essere stimolata da un buon top. Scusate la parentesi ma chi non applica sta roba è un cieco che guida un trattore a cingoli in una vetreria.


Se in un rapporto SM si applica anche il dolore, interviene ancora un altro gruppo di ormoni, le endorfine.  Queste ad esempio, sono prodotte in modo abbondante anche in chi fa sport. Hanno proprietà analgesiche e ci difendono dal dolore.

Prendo un esempio di una pulzella legata e che viene frustata sotto eccitazione. Ad ogni colpo c’è una maggior produzione di dolore, quindi si producono più adrenalina e più endorfine. Si sposta, anzi si amplia l’eccitazione sessuale verso qualcos’altro. La stessa cosa vale per ogni sessione che si mette in pratica. Il problema è però proprio questo. La produzione di ormoni è personale, l’assuefazione può essere più o meno rapida perché non siamo fatti tutti uguali. Anche l’emotività è personale così come pure l’eccitazione. Per un esempio banale chiedo quante sigarette ci vogliono prima di diventare dipendenti dalla nicotina che da assuefazione. Si cerca in ogni sigaretta di trovare il gusto della prima sigaretta fumata. Così è qui, solo che si svolge mettendo a rischio la propria integrità fisica e mentale.

Riuscireste voi a fumare 10 sigarette al giorno per tutta la vita? Se si, probabilmente non diverrete mai dipendenti ed avrete delle buone sensazioni ad ogni sigaretta. Così riuscireste voi a non cadere nel tranello del massimo piacere fisico e mentale possibile che uomo possa avere e che è quello sessuale? A dire basta, lasciami qualcosa per la prossima volta?
Realisticamente nessuno ci riesce. L’unico “trucco” possibile è non applicare mai troppo dolore, non usare strumenti o azioni che provochino troppo dolore. Non usate fruste, gatti, spatole, canne, pinze, aghi o quel che vi pare in modo frequente. Fatelo una volta o due al mese, per il resto cercate di fare altro che lo spazio c’è. Si chiama ingannare il metabolismo. Non fare mai le stesse cose in tempi troppo ravvicinati.
Adesso se avete compreso il concetto, forse siete anche d’accordo con me che qui di top ce ne saranno 10, il resto usano e fanno esperimenti ma c’è da correre. E' pure una delle ragioni per cui i rapporti 24/7 finiscono svelti. Cala l'emozione, ci vuole un partner nuovo. Alla fine nessuno se la sente di rovinare chi ama per dargli piacere e finisce a tarallucci e vino.

Spero vi sia rimasto utile. Buona domenica.